Il
18
Giugno
scade
il
termine
per
il
pagamento
della
prima
rata
dell'
IMU.
Ancora
una
volta
il
Governo
Monti
scarica
il
prezzo
della
crisi
sulle
classi
popolari,
imponendo
una
tassa
onerosa
ai
possessori
di
immobili.
Anche
la
prima
casa,
bene
primario,
viene
tassata
allo
0,4%
della
rendita
catastale.
L'aliquota
per
le
seconde
case
è
fissata
allo
0,76%,
senza
alcun
incremento
progressivo
in
base
al
numero
degli
immobili
posseduti.
La
pratica
dell'affitto
concordato,
che
prevedeva
in
molti
comuni
sgravi
fiscali
per
i
proprietari
che
affittavano
ad
un
prezzo
equo,
viene
depotenziata
dalle
nuove
regole.
Ad
essere
colpiti
sono
gli
interessi
sociali
delle
fasce
meno
abbienti
della
società,
che
subiscono
già
gli
effetti
dell'impoverimento
dei
salari,
dello
smantellamento
dello
stato
sociale,
della
perdita
dei
diritti
del
lavoro,
dei
tagli
all'istruzione
e
alla
sanità
pubbliche,
della
privatizzazione
dei
servizi.
Il
Partito
della
Rifondazione
Comunista-Sinistra
Europea
e
la
Federazione
della
Sinistra
chiedono
che
l'IMU
venga
sostituita
con
un'imposta
patrimoniale
che
coinvolga
i
depositi
superiori
agli
800.000
Euro.
Tale
provvedimento
consentirebbe
introiti
al
di
sopra
dei
20
miliardi
di
Euro
per
le
casse
dello
Stato,
molto
maggiori
di
quelli
ottenuti
con
l'IMU.
Attraverso
questa
nuova
imposta
il
Governo
Monti
si
conferma
quale
rappresentante
dei
poteri
forti,
dei
padroni
e
delle
banche
e
continua
a
strangolarci
grazie
al
PD,
al
PDL
e
all'
UDC
che
lo
sostengono.