"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

mercoledì 26 marzo 2014

Lazio. Giù le mani dai fondi europei: Venerdi sciopero e manifestazione regionale


Roma, corteo da Stazione metro San Paolo alla Giunta regionale del Lazio – ore 10.00


La Giunta Zingaretti ha varato le linee guida sull’utilizzo della nuova programmazione dei fondi europei 2014-2020 e sta chiedendo al Consiglio regionale di approvarle senza aver consultato i cittadini, come richiesto dal Codice di condotta europeo sul partenariato del 7 gennaio 2014.

“É una vera presa in giro – dichiara Guido Lutrario, della Federazione USB di Roma e Lazio – hanno già deciso come ripartire i Fondi tra i vari obiettivi si preparano alla solita pagliacciata di fingere di ascoltare i cittadini su temi che invece riguardano tutta la collettività. Sono mesi che stiamo chiedendo di conoscere come la Regione intenda rispettare il Codice di condotta in tema di partecipazione e riscontriamo solo reticenza e parole fumose”.

“Il vero punto debole della gestione dei Fondi nel Lazio – continua Lutrario – è stata proprio l’opacità che ha garantito corruzione e inefficienza. Le precedenti amministrazioni hanno controllato l’uso di tali fondi all’interno di una pesante connivenza tra il sistema delle imprese e i sindacati concertativi. Una vera porcheria che deve finire. Ma nel documento licenziato dalla Giunta Zingaretti non c’è alcun segnale forte di discontinuità, né nel metodo né nei contenuti”.

“La giunta Zingaretti, per esempio, non ha indicato di quanto vuole ridurre la povertà e i bassi redditi, fornendo solo obiettivi in modo generico. In realtà – osserva l’esponente USB - dal testo della Giunta viene fuori l’ideologia neoliberista che muove i nostri amministratori. Le uniche vere destinatarie dei Fondi sono le imprese private, alle quali è possibile aggiungere il solo mondo del terzo settore. Il pubblico rimane a svolgere una funzione appena residuale in tutti i settori, dalla formazione all’istruzione, dai trasporti alla sanità alla ricerca. Anche nel campo dei servizi per l’impiego c’è una evidente propensione a favorire i servizi privati, fingendo di non vedere i ripetuti fallimenti delle strategie di incontro tra offerta e domanda che hanno caratterizzato fin qui questi servizi”.

USB Unione Sindacale di Base

Per il Sud Pontino sono previsti Pullman gratuiti che partiranno da Formia alle 6:00, per informazioni e prenotazioni contattateci a circolomarianomandolesi@gmail.com

Vicenda “mense scolastiche”: un po' di chiarezza

Il PRC Gaeta non accetta“bavagli” e denuncerà sempre i silenzi e le risposte insufficienti di Mitrano 



