"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

martedì 21 marzo 2017

GRAN GUARDIA E ALTRE PRIVATIZZAZIONI: SIAMO NOI L’UNICO ARGINE AL LIBERISMO DI TUTTI

La nota vicenda legata alla determina che avrebbe previsto l’affidamento della “Gran Guardia” ai privati ha imposto a Mitrano, scoperto con le mani nella marmellata, un’immediata smentita accompagnata da giustificazioni poco credibili e imbarazzanti. Non ci sentiamo tuttavia per niente tranquilli, anzi abbiamo il forte timore che nell’ipotesi scellerata di una nuova vittoria di Mitrano si riprenderebbe ancora una volta la strada della privatizzazione di questo come dei tanti altri beni comuni cittadini. Certo è che l’apparente passo indietro del Sindaco è legato unicamente al momento elettorale e al timore di perdere consenso. Lo dimostra il fatto che niente e nessuno in questi anni è stato in grado di fermare l’ondata di privatizzazioni e regalie in favore di influenti lobby locali e ristrette cerchie di amici. Il profitto ed il vantaggio dei privati a danno della collettività sembra essere stato invece l’unico vero indirizzo degli amministratori.

L’elenco potrebbe essere lunghissimo ed andare ben oltre la ben nota vicenda della Caserma Cosenz, a partire dalla gestione privata dell’acqua che di fatto è stata possibile solo grazie al consenso di Sindaci come Mitrano. Si potrebbe proseguire con i servizi che vengono gestiti da ditte private con costi esorbitanti, cominciando dalla nettezza urbana, piuttosto che perseguire la strada più economica, sicura e razionale di un’azienda pubblica che attualmente, lo ricordo, siamo ancora gli unici a proporre. Potremmo andare oltre e parlare dei beni immobili comunali che, come fummo gli unici a denunciare, si voleva vendere per far cassa mandando in strada numerose famiglie gaetane indigenti e bisognose che li abitano. Si potrebbe parlare anche della farmacia “comunale” da poco aperta e anch’essa paradossalmente data in mano ai privati. Si può dire inoltre che illuminazione, trasporti, spiagge, servizi cimiteriali, mensa scolastica e tanto altro, ci ricordano in generale come Mitrano e coloro che lo hanno preceduto abbiano cercato di privatizzare tutto il privatizzabile senza curarsi minimamente di produrre servizi pubblici gratuiti o comunque più accessibili.

Se infatti la condotta del sindaco e dei suoi si rivela deprecabile e violentemente antipopolare tuttavia l’indignazione dei suoi concorrenti rispetto alla vicenda della Gran Guardia risulta assolutamente incoerente quando non addirittura falsa. Chi dovrebbe garantire i cittadini contro la gestione privata e per la tutela dei beni comuni? Forse Magliozzi, uomo di destra e autore di capolavori quali ad esempio il contratto stipulato con la SOES, azienda privata che ha lucrato per anni sui parcheggi a discapito di lavoratori e casse comunali? O forse Raimondi, liberista di fatto tanto da avere aderito al movimento di Mario Monti, che in 5 anni di amministrazione non ha compiuto un solo significativo atto concreto riguardo alla gestione pubblica dei beni e dei servizi cittadini? O ancora dovrebbe garantirci Scinicariello, che cerca disperatamente di accreditarsi anche senza simbolo quale candidato del Partito Democratico, il partito nazionale dell’alta finanza che ha addirittura superato Forza Italia inseguendo la privatizzazione definitiva di quasi tutti i servizi locali e il favore delle banche? O dovrebbero garantirci contro le privatizzazioni tutti gli altri candidati, che come i già citati non hanno fatto davvero nulla a Gaeta per fermarle?

