"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

martedì 21 novembre 2017

Sabato 25 a Gaeta confronto nazionale sul centenario della Rivoluzione d’Ottobre

Sabato 25 Novembre a Gaeta, a partire dalle 17:00, presso la sede del circolo di Rifondazione Comunista “Mariano Mandolesi” in via indipendenza 206, si terrà un incontro-dibattito riguardante il centenario dello scoppio della Rivoluzione d’Ottobre. La finalità dell’iniziativa è ricercare insieme spunti ed insegnamenti riguardanti l’evento contemporaneo che ha determinato più di ogni altro la storia dell’umanità, cercando di contestualizzarli all’attuale quadro politico italiano. Non si tratterà pertanto di un evento meramente commemorativo ma di un confronto politico vivo riguardante teoria e prassi odierne del movimento Comunista e delle istanze di lotta. Per questa ragione si è voluto riunire attorno ad un tavolo i rappresentanti nazionali di alcune tra le forze comuniste più rappresentative, figlie di una stessa tradizione. Interverranno Roberto Villani, del Comitato Politico nazionale del PRC, Andrea De Marchis del Direttivo nazionale del P. CARC, Bruno Steri della Segreteria nazionale del PCI, Paolo Spena del Comitato Centrale del PC. Interverrà inoltre Alberto Fazolo del Comitato Donbass Antinazista. A seguire si apriranno gli interventi dal pubblico per passare alle repliche ed infine agli onori di casa con le conclusioni di Benedetto Crocco, Segretario di Circolo del PRC Gaeta. Al termine la serata sarà allietata da una cena sociale con intrattenimento musicale. Vi aspettiamo.

Circolo PRC “Mariano Mandolesi” Gaeta

sabato 21 ottobre 2017

GAETA: LA MINISTRA FEDELI GIUNGE A SORPRESA TEMENDO CONTESTAZIONI

Sabato 21 si è tenuta a Gaeta l’inaugurazione ufficiale del progetto “Laboratori territoriali per l’occupabilità” della Nave scuola “Signora del Vento” acquisita dall’Istituto Nautico Caboto. Molte le autorità presenti, notevole il dispiegamento di forze dell’ordine e con disagi per la viabilità, solo in parte prevedibili in occasione di un grande evento come quello svoltosi. Meno prevedibile, poiché annunciata su alcuni mezzi di informazione locale solo poche ore prima dell’arrivo, l’inaspettata presenza della Ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli, giunta con una cospicua scorta. Normalmente l’arrivo di un Ministro della Repubblica, di certo previsto e organizzato da diverso tempo, avrebbe avuto grande risonanza e sarebbe stato oggetto di interesse giornalistico soprattutto in una città di modeste dimensioni come la nostra. Risulta invece incredibile che la notizia non sia trapelata se non a poche ore dall’evento. Esiste una sola spiegazione plausibile per un fatto tanto strano. La Ministra in questione è senza dubbio una tra le più detestate nella storia del suo dicastero, come mostrato dalle continue manifestazioni di dissenso raccolte ovunque si rechi, da parte degli studenti medi come degli universitari, dei docenti e di tutto il mondo della ricerca. Le ultime dure contestazioni la Ministra Fedeli le aveva collezionate appena il giorno precedente a Benevento, ove si era recata per un convegno tra le proteste di numerosi insegnanti e alunni.

Non sorprende se si pensa che la Fedeli è il Ministro che sta portando a compimento l’applicazione della legge 107, la cosiddetta “Buona Scuola” di Renzi, la riforma dei Presidi padroni e della morte della scuola democratica, contestata unanimemente e subita in modo odioso da tutto il mondo della scuola. E’ la Ministra dell’alternanza scuola-lavoro imposta sulla base di un modello che consente lo sfruttamento minorile più bieco sulla base di criteri che spesso nulla hanno a che fare con la formazione. E’ la Ministra della sperimentazione avviata per la riduzione dei corsi di studi superiori a soli 4 anni. E’ la Ministra che prosegue inesorabile sulla strada dei tagli all’Istruzione pubblica e alla Ricerca e dei favori all’istruzione privata. E’ la Ministra di un Governo protempore e fantoccio, nominata anche se priva di titoli per eseguire supinamente le direttive degli interessi padronali che lo tengono artificialmente in vita. Interessi che hanno portato i governi succedutisi dal Centrodestra al Centrosinistra ad agire in perfetta continuità e nella più totale noncuranza del punto di vista del mondo della scuola. Lo stesso modello replicato in piccolo dalla nostra Amministrazione Comunale, sorretta non a caso da PD e Forza Italia, che ha recentemente approvato una delibera in favore dell’accorpamento degli istituti scolastici cittadini con grave danno per i livelli occupazionali e le specificità didattiche, senza tenere in nessuna considerazione il parere di docenti e studenti e contro la volontà di gran parte di essi.

Non è pertanto strano alla luce di quanto detto che una Ministra come la Fedeli alla fine annunci la sua pubblica resa e riconosca le proprie gravi responsabilità comportandosi come una latitante invece di ricercare il confronto schietto e sereno con il mondo della scuola e con la società civile. Non è strano, a pensarci bene, che le sue sortite pubbliche divengano rapide e improvvise come quelle di un soldato incursore che non vuol concedere al nemico la possibilità di organizzarsi per assestare l’ennesimo colpo. E’ decisamente più semplice agire di sorpresa imponendo la propria presenza a platee più docili di poveri studenti e insegnanti di fatto obbligati dalle circostanze ad ascoltare passivamente le noiose pillole di vuota retorica, elargite da chi è responsabile del drastico peggioramento delle proprie condizioni di vita. 

Noi, Ministra Fedeli, siamo dalla parte del grande e variegato mondo della scuola che la contesta da quando si è insediata e che l’avrebbe contestata probabilmente anche in questa occasione se solo lei ne avesse fornito la possibilità, come solitamente avviene in una democrazia. Tuttavia Ministro, per una volta almeno, le contestazioni non sono servite visto che lei ha preferito contestarsi da sola mettendo in atto con chi la consiglia un comportamento tanto vergognoso.     

                                                                        
Rifondazione Comunista Gaeta, Circolo “Mariano Mandolesi”    
Giovani Comunisti di Gaeta

giovedì 5 ottobre 2017

“LINEA ROSSA” E’ DI NUOVO ATTIVA

Ogni martedì torna lo sportello di ascolto rivolto ai cittadini dai Comunisti


Martedì 10 Ottobre 2017, dalle ore 17 alle 19, riapriranno con cadenza settimanale gli sportelli di ascolto e di supporto ai cittadini in via Indipendenza 206, presso la sede del Circolo di Rifondazione Comunista di Gaeta “Mariano Mandolesi”.

Sarà ancora attiva “Linea Rossa”, il filo diretto attraverso il quale chiunque lo desideri potrà rivolgere denunce o segnalazioni al PRC su questioni attinenti la nostra città.

Un filo già mostratosi fondamentale e che ha fornito spunti indispensabili nel lavoro politico quotidiano di indagine, di sensibilizzazione e di lotta sul nostro territorio, uno strumento insostituibile per essere informati in tempo reale in merito alle tante problematiche che attanagliano la città, un mezzo per mostrare ancora una volta il nostro modo di intendere la politica come continuo confronto e scambio con le istanze delle classi popolari. Uno strumento per dare ancora attuazione a quel modello di politica dal basso a noi sempre caro, cui troppi hanno inneggiato recentemente in campagna elettorale, salvo poi dimenticarsene come previsto il giorno successivo al responso delle urne.

Ricordiamo che oltre a venirci a trovare nei giorni e negli orari indicati i cittadini potranno anche contattarci in qualunque momento al nostro indirizzo di posta elettronica: comunistigaeta@gmail.com.

Negli stessi giorni e orari i cittadini potranno rivolgersi presso la medesima sede anche al “Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina”, attivo da anni per la ripubblicizzazione del servizio idrico, ricevendo supporto e informazioni in merito alle campagne di lotta intraprese tra le quali il boicottaggio delle bollette, o sostegno concreto in caso di riduzioni illegittime del flusso presso le utenze domestiche.

Vi aspettiamo e vi ricordiamo il ruolo fondamentale che questi sportelli hanno già avuto negli ultimi anni pure nell’avviare mobilitazioni popolari vincenti quali quelle per il blocco del multipiano a Villa delle Sirene, per il mantenimento del Primo Soccorso cittadino e contro il distacco dei contatori dell’acqua.