A seguito di un nostro comunicato stampa pubblicato su “Telefree.it”, la Società EP SPA, affidataria del servizio mense scolastiche delle elementari e medie di Gaeta, ci ha inviato una diffida a rimuovere il contenuto dell'articolo da tale sito internet, del quale non siamo né proprietari né amministratori, e pubblicare una rettifica. Sentiamo a questo punto l'esigenza di far chiarezza sul vero intento del nostro comunicato messo sotto accusa e ribadirne lo scopo. Premettendo che la natura più schiettamente politica dell'articolo in questione può richiedere un linguaggio diretto, che a quanto pare è stato mal recepito, cercheremo di chiarire ulteriormente la nostra posizione in quanto forza politica, ribadendo, inoltre, che rimarrà sempre nostro indeclinabile dovere lo svolgere una funzione di controllo sugli atti amministrativi e le politiche attuate, chiedendo conto di come vengono gestiti i servizi di pubblica utilità quale, nella fattispecie, la mensa scolastica, e avanzando proposte e se necessario critiche. Diversi cittadini ci avevano già segnalato la qualità a loro avviso scadente delle vivande somministrate agli studenti e il fatto che le pietanze fossero spesso servite fredde. Abbiamo appurato tra le cause la distanza delle cucine dal luogo di somministrazione, considerando tale scelta poco oculata, e di questo abbiamo parlato. Tra i nostri insindacabili compiti inoltre rimane e rimarrà sempre pure l'attenzione costante nei riguardi delle possibile infiltrazioni malavitose all'interno del nostro territorio, già notoriamente sensibile a tale fenomeno. E' cosa nota che l'affidamento di lavori e servizi pubblici per mezzo di gare di appalto sia uno dei canali preferenziali della criminalità organizzata, perciò ci sembra in linea con il nostro impegno politico focalizzare l'attenzione pubblica su possibili zone d'ombra e sollecitare l'amministrazione comunale, e chi di dovere, a dissolvere ogni dubbio. Sottolineiamo ancora che la critica rivolta riguarda le modalità con cui è stato prolungato l’affidamento senza ulteriore gara d’appalto attraverso una procedura che, seppur non illegale nella forma, a nostro avviso non fornisce piene garanzie. Considerazione questa niente affatto peregrina se persino l'associazione contro le illegalità e le mafie "Antonino Caponnetto” ha avanzato al Prefetto di Latina (come risulta da un comunicato del 17 marzo su Telefree) invito a chiarire se davvero tutti i bandi per concorsi, forniture di materiale e servizi ed appalti di opere pubbliche siano stati e siano trasmessi dal Comune di Gaeta alla prefettura come afferma il sindaco Mitrano. Abbiamo, oltre a ciò, raccolto elementi sulla stampa locale che ci hanno indotto a mettere in risalto, attraverso il nostro comunicato, le questioni apparentemente controverse riguardanti la società E.P.Spa. A quest'ultima, premettendo che avremo preferito che chiarisse la propria posizione a mezzo stampa esercitando il suo diritto di replica come di uso in questi casi, sentiamo di ribadire che non era nostra intenzione infangare il nome di nessuno e tanto meno strumentalizzare aziende e persone a fini politici (come sottolineato dall'avvocato della società E.P nel documento pervenutoci), ma piuttosto, come già più volte ripetuto, si voleva esortare l'Amministrazione comunale a fugare ogni tipo di sospetto in merito alle procedure adottate e i controlli effettuati sul servizio appaltato. Rispettiamo, quindi, il diritto di difesa della società E.P e recepiamo il materiale esibito in loro difesa, proponendo persino di renderlo pubblico per intero qualora lo richiedessero, ma nello stesso tempo difendiamo con forza il nostro dovere di forza politica di destare e portare a conoscenza ogni più piccolo dubbio. Il PRC Gaeta continua a ritenere l'Amministrazione comunale carente nella sua attività di contrasto del crimine in generale. Non e’ stata, ad esempio, considerata da Mitrano la nostra proposta di istituire un osservatorio comunale contro la criminalità organizzata, come richiesto anche da autorevoli associazioni, né di istituire un ente esterno di controllo sul porto. Non si è presa in considerazione la nostra proposta di istituire un’Azienda speciale pubblica per limitare tale rischio e avere uno strumento di controllo efficace sulla qualità e sui costi dei servizi erogati ai cittadini, oltre che produrre posti di lavoro locali e garantiti e incrementare le entrate nelle casse comunali. E abbiamo sempre chiesto di adottare la massima trasparenza nelle gare d’appalto e di ridurre al minimo procedure di emergenza e affidamenti diretti. Sono queste le critiche e le proposte che abbiamo sempre rivolto all’amministrazione Mitrano e che continueremo ad avanzare a nome della cittadinanza, ed è a questa condotta in generale della sua giunta che si riferiva il sottotitolo dell'articolo contestato, "Mitrano fa solo retorica senza contrastare la criminalità”.

lunedì 17 marzo 2014

Gaeta: Il 22 Marzo metti una firma per Tsipras.

