"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

venerdì 31 luglio 2020

IL PARTITO COMUNISTA DENUNCIA LA CHIUSURA DEL TRATTO DAVANTI LA SEDE DELLA CAPITANERIA.

FATTO GRAVE. CHIEDIAMO INTERVENTI A TUTELA DELLA CITTA’


Una delle caratteristiche peculiari di Gaeta, che da sempre ne condizionano pesantemente la vita e lo sviluppo economico, è la presenza di numerose aree, spesso di grande pregio storico e paesaggistico e non di rado peraltro inutilizzate, sottratte alla città perché nella disponibilità di militari e forze dell’ordine. Proprio in questi giorni si discute tanto dell’avvio dell’iter per l’acquisizione di due importanti beni demaniali. Il fatto sarebbe positivo qualora si avesse la certezza che i suddetti beni verranno realmente restituiti alla città ed ai cittadini, non come è solita fare questa Amministrazione adoperarli per favorire ristretti interessi privati e speculativi. Gli esempi potrebbero essere molti purtroppo, a partire dal futuro dell’ex vetreria, i cui lavori saranno realizzati in larga parte attraverso Project Financing, quindi le relative opere date in gestione a privati per lunghi periodi. L’ultimo caso segnalatoci da diversi cittadini residenti di Gaeta S. Erasmo è emblematico di queste problematiche e dell’incapacità dell’Amministrazione di garantire, anche attraverso una funzione istituzionale di controllo e confronto con gli altri enti interessati, la pubblica fruizione delle aree cittadine e della viabilità. Parliamo dell’area adiacente la Capitaneria di Porto, sita in Gaeta medievale, di fatto da sempre adoperata come passaggio pedonale in uno dei tratti più noti e importanti della movida cittadina ed ora interdetta. L’area era già nelle disponibilità della Capitaneria che l’aveva delimitata con una sbarra e dispone tuttora di numerosi parcheggi riservati nella zona. Tuttavia il passaggio pedonale era consentito. Ora la stessa Capitaneria ha pensato bene di cingere tutto lo spazio interessato con una ringhiera e chiuderlo con un cancello rendendolo del tutto inaccessibile. Residenti e turisti si trovano così costretti a passare sull’adiacente e stretta banchina, naturalmente non concepita per l’intenso transito e priva di ogni protezione che impedisca loro di cadere a mare. Non è qui nostra intenzione stare a discutere sulla legittimità di tale iniziativa in termini giuridico legali ma dell’evidente inopportunità di tale scelta e dell’insensibilità mostrata dal Comando della locale Capitaneria alle più basilari esigenze della città che lo ospita. Non volendo pensare che l’Amministrazione Mitrano possa dichiarare di essere all’oscuro persino di questo, ci chiediamo se la stessa intenda intervenire in qualche modo ed intercedere presso la suddetta Capitaneria difendendo gli interessi cittadini o preferisca voltarsi ancora una volta dall’altra parte confermando il solito atteggiamento di subordinazione e connivenza con i più forti ed influenti, intransigenza e durezza o non curanza verso i comuni cittadini.    

PARTITO COMUNISTA “SEZIONE MARIANO MANDOLESI” GAETA


martedì 21 luglio 2020

SPIAGGE LIBERE INTERDETTE. FATTO GRAVISSIMO, ESIGIAMO RISPOSTE


Il Comune di Gaeta ha interdetto l’accesso alla piccola spiaggia libera in fondo a Serapo, lato Fontania, da sempre molto amata e frequentata soprattutto dai più giovani. La motivazione ufficiale che apprendiamo dai cartelli è il rischio COVID. Una decisione grave, inaccettabile e ingiustificata, che conferma la fondatezza di tutti i nostri timori. Che fine hanno fatto i fondi regionali (122 mila Euro destinati a Gaeta!) stanziati per garantire la sicurezza sulle nostre spiagge? Come vengono impiegati? In quali tasche finiranno? I privati intanto incrementano i loro profitti adottando misure di sicurezza spesso discutibili, nella quasi totale assenza di controlli pubblici, introducendo spesso aumenti ingiustificati delle tariffe diversamente da quanto aveva garantito il Sindaco e continuando a trattare i loro dipendenti come schiavi con ritmi ancor più pesanti e i soliti salari da fame. Agli stessi di fatto è demandata la supervisione dei tratti di arenile libero a noleggio generando un evidente conflitto di interessi. Che vantaggio avrebbero mai costoro a limitare e regolamentare gli accessi? Ove sono assenti ristretti interessi privati da difendere si preferisce chiudere le spiagge. Per ovviare a questi problemi il Partito Comunista aveva chiesto l’impiego di dipendenti comunali assunti tramite l’istituzione di un’Azienda Speciale per garantire il libero accesso in sicurezza a tutti questi tratti di spiaggia e creare nuova occupazione per i tanti colpiti dalla crisi. Come al solito la Giunta Mitrano si conferma forte con i deboli e debole con i forti garantendo ristretti interessi speculativi a danno di tutta la comunità. ESIGIAMO RISPOSTE E SPIEGAZIONI IMMEDIATE SULL’ACCADUTO E SULLA GESTIONE DEGLI ARENILI. Ricordiamo ai cittadini che possono firmare la nostra petizione popolare per la gestione pubblica dei servizi cittadini chiedendo di sottoscriverla anche presso giornalai, tabaccai e nella nostra sede di via indipendenza 206 il martedì dalle 17:00 alle 18:30. 

PARTITO COMUNISTA- SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA

martedì 7 luglio 2020

AREA EX STAZIONE: UNO SFREGIO SIGLATO PD, FORZA ITALIA, LEGA E FDI


Nelle ultime ore si vanno delineando rapidamente le tante sfaccettature del fatto gravissimo e sbalorditivo reso pubblico dal Consigliere De Angelis. Parliamo dell’atto di vendita risalente a Gennaio degli edifici dell’ex stazione di Gaeta e del terreno prospicente di quasi 3 mila metri quadrati da parte del Consorzio industriale in favore di una società immobiliare nata da poco, con soli 30 mila euro di capitale. Il tutto peraltro ad un prezzo di 400 mila Euro, a dir poco ridicolo per un’area di tale posizione strategica e centrale, la quale sarebbe sorprendentemente ancora accatastata in parte come terreno agricolo. La vicenda ha dell’assurdo. Lo è il fatto che un ente quale il Consorzio del sud pontino agisca come un soggetto privato senza indire alcuna procedura di evidenza pubblica. Lo è ancor di più che il Comune di Gaeta, rappresentato dal suo Sindaco presso l’Assemblea Generale di tale ente e per di più finanziatore di vari interventi riguardanti lo stesso sito, non solo non abbia beneficiato di alcuna prelazione ma addirittura fosse all’oscuro di tutto, fatto che ci pare a dir poco difficile da credere. Oltre alla profonda indignazione la vicenda suscita timori ben maggiori dei pur legittimi e già espressi dubbi sulla sorte dei parcheggi della piazza, attualmente gratuiti. Ricordiamo a tutti infatti che la destinazione d’uso di un’area può essere modificata e sorge lecito il sospetto che sulla stessa possano essere pronte ben altre speculazioni, fatto di cui forse dovrebbe interessarsi anche la magistratura alla luce degli elementi emersi. Non si può ignorare la prossimità dell’area con quella dell’Ex vetreria, ove come ben noto si preparano altri importanti progetti che è impossibile non collegare con la vicenda in questione. Non è facile prevedere esattamente anche i sicuri risvolti negativi in merito alla tanto attesa riapertura della linea ferroviaria, che dovrà garantire più di un obolo ai nuovi proprietari. Tutto assume insomma i connotati di un ricco banchetto esclusivo e preparato da tempo a spese della cittadinanza tra pochi fortunati informati dei fatti. In queste ore si vocifera insistentemente anche del coinvolgimento di figure molto vicine alla società acquirente che ricoprirebbero incarichi presso il Comune e avrebbero rapporti noti con figure politiche di spicco. La gravità di questi elementi ci impone assoluta cautela e la necessità di verificare bene la veridicità di queste accuse. Risulta comunque evidente ancora una volta l’elemento centrale che a nostro avviso contraddistingue l’intero scenario locale, ovvero la subordinazione totale del potere politico ad interessi privati ristretti e spesso opachi, a totale discapito degli interessi collettivi. Una costante riscontrabile nel sostegno di esperienze fallimentari quali la gestione del servizio idrico, in quella del ciclo dei rifiuti di recente confermata dalle nuove linee guida ed in barba ad ogni logica, nella decisione di restituire ai privati l’area recentemente acquisita dal Comune dell’ex Avir attraverso il ricorso all’affidamento previsto tramite project financing per un importo di 32 milioni di Euro. Questa pratica è garantita dall’accordo politico delle forze che amministrano la città tra le quali ricordiamo il Partito Democratico, Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia. Un patto sugellato recentemente dalla cerimonia in pompa magna di Nicola Zingaretti, Presidente regionale e Segretario nazionale del PD, in presenza di amministratori locali e rappresentanti del Consorzio industriale, il quale ha posto il proprio sigillo sull’intera operazione in corso assumendosi la piena responsabilità di quanto bolle in pentola. Noi del PC non possiamo che continuare ad opporci strenuamente a questa oscura alleanza trasversale ai danni della città e dei lavoratori. Come importante passo di questa battaglia per invertire la tendenza in atto invitiamo i residenti a firmare la petizione per una gestione pubblica dei servizi comunali ed il controllo dei lavoratori rivolgendosi presso tabaccai, edicole o la nostra sede in via indipendenza 206 il martedì pomeriggio.

PARTITO COMUNISTA - SEZIONE “MARIANO MANDOLESI” - GAETA