CIRCOLO PRC “MARIANO MANDOLESI” GAETA

sabato 26 agosto 2017

IL PRIMO SOCCORSO CHIUDERA’ COME DENUNCIAMMO

PER MANO DI ZINGARETTI CON L’AIUTO DI MITRANO E DIES

Purtroppo avevamo ragione in merito al destino del Punto di Primo Intervento di Gaeta e di altri sei della provincia. Con Decreto del 5 Luglio 2017 la Giunta regionale Zingaretti ne ha definitivamente deciso la chiusura entro il 31 Dicembre 2018. Del resto non serviva la sfera di cristallo visto che gli unici atti ufficiali esistenti non dicevano nulla di diverso già più di un anno fa, come abbiamo a lungo denunciato. Purtroppo avevano ragione i quasi 2000 cittadini che in poco tempo sottoscrissero la petizione promossa dal “Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta” per scongiurare tale possibilità, inviata a Presidente della Regione, Direttore Generale della Asl e Ministro. E avevano ragione coloro i quali, non fidandosi delle false rassicurazioni del Sindaco, scesero in Piazza il 22 Ottobre del 2016 per difendere il nostro nosocomio. Ora non resta che riprendere la lotta per fermare questa gravissima decisione e costringere i suoi autori a fare marcia indietro. Il primo passo da fare in questa direzione tuttavia è la denuncia dei responsabili di quanto accade. Tutti devono sapere chi sono i mandanti e gli esecutori dell’omicidio che si sta perpetrando contro ciò che resta del nostro ospedale. L’asse PD-Forza Italia, coautore delle stesse politiche di distruzione della sanità pubblica e ben rappresentato a Gaeta da un’alleanza che ha visto addirittura uniti i due partiti in occasione delle ultime elezioni comunali è il primo imputato reo confesso. Numerosi i complici come Scinicariello ed il suo raggruppamento, che non si sono limitati ad estraniarsi dalla protesta cittadina come altri ma hanno addirittura manifestato tutta la propria sintonia con Zingaretti e le sue politiche anche incassando il suo aperto sostegno elettorale. Le maggiori responsabilità a livello locale sono però senza dubbio da addebitare al Sindaco da poco rieletto, alla sua maggioranza ed al Dott. Gennaro Dies, oggi presente in Consiglio comunale. Nemmeno i peggiori amministratori della storia avrebbero mostrato la loro stessa passività rispetto alla chiusura illogica e prepotente dell’ultimo importantissimo tassello di ciò che resta dell’ospedale della propria città. Loro tuttavia si sono spinti ben oltre. Mentre i cittadini si mobilitavano per impedire che un fatto tanto grave accadesse Mitrano e Dies hanno riempito per mesi le pagine dei giornali di comunicati nei quali si negava completamente l’evidenza, si affermava l’assoluta infondatezza dei timori sul destino del nostro Primo Intervento, si parlava addirittura di potenziamento dei servizi offerti dal “Di Liegro”, si pontificava in merito alla buona sinergia istituzionale con la Asl e si elargivano attestati di stima e piena sintonia con il Direttore Generale Casati. Non occorrono citazioni, poiché nell’era di Internet chiunque può facilmente verificare in prima persona le affermazioni rilasciate da Mitrano e dal Dott. Dies nel periodo della mobilitazione. Sconcerta chiunque, alla luce di esse, dover constatare come questi ultimi non pensassero evidentemente alla difesa di un servizio cittadino così importante e vitale ma piuttosto a rabbonire i residenti e spegnere il fuoco delle contestazioni per favorire quanto deciso. Un simile comportamento può essere spiegato solo in due modi: O i due condividono la chiusura del nostro PPI e la sostengono, oppure la loro ingenuità ed incompetenza è giunta ad un punto tale da fargli credere in rassicurazioni che non avrebbero convinto nessuno. Nel secondo dei casi ci saremmo dovuti attendere ora reazioni durissime e indignazione espressa pubblicamente nei riguardi di Casati, prima ancora che dello stesso Zingaretti, cosa che allo stato attuale non ci risulta assolutamente. Non si tratta di un caso, visto che PD e Forza Italia rappresentano ormai un unico asse, che hanno appena vinto insieme le elezioni comunali nella nostra città e che di conseguenza si scambiano favori e sostegno. Non è un caso se anche di fronte ad una notizia tanto grave e rilevante nessuno commenta o rilascia dichiarazioni pubbliche, poiché tutti sanno di essere in un modo o nell’altro collusi. Allo stesso modo non è sicuramente casuale che il decreto in questione sia giunto subito dopo le ultime elezioni amministrative come da noi preannunciato, a tutela dello stesso asse PD- Forza Italia. Ciò alla luce del fatto che si è votato in diversi dei comuni colpiti dal provvedimento e che una decisione tanto impopolare avrebbe sicuramente condizionato in modo negativo il risultato dell’asse politico in questione. Chiedere le dimissioni immediate di Mitrano e di Dies alla luce delle proprie gravi responsabilità in una vicenda tanto importante sarebbe purtroppo inutile. A noi non resta che riorganizzare la resistenza contro un provvedimento inaccettabile che lede pesantemente il diritto alla salute dei cittadini gaetani.

RIFONDAZIONE COMUNISTA GAETA, CIRCOLO “MARIANO MANDOLESI”

domenica 13 agosto 2017

FERRAGOSTO… ANCHE QUEST’ANNO HANNO PROIBITO IL MARE

Anche quest’anno giunge l’immancabile ordinanza dell’Amministrazione Mitrano contro balneazione, bivacco, pesca, falò e manifestazioni aggregative nella notte tra il 14 ed il 15 Agosto. Come la scorsa estate ci troviamo a denunciare la gravità di quest’iniziativa repressiva e le reali motivazioni che la ispirano. Quelle addotte dall’Amministrazione sono palesemente inaccettabili e ridicole. Lo è l’argomento della presunta sicurezza, visto che al contrario impedire a migliaia di ragazzi del luogo di fruire liberamente delle proprie spiagge porterà molti a mettersi in macchina per cercare altrove divertimento e socializzazione in una notte di festa, con evidenti e ben maggiori rischi. Lo è altrettanto l’argomento della tutela dei luoghi, della loro pulizia e del loro decoro, alla luce del fatto che le stesse problematiche si evidenziano durante ogni tipo di assembramento pubblico o festa patronale che nessuno si sognerebbe di vietare per le stesse ragioni. In queste occasioni straordinarie, come giusto che sia, è preciso dovere degli amministratori provvedere al ripristino dei luoghi onorando i contratti di nettezza urbana e pulizia pagati profumatamente dai cittadini. La realtà è che l’idea stessa di lasciare che i cittadini fruiscano liberamente di beni comuni quale il nostro litorale senza spendere danaro, perpetrando consolidate e sane tradizioni popolari, è considerata blasfema da chi sostiene l’esproprio e la privatizzazione di ciò che è collettivo, dall’acqua ed i servizi in genere ai luoghi pubblici di aggregazione. La realtà è che ancora una volta quest’amministrazione si mostra asservita agli interessi di ristrettissime cerchie e lobby locali quali i proprietari di stabilimenti balneari e i noleggiatori, oggi più che mai influenti e ben rappresentati all’interno del Consiglio comunale anche tra le fila della minoranza. A questi ultimi viene risparmiato il fastidio di dover provvedere a proprie spese alla vigilanza ma soprattutto si assicura la possibilità di agire indisturbati anche nei tratti di spiaggia libera impedendo il posizionamento di giovani del luogo e turisti nelle aree soggette a noleggio. Lo dimostra senza alcun dubbio l’estrema benevolenza mostrata nei confronti della pratica illecita quanto comune di posizionare fin dalle ore notturne le attrezzature ad occupare i tratti liberi di arenile o a pratiche di delimitazione e chiusura degli spazi interessati assolutamente illegali. Due pesi e due misure inaccettabili di “tolleranza zero” nei confronti dei cittadini e complicità, quando non addirittura esplicita istigazione, verso le pratiche illecite di chi ha voluto il provvedimento in questione. Molti giovani di Gaeta si troveranno anche quest’anno doppiamente colpiti in concomitanza di Ferragosto. Come ogni giorno saranno sfruttati con salari da fame e senza garanzie dai padroncini della balneazione per poi trovarsi la notte a non poter godere liberamente del proprio tempo e fruire del proprio mare per volontà degli stessi soggetti e dei loro lacchè. Come negli anni passati è prevedibile che in molti non rispetteranno l’assurda ordinanza e sceglieranno di disobbedire rendendosi protagonisti di una gioiosa contestazione. A loro tutti auguriamo: BUON DIVERTIMENTO! BUON FERRAGOSTO!