Sabato 22 Marzo dalle 17:00 alle 20:00 i militanti del circolo PRC-Sinistra Europea "Mariano Mandolesi" di Gaeta saranno su corso Cavour con un primo banchetto di raccolta firme per la presentazione della Lista "Un’Altra Europa con Tsipras" alle prossime elezioni europee del 25 Maggio. Contro l'Europa dei padroni e delle politiche di austerità fortemente volute da PPE e PSE, la candidatura di Alexis Tsipras, leader della protesta greca, rappresenta l'unico vero voto di dissenso all’Europa odierna, alternativo sia al neoliberismo predicato dal PD, che al populismo e all'ambiguità del PDL e del M5S. Anche i Comunisti di Gaeta sono impegnati nel sostegno alla candidatura di Tsipras e alla sua lista attraverso la diffusione delle idee programmatiche che la contraddistinguono e la presentazione dei candidati comunisti presenti al suo interno. Tra questi spicca nella circoscrizione del Centro Italia il compagno Fabio Amato, impiegato metalmeccanico a tempo determinato in una piccola fabbrica Umbra e membro dell’ Esecutivo internazionale del Partito della Sinistra Europea, partito che unisce 30 formazioni politiche di sinistra e comuniste di tutto il continente, fra cui, oltre al PRC, la Linke tedesca, il PC francese e la spagnola Izquierda Unida e la greca Siryza. Ricordiamo ai cittadini di poter firmare anche presso gli uffici del Comune di Gaeta.

giovedì 13 marzo 2014

Cassino invasa: tutti in piazza contro Napolitano e le politiche di austerity.

Il 15 Marzo 2014 il Presidente della Repubblica Italiana verrà a Cassino per presenziare alla cerimonia celebrativa che si terrà in Piazza de Gasperi in occasione dell'anniversario del bombardamento che durante la seconda guerra mondiale rase al suolo l'intera città. Verrà a Cassino per fare la sfilata di consuetudine in cui si racconterà alla popolazione di come sia importante in questo momento “tirare la cinghia”, in attesa di tempi migliori!
Giorgio Napolitano è tra i principali responsabili del susseguirsi di governi "illegittimi" succedutisi negli ultimi anni: da Berlusconi a Monti, passando per Letta e oggi Renzi.
L'attivismo di Napolitano, orientato a quella che si dice essere la stabilità e la continuità, si è tradotta nei fatti in conservazione e in subordinazione alle politiche di austerity della Troika che puntano allo sfruttamento finanziario del Paese, al suo complessivo impoverimento, e all'aumento della disoccupazione.
I Circoli del Partito della Rifondazione Comunista di Formia e Gaeta aderiscono pertanto al presidio di protesta convocato per Sabato 15 Marzo alle ore 9:00 presso piazza 14 Febbraio a Cassino, e invitano a partecipare anche le reti studentesche, le forze progressiste del Sud Pontino, il sindacalismo di base e alternativo, i cassa integrati e gli operai delle fabbriche in crisi, i comitati per la ripubblicizzazione dell'acqua e per il diritto alla casa ed ad un lavoro utile e dignitoso, i comunisti e gli anticapitalisti tutti, e chiunque voglia manifestare la propria indignazione di fronte allo spettacolo che incombe: il 15 marzo disertiamo la parata di regime e scendiamo in strada per gridare forte che Giorgio Napolitano non ci rappresenta.






Circolo PRC “Mariano Mandolesi” di Gaeta
Circolo PRC "Enzo Simeone" di Formia
Comitato degli Inquilini per il diritto alla Casa di Gaeta

giovedì 6 marzo 2014

Il PRC Gaeta in piazza a sostegno del Piano per il lavoro e di Tsipras.

I militanti del circolo di Rifondazione Comunista “Mariano Mandolesi” di Gaeta saranno in piazza per promuovere il “Piano per il Lavoro” elaborato dal PRC. Venerdì 7 Marzo organizzano un banchetto informativo su Corso Cavour dalle ore 18 alle 20. La proposta di legge su iniziativa popolare intende approdare nelle aule del Parlamento per costringere chi si occupa di tutt’altro a parlare di disoccupazione, diminuzione dell’orario lavorativo, condizioni salariali, riconversione industriale a sostegno dell’ecologia ed esprimersi in merito di fronte al paese. Proposta quanto mai importante in un momento in cui i diktat dell’Europa e delle banche, supportati dai governi di larghe intese e a livello locale dalla destra di Mitrano, sembrano l’unica bussola cui solo la candidatura di Alexis Tsipras alle prossime europee può costituire un argine politico concreto. Per questo il PRC invita tutti i cittadini a recarsi quanto prima presso l’ufficio elettorale del comune di Gaeta a sottoscrivere con firma autenticata la campagna, visto che si avvicina lo scadere per la consegna dei moduli. Un obiettivo concreto che insieme possiamo raggiungere. Il Piano per il Lavoro vuole creare almeno un milione e mezzo di posti di lavoro in tre anni, iniziando a dare una risposta ai 3milioni e 140 mila disoccupati, ai tre milioni di persone che un lavoro lo vorrebbero ma non lo cercano perché pensano che sia impossibile trovarlo, ai 520mila lavoratrici e lavoratori in cassa integrazione a zero ore e vuole farlo redistribuendo la ricchezza anche attraverso la tassazione dei grandi patrimoni. Pone il tema strategico della riduzione dell’orario di lavoro settimanale e nell’arco della vita, perseguendo l’obiettivo delle 32 ore settimanali e della radicale rimessa in discussione della controriforma delle pensioni. Propone il salario orario minimo da definirsi sulla base dei minimi contrattuali per tutte le prestazioni lavorative, lavoro parasubordinato e stage compresi, perché ad uguale lavoro tornino a corrispondere uguali diritti e retribuzione, e istituisce il reddito minimo per chi un lavoro non ce l’ha, universalizzando garanzie e tutele in caso di disoccupazione. Rappresenta una proposta di nuovo intervento pubblico, per ricostruire una capacità di programmazione democratica dell’economia, dal credito alle politiche industriali, dalla conoscenza al welfare. Vuole essere un progetto di modello di sviluppo alternativo, per una riconversione ecologica e solidale dell’economia, capace di rispondere non solo alla crisi economica e sociale, ma a quella climatica e ambientale, dandosi gli obiettivi della riqualificazione e riconversione delle produzioni, della salvaguardia del territorio e della natura, dell’economia della conoscenza, della cura delle persone. Si può fare? Si può fare con un intervento che reperisca le risorse da chi si è arricchito in questi anni a scapito della maggioranza della popolazione: con una patrimoniale che colpisca la scandalosa concentrazione di ricchezza esistente in un paese in cui l’1% delle famiglie possiede lo stesso patrimonio del 60% meno abbiente, ripristinando una progressività reale del fisco, contrastando la grande evasione fiscale, tagliando le spese per la guerra e quelle per le grandi opere inutili. Si può fare, dicendo no al Fiscal Compact e alle politiche che stanno aggravando la crisi, distruggendo la società e la democrazia in Italia ed in Europa.

mercoledì 5 marzo 2014

CENAFORUM RESISTENTE Marzo-Aprile con Fulvio Grimaldi

Fulvio Grimaldi è un giornalista che nell'arco dei suoi 40 anni di carriera ha lavorato per la radio (BBC di Londra), per varie testate giornalistiche (Paese Sera, Giorni-Vie nuove, Abc), e dal 1986 alla RAI, soprattutto come inviato di guerra.
Nel marzo 1999, in polemica per la guerra alla Jugoslavia, ha lasciato la tv di Stato ed è passato a Liberazione, il quotidiano di Rifondazione Comunista. Qui ha gestito una rubrica chiamata "Mondocane" (parola che in seguito sarà il titolo di un suo libro) fino a quando non è stato allontanato dal quotidiano, nel maggio 2003, subendo un licenziamento a causa di contrasti politici, essendosi trovato in dissidenza con la linea di partito relativamente ad alcune questioni internazionali (Iraq, Palestina, Cuba e Jugoslavia); ha successivamente vinto la causa di lavoro contro il licenziamento subìto.
Ha poi lavorato all'autoproduzione di video-documentari su crisi globali e guerre, occupandosi quindi di politica internazionale: spiccano in particolare le sue posizioni filopalestinesi ed a favore dei processi di integrazione atto nell'America Latina. Inoltre è stato l'unico testimone italiano della strage di Derry del 1972 (Bloody Sunday), che ebbe modo di documentare ampiamente.
Si è occupato molto della ex-Jugoslavia, rimproverando una visione unilaterale da parte dell'informazione "ufficiale", da lui ritenuta antiserba e filocroata.
Si è anche occupato di ambiente: degni di nota i suoi servizi su Rai 3 - anche per la trasmissione Meteo3, condotta in alternanza con Liliano Frattini - in cui appariva accompagnato dal suo onnipresente cane, un bassotto di nome Nando.
È da ricordare anche una sua partecipazione come attore cinematografico, in un cameo nel film Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto, del 1970, in cui interpretava il ruolo di Patané, un giornalista del quotidiano Paese Sera. È apparso poi due anni dopo anche nel film di Paolo Cavara Los amigos.

lunedì 3 marzo 2014

Il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa di Gaeta risponde all’appello dell’UPPI sul Canone di affitto Concordato.

Il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa di Gaeta prende atto dell’appello avanzato dall’UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari) a mezzo stampa, per chiedere all’Amministrazione comunale l’istituzione di un tavolo che conduca alla definizione di un Canone di Affitto Concordato. Come è noto il nostro Comitato si batte fin dalla sua nascita per un provvedimento di questo genere e per promuoverlo ha condotto diverse campagne e iniziative di lotta. Anche a seguito di queste mobilitazioni perfino il Sindaco Mitrano ha più volte parlato del tema pubblicamente, senza però far seguire finora alcun atto concreto in merito. Ora che anche la rappresentanza dei proprietari pone la questione non dovrebbero esserci ostacoli all’avvio rapido di un confronto serrato e produttivo al riguardo. E’ evidente come l’aumento impressionante delle tasse comunali già constatato e l’entrata in vigore della famigerata IUC rendano più invitante che in passato la prospettiva di sgravi per i proprietari, soprattutto a seguito delle ultime dichiarazioni di Mitrano che già afferma di voler applicare il massimo delle aliquote anche sulle prime case. A questo si aggiungano le già cospicue esenzioni fiscali previste dalla Cedolare Secca per chi aderisce al canone concordato, che probabilmente saranno aumentate, e la non trascurabile campagna intrapresa dal nostro Comitato per invitare i cittadini a denunciare i numerosi affitti in nero, finora considerati la forma di rendita comunque più sicura e remunerativa. C’è da considerare inoltre la diminuzione della presenza numerica degli americani, disposti in passato a pagare cifre importanti mantenendo i prezzi alti e la crisi del turismo che ha colpito il mercato degli affitti stagionali, oltre alla disponibilità sempre maggiore di strutture recettive alternative quali i B&B. Tutti questi elementi hanno sicuramente influito nel determinare una presa di posizione inaspettata che reputiamo comunque positiva, alla luce del disinteresse o dell’ostilità mostrate in passato da molti proprietari sul tema. E’ tuttavia necessario fin da adesso puntualizzare alcune cose. Il canone concordato non deve rappresentare solo un mezzo strumentale per condurre i proprietari a consistenti sgravi, ma deve comportare una contropartita di eguale valore per gli inquilini che hanno pagato per decenni canoni esorbitanti e completamente slegati dal valore catastale degli immobili, tenendo conto della crisi che imperversa e dei gravi danni già recati alla nostra comunità dall’indisponibilità di immobili a prezzi accessibili, che ha contribuito a produrre un costante spopolamento di Gaeta. Alla luce di questi elementi il canone dovrà regolare prezzi sicuramente molto più bassi rispetto al misero 20% o 30% in meno alle cifre attuali di cui parla l’UPPI e dovrà garantire gli inquilini per un periodo abbastanza lungo. Basta fare un paragone con alcuni centri limitrofi per renderci conto del fatto che i canoni attuali sono circa il doppio, se non oltre, di un valore di mercato sostenibile a livello sociale. Alla luce di queste considerazioni comunque intendiamo confrontarci serenamente e nel merito prendendo anche ad esempio le soluzioni trovate da altri comuni più avanzati e sensibili sulla questione degli affitti. Convinti del fatto che un tavolo senza controparti non avrebbe alcun valore né significato rispondiamo quindi all’appello dell’UPPI chiedendo all’Amministrazione comunale di convocarci per rappresentare i bisogni e le proposte degli inquilini di Gaeta e a tal fine indichiamo il recapito il seguente indirizzo di posta elettronica comitatocasagaeta@gmail.com, ricordando in ogni modo che il Comitato riceve gli inquilini ogni giovedì presso la sua sede in via indipendenza 262.


Comitato degli inquilini per il diritto alla casa - Gaeta

domenica 2 marzo 2014

AFFIDAMENTO MENSE GAETA: IL PRC DENUNCIA UNA VICENDA VERGOGNOSA

Mitrano fa soltanto retorica senza contrastare la criminalità


Da settimane in città si susseguono lamentele e preoccupazioni dei genitori riguardo al servizio di refezione scolastica. È bene ricordare che da quest’anno l’Amministrazione Mitrano ha deciso di affidare (SENZA ALCUNA GARA) alla “E. P. S. p. A” il servizio di fornitura alle mense delle scuole elementari e medie. L’affidamento con questa modalità è stato reso possibile in virtù del costo iniziale, ben inferiore ai 150000 euro cui è lievitato per coprire il servizio fino a Maggio. Per questa cifra è obbligatoria una gara d’appalto e la presentazione di un certificato antimafia. Le polemiche però non si fanno attendere, molti studenti e genitori iniziano a lamentare il fatto che la qualità dei pasti serviti sia molto scadente, inoltre la EP s.p.a. cucina i pasti nella sua sede della vicina città di Fondi e così per forza di cose gli alunni consumano il pasto già freddo. Al generale malcontento è seguita poi la richiesta di un gruppo di genitori di avere un incontro con il Sindaco mai tenutosi (alla faccia della trasparenza e della democrazia partecipata). Subito dopo è arrivata la replica dell’Assessore Sabina Mitrano che dopo essersi recata nel punto cottura ubicato a Fondi, ha affermato: “è stato fatto un sopralluogo nella cucina di Fondi, i prodotti utilizzati sono di buona qualità”. A pochi giorni dalle affermazioni della Mitrano volte a rassicurare la cittadinanza, un reportage giornalistico ha portato alla luce nuovi particolari sulla vicenda e la società affidataria: oltre ai dubbi sul rispetto delle norme igieniche, la EP spa risulta non aver presentato alcun certificato antimafia. Dalla stessa inchiesta giornalistica si apprende che la EP e chi la amministra sono da anni saltati all’onore delle cronache per appalti sospetti, sanzioni per somministrazione di cibo avariato, presunti rapporti con la criminalità organizzata oggetto di indagini e interrogazioni parlamentari, un’interdizione antimafia secondo la sentenza del Tar della Campania del 2003.
Il PRC Gaeta ha sempre sollevato la questione della lotta alla criminalità e anche per questo ha chiesto invano che venisse istituito un osservatorio permanente contro le mafie. Per la stessa ragione abbiamo proposto che venisse invertita la tendenza di privatizzazione di strutture e servizi, tramite l’istituzione di un’ AZIENDA SPECIALE multi servizi a gestione completamente pubblica, che potrebbe occuparsi anche del servizio mense. Oltre a scongiurare la possibilità di infiltrazioni criminali questa scelta comporterebbe un risparmio per i cittadini, un beneficio per le casse comunali, creerebbe condizioni salariali e occupazionali migliori a livello locale e un miglior controllo sulla qualità dei servizi. Ma quella della mensa è purtroppo solo l’ultima di una serie di vicende poco chiare e di scelte infelici che hanno visto protagonista quest’Amministrazione, la quale sembra agire con l’unico fine di favorire privati e potentati locali. Perfino il diritto alla salute, all’abitare, allo studio, al lavoro e ad avere un’esistenza dignitosa divengono sempre più merce di scambio in un’ottica clientelare. Se la trasparenza e la volontà politica, non la vuota retorica, sono gli unici veri argini contro il dilagare di corruzione e criminalità è doveroso chiedersi come vengano spesi i nostri soldi dagli attuali amministratori di Gaeta, con quali metodi, nelle tasche di chi finiscano e con quale ritorno per la cittadinanza. Per questo ci rivolgiamo a tutti coloro che sono stanchi di stare a guardare come la Giunta Mitrano stia svendendo la nostra città sperperando danaro pubblico in operazioni di facciata, senza dare alcuna risposta ai veri problemi della nostra comunità e delle fasce più deboli. Per denunciare questi e altri problemi e suggerire forme di lotta da attuare insieme il PRC Gaeta ricorda ai cittadini di aver messo a loro disposizione “Linea Rossa” per contattarci ogni giovedì dalle 17 alle 19 presso la nostra sede in via indipendenza 262, oppure attraverso la nostra buca delle lettere o l’email: linearossa@activist.com