Il
Prc Gaeta e i GC condannano l’ennesimo esproprio ai danni della
città
Cosa
accomuna L’ex Caserma Cosenz,
uno dei palazzi storici di maggior pregio della città di Gaeta che
ospita attualmente, dopo una ristrutturazione concordata e finanziata
dalla Regione Lazio, il museo civico, la biblioteca comunale,
l’archivio storico ed il centro storico culturale, con la
“Fondazione Caboto”, un ente privato di cui fanno parte alcuni
delegati del Sindaco Mitrano nonché il Presidente della provincia
Cusani e il Presidente della Camera di Commercio provinciale Zottola?
Apparentemente nulla, e così era fino alla decisione
dell’Amministrazione comunale di concedere in locazione l’intero
terzo piano e parte del secondo dell’edificio demaniale alla
fondazione privata. Ancora una volta stiamo assistendo al
favoreggiamento del privato a discapito dell’intera cittadinanza.
Le
Fondazioni rappresentano uno dei punti nevralgici di un sistema che
lega a doppio filo la cosa pubblica a veri e propri comitati
d’affari. Sono spesso ricettacolo di finanziamenti occulti
destinati al mondo della politica e beneficiano a loro volta di
sovvenzionamenti pubblici che non di rado rientrano indirettamente
nelle stesse tasche degli amministratori che gli hanno deliberati. I
rapporti strettissimi della Fondazione Caboto e dell’Ente di
Formazione Oescmi con il PDL e la Giunta Mitrano sono ormai da tempo
noti a tutti e molti dei nostri amministratori figurano nel Cda o tra
i docenti della Fondazione e dell’Oescmi, di cui lo stesso Sindaco
è uno dei fondatori. Non sembra casuale che diverse di queste figure
stiano accedendo a carriere di tutto rispetto in importanti enti e
beneficino di laute prebende.
L’esproprio della Caserma Cosenz alla cittadinanza rappresenta
tuttavia un episodio emblematico e particolarmente grave, in una
città che vive da sempre il dramma della mancanza di spazi pubblici
e gratuiti per la cultura e l’aggregazione, soprattutto giovanile.
La nostra città
versa da anni in una profonda depressione culturale che, a differenza
di paesi limitrofi come Itri e Formia, non è stata sopperita dalla
concessione alla cittadinanza di spazi quali il museo del
Brigantaggio e il Castello di Itri, o l’auditorium Foa inaugurato
da pochi giorni a Formia. Ciò
malgrado le innumerevoli rivendicazioni susseguitesi negli anni in
tal senso, tra le quali possiamo annoverare ben due petizioni
popolari sottoscritte da migliaia di cittadini. Una fu promossa da
Rifondazione Comunista e dall’associazione culturale “Oltre il
Muro” ai tempi della prima Giunta D’Amante e una più recente fu
intrapresa dal Coordinamento cittadino Pace, Diritti e Lavoro nel
2008. Anche l’ARCI nel 2011 si era impegnata in una campagna
pubblica di grande risonanza sul tema sfociata in un’iniziativa in
piazza Cardinal De Vio.
Il PRC Gaeta e i Giovani comunisti continuano a battersi in tal senso
e intendono ora mobilitarsi per porre rimedio a questo scempio,
rivendicando invece l’apertura immediata del Centro Culturale
Polivalente, approvata con tanto di regolamento dal Consiglio
comunale attraverso la delibera n°52 del 4 Novembre 2011 anche
grazie alle precedenti battaglie. Proprio la caserma Cosenz,
rappresenterebbe un ‘ubicazione ideale per tale centro, dando
ospitalità gratuita ai tanti giovani costretti oggi a pagare per
svolgere attività culturali di ogni genere quali prove di gruppi
musicali e concerti, spettacoli, dibattiti, proiezioni e mostre.
Rifondazione comunista e i Giovani comunisti di Gaeta invitano i
cittadini e le cittadine alla mobilitazione contro questo esproprio
ai loro danni e a rivendicare il proprio diritto alla cultura e
all’aggregazione libere e fruibili da tutti. Sabato 9 Novembre alle
ore 17:00 è convocata un’assemblea pubblica presso il circolo PRC
“Mariano Mandolesi” in via indipendenza 262 per decidere insieme
le iniziative di lotta da intraprendere.