CIRCOLO PRC “MARIANO MANDOLESI” GAETA

mercoledì 31 maggio 2017

ANCHE IL COMITATO POPOLARE DI CONTROLLO SUI LAVORI PUBBLICI APPOGGIA CROCCO E IL PRC

Il “Comitato Popolare di Controllo sui Lavori Pubblici” invita i cittadini a votare il Candidato a Sindaco Benedetto Crocco e ad esprimere la propria preferenza per la lista di Rifondazione Comunista, all’interno della quale trovate alcuni suoi attivisti. L’indicazione è frutto dell’intensa collaborazione di Crocco con il nostro Comitato, attivo in esso fin dalla sua costituzione e del recepimento da parte dello stesso delle nostre proposte all’interno del suo programma. Il nostro Comitato, lo ricordiamo, nacque in occasione di una delle tante partecipate assemblee pubbliche dal Comitato “No Parcheggio Villa delle Sirene”, dopo la sua storica vittoria, al fine di non disperderne le grandi potenzialità ed estendere il proprio interesse a tutti i lavori pubblici operati in città, contraddistinti negli ultimi anni dalla più completa mancanza di condivisione con la cittadinanza. Si è impegnato in questi ultimi due anni nell’intenso lavoro di coinvolgimento e denuncia riguardante la progettazione e la realizzazione di numerose opere, a partire proprio dagli scellerati lavori di rifacimento ancora in corso di Villa delle Sirene. Nel programma di Crocco e del PRC abbiamo inserito non a caso l’idea dell’istituzione dei Comitati Popolari di Quartiere e del Bilancio Partecipativo per fare in modo che una buona parte del bilancio Comunale venga stabilita democraticamente dai cittadini. Abbiamo inoltre promosso alcune proposte semplici e concrete per favorire le aziende del nostro territorio, tutelare il lavoro locale, garantire una realizzazione efficiente degli appalti e scongiurare ulteriori infiltrazioni malavitose nel nostro tessuto economico. Ciò a partire dal rifiuto del Project Financing, che implica l’ingresso dei privati per lunghi periodi nella gestione delle strutture di pubblica utilità realizzate al fine di ricavarne i relativi profitti e l’anticipo di somme ingenti che le aziende pulite e del territorio non sono in grado di sostenere. Condividiamo inoltre la riduzione al minimo del ribasso sulle gare d’appalto per rendere più competitive le imprese locali ed evitare che lo stesso venga ottenuto a discapito delle condizioni dei dipendenti, oltre alla ferma volontà di combattere in modo deciso ogni forma di subappalto o mancata trasparenza. Il programma da noi sottoscritto contiene inoltre il Piano Parcheggi e Viabilità economico ed ecosostenibile da tempo elaborato dai cittadini in alternativa ad inutili, dannose e costosissime grandi opere quali gli altri mega parcheggi previsti dall’attuale amministrazione e sostenuti con pochi distinguo da tutti gli altri candidati. Siamo felici che altri Comitati, frutto delle uniche esperienze nate come la nostra dal basso negli ultimi anni in città ed in tempi non sospetti, condividano la nostra scelta, i valori e le idee che ci contraddistinguono, la comune lotta contro le politiche liberiste.

COMITATO POPOLARE DI CONTROLLO SUI LAVORI PUBBLICI

martedì 23 maggio 2017

IL CONSIGLIO POPOLARE OSPEDALE DI GAETA INVITA A SOSTENERE CROCCO E IL PRC

Il “Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta” invita i cittadini a scegliere Benedetto Crocco come Sindaco e a votare la lista di Rifondazione Comunista che lo sostiene, contenente alcuni suoi attivisti. La decisione scaturisce principalmente da due elementi. Il primo è la partecipazione continua e spesso esclusiva di Crocco e del suo Partito alle attività del nostro Comitato. Questo da anni si batte contro lo smantellamento progressivo e per il rilancio del Presidio di Gaeta oltre che dei servizi sociosanitari disponibili in città, denunciando costantemente l’attacco subito dalla sanità pubblica sul nostro territorio in favore del privato. Battaglie che ci hanno visti in prima linea a fianco dei cittadini contro la dismissione di servizi quali la Chirurgia ambulatoriale, l’Oncologia, la fluorangiografia retinica, la cooptazione e perdita di autonomia forzate dei medici di famiglia, l’inaccettabile lunghezza delle liste d’attesa, la politica fallimentare dei grandi centri perseguita da Centrodestra e Centrosinistra provocando il ridimensionamento di Centri Ospedalieri efficaci e diffusi sul territorio quali il “Di Liegro”. Tali campagne hanno avuto i momenti di massima intensità in occasione dell’approvazione degli ultimi due Piani Aziendali di austerità della ASL, il primo dei quali, lo ricordiamo sempre, fu sostenuto all’unanimità dal Consiglio Comunale cittadino, minoranze comprese, il secondo da Mitrano senza alcuna opposizione presso l’Assemblea dei Sindaci. L’ultima e vincente campagna del nostro Comitato, che ha visto Crocco ancora in prima linea, ha riguardato come è noto il recente tentativo sventato di chiudere anche il Punto di Primo Intervento del nostro Presidio. Ciò è stato possibile grazie alla raccolta e l’invio di circa 2000 firme al Ministro della Sanità Lorenzin, al Presidente della Regione Zingaretti e al Direttore Generale della ASL Casati, culminata con una partecipata manifestazione cittadina tenutasi lo scorso 22 ottobre. In quella occasione, come in molte altre, risultò vergognosa l’assenza di gran parte del mondo politico locale, dello stesso Sindaco in carica e di tutti gli attuali Candidati a questa carica, escluso Crocco, come denunciammo. Appaiono inoltre vere e proprie “squallide buffonate” le recenti esternazioni di alcuni candidati e forze politiche che dopo essere state completamente assenti nella difesa dei servizi sanitari e del nostro centro ospedaliero in tutti questi anni fingono di interessarsene solo ora, a poche settimane dal voto, per racimolare qualche consenso tra i più disinformati. In secondo luogo Crocco e il PRC sono stati gli unici a manifestare piena disponibilità nell’inserire all’interno del proprio articolato programma le nostre proposte. Il ruolo dell’Amministrazione Comunale è essenziale alla tutela ed al potenziamento delle politiche socio sanitarie sul territorio e fondamentale nel battersi per difendere i servizi ospedalieri, cosa che le ultime Amministrazioni, Mitrano in primis, non hanno voluto o saputo fare. Nel programma da noi sottoscritto è reperibile l’intenzione di potenziare i servizi del Consultorio familiare, che oggi versa in uno stato di affanno e mancato rispetto del proprio importante ruolo. E’ presente peraltro la proposta di sfruttare le normative ed i fondi Regionali disponibili per l’apertura di uno sportello Comunale antiviolenza seguito da un centro antiviolenza per donne dotato di Casa di Accoglienza. Politiche favorite dall’istituzione prevista di un apposito Assessorato per le Pari Opportunità. Nel programma da noi sottoscritto è reperibile peraltro l’idea di un potenziamento e di una maggiore accessibilità dei servizi di assistenza domiciliare a pazienti, anziani non autosufficienti e diversamente abili attraverso l’istituzione di un’apposita Azienda Pubblica. Inoltre all’interno dello stesso programma abbiamo ottenuto che venisse inserito l’impegno della futura Amministrazione a costituirsi parte civile in una denuncia alla Corte dei Conti contro l’assurda dismissione di una struttura pubblica di estrema necessità come l’Ospedale “Di Liegro”, per la quale erano stati da poco spesi milioni di Euro, con evidente danno erariale.

CONSIGLIO POPOLARE OSPEDALE DI GAETA

domenica 14 maggio 2017

MARTEDI 16 PRESENTAZIONE DI BENEDETTO CROCCO, DELLA SUA LISTA, DEL SUO PROGRAMMA

Martedi 16 Maggio alle ore 18:00, presso la sede di Rifondazione Comunista e dei Comitati Civici di lotta in via Indipendenza 206, avrà luogo la presentazione pubblica del candidato Sindaco Crocco, dei candidati della lista del PRC che lo sostiene e del programma elettorale sottoscritto anche dai Comitati. All’incontro è invitata tutta la stampa locale. Un appuntamento essenziale per far conoscere i componenti della nostra lista, tra cui troverete studenti, operai, impiegati, insegnanti, pensionati, artigiani, lavoratori precari e stagionali, attivisti dei vari Comitati civici che ci appoggiano. Tutte persone che hanno profuso il proprio impegno in questi anni in modo disinteressato accumulando esperienza e capacità, non hanno scoperto l’importanza della politica a poche settimane dalle elezioni come tanti. Un appuntamento importante che si inserisce in un percorso denso di impegni finalizzati a far conoscere ai cittadini il nostro progetto alternativo a tutte le altre proposte in campo e alle politiche che negli ultimi quarant’anni almeno hanno prodotto impoverimento, emigrazione giovanile, concentrazione della ricchezza nelle mani di pochi, allontanamento dei cittadini dalla partecipazione alla vita amministrativa, infiltrazioni malavitose. Il nostro candidato Sindaco, l’attività intensa e continua svolta da lui, dal Partito e dai Comitati in tutti questi anni sono sotto gli occhi anche dei più distratti e non abbiamo come altri l’esigenza di azioni eclatanti o cortine fumogene per fingere interesse alle problematiche cittadine durante gli ultimi due mesi di campagna elettorale. E’ necessario invece spiegare e dimostrare sempre meglio come le istanze di lotta che tutti conoscono non siano confinate ad un ruolo di opposizione sociale alle politiche liberiste ma abbiano prodotto un programma di governo serio e dettagliato per invertire radicalmente tali politiche. Alla luce del nostro programma è necessario appunto sfatare l’argomento più falso e subdolo che viene usato nei nostri riguardi. Molti avversari infatti manifestano un ipocrita e finto apprezzamento nei confronti del nostro lavoro, dicendo tuttavia ai cittadini che un voto in nostro favore sarebbe un voto sprecato e ininfluente. Bisogna far capire a tutti non solo che tale argomentazione è falsa ma che essa è l’esatto contrario della verità. I governi che si sono succeduti negli ultimi decenni hanno condotto, con efficienza diversificata, le stesse identiche politiche a vantaggio esclusivo degli stessi ristretti interessi.  Votare chi ha già amministrato la nostra città o le tante nuove liste pseudo civiche che si ispirano a proposte e modi di fare in realtà identici al passato rappresenta, questo si , un voto sprecato per chi chiede un vero cambiamento. Lo dimostra il fatto che coloro i quali usavano contro di noi questi stessi argomenti nel 2012 non solo non furono in grado di vincere, ma non furono nemmeno in grado di condurre un minimo di opposizione efficace in Consiglio Comunale alle politiche devastanti di Mitrano, rafforzandolo invece con la propria inconsistenza, autoreferenzialità o complicità. E’ un dato oggettivo che abbiamo fatto e ottenuto molto di più noi, fuori dal Consiglio Comunale, che le minoranze al suo interno. Figuriamoci quanto questo lavoro sarebbe stato ancor più efficace con uno o più consiglieri del PRC! Il nostro programma mostra quindi a chi ha voglia di conoscerlo che abbiamo proposte concrete, realizzabili e alternative per condurre in città la rivoluzione amministrativa che molti attendono da tempo, ma che anche nella peggiore delle ipotesi un voto alla nostra lista e al nostro Candidato sarebbero gli unici a garantire finalmente in Consiglio una funzione di vero controllo, di garanzia per tutti e di vera opposizione alle politiche antipopolari. L’unico voto utile. Vi aspettiamo!


RIFONDAZIONE COMUNISTA GAETA, CIRCOLO “MARIANO MANDOLESI”

giovedì 11 maggio 2017

Crocco: Perché non parteciperò al primo confronto tra i candidati

Sabato 13 Maggio presso la chiesa di S. Nilo si terrà il primo confronto pubblico cui sono stati invitati tutti gli 8 candidati a Sindaco, me compreso. Ringrazio l’Azione Cattolica per l’invito e mi sento in dovere di spiegare a chi me lo ha rivolto e soprattutto agli elettori le ragioni per le quali a malincuore non sarò presente. Esse sono contenute anche in una breve nota che ho inviato agli organizzatori pregandoli di darne lettura in occasione del confronto, per giustificare anche in quella sede la mia assenza. Abbiamo elaborato da tempo un codice etico, chiedendo invano agli altri protagonisti di questa competizione elettorale di sottoscriverlo. Esso ci impegna in modo chiaro su una serie di punti essenziali concernenti legalità, trasparenza, rifiuto di ogni forma di voto di scambio o conflitto di interessi e netta condanna di forze neofasciste, con relativo divieto di accordi elettorali con esse e di partecipare a confronti pubblici in cui siano presenti. Riteniamo infatti che la politica non possa ridursi solo a mere questioni di carattere tecnico o amministrativo ma debba fondarsi su valori essenziali quali quelli contenuti nella nostra Costituzione e declinati nel nostro sistema giuridico. Tra essi l’Antifascismo occupa un posto di primaria importanza. Non a caso la nostra sede è intitolata a “Mariano Mandolesi”, noto Comandante Partigiano e nostro illustre concittadino. Mai e poi mai tradiremmo la memoria di questi uomini cui dobbiamo tanto e gli impegni sacri presi con la nostra gente. Il recente allarme rivolto ai Candidati dalla ben più autorevole sezione dell’ANPI locale, cui pure non è seguita vergognosamente alcuna replica, conferma in pieno le nostre preoccupazioni e ci convince ancor di più delle scelte operate. La presenza al dibattito di un candidato di Casapound, movimento di ispirazione dichiaratamente fascista, che peraltro ha riconosciuto ancora una volta questa identità non replicando in alcun modo alle nostre accuse in tal senso, ci impedisce quindi di sedere attorno ad uno stesso tavolo. Un movimento, Casapound, che soprattutto in occasione delle contingenze elettorali cerca di ripulirsi e mimetizzarsi con abili operazioni di facciata aiutato anche in questo caso dalla sua scarsa presenza e attività sul territorio, ma che è da noi ben conosciuto oltre che tristemente noto alle cronache nazionali. L’ultimo episodio di grande visibilità ha riguardato ad esempio l’oscena commemorazione a braccio teso dei caduti della Repubblica sociale, tenutasi recentemente presso il cimitero di Milano. Tale movimento, lo abbiamo già detto e scritto insieme a molti altri in Italia, dovrebbe essere sciolto e dichiarato fuori legge e noi non abbiamo alcuna intenzione di legittimarlo partecipando ad un dibattito in cui ne venga implicitamente accettata e riconosciuta l’identità quanto la piena dignità di interlocutore. Allo stesso modo non parteciperò ovviamente ad alcun confronto nel quale si verifichino le medesime circostanze. Gli organizzatori di incontri simili dovranno pertanto assumersi anche in futuro la responsabilità di scegliere tra la nostra presenza e quella dei nazifascisti. Se malauguratamente le condizioni dovessero rimanere le medesime questa campagna elettorale purtroppo sarà una delle prime senza confronti pubblici tra tutti gli sfidanti. Sappiamo che questa nostra scelta coraggiosa potrebbe in qualche senso penalizzarci, privandoci di importanti occasioni di propaganda. I nostri impegni, i nostri principi e la nostra coerenza valgono tuttavia per noi più di ognuno dei momenti di visibilità cui i nostri sfidanti mostrano di tenere tanto. Riteniamo sarebbe un fatto gravissimo se, come prevediamo probabilmente accadrà, nessun altro candidato manifestasse lo stesso disagio e decidesse di disertare l’incontro. Ciò non deve forse stupire più di tanto se pensiamo che finora nessuna forza si è espressa con condanne contro i fascisti, Mitrano ha addirittura inserito nelle proprie liste candidati appartenenti ad un'altra nota organizzazione neofascista, alcuni civici ci risulta abbiano già chiesto l’appoggio dei neofascisti in caso di eventuali ballottaggi. Noi siamo comunque nel vivo della nostra campagna elettorale e continueremo ogni giorno instancabilmente ad incontrare i cittadini per illustrare le nostre proposte, presentare il lavoro fatto in questi anni con i Comitati di lotta, rispondere ad ogni domanda e cercare di fugare ogni eventuale dubbio.