Chi ha combattuto contro Acqualatina al fianco del Comitato spontaneo di lotta e di Rifondazione Comunista in questi anni? Chi ha lottato per una gestione completamente pubblica e più equa dei servizi cimiteriali assieme a noi e a molti cittadini? Chi era presente con Rifondazione ed il Comitato di quartiere nella lunga battaglia che ha fermato la grande speculazione privata rappresentata dal parcheggio multipiano di Villa delle Sirene? Nessuno, a parte occasionalmente qualche scaltro politicante o altri ancora improvvisati venuti solo a cercare visibilità e sventolare le loro bandierine in qualche corteo finale delle tante mobilitazioni popolari da noi costruite e promosse con i cittadini. E’ bene ricordare che perfino in occasione della scandalosa cessione di parte della Caserma Cosenz alla “Fondazione Caboto”, di cui tutti parlano continuamente, furono il PRC, i Giovani Comunisti e l’Arci a mobilitarsi veramente fino a indire una manifestazione di protesta di fronte all’edificio interessato, ostacolata con ogni mezzo dagli amministratori, alla quale nessuna altra forza aderì.

Ciò che più conta tuttavia è che la forza che rappresento e i Comitati di lotta che mi sostengono sono gli unici ad avere inserito nel proprio programma elettorale un fermo e netto rifiuto delle privatizzazioni, l’idea inequivocabile di una gestione comunale dei beni comuni e di una ripubblicizzazione di numerosi servizi strategici tramite Azienda speciale del Comune che crei pure nuovo lavoro stabile e garantito con costi collettivi complessivi più bassi. Noi soli lo diciamo e noi soli lo faremo. Non è un caso di certo, visto che le altre forze presenti in campo sono tutte in vario modo accomunate dall’ideologia del liberismo economico che produce le privatizzazioni in atto con conseguente aumento delle disparità sociali e che noi oggi a Gaeta siamo gli unici a contrastare fermamente con idee giuste, organizzazione e fatti nel tempo e non con le chiacchiere esclusivamente elettorali.

BENEDETTO CROCCO-CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA

venerdì 17 marzo 2017

BENEDETTO CROCCO SULL’EX PANAPESCA: SOLO FUMO, NESSUNA GARANZIA PER I LAVORATORI E GRAVI RISCHI PER IL COMMERCIO GAETANO

Apprendiamo dalla stampa dell’ultimo incontro voluto dall’Amministrazione di Gaeta per promuovere la presunta riconversione del sito dell’ex Panapesca in un centro commerciale. Prescindendo dal fatto che tale iniziativa ha tutta l’aria di rappresentare l’ennesima trovata elettorale, alla quale probabilmente non seguiranno atti concreti di nessun genere, ci sembra doveroso fare alcune considerazioni sulla natura del progetto e su quanto accaduto finora.

La crisi dello stabilimento si è protratta a lungo tra farse e  immobilismo di questa Giunta e di quante l’hanno preceduta. Gli ultimi amministratori ne hanno anzi assecondato di fatto lo smantellamento, favorendo ed incoraggiando la proprietà nell’ottica di future speculazioni. L’esatto contrario di quanto proponiamo nel nostro programma e suggeriamo da tempo per tutelare il lavoro, ovvero negare ogni atto amministrativo o concessione in favore dei padroni che annunciano ridimensionamenti, licenziano o non rispettano gli accordi, anche sfruttando il proprio peso negli enti in cui il Comune è rappresentato quali l’Autorità Portuale.

In ogni modo strumenti amministrativi attuali più efficaci per creare lavoro con garanzie e reinserire gli ex dipendenti che lo hanno perso, proprio a partire da casi come  Panapesca e Italcraft, esistono e fanno parte dalle proposte da noi elaborate e che attueremo se vinte le elezioni. Tali lavoratori infatti potranno essere assunti da un’azienda speciale comunale, affiancata da un loro organismo di controllo, che del bene comune gestisca numerosi servizi per la città e per il turismo ad oggi dispendiosamente privatizzati o addirittura inesistenti, oppure potranno usufruire di apposito fondo e assistenza legale offerti dal Comune qualora intendessero acquisire, recuperare, riconvertire del tutto o in parte le attività produttive in crisi o fallite.  Numerosi sono oramai pure in Italia esempi virtuosi di questo genere. Non è dato sapere invece con che tipo di contratti verrebbero eventualmente inquadrati gli ex dipendenti Panapesca nel nuovo centro commerciale, visto che in questo settore si manifesta purtroppo uno dei massimi livelli di sfruttamento e mancanza di diritti.

