Cosa c’entrano Antonio Tajani, Cosmo Mitrano e Claudio Fazzone con l’apertura di una kermesse scientifica riguardante l’Universo? Se lo sono chiesto in questi giorni molti cittadini tra cui sicuramente centinaia di poveri studenti delle scuole superiori di Gaeta costretti lo scorso venerdì a presidiare ad un comizio di Forza Italia per non perdere un regolare giorno di scuola, le rispettive famiglie, i malcapitati insegnanti con obbligo di servizio. Non è semplice rispondere alla complessa domanda se non si considera che gli uomini dell’asse PD-Forza Italia, strenuo sostenitore dell’Unione europea e delle sue politiche antipopolari che amministra di comune accordo la nostra città, devono ormai esplorare distanze astronomiche per riuscire a strappare un applauso spontaneo. Ciò è ancor più evidente se si pensa che, perfino in uno dei pochi universi berlusconiani residui quali il nostro, questi Signori sono costretti a tendere un’ imboscata presentandosi con pochissimo preavviso e scarsissima pubblicizzazione del loro arrivo temendo forse giustificate polemiche o contestazioni ed imponendo la loro retorica ad un pubblico di minorenni costretti ad ascoltarli. Malgrado tutte le contromisure adottate per fortuna non sarebbero mancati, secondo diverse testimonianze, studenti che sono intervenuti criticando le politiche europee sostenute dai relatori e rimarcando la loro scarsissima popolarità anche e soprattutto tra i giovani, come emerso anche da recenti sondaggi. L’accaduto resta comunque di per sé gravissimo, destando indignazione e stupore. La distanza siderale tra le misure europee dettate dalle banche e dai padroni con gli interessi dei ceti popolari è più evidente che altrove in un territorio economicamente depresso come il basso Lazio ove privatizzazioni, carenza di servizi essenziali, disoccupazione, precariato, povertà ed emigrazione giovanile sono fenomeni sempre più diffusi e privi di risposte. Al di fuori della mera propaganda l’attuale governo nazionale di Lega e 5 Stelle, appoggiato da forze neofasciste, mostra di contestare le politiche europee generando temporanee tensioni ma non intende in alcun modo rompere con esse né metterle veramente in discussione, come risulta sempre più evidente dalle innumerevoli dichiarazioni dei suoi leader, dai provvedimenti adottati e dalla stessa manovra finanziaria predisposta in perfetta continuità con il passato. Venerdì scorso presso il Cinema Ariston di Gaeta sono andati in scena tutta la debolezza, lo squallore, l’irreparabile mancanza di credibilità del mondo politico morente che sostiene questa Unione Europea, istituzione irriformabile concepita a difesa del libero mercato e gli interessi dei padroni. Come Partito Comunista diciamo invece chiaro che bisogna uscire da UE ed Euro per poter dare davvero il potere ai lavoratori e le classi popolari.
Partito Comunista Sezione "Mariano Mandolesi" Gaeta.