BENEDETTO CROCCO-CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA

lunedì 24 aprile 2017

CROCCO: DIFFONDIAMO IL NOSTRO PROGRAMMA DEFINITO DA PRC E COMITATI CIVICI

Rifondazione Comunista ha terminato da tempo la preannunciata stesura del programma amministrativo per le prossime elezioni comunali, condivisa con il Comitato Spontaneo di lotta Contro Acqualatina, il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa, il Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta ed il Comitato Popolare di Controllo sui Lavori Pubblici (già No Parcheggio Villa delle Sirene). Il programma integrale, di cui stiamo iniziando a distribuire un’efficace sintesi ai cittadini, è già disponibile da diverse settimane su prcgaeta.blogspot.com. In qualità di Candidato a Sindaco, Segretario del PRC e membro attivo dei Comitati di lotta è spettato a me coordinare un lavoro complesso ma estremamente stimolante. Il primo importante obiettivo raggiunto è stato infatti quello di riunire attorno ad un tavolo soggetti distinti, che hanno condotto negli anni battaglie diverse, scoprendo quanti fossero tuttavia i punti in comune tra le loro rivendicazioni, a partire dalla consapevolezza che il disagio abitativo, lo smantellamento di servizi pubblici quali la sanità, la mancanza di partecipazione e trasparenza nelle opere pubbliche, la privatizzazione di beni comuni quali l’acqua, hanno in realtà un’origine comune nelle politiche liberiste. Il secondo risultato di questo lungo e difficile lavoro è quello di trasformare le esperienze di lotta e di opposizione di questo ricco fronte sociale in proposte amministrative concrete in grado di ribaltare radicalmente le politiche in corso ormai da decenni. Proposte in grado di ridare alle classi popolari la voce di cui da troppo tempo sono state private, illudendosi di scegliere ogni volta un’alternativa alla precedente gestione e sostenendo in realtà sempre i soliti interessi opportunamente camuffati, che continuano a produrre impoverimento ed emigrazione giovanile. Un programma che ha come cardine un concetto a nostro avviso fondamentale e non a caso da tutti ignorato, a Gaeta oggi non è sufficiente produrre altra ricchezza, bisogna soprattutto redistribuirla e porre sotto il controllo pubblico le tante risorse cittadine troppo a lungo soggette all’arbitrio di pochi. Attorno a tale idea si sviluppano i 7 punti in cui è suddiviso il nostro programma: Lavoro, casa, servizi pubblici e beni comuni, equità, sicurezza ambientale e riappropriazione del territorio, integrazione e pari opportunità, partecipazione e lotta alla criminalità organizzata. Prossimamente si terrà presso la sede del PRC e dei Comitati di Lotta sita in via Indipendenza 206, la presentazione pubblica del nostro progetto e dei nostri candidati. Ci teniamo particolarmente a far conoscere a tutti/e le nostre proposte, molte delle quali già formulate da tempo, affinché sia chiara la vera scelta in campo per queste elezioni amministrative. Da una parte abbiamo una palude di liste civiche funzionali a coprire forze politiche oramai impresentabili, vecchi amministratori che hanno già mostrato tutta la propria inadeguatezza, dilettanti allo sbaraglio che non si sono mai interessati delle sorti della propria città, modi di fare politica arcinoti, basati sul clientelismo, le solite false promesse, il personalismo, l’opacità dei reali e ristretti interessi che rappresentano. I loro programmi si presentano non a caso in gran parte intercambiabili, vuoti o demagogici per la piccola parte restante. Lo dimostra il fatto che essi non hanno alcun peso negli inciuci sottobanco che le numerose coalizioni stanno già mettendo in atto in vista di possibili ballottaggi. Tali alleanze hanno come sfondo una logica esclusivamente spartitoria tra clan rivali che si contendono il bottino, poco o nulla hanno a che fare invece con la politica e lo sviluppo cittadino. La stessa logica paradossalmente ha prodotto una grande frammentazione del quadro politico in occasione del primo turno, altrimenti incomprensibile alla luce della penuria di idee e della loro estrema somiglianza. Dall’altra parte c’è la nostra proposta chiara, netta e incompatibile con tutte le altre, frutto di un lavoro costante che i cittadini hanno potuto vedere in questi anni, immune da ogni convenienza o poltronismo. L’unico voto utile, come abbiamo detto e scritto. In caso di vittoria auspicata infatti avremo modo di rivoluzionare i consolidati equilibri in favore delle classi popolari. Nella peggiore delle ipotesi una presenza dei Comunisti e delle esperienze dei Comitati di lotta in Consiglio Comunale rappresenteranno una garanzia per tutti di partecipazione, controllo costante e vera opposizione ai provvedimenti liberisti, quella che in questi 5 anni le minoranze presenti non hanno mai voluto o saputo fare.
 
BENEDETTO CROCCO - CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA

domenica 9 aprile 2017

CODICE ETICO: LI ABBIAMO SMASCHERATI TUTTI!

Più di un mese fa, in qualità di candidato a Sindaco sostenuto da Rifondazione Comunista e vari Comitati civici, ho diramato un accorato appello pubblico agli altri candidati, liste, movimenti e partiti, per la sottoscrizione comune di un Codice Etico locale in occasione delle prossime elezioni amministrative. L’appello riguarda principi basilari di legalità e trasparenza quali la rinuncia a ogni forma di voto di scambio e qualsiasi conflitto di interessi, la massima trasparenza sulle spese elettorali sostenute e la provenienza dei fondi impiegati, l'impegno a non candidare o sostenere chi ha commesso reati di mafia, corruzione o che ledano la pubblica amministrazione, il rifiuto delle forze xenofobe e fasciste. Tutti aspetti fondamentali e inseparabili. Elaborato infatti a partire dalle indicazioni della Commissione Antimafia e valori fondanti della Costituzione, il codice sarà da noi rispettato scrupolosamente. Ho il dovere di mettere al corrente i cittadini del fatto vergognoso che nessuno dei tanti concorrenti a questa competizione elettorale ha sottoscritto queste richieste, evidentemente perché incompatibili con la loro prassi o con quanto si prefigurano. Nessuno dei nostri avversari, inoltre, si è degnato di motivare pubblicamente il proprio rifiuto. Non a caso ci vengono già segnalati fatti gravi al confine tra la peggiore malapolitica e la violazione palese della legge per i quali, se entreremo in possesso di elementi probanti, ci riserviamo denunce alle autorità competenti. La mancata adesione al nostro appello è resa infatti ancor più grave dalla pesante "questione morale" che incombe sulla classe politica gaetana e dalle crescenti infiltrazioni malavitose all'interno del nostro tessuto sociale. L'obiettivo che abbiamo comunque raggiunto è quello di avere smascherato definitivamente i nostri avversari e dimostrato senza dubbio di essere purtroppo noi gli unici a difendere con impegni tutti i valori in questione. Abbiamo dimostrato inoltre in modo palese che la chiusura al dialogo e alla condivisione sui contenuti non appartiene a noi ma ad altri. Se non meraviglia l'insensibilità mostrata su questi temi dall'asse scellerato PD-Forza Italia e dalle tante liste civiche povere di idee e di vere novità ma spesso ricche di interessi opachi, altre mancanze sconcertano maggiormente. E' il caso del Movimento 5 Stelle, forza politica che della legalità, della trasparenza  e della democrazia diretta ha fatto le proprie parole d'ordine salvo poi smentirsi oramai costantemente ai vari livelli, mostrando tra l’altro questa volta pure a Gaeta con la sua chiusura tutta la propria inconsistenza sul territorio, l'assenza di autonomia locale rispetto ad una struttura nazionale verticista e autoritaria, la mancanza  di condivisione di valori costituzionali fondativi quali l'Antifascismo. E' il caso anche del candidato Scinicariello, che dopo le scelte imbarazzanti della Rosato vorrebbe accaparrarsi con scaltrezza parte dell'elettorato di sinistra, ma mostra totale indifferenza ed estraneità persino rispetto a valori che ne rappresentano il DNA. Nemmeno dinnanzi ad una forza fascista come Casapound, che peraltro ha riconosciuto spavaldamente tale identità non contestando in alcun modo l’appellativo, Scinicariello sente il bisogno di esprimere una condanna politica, di rifiutarne i voti in caso di ballottaggi e di non partecipare a confronti pubblici con il suo candidato. Forse non deve sorprendere visto che pure lui si richiama al PD di Renzi, partito che ha mosso negli anni gli attacchi più reazionari ai principi costituzionali. Il disinteresse totale dei nostri avversari su tematiche cosi importanti ci rende i soli depositari di quei valori cari ad una sinistra autentica, popolare, che non tradisce la sua gente, l'unica di fatto presente in questa competizione, caricandoci del fardello di una grande responsabilità e chiarendo ancor meglio a tutti quale sia la vera scelta in campo.

Benedetto Crocco - Candidato alla carica di Sindaco di Gaeta

lunedì 3 aprile 2017

Elezioni a Gaeta, Crocco di Rifondazione: “Io, unico voto utile”

Benedetto Crocco, 44 anni, gaetano, nato a New York da italiani emigrati, dopo studi universitari economici, esperienze nel campo del giornalismo e alcuni anni di professione nel settore del piccolo commercio locale, ora svolge lavori stagionali e precari per vivere nella sua città. Divenuto segretario del nuovo circolo cittadino di Rifondazione Comunista che ha contribuito ad aprire cinque anni fa, è il candidato a sindaco di Rifondazione, sostenuto anche dai comitati di lotta cittadini come quelli per l’acqua pubblica, il diritto alla casa, l’ospedale e il controllo popolare sui lavori pubblici.