La soluzione proposta da Mitrano rischierebbe di causare inoltre la perdita di altri numerosi posti di lavoro locali. Per anni ho gestito io stesso un’attività commerciale e conosco bene la grave crisi che conosce il settore del piccolo commercio, soprattutto nella nostra città. L’apertura di un grande centro risulterebbe devastante per il tessuto commerciale di Gaeta, provocando indubbiamente la chiusura di numerose altre attività che sono già in affanno e non reggerebbero alla concorrenza. Tutto senza considerare gli effetti sicuramente pesantissimi sulla viabilità che comporterebbe l’apertura di un grosso centro commerciale proprio a ridosso dell’ingresso cittadino, in un tratto ove il traffico veicolare nei mesi estivi raggiunge già livelli intollerabili.

Anche in questa circostanza l’amministrazione Mitrano si conferma in tutta la sua demagogia e nell’unico costante obiettivo di tutelare ristretti interessi e privilegi a discapito della città, dei lavoratori  e delle classi popolari. Purtroppo il silenzio degli altri candidati sull’argomento, l’operato delle precedenti amministrazioni e la mancanza di proposte concrete anche su questa vicenda come sul lavoro in genere, mostrano ancora una volta che le differenze tra Mitrano e i suoi sfidanti sono solo apparenti. La nostra proposta politica si conferma quale l’unica alternativa reale alle politiche liberiste e la nostra candidatura come l’unica Sinistra autentica presente a Gaeta nel prossimo confronto elettorale.

BENEDETTO CROCCO- CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA

venerdì 10 marzo 2017

CONGRESSO 2017 DEL PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA DI GAETA: RIELETTO SEGRETARIO BENEDETTO CROCCO

Il congresso locale di Rifondazione Comunista ha confermato come segretario Benedetto Crocco. Già eletto nel Novembre del 2013 a tale carica del partito cittadino, divenuto poi circolo intercomunale Gaeta – Itri nel Guigno 2014, la sua nomina, così come pure quella del nuovo direttivo, è avvenuta in continuità con la linea di autonomia e forte impegno militante degli iscritti finora seguita soprattutto con le pratiche di lotta e coinvolgimento popolare. Una elezione che conferma ancora non solo l’opposizione alle varie destre e a formazioni civiche esclusivamente elettoralistiche, ma pure distanza e avversità verso il cosiddetto centrosinistra.

Nella relazione politica del Circolo “Mariano Mandolesi”, prodotta in vista del X Congresso nazionale di Rifondazione Comunista, si afferma infatti d’essere oramai l’unica sinistra credibile, non subalterna e sempre attiva rimasta rispettabilmente in piedi come partito a Gaeta, l’unica alternativa oramai pure per chi comunque crede anche solo in valori sostanzialmente progressisti e voglia sottrarsi a clientelismo e familiarismo dominanti in città, di certo l’unica organizzazione politica di idee rivoluzionarie che abbia un crescente seguito.

Nel documento politico sono sottolineati propositi, obiettivi e risultati conseguiti. Sono scelti ancora i cittadini come primi interlocutori per dare con il circolo rappresentanza politica diretta al mondo dei lavoratori, precari, disoccupati, dei giovani senza prospettive e dei pensionati impoveriti e per continuare ad essere quel punto di riferimento che si è divenuti nel tessuto sociale della città. L'obiettivo a Gaeta resta quindi quello di organizzare sempre meglio il fronte sociale contro la Giunta Mitrano ancora in carica e più in generale contro le ristrette lobbies che guidano da decenni le politiche immobiliste cittadine.

