"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

giovedì 28 febbraio 2013

Riunione iscritti

Lunedi 4 Marzo alle ore 17:00 si terrà presso la sede di via dell'Indipendenza 262 la riunione degli iscritti del circolo Prc "Mariano Mandolesi"

O.D.G.

- Analisi del Voto
- Tessermaneto 2013
- Varie ed eventuali

martedì 19 febbraio 2013

Appello elettorale del segretario Claudio Picazio

Cari compagni/e,
Siamo arrivati all'ultimissima fase di questa importante campagna elettorale.
E' bene sottolineare la necessità dell'impegno comune di tutti gli iscritti al Partito della Rifondazione Comunista nel contribuire ad un buon risultato di "Rivoluzione Civile" alla Camera, al Senato e alla Regione e di una buona affermazione del nostro candidato Stefano Menin anche a Gaeta. Tale risultato può essere ottenuto non solo attraverso il voto di ogni singolo iscritto ma con la partecipazione di ogniuno alla campagna, a partire dal coinvolgimento delle persone a noi più vicine. Nei prossimi giorni ci saranno varie iniziative quali Gazebo, volantinaggi, porta a porta e affissioni. Mercoledì alle 18:00 sul corso i Compagni Menin, candidato del PRC alla Regione e Pina Necci, Candidata PRC alla Camera, saranno presenti a Gaeta per supportarci e incontrare i nostri elettori. Abbiamo bisogno di forze e non sarebbe giusto lasciare tutto il peso di questo sforzo su pochi compagni sempre generosi, ma che come tutti hanno anche altri impegni. Chiediamo quindi a ogniuno il proprio contributo e di comunicare la propria disponibilità. Inoltre è bene ricordare che per ogni iscritto al PRC il sostegno elettorale esclusivo alla nostra lista e al nostro candidato non è soltanto cosa giusta e opportuna ma un vero e proprio dovere.
La posta in gioco è molto alta. Rivoluzione Civile rappresenta l'unica possibile alternativa alla Destra Berlusconiana e al patto scellerato Monti-Bersani-Vendola, facce diverse della stessa medaglia unite nella ferma volontà di far pagare la crisi a lavoratori, precari, disoccupati e pensionati oltre che al pericoloso progetto del Movimento 5 Stelle che si esprime in un attacco indifferenziato e potenzialmente eversivo alle istituzioni repubblicane e alle rappresentanze democratiche dei lavoratori. Solo il raggiungimento del quorum da parte di RC (obiettivo raggiungibile anche al Senato) darà alle lotte e ai movimenti futuri una rappresentanza e una voce parlamentare assolutamente fondamentali. Pertanto il circolo "Mariano Mandolesi" di Gaeta fa appello a iscritti e simpatizzanti per votare e far votare "Rivoluzione Civile".


Claudio Picazio
segretario del Circolo Prc "Mariano Mandolesi"

martedì 12 febbraio 2013

Rivoluzione Civile: Rilancio della COTRAL e del trasporto pubblico nel Lazio



Il circolo PRC “Mariano Mandolesi” e il Comitato Rivoluzione Civile di Gaeta sostengono la candidatura di Sandro Ruotolo a Presidente della Regione Lazio per il suo impegno a predisporre un rilancio del TPL (trasporto pubblico locale) e l’unificazione del sistema intermodale (Gomma- Ferro) per la realizzazione dell’azienda unica regionale. Alla base di questa impostazione c’è la consapevolezza che è fondamentale incrementare le linee di trasporto collettivo su ferro, per contrastare il perenne stato di saturazione delle grandi arterie. La realizzazione di un’azienda unica regionale dovrebbe avvenire in primis tramite il recupero e il rilancio della COTRAL (Compagnia Trasporti Laziali Spa), azienda che si occupa di un servizio essenziale quale il trasporto pubblico extra-urbano e di cui la Regione è azionista di maggioranza.
La COTRAL da anni si trova in una situazione debitoria gravissima a causa della mala gestione alimentata dai consiglieri d’amministrazione (in quota PD, PDL e UDC).  Da tempo si è diffusa la pratica di affidare incarichi a società di consulenza che non hanno dipendenti, con spese consistenti e spesso difficilmente giustificabili. A ciò si aggiunge il clientelismo che si traduce sotto elezioni in avanzamenti di carriera arbitrari per dipendenti amici dei componenti del CdA, i quali a loro volta vantano stipendi da capogiro (dai 50.000 ai 120.000 euro annui), francamente inaccettabili per chi svolge un incarico a servizio della collettività, e in particolare nel momento in cui la stessa Azienda chiede sacrifici ai lavoratori e ritarda i pagamenti.
Per questo motivo Rivoluzione Civile ritiene fondamentale ed esemplare un misura immediatamente applicabile: imposizione di un tetto massimo di 3.000 euro mensili, tanto per i consiglieri regionali quanto per i membri dei consigli d’amministrazione delle società partecipate dalla Regione. Gli altri fondi necessari al rilancio del trasporto pubblico devono provenire da una tassa patrimoniale regionale, che vada a prendere i soldi appunto dove sono, senza innalzare ulteriormente le già alte tariffe che gravano sui pendolari, vittime silenziose delle quotidiane carenze del servizio.

PRC Gaeta  - Circolo “Mariano Mandolesi”
Rivoluzione Civile Gaeta

domenica 3 febbraio 2013

SOS sanità nel Lazio: salviamo il Di Liegro e aboliamo i ticket!!!

Fine del commissariamento della sanità è il primo punto del programma di Sandro Ruotolo, candidato di Rivoluzione Civile alla presidenza della Regione Lazio.
 Il Circolo PRC “Mariano Mandolesi” e il Comitato Rivoluzione Civile di Gaeta affermano con forza che bloccare i tagli indiscriminati e rilanciare la sanità pubblica sono priorità non emendabili né rimandabili, soprattutto dopo la minaccia del governo Monti di chiudere tantissimi presidi ospedalieri, tra cui il nostro “Don Luigi Di Liegro”, con il beneplacito di PD, PDL e UDC. La salute è un diritto che deve essere garantito a tutti, come sancito dall’articolo 32 della nostra Costituzione.
Se nel futuro governo sarà presente Mario Monti, ancorché a sostegno di una maggioranza di centrosinistra, finiranno per essere spalancate, con buona pace di Vendola, le porte al privato, alla sanità integrativa e alle assicurazioni. Si chiuderà il capitolo, che ci ha fatto guadagnare la stima del mondo, della Sanità equa universalistica e solidale. Finiranno per esserci sanità di serie A B e C e si imporranno livelli di assistenza diversi a seconda della condizione sociale e lavorativa degli assistiti. Nella nostra regione la situazione è già particolarmente grave, e le responsabilità ricadono su tutte le amministrazioni che in questi anni hanno evitato di predisporre un serio piano di rientro dal deficit accumulato, continuando imperterrite a deviare preziose risorse verso le cliniche private. Con tale dissennata pratica non si è fatto altro che alimentare e avallare la corruzione e la speculazione di chi fa profitti sulla salute dei cittadini, come testimoniato dall’inchiesta su Roberto e Fabio Angelucci, proprietari della clinica S.Teresa e del Centro riabilitativo di Nepi, legati al PDL, sotto processo per aver sottratto oltre 20 milioni di euro all’ASL di Viterbo e alla Regione Lazio.
Gli effetti del piano di rientro varato a suo tempo dalla Polverini sono sotto gli occhi di tutti, in particolar modo degli ammalati, dei familiari che li assistono e di chi è costretto a lavorare in contesti sempre più invivibili e precari. Da anni si moltiplicano gli allarmi in ogni Asl del Lazio: carenza di posti letto, ospedali intasati, chiusura di ospedali o di interi reparti sono all’origine dei disservizi, nel permanere di sprechi e inefficienze mai superate. Gli scandali si susseguono ad un ritmo costante. Tutto ciò lede gravemente il diritto alla salute nella nostra regione.
E’ ora di farla finita con questa violenza quotidiana. Il nuovo governo regionale deve ricontrattare, con il governo nazionale, obiettivi, tempi e modi del piano di rientro. Aver concentrato il piano di rientro sulla riduzione dei posti letto, sul blocco delle assunzioni e degli investimenti e sulla riduzione lineare delle prestazioni, ha prodotto la perdita di efficacia del sistema, senza modificarne affatto i comportamenti sbagliati, inappropriati e parassitari.
Per il Comitato Rivoluzione Civile serve dunque un nuovo sistema sanitario; occorre avviare un funzionamento del sistema fondato sulla creazione di percorsi in grado di prendere in carico il paziente ed orientarlo nel proprio percorso terapeutico. riprendere una politica di assunzioni in sanità e di superamento delle sacche sempre più ampie di precariato. Occorre impedire per legge l’esternalizzazione di servizi e funzioni essenziali nella sanità pubblica e accreditata. In sanità a lavoro stabile deve corrispondere un lavoratore a tempo indeterminato, come la durata dei contratti di lavoro nei servizi in appalto devono avere la stessa durata dell’appalto. L’imperativo non può essere quello di spendere meno, ma quello di usare bene le risorse disponibili. Bisogna eliminare i ticket. Mantenerli oggi, significa accrescere l’iniquità e l’inefficienza del sistema pubblico. L’equità, la qualità della sanità possono essere garantite soltanto da un potere pubblico forte, autorevole, in grado, non solo di dettare le regole, ma anche in grado di competere e imporre comportamenti virtuosi, costi adeguati, obiettivi di bene comune a tutto il sistema, quindi è una priorità assoluta, investire nel settore pubblico.