Cosa l’ha spinta a candidarsi alla carica di sindaco?
“Direi per prima la necessità di difendermi. A Gaeta c’è bisogno di dare rappresentanza politica a chi si trova in condizioni sociali simili alle mie e non trova più riferimenti nella classi dirigenti ma solo nepotismo e stagnanti consuetudini clientelari che hanno costretto in tanti ad emigrare o vivere sotto schiaffo. La mia candidatura è comunque frutto di un lavoro collettivo. Con Rifondazione e i Comitati siamo stati unici nel svolgere attività politica in modo costante sul territorio in tutto questo tempo, l’ultimo riferimento sempre disponibile per l’ascolto dei cittadini e la condivisione di scelte operative comuni. Da noi sono partite in questi anni tutte le campagne e manifestazioni politiche cittadine significative e spesso vincenti. Cinque anni di fatti e non cinque mesi di chiacchiere come fanno invece i tanti altri che compaiono sotto elezioni.”
Qualora venga eletto primo cittadino, quale provvedimento pensa potrà mettere in campo nei primi cento giorni di amministrazione?
“È più importante attuare nel tempo una serie di provvedimenti in grado di rivoluzionare gli equilibri fra le classi sociali in questa città, per scardinare soprattutto i privilegi oligopolistici delle solite “famiglie” locali e dei nuovi speculatori favoriti dalle privatizzazioni. Tuttavia ci sono dei punti significativi del nostro programma che si possono attuare subito a costi ridottissimi come l’istituzione dei comitati popolari di quartiere con ruolo nello stilare bilanci partecipativi, oppure la formazione di un osservatorio antimafia con particolare attenzione alle attività del porto.”
Turismo, tema sempre caldo a Gaeta. Ci spieghi qual è il suo disegno turistico per la città…
“Si parla spesso del turismo come aspetto fondamentale per lo sviluppo futuro della città, eppure hanno tutti amministrato per decenni favorendo ristrette lobbies di alberghieri, operatori balneari, grandi proprietari immobiliari a discapito del progresso generale e dell’occupazione più qualificata e stabile. Noi crediamo invece che vada istituita un’Azienda speciale municipale che in sintonia con il Comune operi anche in questo settore creando lavoro e gestendo pure strutture ricettive, museali, spazi culturali e spiagge. Se i potentati locali e i loro vassalli politici non hanno vero interesse a promuovere e far crescere il turismo locale, ci sono invece tante menti e capacità fra i gaetani che potrebbero contribuire così pubblicamente a sviluppare tutte le nostre enormi potenzialità inespresse facendo vivere più persone con le risorse naturali e storiche della città.”
Quali sono altre politiche di sviluppo per il territorio che sono presenti nel suo programma elettorale?
“A Gaeta non si può più parlare di sviluppo senza operare pure per una redistribuzione della ricchezza concentrata invece sempre più in mani di pochi o comunque in settori di rendita. Mali endemici quali disoccupazione e mancanza di lavoro garantito e dignitoso, costi insostenibili di appartamenti e affitti, carenza di servizi accessibili sono stati possibili soprattutto per questo motivo. Ecco perché occorrono provvedimenti nell’indirizzo dell’equità quali l’introduzione delle fasce di reddito per le tasse ed i servizi comunali o un tavolo con l’Ater per la costruzione di case popolari recuperando beni comunali e demaniali. La costituzione di una Azienda speciale municipale avrebbe poi un ruolo fondamentale di redistribuzione della ricchezza e creazione di lavoro stabile pure in altri settori dei servizi urbani per i quali spesso già paghiamo costi esorbitanti o in altri campi sociali carenti, con un ritorno enorme per tutti i cittadini. La crisi non va superata scaricando i costi sui più deboli.”
Siete in otto a concorrere per la carica di sindaco, un record, c’è qualcuno che elettoralmente teme di più degli altri? “Non temo i candidati ma piuttosto la loro totale incapacità o assenza di volontà nel dare soluzioni politiche ai problemi di chi noi vogliamo rappresentare. Sono tutti in diverso modo espressione degli interessi e cultura politica delle stesse categorie sociali che hanno rovinato Gaeta.”
Lei ha lanciato la proposta di sottoscrivere un codice etico tra tutti i candidati a sindaco, a cosa servirebbe? Pensa che i suoi sfidanti lo sottoscriveranno?
“Il codice etico da noi lanciato aveva il senso di dare un segnale pubblico di valori condivisi dai candidati contro mafie, illegalità, voto di scambio, xenofobia e fascismo di ritorno ed è in gran parte tratto da quello della Commissione parlamentare antimafia e valori fondamentali della Costituzione Italiana. Non mi ha sorpreso che nessuno abbia aderito finora e non credo che lo faranno a questo punto. Sono tutti appunto collusi o politicamente compromessi con chi si dovrebbe combattere in tal senso e quando non è così comunque ottusamente autoreferenziali e qualunquisti. La nostra proposta è servita a smascherarli.”
Perché gli elettori gaetani dovrebbero votare lei e non uno dei suoi sfidanti?
“Perché ognuno dovrebbe votare chi lo rappresenta. Logiche diverse da questa, tipo quella del “male minore” ai fini della governabilità, hanno prodotto il distacco sempre maggiore fra la politica e i cittadini oltre alla sensazione concreta che, chiunque vinca, nulla cambia. A prescindere dall’esito elettorale, votando me e la mia lista si ha la certezza di dare forza a chi ha saputo davvero fare opposizione reale e al contempo è l’unico a proporre soluzioni politiche fattibili per cambiare davvero Gaeta che colgono finalmente l’istanze delle classi popolari. Per queste ultime io rappresento l’unico voto utile.”

Tratto dall'intervista rilasciata ad H24Notizie dal Candidato a Sindaco Benedetto Crocco.

martedì 21 marzo 2017

GRAN GUARDIA E ALTRE PRIVATIZZAZIONI: SIAMO NOI L’UNICO ARGINE AL LIBERISMO DI TUTTI

La nota vicenda legata alla determina che avrebbe previsto l’affidamento della “Gran Guardia” ai privati ha imposto a Mitrano, scoperto con le mani nella marmellata, un’immediata smentita accompagnata da giustificazioni poco credibili e imbarazzanti. Non ci sentiamo tuttavia per niente tranquilli, anzi abbiamo il forte timore che nell’ipotesi scellerata di una nuova vittoria di Mitrano si riprenderebbe ancora una volta la strada della privatizzazione di questo come dei tanti altri beni comuni cittadini. Certo è che l’apparente passo indietro del Sindaco è legato unicamente al momento elettorale e al timore di perdere consenso. Lo dimostra il fatto che niente e nessuno in questi anni è stato in grado di fermare l’ondata di privatizzazioni e regalie in favore di influenti lobby locali e ristrette cerchie di amici. Il profitto ed il vantaggio dei privati a danno della collettività sembra essere stato invece l’unico vero indirizzo degli amministratori.

L’elenco potrebbe essere lunghissimo ed andare ben oltre la ben nota vicenda della Caserma Cosenz, a partire dalla gestione privata dell’acqua che di fatto è stata possibile solo grazie al consenso di Sindaci come Mitrano. Si potrebbe proseguire con i servizi che vengono gestiti da ditte private con costi esorbitanti, cominciando dalla nettezza urbana, piuttosto che perseguire la strada più economica, sicura e razionale di un’azienda pubblica che attualmente, lo ricordo, siamo ancora gli unici a proporre. Potremmo andare oltre e parlare dei beni immobili comunali che, come fummo gli unici a denunciare, si voleva vendere per far cassa mandando in strada numerose famiglie gaetane indigenti e bisognose che li abitano. Si potrebbe parlare anche della farmacia “comunale” da poco aperta e anch’essa paradossalmente data in mano ai privati. Si può dire inoltre che illuminazione, trasporti, spiagge, servizi cimiteriali, mensa scolastica e tanto altro, ci ricordano in generale come Mitrano e coloro che lo hanno preceduto abbiano cercato di privatizzare tutto il privatizzabile senza curarsi minimamente di produrre servizi pubblici gratuiti o comunque più accessibili.

Se infatti la condotta del sindaco e dei suoi si rivela deprecabile e violentemente antipopolare tuttavia l’indignazione dei suoi concorrenti rispetto alla vicenda della Gran Guardia risulta assolutamente incoerente quando non addirittura falsa. Chi dovrebbe garantire i cittadini contro la gestione privata e per la tutela dei beni comuni? Forse Magliozzi, uomo di destra e autore di capolavori quali ad esempio il contratto stipulato con la SOES, azienda privata che ha lucrato per anni sui parcheggi a discapito di lavoratori e casse comunali? O forse Raimondi, liberista di fatto tanto da avere aderito al movimento di Mario Monti, che in 5 anni di amministrazione non ha compiuto un solo significativo atto concreto riguardo alla gestione pubblica dei beni e dei servizi cittadini? O ancora dovrebbe garantirci Scinicariello, che cerca disperatamente di accreditarsi anche senza simbolo quale candidato del Partito Democratico, il partito nazionale dell’alta finanza che ha addirittura superato Forza Italia inseguendo la privatizzazione definitiva di quasi tutti i servizi locali e il favore delle banche? O dovrebbero garantirci contro le privatizzazioni tutti gli altri candidati, che come i già citati non hanno fatto davvero nulla a Gaeta per fermarle?

Chi ha combattuto contro Acqualatina al fianco del Comitato spontaneo di lotta e di Rifondazione Comunista in questi anni? Chi ha lottato per una gestione completamente pubblica e più equa dei servizi cimiteriali assieme a noi e a molti cittadini? Chi era presente con Rifondazione ed il Comitato di quartiere nella lunga battaglia che ha fermato la grande speculazione privata rappresentata dal parcheggio multipiano di Villa delle Sirene? Nessuno, a parte occasionalmente qualche scaltro politicante o altri ancora improvvisati venuti solo a cercare visibilità e sventolare le loro bandierine in qualche corteo finale delle tante mobilitazioni popolari da noi costruite e promosse con i cittadini. E’ bene ricordare che perfino in occasione della scandalosa cessione di parte della Caserma Cosenz alla “Fondazione Caboto”, di cui tutti parlano continuamente, furono il PRC, i Giovani Comunisti e l’Arci a mobilitarsi veramente fino a indire una manifestazione di protesta di fronte all’edificio interessato, ostacolata con ogni mezzo dagli amministratori, alla quale nessuna altra forza aderì.

Ciò che più conta tuttavia è che la forza che rappresento e i Comitati di lotta che mi sostengono sono gli unici ad avere inserito nel proprio programma elettorale un fermo e netto rifiuto delle privatizzazioni, l’idea inequivocabile di una gestione comunale dei beni comuni e di una ripubblicizzazione di numerosi servizi strategici tramite Azienda speciale del Comune che crei pure nuovo lavoro stabile e garantito con costi collettivi complessivi più bassi. Noi soli lo diciamo e noi soli lo faremo. Non è un caso di certo, visto che le altre forze presenti in campo sono tutte in vario modo accomunate dall’ideologia del liberismo economico che produce le privatizzazioni in atto con conseguente aumento delle disparità sociali e che noi oggi a Gaeta siamo gli unici a contrastare fermamente con idee giuste, organizzazione e fatti nel tempo e non con le chiacchiere esclusivamente elettorali.

BENEDETTO CROCCO-CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA

venerdì 17 marzo 2017

BENEDETTO CROCCO SULL’EX PANAPESCA: SOLO FUMO, NESSUNA GARANZIA PER I LAVORATORI E GRAVI RISCHI PER IL COMMERCIO GAETANO

Apprendiamo dalla stampa dell’ultimo incontro voluto dall’Amministrazione di Gaeta per promuovere la presunta riconversione del sito dell’ex Panapesca in un centro commerciale. Prescindendo dal fatto che tale iniziativa ha tutta l’aria di rappresentare l’ennesima trovata elettorale, alla quale probabilmente non seguiranno atti concreti di nessun genere, ci sembra doveroso fare alcune considerazioni sulla natura del progetto e su quanto accaduto finora.

La crisi dello stabilimento si è protratta a lungo tra farse e  immobilismo di questa Giunta e di quante l’hanno preceduta. Gli ultimi amministratori ne hanno anzi assecondato di fatto lo smantellamento, favorendo ed incoraggiando la proprietà nell’ottica di future speculazioni. L’esatto contrario di quanto proponiamo nel nostro programma e suggeriamo da tempo per tutelare il lavoro, ovvero negare ogni atto amministrativo o concessione in favore dei padroni che annunciano ridimensionamenti, licenziano o non rispettano gli accordi, anche sfruttando il proprio peso negli enti in cui il Comune è rappresentato quali l’Autorità Portuale.

In ogni modo strumenti amministrativi attuali più efficaci per creare lavoro con garanzie e reinserire gli ex dipendenti che lo hanno perso, proprio a partire da casi come  Panapesca e Italcraft, esistono e fanno parte dalle proposte da noi elaborate e che attueremo se vinte le elezioni. Tali lavoratori infatti potranno essere assunti da un’azienda speciale comunale, affiancata da un loro organismo di controllo, che del bene comune gestisca numerosi servizi per la città e per il turismo ad oggi dispendiosamente privatizzati o addirittura inesistenti, oppure potranno usufruire di apposito fondo e assistenza legale offerti dal Comune qualora intendessero acquisire, recuperare, riconvertire del tutto o in parte le attività produttive in crisi o fallite.  Numerosi sono oramai pure in Italia esempi virtuosi di questo genere. Non è dato sapere invece con che tipo di contratti verrebbero eventualmente inquadrati gli ex dipendenti Panapesca nel nuovo centro commerciale, visto che in questo settore si manifesta purtroppo uno dei massimi livelli di sfruttamento e mancanza di diritti.

La soluzione proposta da Mitrano rischierebbe di causare inoltre la perdita di altri numerosi posti di lavoro locali. Per anni ho gestito io stesso un’attività commerciale e conosco bene la grave crisi che conosce il settore del piccolo commercio, soprattutto nella nostra città. L’apertura di un grande centro risulterebbe devastante per il tessuto commerciale di Gaeta, provocando indubbiamente la chiusura di numerose altre attività che sono già in affanno e non reggerebbero alla concorrenza. Tutto senza considerare gli effetti sicuramente pesantissimi sulla viabilità che comporterebbe l’apertura di un grosso centro commerciale proprio a ridosso dell’ingresso cittadino, in un tratto ove il traffico veicolare nei mesi estivi raggiunge già livelli intollerabili.

Anche in questa circostanza l’amministrazione Mitrano si conferma in tutta la sua demagogia e nell’unico costante obiettivo di tutelare ristretti interessi e privilegi a discapito della città, dei lavoratori  e delle classi popolari. Purtroppo il silenzio degli altri candidati sull’argomento, l’operato delle precedenti amministrazioni e la mancanza di proposte concrete anche su questa vicenda come sul lavoro in genere, mostrano ancora una volta che le differenze tra Mitrano e i suoi sfidanti sono solo apparenti. La nostra proposta politica si conferma quale l’unica alternativa reale alle politiche liberiste e la nostra candidatura come l’unica Sinistra autentica presente a Gaeta nel prossimo confronto elettorale.

BENEDETTO CROCCO- CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA

venerdì 10 marzo 2017

CONGRESSO 2017 DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA DI GAETA: RIELETTO SEGRETARIO BENEDETTO CROCCO

Il congresso locale di Rifondazione Comunista ha confermato come segretario Benedetto Crocco. Già eletto nel Novembre del 2013 a tale carica del partito cittadino, divenuto poi circolo intercomunale Gaeta – Itri nel Guigno 2014, la sua nomina, così come pure quella del nuovo direttivo, è avvenuta in continuità con la linea di autonomia e forte impegno militante degli iscritti finora seguita soprattutto con le pratiche di lotta e coinvolgimento popolare. Una elezione che conferma ancora non solo l’opposizione alle varie destre e a formazioni civiche esclusivamente elettoralistiche, ma pure distanza e avversità verso il cosiddetto centrosinistra.

Nella relazione politica del Circolo “Mariano Mandolesi”, prodotta in vista del X Congresso nazionale di Rifondazione Comunista, si afferma infatti d’essere oramai l’unica sinistra credibile, non subalterna e sempre attiva rimasta rispettabilmente in piedi come partito a Gaeta, l’unica alternativa oramai pure per chi comunque crede anche solo in valori sostanzialmente progressisti e voglia sottrarsi a clientelismo e familiarismo dominanti in città, di certo l’unica organizzazione politica di idee rivoluzionarie che abbia un crescente seguito.

Nel documento politico sono sottolineati propositi, obiettivi e risultati conseguiti. Sono scelti ancora i cittadini come primi interlocutori per dare con il circolo rappresentanza politica diretta al mondo dei lavoratori, precari, disoccupati, dei giovani senza prospettive e dei pensionati impoveriti e per continuare ad essere quel punto di riferimento che si è divenuti nel tessuto sociale della città. L'obiettivo a Gaeta resta quindi quello di organizzare sempre meglio il fronte sociale contro la Giunta Mitrano ancora in carica e più in generale contro le ristrette lobbies che guidano da decenni le politiche immobiliste cittadine.

Si ricordano fra le tante attività svolte la partecipazione ad agitazioni e manifestazioni a fianco dei lavoratori, l’inchieste contro lo sfruttamento del lavoro stagionale, le battaglie contro le privatizzazioni locali, contro l’inasprimento iniquo del costo dei servizi, le manifestazioni per il cimitero, per lo sport e la cultura accessibili a tutti, le denunce contro la criminalità organizzata e a difesa dell’ambiente e della salute, la solidarietà di classe, antirazzista, pacifista e internazionalista diffusa anche tramite attività mutualistiche come le raccolte per i terremotati e  il sostegno ad organizzazioni di solidarietà attiva, o attraverso proteste contro le guerre NATO e per la smilitarizzazione e il conseguente recupero del territorio demaniale.

Rifondazione Comunista infatti di certo ha riportato in città l’abitudine di manifestare, dando importanza fondamentale al concetto di partecipazione popolare per rafforzare la difesa dei diritti. Ha istituito uno sportello del partito aperto ai cittadini e contribuito a creare vari comitati poi ospitati nella propria sede. Col proprio impegno sono stati messi su quelli contro Acqualatina, per il diritto alla casa, per l’Ospedale Di Liegro, per il controllo sui lavori pubblici e tante sono state le battaglie comuni che hanno visto il partito in prima linea. Manifestazioni a difesa degli sfrattati, la vittoria popolare contro la costruzione del parcheggio multipiano a Ville delle Sirene, quelle a difesa della sanità pubblica con assemblee contro il Piano aziendale dell’ASL e una petizione contro la chiusura del Punto di Primo Soccorso poi non avvenuta. Raccolta di firme sono state poi fondamentali pure per la proposta popolare di delibera comunale contro i distacchi dei contatori dell’acqua, obiettivo anche questo raggiunto.

La candidatura a sindaco di Gaeta del segretario Benedetto Crocco, lanciata dal partito già nel Luglio del 2016 per consolidare il lavoro svolto con i comitati di lotta, poggia proprio su progetti condivisi, programma e liste elettorali che si stanno definendo da tempo assieme ai cittadini. Al congresso erano infatti presenti come ospiti, oltre a rappresentanti dell’ANPI Gaeta, proprio attivisti di tali comitati. L’auspicio assieme a questi ultimi è che la propaganda elettorale e le votazioni siano anche un ulteriore momento per attrarre nuove forze per il futuro e alimentare ancora le prospettive antiliberiste in città.

