IL PARTITO
COMUNISTA CHIEDE SPIEGAZIONI A MITRANO E CASATI
Sono giunte al Partito Comunista
una serie di segnalazioni che non possono essere ignorate, qualora venissero
confermate rappresenterebbero un fatto gravissimo. Già da settimane, secondo
quanto riferitoci, un numero cospicuo di importanti apparecchiature mediche sarebbe
stato trasferito dal “Di Liegro” di Gaeta al “Dono Svizzero” di Formia, tra cui
quelle adoperate per la respirazione assistita. Di fatto il reparto Covid di
Gaeta, appena aperto, sarebbe stato completamente smantellato. Tutto sarebbe
avvenuto nel totale silenzio, che striderebbe non poco con il grande clamore
mediatico dedicato invece dal Sindaco di Gaeta all’apertura del locale reparto
Covid, reputato da molti e non a torto decisamente fuori luogo e inopportuno
vista la gravità del momento. Non ci risulta che la Pandemia sia terminata,
anzi tutt’altro, assistiamo purtroppo ad una nuova impennata dei contagi, il
Lazio è ormai una delle regioni maggiormente colpite e si sono registrati nuovi
casi anche nella nostra città. A preoccupare ancor di più sono i mesi
autunnali, come continua a ripetere l’intera comunità scientifica. I 12 posti
letto ricavati presso il nostro nosocomio, spacciati impropriamente come grande
dimostrazione di lungimiranza, rappresentavano in realtà solo un atto dovuto e
del tutto normale, il minimo che ci si dovesse aspettare alla luce degli eventi.
Questo era assolutamente insufficiente a coprire come si sarebbe voluto le
enormi responsabilità di una classe politica vera responsabile del saccheggio
ai danni della sanità pubblica, perpetrato colpevolmente proprio a partire
dalla chiusura e dal depotenziamento di centri ospedalieri come il “Di Liegro”.
Da tempo ripetiamo infatti che l’unica degna risposta a quanto avvenuto sarebbe
l’immediata restituzione della piena funzionalità attraverso il rifinanziamento
pubblico a strutture quali l’ospedale di Gaeta, assurdamente smantellate pezzo
dopo pezzo, non la stucchevole propaganda di chi promette fantomatici centri
diagnostici grazie all’elemosina insufficiente di privati benefattori. Solo
così si potrebbe superare la logica fallimentare dell’emergenza ed evitare che
i fatti luttuosi verificatisi in concomitanza con la pandemia non si ripetano
in futuro con la triste entità cui abbiamo assistito. Il fatto che il nuovo
reparto Covid di Gaeta non solo non risulti propedeutico ad interventi di
questo genere, ma venga addirittura smantellato furtivamente in piena
emergenza, rappresenterebbe un vero schiaffo alla memoria delle vittime, un
insulto alla coscienza di noi tutti, un autentico crimine contro la salute
pubblica. Chiediamo che il Sindaco Mitrano ed il Direttore Generale della ASL
Casati intervengano immediatamente e dettagliatamente in merito a quanto
segnalatoci. Qualora ciò non avvenisse considereremo il loro silenzio quale
conferma dei fatti gravissimi denunciati e chiameremo la cittadinanza a dare
nuovo impulso alla battaglia per la difesa del nostro Ospedale e della sanità
pubblica.
PARTITO
COMUNISTA-SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA