"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

lunedì 27 maggio 2013

EMERGENZA CASA TOSTI, UN DRAMMA SOLO RINVIATO (?)



Sgombero forzoso posticipato a fine Giugno.  Nessun altro segnale poi dal Comune, neppure sulla richiesta di un Tavolo di concertazione con il Prefetto



Le quattro famiglie sfrattate dal palazzo gaetano di proprietà demaniale continuano a vivere con l’angoscia di non conoscere quale sarà la loro prossima destinazione. A seguito di un Consiglio Comunale del 17 Maggio nel quale paradossalmente si è discusso proprio di regolamenti cittadini per l’edilizia residenziale pubblica e l’utilizzo di immobili sequestrati, l’Amministrazione non ha ancora saputo invece dare risposte concrete a chi si vede ad un passo dal finire in strada senza un tetto sulla testa. Assistiamo invece ad esultanze pubbliche del tutto fuori luogo da parte del sindaco Mitrano e la sua Giunta. Ricordiamo infatti come lo sfratto sia partito proprio in seguito ad una segnalazione all’Agenzia del Demanio da parte dell’Amministrazione comunale noncurante delle conseguenze sulle vite di 13 persone senza reddito abitanti nel palazzo, fra cui minori e un malato grave. I presunti rischi per gli edifici adiacenti si sono rivelati inesistenti e con il tempo sapremo pure quale sarà il futuro utilizzo previsto per Casa Tosti, ma da allora gli occupanti decennali dello stabile sono stati apostrofati come “delinquenti” e non rispettati per davvero nei loro diritti nonostante fossero residenti regolari con utenze pagate pure al Comune.  Ad oggi ancora invitati dall’Amministrazione a cercarsi delle nuove abitazioni alla soglia dell’estate con una buonuscita  di 2500 euro per famiglia, per l’ennesima volta  nel Consiglio comunale il Sindaco definiva  “populismo a tutela dell’illegalità” la difesa delle loro istanze. Possiamo invece ribadire che è stato intanto prescritto il reato di occupazione abusiva per questi cittadini bisognosi costretti al tempo a cercare per necessità una abitazione alla meno peggio. Con qualche soddisfazione constatiamo pure che gli amministratori hanno finalmente preso atto in via formale che la questione generata a Casa Tosti è invece una situazione di emergenza abitativa. Sono invece dopo tutto questo insostenibili le rivendicazioni di Mitrano e la sua squadra che parlano di traguardi raggiunti ed operosità nel caso in questione. Poco o niente di significativo è stato invece da loro fatto finora, tant’è che gli sfrattati allo stato attuale saranno comunque sgomberati alla fine della proroga di circa un mese concessa. Il problema è ben lontano dall’essere risolto, eppure mancano ancora risposte risolutive dal Comune. In seguito a una partecipata Manifestazione pubblica organizzata dal Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa, nel quale sono attivi pure gli sfrattati del palazzo Tosti, e dopo l’incontro degli organizzatori stessi con l’assessore Leccese, sono mancati contatti ufficiali ulteriori. Il Comitato intanto indicava ai consiglieri comunali la disattesa Delibera Comunale n°23 del 22/02/2012  che  prevede una riserva immediata di 2 alloggi di ERP per situazioni di emergenza abitativa. Su pressioni del Comitato per adeguare tale numero di alloggi alle reali esigenze cittadine, durante il Consiglio comunale suddetto in apparente risposta è stato invece soltanto emendato che un bene sequestrato sia destinato nel tempo a tale scopo sociale. In attesa della Pubblicazione del Regolamento Comunale sull'affidamento dei beni confiscati alla criminalità e l’apposito elenco di immobili, consapevoli dei problemi tecnici e i tempi assai lunghi per l’eventuale loro utilizzo in tal senso, chiediamo invece conto all’Amministrazione degli appartamenti che dovrebbero essere invece da subito disponibili secondo la delibera citata. La disponibilità di queste case prescinde dall’emendamento votato e nulla ha a che fare con le normali graduatorie per l’assegnazione di alloggi pubblici. Richiediamo inoltre ancora una volta che sia da subito istituito un Tavolo di concertazione con il Prefetto di Latina e gli Enti interessati per risolvere l’emergenza abitativa di Casa Tosti. Non ci è dato sapere se, come promesso, l’Amministrazione si è davvero attivata per promuovere tale tavolo. Per questi e per i tanti altri ovvi e drammatici motivi riguardanti questa emergenza, torniamo a chiedere un ulteriore incontro con l’Amministrazione comunale e aggiornamenti continui, chiari ed ufficiali.                                                                                                                                                                                                                                                                                                      
                                                                                                                Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa

sabato 25 maggio 2013

Affitti in nero a Gaeta



Grazie alla Cedolare Secca gli inquilini possono tutelarsi



Gaeta è tra le città in cui gli inquilini subiscono maggiori vessazioni a vantaggio della rendita immobiliare. Malgrado l'abbondanza di appartamenti i canoni d'affitto sono esorbitanti e la disponibilità di case abitabili dai residenti tutto l'anno è scarsa, visto l'esclusivo interesse di molti proprietari ad affittare ai turisti nel periodo estivo. Prima della bella stagione molti inquilini si vedono sfrattare per far posto ai vacanzieri. Qualunque intervento teso a calmierare il mercato degli affitti, ad esempio attraverso sgravi sull' IMU e sulla Tares per le seconde case cedute in cambio di un canone concordato per un periodo minimo di 4 anni, come da noi proposto, sarebbe depotenziato dal persistere degli affitti in nero. Questi infatti risultano più remunerativi di qualunque possibile agevolazione. Per questa ragione il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa intende informare riguardo alla normativa per combattere tale fenomeno, non a caso poco conosciuta. Il Decreto Legislativo n. 23 del 14/03/2011 ha introdotto la cosiddetta “Cedolare Secca”, il cui art 3, comma 8, consente di denunciare la propria situazione di inquilino totalmente o parzialmente in nero all'Agenzia delle Entrate, la cui sede territoriale per la nostra città si trova in via Olivastro Spaventola a Formia. In questo caso l'inquilino otterrà un contratto valido per 4 anni più 4. Il canone sarà calcolato in base alla rendita catastale dell'immobile, molto inferiore al valore di mercato. L'inquilino potrà così restare dov’è, risparmiando fino all' 80% di quanto pagato in precedenza, farà valere un suo diritto e contribuirà alla lotta contro l'evasione fiscale. Il requisito necessario per fruire della norma è il possesso di prove che attestino quanto denunciato quali ricevute di pagamento o versamenti, accordi sottoscritti dal proprietario, volture di utenze, testimoni etc... Per ulteriori informazioni e sostegno gli inquilini possono rivolgersi gratuitamente allo sportello del Comitato ogni giovedì in via Indipendenza 262, o contattarci sull’indirizzo di posta elettronica: comitatocasagaeta@libero.it

Comitato degli inquilini per il Diritto alla Casa



domenica 19 maggio 2013

venerdì 17 maggio 2013

Casa Tosti e questione abitativa. L'emergenza resta, la lotta pure



Esito inconcludente dall'incontro con l’Assessore Leccese. Il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa informa il Prefetto sulla situazione degli sfrattati 


La Manifestazione per il Diritto alla Casa del 9 Maggio ha sorpreso e messo a disagio l'Amministrazione comunale. La partecipazione e il clamore seguito sono sopraggiunte inattese per chi pensava invece di lasciare consumare un misfatto nel totale silenzio dopo averlo innescato. Tuttora risposte e azioni da parte di Sindaco e assessori sono assenti o aleatorie, sicuramente non adeguate ad affrontare l'emergenza abitativa cittadina, soprattutto quella degli abitanti di Casa Tosti ai quali è stato notificato uno sfratto forzoso per il 20 Maggio. Ma procediamo per ordine.
Durante la manifestazione indetta dal Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa i promotori sono riusciti ad ottenere dall'assessore Leccese sopraggiunto quasi per caso un appuntamento per lunedì 13 per discutere della proposte del Comitato. Questa iniziativa è stata fissata solo dopo pressioni e non era stata evidentemente programmata dall'Amministrazione che solo qualche giorno prima definiva la manifestazione "una strumentalizzazione politica per difendere una situazione di illegalità". Purtroppo durante l'incontro da parte di Leccese la conversazione è continuata sostanzialmente sulla stessa falsariga.
E' emersa la superficialità con quale l'Amministrazione ha segnalato al Demanio la situazione dello stabile abbandonato denominato "Palazzo Tosti" noncurante delle conseguenze per le famiglie che l'abitavano da decenni, queste ultime definite ancora una volta "abusive" e come tali liquidate nonostante regolare residenza e utenze pagate al Comune stesso. Per questi cittadini, fra cui minori ed un anziano gravemente malato, allo stato attuale rimane in piedi soltanto la proposta di accettare 2500 euro e tentare la fortuna di trovare da disoccupati un affitto alle porte dell'estate.
Sono emerse l'incompetenza di chi non sa rispondere con certezza a riguardo delle segnalazioni fatte di case di edilizia residenziale pubblica libere o occupate abusivamente, abitazioni che potrebbero essere utilizzate per risolvere l'emergenza in questione.
Più in generale è emersa il pressapochismo e la scarsa sensibilità di una Maggioranza che pensa di risolvere la drammatica e crescente crisi abitativa gaetana unicamente con la cessione di qualche immobile comunale a chi già ci abita dentro e la costruzione di solo un'altra ventina circa di appartamenti E.R.P.  
A fronte di tutto ciò il Comitato ha innanzitutto sollecitato l'Amministrazione a richiedere l'istituzione di un Tavolo di Concertazione con Prefetto ed altri Enti interessati in modo di affrontare la questione dei residenti di Casa Tosti come l'emergenza sociale che essa davvero rappresenta. A tal fine i suoi attivisti hanno già provveduto ad inviare una lettera al Prefetto di Latina senza attendere il pressoché totale immobilismo del Sindaco. Ricordiamo infatti che non mancano in Italia persino esempi di requisizioni avvenute per far fronte a situazioni di emergenza abitativa quando l'edilizia popolare non ha abbastanza risorse e alloggi disponibili per soddisfare la domanda di abitazioni dei ceti meno abbienti.
Gaeta è una città contraddittoria con evidente scarsità di edilizia pubblica, abbondanza di case private sfitte e crescente domanda disattesa di abitazioni da parte soprattutto di cittadini meno agiati. Moltissimi sono pure i cittadini costretti a muoversi fuori dalla città per trovare una residenza. Ma questo il sindaco Mitrano e la sua squadra non sembrano averlo ancora capito presi da altri interessi meno vitali. Oltre a un maggior impegno per la costruzione di molti più alloggi popolari e la ristrutturazione degli esistenti, il Comitato continua quindi a proporre, aldilà dei generici proclami sentiti finora, una seria politica degli affitti concordati e una lotta agli affitti in nero, oltre a una futura ridefinizione della priorità del Comune che dia più consistenza ai contribuiti alle famiglie con redditi inferiori ai 15000 euro. Purtroppo diffidiamo da chi non ha saputo darci ancora risposte neppure dinnanzi ad un imminente dramma. Abbiamo ben presente la latitanza della politica cittadina su questi temi. Ad eccezione del PRC Gaeta e i suoi Giovani Comunisti che hanno supportato il Comitato fin dal suo nascere, non abbiamo visto né sentito l'impegno pubblico di altre forze politiche cittadine in questi giorni. L'assenza pressoché totale delle istituzioni, dei consiglieri comunali e dei partiti durante e dopo la Manifestazione è qualcosa di gravissimo. A maggior ragione affermiamo che andremo avanti con altre iniziative di lotta nei prossimi giorni con priorità assoluta per gli sfrattati. Agli inquilini di Casa Tosti, del Mazzamariello e quanti altri vivono il problema abitativo ricordiamo che al fine di fornire sostegno informativo e legale in merito il Comitato ha istituito uno sportello aperto ogni giovedì dalle 17:00 alle 19:00 presso la propria sede in Via Indipendenza 262.

Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa
comitatocasagaeta@libero.it