Si ricordano fra le tante attività svolte la partecipazione ad agitazioni e manifestazioni a fianco dei lavoratori, l’inchieste contro lo sfruttamento del lavoro stagionale, le battaglie contro le privatizzazioni locali, contro l’inasprimento iniquo del costo dei servizi, le manifestazioni per il cimitero, per lo sport e la cultura accessibili a tutti, le denunce contro la criminalità organizzata e a difesa dell’ambiente e della salute, la solidarietà di classe, antirazzista, pacifista e internazionalista diffusa anche tramite attività mutualistiche come le raccolte per i terremotati e  il sostegno ad organizzazioni di solidarietà attiva, o attraverso proteste contro le guerre NATO e per la smilitarizzazione e il conseguente recupero del territorio demaniale.

Rifondazione Comunista infatti di certo ha riportato in città l’abitudine di manifestare, dando importanza fondamentale al concetto di partecipazione popolare per rafforzare la difesa dei diritti. Ha istituito uno sportello del partito aperto ai cittadini e contribuito a creare vari comitati poi ospitati nella propria sede. Col proprio impegno sono stati messi su quelli contro Acqualatina, per il diritto alla casa, per l’Ospedale Di Liegro, per il controllo sui lavori pubblici e tante sono state le battaglie comuni che hanno visto il partito in prima linea. Manifestazioni a difesa degli sfrattati, la vittoria popolare contro la costruzione del parcheggio multipiano a Ville delle Sirene, quelle a difesa della sanità pubblica con assemblee contro il Piano aziendale dell’ASL e una petizione contro la chiusura del Punto di Primo Soccorso poi non avvenuta. Raccolta di firme sono state poi fondamentali pure per la proposta popolare di delibera comunale contro i distacchi dei contatori dell’acqua, obiettivo anche questo raggiunto.

La candidatura a sindaco di Gaeta del segretario Benedetto Crocco, lanciata dal partito già nel Luglio del 2016 per consolidare il lavoro svolto con i comitati di lotta, poggia proprio su progetti condivisi, programma e liste elettorali che si stanno definendo da tempo assieme ai cittadini. Al congresso erano infatti presenti come ospiti, oltre a rappresentanti dell’ANPI Gaeta, proprio attivisti di tali comitati. L’auspicio assieme a questi ultimi è che la propaganda elettorale e le votazioni siano anche un ulteriore momento per attrarre nuove forze per il futuro e alimentare ancora le prospettive antiliberiste in città.

Il Partito della Rifondazione Comunista, distinguendosi ancora una volta dagli altri soggetti locali, ha infatti già affermato che a Gaeta serve abbattere le posizioni di rendita ed oligopolistiche a favore invece di una forte redistribuzione della ricchezza e ampia diffusione di servizi pubblici qualitativi per far ripartire l’economia e contrastare innanzitutto le piaghe della disoccupazione, dell’impoverimento delle fasce sociali più deboli e dell’esodo soprattutto giovanile. Per arrivare a questo bisogna far crescere sempre più  l’organizzazione conflittuale delle parti della popolazione più oppresse oltre alla loro coesione sociale, culturale e politica. Per rianimare la città a partire da suoi membri e produrre anticorpi contro malaffare e sfruttamento c’è bisogno insomma, oltre che di una nuova classe dirigente di diretta espressione popolare e non compromessa, pure di qualcosa di più simile a una rivoluzione. Il Circolo “Mariano Mandolesi” si pone alla testa di questo movimento reale stando in mezzo a chi ha scelto di lottare.
 
