Sgombero forzoso posticipato a fine
Giugno. Nessun altro segnale poi dal
Comune, neppure sulla richiesta di un Tavolo di concertazione con il Prefetto
Le quattro famiglie sfrattate dal palazzo gaetano di
proprietà demaniale continuano a vivere con l’angoscia di non conoscere quale
sarà la loro prossima destinazione. A seguito di un Consiglio Comunale del 17
Maggio nel quale paradossalmente si è discusso proprio di regolamenti cittadini
per l’edilizia residenziale pubblica e l’utilizzo di immobili sequestrati, l’Amministrazione
non ha ancora saputo invece dare risposte concrete a chi si vede ad un passo
dal finire in strada senza un tetto sulla testa. Assistiamo invece ad esultanze
pubbliche del tutto fuori luogo da parte del sindaco Mitrano e la sua Giunta. Ricordiamo
infatti come lo sfratto sia partito proprio in seguito ad una segnalazione all’Agenzia
del Demanio da parte dell’Amministrazione comunale noncurante delle conseguenze
sulle vite di 13 persone senza reddito abitanti nel palazzo, fra cui minori e
un malato grave. I presunti rischi per gli edifici adiacenti si sono rivelati
inesistenti e con il tempo sapremo pure quale sarà il futuro utilizzo previsto
per Casa Tosti, ma da allora gli occupanti decennali dello stabile sono stati
apostrofati come “delinquenti” e non rispettati per davvero nei loro diritti nonostante
fossero residenti regolari con utenze pagate pure al Comune. Ad oggi ancora invitati dall’Amministrazione a
cercarsi delle nuove abitazioni alla soglia dell’estate con una buonuscita di 2500 euro per famiglia, per l’ennesima
volta nel Consiglio comunale il Sindaco
definiva “populismo a tutela dell’illegalità”
la difesa delle loro istanze. Possiamo invece ribadire che è stato intanto
prescritto il reato di occupazione abusiva per questi cittadini bisognosi
costretti al tempo a cercare per necessità una abitazione alla meno peggio. Con
qualche soddisfazione constatiamo pure che gli amministratori hanno finalmente
preso atto in via formale che la questione generata a Casa Tosti è invece una
situazione di emergenza abitativa. Sono invece dopo tutto questo insostenibili
le rivendicazioni di Mitrano e la sua squadra che parlano di traguardi raggiunti
ed operosità nel caso in questione. Poco o niente di significativo è stato invece
da loro fatto finora, tant’è che gli sfrattati allo stato attuale saranno
comunque sgomberati alla fine della proroga di circa un mese concessa. Il problema
è ben lontano dall’essere risolto, eppure mancano ancora risposte risolutive dal
Comune. In seguito a una partecipata Manifestazione pubblica organizzata dal
Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa, nel quale sono attivi pure gli
sfrattati del palazzo Tosti, e dopo l’incontro degli organizzatori stessi con
l’assessore Leccese, sono mancati contatti ufficiali ulteriori. Il Comitato intanto
indicava ai consiglieri comunali la disattesa Delibera Comunale n°23 del
22/02/2012 che prevede una riserva immediata di 2 alloggi di
ERP per situazioni di emergenza abitativa. Su pressioni del Comitato per
adeguare tale numero di alloggi alle reali esigenze cittadine, durante il
Consiglio comunale suddetto in apparente risposta è stato invece soltanto emendato
che un bene sequestrato sia destinato nel tempo a tale scopo sociale. In attesa
della Pubblicazione del Regolamento Comunale sull'affidamento dei beni confiscati
alla criminalità e l’apposito elenco di immobili, consapevoli dei problemi
tecnici e i tempi assai lunghi per l’eventuale loro utilizzo in tal senso, chiediamo
invece conto all’Amministrazione degli appartamenti che dovrebbero essere invece
da subito disponibili secondo la delibera citata. La disponibilità di queste
case prescinde dall’emendamento votato e nulla ha a che fare con le normali
graduatorie per l’assegnazione di alloggi pubblici. Richiediamo inoltre ancora
una volta che sia da subito istituito un Tavolo di concertazione con il
Prefetto di Latina e gli Enti interessati per risolvere l’emergenza abitativa
di Casa Tosti. Non ci è dato sapere se, come promesso, l’Amministrazione si è
davvero attivata per promuovere tale tavolo. Per questi e per i tanti altri ovvi
e drammatici motivi riguardanti questa emergenza, torniamo a chiedere un
ulteriore incontro con l’Amministrazione comunale e aggiornamenti continui, chiari ed ufficiali.
Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa