Il circolo PRC "Mariano Mandolesi" invita giovani e meno giovani alla prima festa dopo la fine dell'estate.
Sabato alle 20:00 nella sezione di via dell'Indipendenza 262 a Gaeta.
Sarà un'occasione per discutere assieme delle iniziative da organizzare
in autunno, ma anche per festeggiare i 18 anni della giovane compagna
Laura Lisi
MUSICA, CIBO E BEVANDE IN ABBONDANZA
Ingresso a sottoscrizione libera
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"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx
venerdì 31 agosto 2012
sabato 25 agosto 2012
Il PRC Gaeta attacca Acqualatina e chiama in causa il Sindaco. Gli effetti fallimentari della gestione privata del servizio idrico sono sotto gli occhi di tutti. Quali iniziative intende prendere il Primo Cittadino?
La grave crisi idrica che come
ogni estate ha colpito la città di Gaeta e gli altri comuni del Sud Pontino
rende evidenti tutte le responsabilità e le carenze della gestione privata di
Acqualatina. La chiusura dell'acqua nel quartiere di Serapo dalle 22:00 alle
05:30 e la diminuzione del flusso nella zona di Lungomare Caboto dalle 22:45
alle 05:45, non sono altro che l'epilogo di una lunga serie di disagi subiti
dai cittadini di Gaeta e dai turisti nel corso di tutta l'estate e su tutto il
territorio della città, anche nelle ore diurne. Non è possibile parlare di
emergenza legata alla straordinaria siccità per un fenomeno che si ripete
puntualmente ogni anno. Non si può non sottolineare come tale condizione non
abbia trovato nel tempo alcuna risposta in termini di investimenti tesi a
ridurre l'ingente dispersione della nostra rete idrica e creare cisterne di
riserva per supportare la distribuzione nei mesi più secchi. Sembra proprio che
i milioni di Euro incassati dalle bollette e il danaro pubblico stanziato a
sostegno della gestione idrica siano serviti solo garantire i lauti guadagni
della Società e a riempire le tasche dei propri amministratori, che continuano
a garantirsi stipendi invidiabili. E' evidente che la logica del profitto e la
collusione tra politica e interessi privati non possano garantire la gestione
adeguata di un bene pubblico fondamentale come l'acqua. Le responsabilità di
Acqualatina sono condivise dai Sindaci dell' ATO4 che hanno recentemente fatto
l'ennesimo regalo alla società votando lo slittamento degli investimenti previsti
per il miglioramento della rete idrica e l'ulteriore aumento delle tariffe per
i cittadini, a fronte di un servizio tanto scadente. Ci chiediamo in particolar
modo quali iniziative intenda prendere il Sindaco Cosmo Mitrano rispetto ad una
situazione così grave e se voglia tener conto del fatto che i cittadini di
Gaeta, in occasione del recente Referendum nazionale, si sono espressi per la
gestione pubblica del servizio idrico, assieme ad altri 27 milioni di italiani.
Tuttavia il sostegno incondizionato che da sempre il PDL fornisce ad
Acqualatina e i noti legami tra Mitrano e Claudio Fazzone, ex Presidente
dell'azienda, non lasciano purtroppo ben sperare. Il PRC Gaeta continuerà
comunque a battersi affinché il Consiglio riconosca il servizio idrico quale
servizio pubblico privo di rilevanza economica e vengano intraprese tutte le
iniziative necessarie ad uscire dalla gestione fallimentare di Acqualatina,
ripristinando una gestione di carattere interamente pubblico. Nei prossimi mesi
le iniziative del Partito su questo tema saranno tese alla costituzione di un
ampio fronte di lotta cittadino.
venerdì 24 agosto 2012
prossima riunione
Martedì 28 alle 19:00 è convocata una riunione del Direttivo estesa a
iscritti, simpatizzanti e "fiancheggiatori". Sappiamo che i lavoratori
balneari faranno un pò più tardi.. non importa. O.D.G: 1- Chiusura
campagna Vitalizi, 2-Costruzione campagna per l'acqua, 3- Festa di
Liberazione Formia, 4- Prossime iniziative politiche e
riorganizzazione circolo in vista dell'inverno.
martedì 14 agosto 2012
venerdì 10 agosto 2012
Stabilimenti balneari: Il PRC Gaeta contesta la serrata del 3 Agosto. Gli unici in diritto di scioperare sarebbero i dipendenti sfruttati sulle nostre spiagge
La serrata padronale messa in
atto dagli imprenditori del settore balneare lo scorso 3 Agosto contro gli
effetti della direttiva Europea Bolkestein assume a nostro avviso connotati
imbarazzanti, a Gaeta più che altrove. Questa ristretta cerchia di privilegiati
che da decenni accumulano capitali impressionanti grazie a concessioni
demaniali rinnovate automaticamente e senza meriti e ad investimenti esigui,
avrebbe fatto meglio ad astenersi da tale iniziativa in una città duramente
colpita dal dramma della disoccupazione giovanile e del precariato. A Gaeta il
turismo sarebbe potuto diventare leva di sviluppo e benessere per tutti. Certi
del beneficio arrecato da una posizione di rendita i gestori di stabilimenti
balneari non hanno favorito in alcun modo tale prospettiva, offrendo servizi
carenti a fronte di costi elevati per la clientela, rovinando il nostro
litorale con orrende strutture in cemento, rendendosi responsabili di
innumerevoli abusi e limitando o impedendo il libero accesso al mare, bene
comune fondamentale. Tuttavia la colpa più grave di cui si è macchiata questa
categoria è di aver esasperato fino a livelli insostenibili lo sfruttamento dei
lavoratori. E' indecoroso che uno spiaggino percepisca 30 Euro al giorno,
spesso a nero o con contratti fasulli, a fronte di un lavoro massacrante svolto
per 12 ore consecutive, senza garanzie né prospettive per il futuro. Sarebbero
i vessati dipendenti che avrebbero tutto il diritto di tener chiusi gli
ombrelloni in segno di protesta. Se questo è il contributo occupazionale di cui
si vantano i padroni degli Stabilimenti ci auguriamo di cuore che se ne vadano
il prima possibile. Per queste ragioni il circolo di Rifondazione Comunista
“Mariano Mandolesi” di Gaeta valuta positivamente il futuro impiego di aste
pubbliche per il rilascio di concessioni demaniali marittime, a patto che tali
aste siano trasparenti e tengano conto di requisiti quali la quantità, la qualità e la durata dei
contratti di lavoro prodotti, i servizi offerti, le attività e le iniziative
intraprese per la promozione turistica del nostro territorio, il rispetto
ambientale e la salvaguardia del litorale. D'altronde le poche eccezioni di
imprenditori virtuosi nel settore non dovrebbero avere nulla da temere da
questa prospettiva. Rimaniamo convinti tuttavia del fatto che la gestione
pubblica degli arenili fornirebbe le migliori garanzie nei termini di creazione
di posti di lavoro, tutela dei dipendenti, lotta agli abusi, regolazione delle
tariffe e contrasto di possibili infiltrazioni malavitose. Non a caso
continuiamo a sostenere come in campagna elettorale la necessità
dell'istituzione di un' Azienda Speciale a capitale comunale e rivolgiamo in
tal senso un appello all'attuale Amministrazione. Tale strumento potrebbe
impiegare un numero ingente di dipendenti in svariati settori tra i quali
appunto la gestione dei servizi sugli arenili. Gli stessi lavoratori potrebbero
essere impiegati in altri ambiti durante l'inverno.
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