CIRCOLO intercomunale Gaeta – Itri “MARIANO MANDOLESI”
del PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

lunedì 6 marzo 2017

ADESIONE ALLO SCIOPERO GLOBALE DE "L'OTTO MARZO"

Le compagne del Circolo Prc "Mariano Mandolesi" di Gaeta rispondono e aderiscono all'appello per lo Sciopero globale delle donne de "Lotto Marzo" indetto in Italia dal movimento femminista "Non una di meno" e partito dalle donne argentine di "Ni una menos".
Pertanto invitiamo le lavoratrici dipendenti, precarie, a contratto determinato, che subiscono lo sfruttamento dei Voucher, le donne tutte a sottrarci per un giorno anche dai lavori di cura.
Scioperiamo contro il fenomeno delle dimissioni in bianco ed il ricatto del licenzialmento a seguito di denuncia per molestie sessuali; contro la disparità salariale a parità di mansione; per denunciare la ormai mancata applicazione della legge 194 che vede i medici degli ospedali pubblici essere quasi al 90% obiettori di coscienza impedendo la libera scelta alla maternità. Scioperiamo perchè la libera maternità non sia ostacolata dalla carriera lavorativa ma sostenuta da un welfare presente e maturo tipico di uno stato avanzato.
Scioperiamo contro la violenza di genere perchè c'è bisogno di più investimento per l'apertura dei centri antiviolenza e che siano luoghi laici e femministi; scioperiamo perchè la legge per il contrasto alla violenza non sia solo una legge sulla sicurezza e solo punitiva ma una legge capace di proteggere le donne ed i loro figli e promuova la prevenzione.
Scioperiamo perchè è necessario rimettere in discussione ancora una volta i valori patriarcali su cui è fondata la nostra cultura ed il sistema economico capitalista che attualmente sorregge.
Se le nostre vite non valgono, allora noi ci fermiamo!

Le compagne del Circolo Prc "Mariano Mandolesi" Gaeta

domenica 5 marzo 2017

Lettera aperta di Benedetto Crocco agli altri candidati:

“Sottoscriviamo tutti il codice etico contro corruzione, criminalità e fascismo”


Come tutti sanno Rifondazione Comunista di Gaeta ha sempre messo in evidenza la propria profonda diversità rispetto ad ogni altra formazione politica e ai suoi programmi. Le nostre dure critiche sono state rivolte non solo all’amministrazione comunale ma anche alle minoranze. In occasione della campagna elettorale per le prossime amministrative continuiamo a porre l’accento sui tanti aspetti politici e programmatici che rendono la nostra proposta alternativa a tutte le altre in campo. Tuttavia i Comunisti ed i comitati civici di lotta che sostengono la mia candidatura e collaborano nella stesura del nostro programma ritengono anche che debbano esistere alcuni aspetti imprescindibili che accomunano chiunque si candidi ad amministrare la cosa pubblica in un momento tanto delicato. Regole condivise che consentano di disputare una competizione sana e corretta. Impegni che sottoscrivemmo già nel 2012, senza che purtroppo altri seguissero il nostro esempio. Soprattutto in un territorio fortemente permeabile a fenomeni quali la corruzione, le infiltrazioni malavitose ed il degrado culturale, come confermato anche da recenti e gravissimi fatti di cronaca, non si può prescindere dal sostenere unitariamente alcuni essenziali principi di legalità e valori costituzionali. I cittadini inoltre non possono continuare a pagare il prezzo altissimo delle cambiali che troppi in passato hanno firmato per ottenere i favori di chi ha sostenuto profumatamente le proprie magnificenti campagne elettorali. E’ necessario inoltre ribadire l’importanza dei valori costituzionali contenuti in quella Carta che gli Italiani hanno recentemente e vittoriosamente difeso in occasione dell’ultimo referendum. Valori quali la solidarietà, la tutela delle differenze, la democrazia e l’antifascismo. Non possiamo non evidenziare in proposito, tra gli altri aspetti, il fatto che in occasione delle prossime elezioni abbia annunciato la propria candidatura un esponente locale di CasaPound Italia. Tale associazione non fa mistero della propria identità fascista e diffonde apertamente idee e pratiche che alimentano fenomeni di intolleranza e di xenofobia. Come sostenuto da un ampio movimento di opinione a livello nazionale, anche secondo noi essa possiede tutti i requisiti per essere posta fuori legge, cosa che ci auspichiamo avvenga al più presto. Proprio le profonde differenze politiche che ci separano da ogni altra formazione attribuiscono a noi Comunisti il dovere morale di lanciare per primi questo appello per la sottoscrizione di norme comuni, rivolto a tutti gli altri esponenti che abbiano già ufficializzato la propria candidatura a Sindaco o che lo faranno in futuro, alle loro liste e ai loro movimenti politici. Il codice etico che abbiamo prodotto e che segue recepisce anche le indicazioni emanate dalla Commissione Parlamentare Antimafia. Ci auguriamo che tutti coloro i quali si riconoscono nei valori condivisi della legalità, della lotta alla corruzione e dell’antifascismo lo sottoscrivano con lo stesso spirito nobile con il quale la classe politica uscita dal secondo conflitto mondiale mise da parte le profonde differenze per stilare regole condivise.  