Il Partito della Rifondazione Comunista, distinguendosi ancora una volta dagli altri soggetti locali, ha infatti già affermato che a Gaeta serve abbattere le posizioni di rendita ed oligopolistiche a favore invece di una forte redistribuzione della ricchezza e ampia diffusione di servizi pubblici qualitativi per far ripartire l’economia e contrastare innanzitutto le piaghe della disoccupazione, dell’impoverimento delle fasce sociali più deboli e dell’esodo soprattutto giovanile. Per arrivare a questo bisogna far crescere sempre più  l’organizzazione conflittuale delle parti della popolazione più oppresse oltre alla loro coesione sociale, culturale e politica. Per rianimare la città a partire da suoi membri e produrre anticorpi contro malaffare e sfruttamento c’è bisogno insomma, oltre che di una nuova classe dirigente di diretta espressione popolare e non compromessa, pure di qualcosa di più simile a una rivoluzione. Il Circolo “Mariano Mandolesi” si pone alla testa di questo movimento reale stando in mezzo a chi ha scelto di lottare.
 
CIRCOLO intercomunale Gaeta – Itri “MARIANO MANDOLESI”
del PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

lunedì 6 marzo 2017

ADESIONE ALLO SCIOPERO GLOBALE DE "L'OTTO MARZO"

Le compagne del Circolo Prc "Mariano Mandolesi" di Gaeta rispondono e aderiscono all'appello per lo Sciopero globale delle donne de "Lotto Marzo" indetto in Italia dal movimento femminista "Non una di meno" e partito dalle donne argentine di "Ni una menos".
Pertanto invitiamo le lavoratrici dipendenti, precarie, a contratto determinato, che subiscono lo sfruttamento dei Voucher, le donne tutte a sottrarci per un giorno anche dai lavori di cura.
Scioperiamo contro il fenomeno delle dimissioni in bianco ed il ricatto del licenzialmento a seguito di denuncia per molestie sessuali; contro la disparità salariale a parità di mansione; per denunciare la ormai mancata applicazione della legge 194 che vede i medici degli ospedali pubblici essere quasi al 90% obiettori di coscienza impedendo la libera scelta alla maternità. Scioperiamo perchè la libera maternità non sia ostacolata dalla carriera lavorativa ma sostenuta da un welfare presente e maturo tipico di uno stato avanzato.
Scioperiamo contro la violenza di genere perchè c'è bisogno di più investimento per l'apertura dei centri antiviolenza e che siano luoghi laici e femministi; scioperiamo perchè la legge per il contrasto alla violenza non sia solo una legge sulla sicurezza e solo punitiva ma una legge capace di proteggere le donne ed i loro figli e promuova la prevenzione.
Scioperiamo perchè è necessario rimettere in discussione ancora una volta i valori patriarcali su cui è fondata la nostra cultura ed il sistema economico capitalista che attualmente sorregge.
Se le nostre vite non valgono, allora noi ci fermiamo!

Le compagne del Circolo Prc "Mariano Mandolesi" Gaeta

domenica 5 marzo 2017

Lettera aperta di Benedetto Crocco agli altri candidati:

“Sottoscriviamo tutti il codice etico contro corruzione, criminalità e fascismo”


Come tutti sanno Rifondazione Comunista di Gaeta ha sempre messo in evidenza la propria profonda diversità rispetto ad ogni altra formazione politica e ai suoi programmi. Le nostre dure critiche sono state rivolte non solo all’amministrazione comunale ma anche alle minoranze. In occasione della campagna elettorale per le prossime amministrative continuiamo a porre l’accento sui tanti aspetti politici e programmatici che rendono la nostra proposta alternativa a tutte le altre in campo. Tuttavia i Comunisti ed i comitati civici di lotta che sostengono la mia candidatura e collaborano nella stesura del nostro programma ritengono anche che debbano esistere alcuni aspetti imprescindibili che accomunano chiunque si candidi ad amministrare la cosa pubblica in un momento tanto delicato. Regole condivise che consentano di disputare una competizione sana e corretta. Impegni che sottoscrivemmo già nel 2012, senza che purtroppo altri seguissero il nostro esempio. Soprattutto in un territorio fortemente permeabile a fenomeni quali la corruzione, le infiltrazioni malavitose ed il degrado culturale, come confermato anche da recenti e gravissimi fatti di cronaca, non si può prescindere dal sostenere unitariamente alcuni essenziali principi di legalità e valori costituzionali. I cittadini inoltre non possono continuare a pagare il prezzo altissimo delle cambiali che troppi in passato hanno firmato per ottenere i favori di chi ha sostenuto profumatamente le proprie magnificenti campagne elettorali. E’ necessario inoltre ribadire l’importanza dei valori costituzionali contenuti in quella Carta che gli Italiani hanno recentemente e vittoriosamente difeso in occasione dell’ultimo referendum. Valori quali la solidarietà, la tutela delle differenze, la democrazia e l’antifascismo. Non possiamo non evidenziare in proposito, tra gli altri aspetti, il fatto che in occasione delle prossime elezioni abbia annunciato la propria candidatura un esponente locale di CasaPound Italia. Tale associazione non fa mistero della propria identità fascista e diffonde apertamente idee e pratiche che alimentano fenomeni di intolleranza e di xenofobia. Come sostenuto da un ampio movimento di opinione a livello nazionale, anche secondo noi essa possiede tutti i requisiti per essere posta fuori legge, cosa che ci auspichiamo avvenga al più presto. Proprio le profonde differenze politiche che ci separano da ogni altra formazione attribuiscono a noi Comunisti il dovere morale di lanciare per primi questo appello per la sottoscrizione di norme comuni, rivolto a tutti gli altri esponenti che abbiano già ufficializzato la propria candidatura a Sindaco o che lo faranno in futuro, alle loro liste e ai loro movimenti politici. Il codice etico che abbiamo prodotto e che segue recepisce anche le indicazioni emanate dalla Commissione Parlamentare Antimafia. Ci auguriamo che tutti coloro i quali si riconoscono nei valori condivisi della legalità, della lotta alla corruzione e dell’antifascismo lo sottoscrivano con lo stesso spirito nobile con il quale la classe politica uscita dal secondo conflitto mondiale mise da parte le profonde differenze per stilare regole condivise.  


Codice Etico elezioni amministrative 2017- Gaeta
Tutti i candidati a Sindaco e alla carica di Consigliere Comunale, i partiti, le formazioni politiche, le liste civiche che aderiscono a questo codice etico in occasione delle elezioni amministrative 2017, in ottemperanza ai valori costituzionali, al rispetto della legalità e della trasparenza e alle indicazioni della Commissione parlamentare antimafia si impegnano:


1)      A non presentare o sostenere, sia direttamente, sia indirettamente, sia attraverso il collegamento ad altre liste coloro verso cui sia stato emesso il decreto che dispone il giudizio o la citazione diretta a giudizio, ovvero che siano stati condannati con sentenza anche non definitiva di primo grado; coloro nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, ovvero sia stata emessa misura cautelare personale non revocata né annullata, ovvero sia stato emesso decreto di applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali; coloro che si trovino in stato di latitanza o di esecuzione di pene detentive o che siano stati condannati con sentenza anche non definitiva di primo grado per danno erariale per reati commessi nell'esercizio delle funzioni di cui alla carica elettiva, allorquando le predette condizioni siano relative a uno dei seguenti reati: concussione, corruzione, istigazione alla corruzione, scambio elettorale politico-mafioso,  estorsione, usura, riciclaggio e impiego di danaro, beni o utilità di provenienza illecita, fraudolento trasferimento di valori, omessa comunicazione delle variazioni patrimoniali da parte delle persone sottoposte ad una misura di prevenzione antimafia, traffico illecito di rifiuti, delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis del codice penale ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni mafiose

2)      A rendicontare e rendere pubbliche in modo chiaro e con ogni strumento a disposizione tutte le spese relative alla campagna elettorale e soprattutto la provenienza esatta dei fondi impiegati. (N.B.: La rendicontazione delle spese è già obbligo di legge, ma non che vengano rese pubbliche)

3)      A condurre la campagna elettorale nel pieno rispetto della libertà di voto degli elettori, astenendosi da qualunque forma di pressione, di ricatto, di promessa di favori o utilità personali, di elargizione di denaro o di sostegno clientelare

4)      A non far parte di consigli di amministrazione o di altri organi di enti, società, consorzi, cooperative, associazioni finanziate dal Comune o che operino per suo conto, né assumere in essi funzioni direttive. Tali limitazioni si estendono ai loro parenti o affini in primo grado e al coniuge o convivente.
 
5)      A non fornire alcun genere di legittimazione a liste e candidati delle destre neofasciste e xenofobe, non partecipando a eventuali confronti pubblici con gli esponenti di tali liste e formazioni, condannandoli senza ambiguità e isolandoli politicamente, dichiarando pubblicamente che non si accettano i voti di elettori con tali tendenze politiche anche in caso di eventuali ballottaggi.
 
BENEDETTO CROCCO - CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA