"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

lunedì 24 aprile 2017

CROCCO: DIFFONDIAMO IL NOSTRO PROGRAMMA DEFINITO DA PRC E COMITATI CIVICI

Rifondazione Comunista ha terminato da tempo la preannunciata stesura del programma amministrativo per le prossime elezioni comunali, condivisa con il Comitato Spontaneo di lotta Contro Acqualatina, il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa, il Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta ed il Comitato Popolare di Controllo sui Lavori Pubblici (già No Parcheggio Villa delle Sirene). Il programma integrale, di cui stiamo iniziando a distribuire un’efficace sintesi ai cittadini, è già disponibile da diverse settimane su prcgaeta.blogspot.com. In qualità di Candidato a Sindaco, Segretario del PRC e membro attivo dei Comitati di lotta è spettato a me coordinare un lavoro complesso ma estremamente stimolante. Il primo importante obiettivo raggiunto è stato infatti quello di riunire attorno ad un tavolo soggetti distinti, che hanno condotto negli anni battaglie diverse, scoprendo quanti fossero tuttavia i punti in comune tra le loro rivendicazioni, a partire dalla consapevolezza che il disagio abitativo, lo smantellamento di servizi pubblici quali la sanità, la mancanza di partecipazione e trasparenza nelle opere pubbliche, la privatizzazione di beni comuni quali l’acqua, hanno in realtà un’origine comune nelle politiche liberiste. Il secondo risultato di questo lungo e difficile lavoro è quello di trasformare le esperienze di lotta e di opposizione di questo ricco fronte sociale in proposte amministrative concrete in grado di ribaltare radicalmente le politiche in corso ormai da decenni. Proposte in grado di ridare alle classi popolari la voce di cui da troppo tempo sono state private, illudendosi di scegliere ogni volta un’alternativa alla precedente gestione e sostenendo in realtà sempre i soliti interessi opportunamente camuffati, che continuano a produrre impoverimento ed emigrazione giovanile. Un programma che ha come cardine un concetto a nostro avviso fondamentale e non a caso da tutti ignorato, a Gaeta oggi non è sufficiente produrre altra ricchezza, bisogna soprattutto redistribuirla e porre sotto il controllo pubblico le tante risorse cittadine troppo a lungo soggette all’arbitrio di pochi. Attorno a tale idea si sviluppano i 7 punti in cui è suddiviso il nostro programma: Lavoro, casa, servizi pubblici e beni comuni, equità, sicurezza ambientale e riappropriazione del territorio, integrazione e pari opportunità, partecipazione e lotta alla criminalità organizzata. Prossimamente si terrà presso la sede del PRC e dei Comitati di Lotta sita in via Indipendenza 206, la presentazione pubblica del nostro progetto e dei nostri candidati. Ci teniamo particolarmente a far conoscere a tutti/e le nostre proposte, molte delle quali già formulate da tempo, affinché sia chiara la vera scelta in campo per queste elezioni amministrative. Da una parte abbiamo una palude di liste civiche funzionali a coprire forze politiche oramai impresentabili, vecchi amministratori che hanno già mostrato tutta la propria inadeguatezza, dilettanti allo sbaraglio che non si sono mai interessati delle sorti della propria città, modi di fare politica arcinoti, basati sul clientelismo, le solite false promesse, il personalismo, l’opacità dei reali e ristretti interessi che rappresentano. I loro programmi si presentano non a caso in gran parte intercambiabili, vuoti o demagogici per la piccola parte restante. Lo dimostra il fatto che essi non hanno alcun peso negli inciuci sottobanco che le numerose coalizioni stanno già mettendo in atto in vista di possibili ballottaggi. Tali alleanze hanno come sfondo una logica esclusivamente spartitoria tra clan rivali che si contendono il bottino, poco o nulla hanno a che fare invece con la politica e lo sviluppo cittadino. La stessa logica paradossalmente ha prodotto una grande frammentazione del quadro politico in occasione del primo turno, altrimenti incomprensibile alla luce della penuria di idee e della loro estrema somiglianza. Dall’altra parte c’è la nostra proposta chiara, netta e incompatibile con tutte le altre, frutto di un lavoro costante che i cittadini hanno potuto vedere in questi anni, immune da ogni convenienza o poltronismo. L’unico voto utile, come abbiamo detto e scritto. In caso di vittoria auspicata infatti avremo modo di rivoluzionare i consolidati equilibri in favore delle classi popolari. Nella peggiore delle ipotesi una presenza dei Comunisti e delle esperienze dei Comitati di lotta in Consiglio Comunale rappresenteranno una garanzia per tutti di partecipazione, controllo costante e vera opposizione ai provvedimenti liberisti, quella che in questi 5 anni le minoranze presenti non hanno mai voluto o saputo fare.
 
BENEDETTO CROCCO - CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA

domenica 9 aprile 2017

CODICE ETICO: LI ABBIAMO SMASCHERATI TUTTI!

Più di un mese fa, in qualità di candidato a Sindaco sostenuto da Rifondazione Comunista e vari Comitati civici, ho diramato un accorato appello pubblico agli altri candidati, liste, movimenti e partiti, per la sottoscrizione comune di un Codice Etico locale in occasione delle prossime elezioni amministrative. L’appello riguarda principi basilari di legalità e trasparenza quali la rinuncia a ogni forma di voto di scambio e qualsiasi conflitto di interessi, la massima trasparenza sulle spese elettorali sostenute e la provenienza dei fondi impiegati, l'impegno a non candidare o sostenere chi ha commesso reati di mafia, corruzione o che ledano la pubblica amministrazione, il rifiuto delle forze xenofobe e fasciste. Tutti aspetti fondamentali e inseparabili. Elaborato infatti a partire dalle indicazioni della Commissione Antimafia e valori fondanti della Costituzione, il codice sarà da noi rispettato scrupolosamente. Ho il dovere di mettere al corrente i cittadini del fatto vergognoso che nessuno dei tanti concorrenti a questa competizione elettorale ha sottoscritto queste richieste, evidentemente perché incompatibili con la loro prassi o con quanto si prefigurano. Nessuno dei nostri avversari, inoltre, si è degnato di motivare pubblicamente il proprio rifiuto. Non a caso ci vengono già segnalati fatti gravi al confine tra la peggiore malapolitica e la violazione palese della legge per i quali, se entreremo in possesso di elementi probanti, ci riserviamo denunce alle autorità competenti. La mancata adesione al nostro appello è resa infatti ancor più grave dalla pesante "questione morale" che incombe sulla classe politica gaetana e dalle crescenti infiltrazioni malavitose all'interno del nostro tessuto sociale. L'obiettivo che abbiamo comunque raggiunto è quello di avere smascherato definitivamente i nostri avversari e dimostrato senza dubbio di essere purtroppo noi gli unici a difendere con impegni tutti i valori in questione. Abbiamo dimostrato inoltre in modo palese che la chiusura al dialogo e alla condivisione sui contenuti non appartiene a noi ma ad altri. Se non meraviglia l'insensibilità mostrata su questi temi dall'asse scellerato PD-Forza Italia e dalle tante liste civiche povere di idee e di vere novità ma spesso ricche di interessi opachi, altre mancanze sconcertano maggiormente. E' il caso del Movimento 5 Stelle, forza politica che della legalità, della trasparenza  e della democrazia diretta ha fatto le proprie parole d'ordine salvo poi smentirsi oramai costantemente ai vari livelli, mostrando tra l’altro questa volta pure a Gaeta con la sua chiusura tutta la propria inconsistenza sul territorio, l'assenza di autonomia locale rispetto ad una struttura nazionale verticista e autoritaria, la mancanza  di condivisione di valori costituzionali fondativi quali l'Antifascismo. E' il caso anche del candidato Scinicariello, che dopo le scelte imbarazzanti della Rosato vorrebbe accaparrarsi con scaltrezza parte dell'elettorato di sinistra, ma mostra totale indifferenza ed estraneità persino rispetto a valori che ne rappresentano il DNA. Nemmeno dinnanzi ad una forza fascista come Casapound, che peraltro ha riconosciuto spavaldamente tale identità non contestando in alcun modo l’appellativo, Scinicariello sente il bisogno di esprimere una condanna politica, di rifiutarne i voti in caso di ballottaggi e di non partecipare a confronti pubblici con il suo candidato. Forse non deve sorprendere visto che pure lui si richiama al PD di Renzi, partito che ha mosso negli anni gli attacchi più reazionari ai principi costituzionali. Il disinteresse totale dei nostri avversari su tematiche cosi importanti ci rende i soli depositari di quei valori cari ad una sinistra autentica, popolare, che non tradisce la sua gente, l'unica di fatto presente in questa competizione, caricandoci del fardello di una grande responsabilità e chiarendo ancor meglio a tutti quale sia la vera scelta in campo.

Benedetto Crocco - Candidato alla carica di Sindaco di Gaeta

lunedì 3 aprile 2017

Elezioni a Gaeta, Crocco di Rifondazione: “Io, unico voto utile”

Benedetto Crocco, 44 anni, gaetano, nato a New York da italiani emigrati, dopo studi universitari economici, esperienze nel campo del giornalismo e alcuni anni di professione nel settore del piccolo commercio locale, ora svolge lavori stagionali e precari per vivere nella sua città. Divenuto segretario del nuovo circolo cittadino di Rifondazione Comunista che ha contribuito ad aprire cinque anni fa, è il candidato a sindaco di Rifondazione, sostenuto anche dai comitati di lotta cittadini come quelli per l’acqua pubblica, il diritto alla casa, l’ospedale e il controllo popolare sui lavori pubblici.


Cosa l’ha spinta a candidarsi alla carica di sindaco?
“Direi per prima la necessità di difendermi. A Gaeta c’è bisogno di dare rappresentanza politica a chi si trova in condizioni sociali simili alle mie e non trova più riferimenti nella classi dirigenti ma solo nepotismo e stagnanti consuetudini clientelari che hanno costretto in tanti ad emigrare o vivere sotto schiaffo. La mia candidatura è comunque frutto di un lavoro collettivo. Con Rifondazione e i Comitati siamo stati unici nel svolgere attività politica in modo costante sul territorio in tutto questo tempo, l’ultimo riferimento sempre disponibile per l’ascolto dei cittadini e la condivisione di scelte operative comuni. Da noi sono partite in questi anni tutte le campagne e manifestazioni politiche cittadine significative e spesso vincenti. Cinque anni di fatti e non cinque mesi di chiacchiere come fanno invece i tanti altri che compaiono sotto elezioni.”
Qualora venga eletto primo cittadino, quale provvedimento pensa potrà mettere in campo nei primi cento giorni di amministrazione?
“È più importante attuare nel tempo una serie di provvedimenti in grado di rivoluzionare gli equilibri fra le classi sociali in questa città, per scardinare soprattutto i privilegi oligopolistici delle solite “famiglie” locali e dei nuovi speculatori favoriti dalle privatizzazioni. Tuttavia ci sono dei punti significativi del nostro programma che si possono attuare subito a costi ridottissimi come l’istituzione dei comitati popolari di quartiere con ruolo nello stilare bilanci partecipativi, oppure la formazione di un osservatorio antimafia con particolare attenzione alle attività del porto.”
Turismo, tema sempre caldo a Gaeta. Ci spieghi qual è il suo disegno turistico per la città…
“Si parla spesso del turismo come aspetto fondamentale per lo sviluppo futuro della città, eppure hanno tutti amministrato per decenni favorendo ristrette lobbies di alberghieri, operatori balneari, grandi proprietari immobiliari a discapito del progresso generale e dell’occupazione più qualificata e stabile. Noi crediamo invece che vada istituita un’Azienda speciale municipale che in sintonia con il Comune operi anche in questo settore creando lavoro e gestendo pure strutture ricettive, museali, spazi culturali e spiagge. Se i potentati locali e i loro vassalli politici non hanno vero interesse a promuovere e far crescere il turismo locale, ci sono invece tante menti e capacità fra i gaetani che potrebbero contribuire così pubblicamente a sviluppare tutte le nostre enormi potenzialità inespresse facendo vivere più persone con le risorse naturali e storiche della città.”
Quali sono altre politiche di sviluppo per il territorio che sono presenti nel suo programma elettorale?
“A Gaeta non si può più parlare di sviluppo senza operare pure per una redistribuzione della ricchezza concentrata invece sempre più in mani di pochi o comunque in settori di rendita. Mali endemici quali disoccupazione e mancanza di lavoro garantito e dignitoso, costi insostenibili di appartamenti e affitti, carenza di servizi accessibili sono stati possibili soprattutto per questo motivo. Ecco perché occorrono provvedimenti nell’indirizzo dell’equità quali l’introduzione delle fasce di reddito per le tasse ed i servizi comunali o un tavolo con l’Ater per la costruzione di case popolari recuperando beni comunali e demaniali. La costituzione di una Azienda speciale municipale avrebbe poi un ruolo fondamentale di redistribuzione della ricchezza e creazione di lavoro stabile pure in altri settori dei servizi urbani per i quali spesso già paghiamo costi esorbitanti o in altri campi sociali carenti, con un ritorno enorme per tutti i cittadini. La crisi non va superata scaricando i costi sui più deboli.”
Siete in otto a concorrere per la carica di sindaco, un record, c’è qualcuno che elettoralmente teme di più degli altri? “Non temo i candidati ma piuttosto la loro totale incapacità o assenza di volontà nel dare soluzioni politiche ai problemi di chi noi vogliamo rappresentare. Sono tutti in diverso modo espressione degli interessi e cultura politica delle stesse categorie sociali che hanno rovinato Gaeta.”
Lei ha lanciato la proposta di sottoscrivere un codice etico tra tutti i candidati a sindaco, a cosa servirebbe? Pensa che i suoi sfidanti lo sottoscriveranno?
“Il codice etico da noi lanciato aveva il senso di dare un segnale pubblico di valori condivisi dai candidati contro mafie, illegalità, voto di scambio, xenofobia e fascismo di ritorno ed è in gran parte tratto da quello della Commissione parlamentare antimafia e valori fondamentali della Costituzione Italiana. Non mi ha sorpreso che nessuno abbia aderito finora e non credo che lo faranno a questo punto. Sono tutti appunto collusi o politicamente compromessi con chi si dovrebbe combattere in tal senso e quando non è così comunque ottusamente autoreferenziali e qualunquisti. La nostra proposta è servita a smascherarli.”
Perché gli elettori gaetani dovrebbero votare lei e non uno dei suoi sfidanti?
“Perché ognuno dovrebbe votare chi lo rappresenta. Logiche diverse da questa, tipo quella del “male minore” ai fini della governabilità, hanno prodotto il distacco sempre maggiore fra la politica e i cittadini oltre alla sensazione concreta che, chiunque vinca, nulla cambia. A prescindere dall’esito elettorale, votando me e la mia lista si ha la certezza di dare forza a chi ha saputo davvero fare opposizione reale e al contempo è l’unico a proporre soluzioni politiche fattibili per cambiare davvero Gaeta che colgono finalmente l’istanze delle classi popolari. Per queste ultime io rappresento l’unico voto utile.”

Tratto dall'intervista rilasciata ad H24Notizie dal Candidato a Sindaco Benedetto Crocco.