Codice Etico elezioni amministrative 2017- Gaeta
Tutti i candidati a Sindaco e alla carica di Consigliere Comunale, i partiti, le formazioni politiche, le liste civiche che aderiscono a questo codice etico in occasione delle elezioni amministrative 2017, in ottemperanza ai valori costituzionali, al rispetto della legalità e della trasparenza e alle indicazioni della Commissione parlamentare antimafia si impegnano:


1)      A non presentare o sostenere, sia direttamente, sia indirettamente, sia attraverso il collegamento ad altre liste coloro verso cui sia stato emesso il decreto che dispone il giudizio o la citazione diretta a giudizio, ovvero che siano stati condannati con sentenza anche non definitiva di primo grado; coloro nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, ovvero sia stata emessa misura cautelare personale non revocata né annullata, ovvero sia stato emesso decreto di applicazione di misure di prevenzione personali o patrimoniali; coloro che si trovino in stato di latitanza o di esecuzione di pene detentive o che siano stati condannati con sentenza anche non definitiva di primo grado per danno erariale per reati commessi nell'esercizio delle funzioni di cui alla carica elettiva, allorquando le predette condizioni siano relative a uno dei seguenti reati: concussione, corruzione, istigazione alla corruzione, scambio elettorale politico-mafioso,  estorsione, usura, riciclaggio e impiego di danaro, beni o utilità di provenienza illecita, fraudolento trasferimento di valori, omessa comunicazione delle variazioni patrimoniali da parte delle persone sottoposte ad una misura di prevenzione antimafia, traffico illecito di rifiuti, delitti commessi avvalendosi delle condizioni previste dall'art. 416-bis del codice penale ovvero al fine di agevolare l'attività delle associazioni mafiose

2)      A rendicontare e rendere pubbliche in modo chiaro e con ogni strumento a disposizione tutte le spese relative alla campagna elettorale e soprattutto la provenienza esatta dei fondi impiegati. (N.B.: La rendicontazione delle spese è già obbligo di legge, ma non che vengano rese pubbliche)

3)      A condurre la campagna elettorale nel pieno rispetto della libertà di voto degli elettori, astenendosi da qualunque forma di pressione, di ricatto, di promessa di favori o utilità personali, di elargizione di denaro o di sostegno clientelare

4)      A non far parte di consigli di amministrazione o di altri organi di enti, società, consorzi, cooperative, associazioni finanziate dal Comune o che operino per suo conto, né assumere in essi funzioni direttive. Tali limitazioni si estendono ai loro parenti o affini in primo grado e al coniuge o convivente.
 
