Lettera aperta del Comandante Gianluigi Spinosa
Come Partito della Rifondazione Comunista di Gaeta non abbiamo fatto in tempo ad accogliere con gioia la sentenza del Tribunale di Napoli che ha dichiarato illegittimo il licenziamento del Capitano Gianluigi Spinosa e disposto il suo immediato reintegro sul posto di lavoro. La sanzione da parte della società Rimorchiatori Napoletani comunicata al lavoratore in data 17 Ottobre 2014 è stata sì giudicata senza giusta causa e sproporzionata rispetto ai fatti contestati, considerati compiuti per altro nell’interesse del datore di lavoro stesso, ma a tale atto giudiziario del tribunale è però seguito nello stesso giorno una ulteriore contestazione con comunicazione di esonero immediato dal servizio. La società muove a Spinosa l’accusa di aver abbandonato il posto di lavoro più o meno nello stesso periodo della precedente intimazione di licenziamento, per l’esattezza il 4 Ottobre 2014, sostenendo stranamente di aver appreso il fatto solo in epoca successiva a tale eventuale circostanza, mentre invece gli contestava già altro per quale è stato ora assolto. Il comandante potrà ancora procedere nella sua difesa per vie legali ma, se pur dovesse essere riconosciuto ancora una volta innocente, con l’entrata in vigore delle nuove norme del Job Act renziano un suo reintegro sarebbe reso a questo punto praticamente impossibile.
Come Partito della Rifondazione Comunista di Gaeta non abbiamo fatto in tempo ad accogliere con gioia la sentenza del Tribunale di Napoli che ha dichiarato illegittimo il licenziamento del Capitano Gianluigi Spinosa e disposto il suo immediato reintegro sul posto di lavoro. La sanzione da parte della società Rimorchiatori Napoletani comunicata al lavoratore in data 17 Ottobre 2014 è stata sì giudicata senza giusta causa e sproporzionata rispetto ai fatti contestati, considerati compiuti per altro nell’interesse del datore di lavoro stesso, ma a tale atto giudiziario del tribunale è però seguito nello stesso giorno una ulteriore contestazione con comunicazione di esonero immediato dal servizio. La società muove a Spinosa l’accusa di aver abbandonato il posto di lavoro più o meno nello stesso periodo della precedente intimazione di licenziamento, per l’esattezza il 4 Ottobre 2014, sostenendo stranamente di aver appreso il fatto solo in epoca successiva a tale eventuale circostanza, mentre invece gli contestava già altro per quale è stato ora assolto. Il comandante potrà ancora procedere nella sua difesa per vie legali ma, se pur dovesse essere riconosciuto ancora una volta innocente, con l’entrata in vigore delle nuove norme del Job Act renziano un suo reintegro sarebbe reso a questo punto praticamente impossibile.
Resta così il fatto che la sua espulsione dal luogo di lavoro sembra avere ancora una volta un carattere punitivo che dubitiamo essere di natura ritorsiva e discriminatoria e che non fa che aumentare i sospetti in tal senso. Il precedente provvedimento di massima gravità fu infatti applicato proprio in concomitanza alle attività di denuncia e sensibilizzazione effettuate dal capitano in tema di sicurezza portuale dopo l’entrata in vigore dell’Ordinanza n.75/2014 della capitaneria di Porto di Gaeta, contemporaneamente tra l’altro ad altre contestazioni apparentemente strumentali mosse dalla stessa società datrice di lavoro nei confronti di altri colleghi gaetani attivi nel muovere le stesse preoccupazioni. Ricordiamo che quel che si segnalava è che con l'art.4 di tale Ordinanza si autorizza l’allontanamento del rimorchiatore in assistenza per la sicurezza della petroliera, mezzo comandato dallo stesso Spinosa, per effettuare temporaneamente altri servizi portuali. Dopo casi di incendio passati, il servizio di tale rimorchiatore fu invece istituito ormai tanti anni fa proprio per assistere la petroliera durante tutte il periodo delle sue operazioni commerciali dal momento dell'ormeggio. Questo proprio per la sicurezza della nave e della nostra città.
Noi conosciamo da vicino la sofferenza che il precedente provvedimento ingiusto di licenziamento ha arrecato al comandante, la sua pazienza dimostrata nell’attendere la sentenza, oltre che la volontà di non ritrarre la sua voce di denuncia. Come forza politica il Circolo PRC “Mariano Mandolesi” ha espresso da subito e per prima tutta la sua solidarietà e sostegno al comandante Spinosa attivo nella battaglia di sensibilizzazione su questo tema della sicurezza. Il nostro partito ha prontamente emanato comunicati e operato volantinaggi in città, e si è adoperato per far avere massima visibilità mediatica al capitano e il suo caso quando ancora tutta la categoria politica cittadina latitava sulla questione pur essendone a conoscenza. Ci siamo uniti pubblicamente da subito pure alle sollecitazioni dei cittadini indirizzate anche tramite lettera al Sindaco Mitrano, in quanto responsabile della salute e della sicurezza della città, suggerendogli di attivarsi per far sospendere le operazioni della petroliera durante l'assenza del rimorchiatore. Aperto ed esplicito è stato inoltre il nostro invito a tutte le autorità competenti affinché, sgomberando il campo da ogni dubbio di relazione fra l’opera di denuncia del comandante e il suo licenziamento, si prendessero tutte le contromisure a riguardo dell’attività nel porto di Gaeta della società concessionaria in questione.
A maggior ragione oggi ribadiamo con forza le nostre posizioni e le nostre richieste. Non ci reputiamo in alcun modo soddisfatti e garantiti dalle modalità con le quali sono state intanto verificate e considerate sicure le applicazioni dell’art.4 dell’Ordinanza che invitiamo ancora una volta a rivedere, così come più in generale rilanciamo ancora la proposta dell’allontanamento del pontile petroli dall'area sensibile del Golfo. Inoltre, se a questo punto fosse accertata nelle opportuni sedi una persistente attività vessatoria e discriminatoria nei confronti dei suoi dipendenti, chiediamo che ci si attivi per la revoca della concessione alla società Rimorchiatori Napoletani, con tutela del posto di lavoro degli attuali lavoratori impiegati, comandante Spinosa in primis per quanto attualmente allontanato. Per tutto questo, oltre ad Autorità Portuale e Capitaneria di Porto, ancora una volta chiamiamo in causa il nostro Sindaco, purtroppo finora inetto nella tutela dei propri concittadini, affinché svolga un ruolo attivo. L’intera questione comunque ci suggerisce l’attualità e validità della nostra idea della costituzione di una Autorità Portuale più prossima alla città e non subalterna alla distante Civitavecchia, un organo più democratico e controllabile da parte dei cittadini gaetani. Ci sfuggano ancora quali siano state per la città le garanzie di tutela e i significativi vantaggi dell’adesione all’attuale network, almeno che non si intendano per tali qualche inutile rotonda stradale inappropriatamente vantata come grande risultato da parte dall’attuale Amministrazione comunale.
Intanto, nell’attesa di risposte pubbliche e sviluppi nella vicenda del comandante, ancora una volta esprimiamo tutta la nostra vicinanza a Gianluigi Spinosa, noto come persona onesta, integerrima, scrupolosa e competente nella sua pluriennale professione, e ci dichiariamo da subito sempre disponibili ad ogni forma di manifestazione ed attività che tuteli la sua persona e rafforzi la causa della sicurezza cittadina che egli ha voluto rappresentare a duro prezzo e che noi pure sentiamo come nostra.
Circolo PRC "Mariano Mandolesi"
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