5)      A non fornire alcun genere di legittimazione a liste e candidati delle destre neofasciste e xenofobe, non partecipando a eventuali confronti pubblici con gli esponenti di tali liste e formazioni, condannandoli senza ambiguità e isolandoli politicamente, dichiarando pubblicamente che non si accettano i voti di elettori con tali tendenze politiche anche in caso di eventuali ballottaggi.
 
BENEDETTO CROCCO - CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA

mercoledì 1 marzo 2017

Il rifacimento del Lungomare e le concessioni dimenticate: Cosa bolle in pentola?

Dopo proteste garbate, polemiche mediatiche ed apparenti aperture di dialogo riguardanti i lavori di rifacimento del tratto di lungomare antistante la chiesa della "SS. Annunziata", generate anche dalla frenesia preelettorale che ha interrotto temporaneamente il lunghissimo letargo della politica gaetana, sembra si sia giunti ad una decisione definitiva per la realizzazione degli stessi. Di tanto parlare i troppi commentatori improvvisati e qualche apprendista stregone in cerca di voti in più  hanno dimenticato tuttavia quello che probabilmente è l'aspetto maggiormente rilevante e lesivo dell'immagine di uno dei luoghi più belli e suggestivi della nostra città. E’ il caso invece di metterlo all’attenzione di tutti, soprattutto di coloro che con sincero senso civico hanno seguito finora la questione.

Stando a quanto ci risulta sul tratto di lungomare che comprende la zona interessata, da Piazzale Caserta a Piazzale Caboto, l'Autorità Portuale di Civitavecchia avrebbe rilasciato da tempo diverse concessioni per l'attracco di imbarcazioni, finora utilizzate poco o nulla ma tuttora in vigore. Di tali concessioni comunque i più sanno niente né vi sono visibili indicazioni d’esse. Sia che si tratti di singoli ormeggi, sia che si tratti di nuovi pontili o darsene resta il fatto che una possibile futura presenza di numerose imbarcazioni e relativi attracchi in un simile contesto rovinerebbe sicuramente ben più di qualunque rifacimento il valore paesistico e storico del sito. Sorge anzi il dubbio legittimo che proprio i suddetti lavori rappresentino almeno in parte un favore fatto ai concessionari attuali e prossimi eventuali, rendendo magari più accessibile ed esteticamente compatibile con le loro attività il sito ove stazioneranno i  natanti.

Ad esempio non ci sorprenderebbe se alcuni dei concessionari interessati risultassero infine figure legate in qualche modo alla nota "Fondazione Caboto", possibilità da molti segnalatoci, ente privato cui l'Amministrazione Mitrano ha già destinato due piani dell'edificio pubblico antistante il tratto interessato, la Caserma Cosenz. Si tratterebbe comunque solo dell'ennesimo esempio di come l'Autorità Portuale vigente elargisca favori e residuali prebende a ristrette clientele locali per loro interessi anziché promuovere come dovrebbe lo sviluppo portuale cittadino, non a caso in competizione con l'egemonia di Civitavecchia. In riferimento poi ai suddetti lavori così concepiti e sovvenzionati dalla stessa Autorità su indicazione dell'amministrazione Mitrano, fermo restando la necessità di una auspicata riqualifica del lungomare stesso, si tratterebbe dell'ennesimo caso di come il denaro pubblico venga destinato piuttosto per privilegi in contrasto con gli interessi delle classi popolari ed il bene comune.

Il nostro appello è destinato a chiarire quanto denunciato e ci aspettiamo fin da subito risposte ufficiali dalle autorità competenti. Ci riserviamo comunque di intraprendere sempre anche le vie più formali per approfondire la natura, il numero ed i destinatari delle suddette concessioni. Resta in ogni caso evidente la vocazione dell'attuale Autorità Portuale e la sua incapacità di tutelare gli interessi locali, la sua distanza incolmabile e non solo chilometrica dalle reali esigenze del territorio. Fa specie che proprio gli stessi amministratori che hanno favorito l'ingresso di Gaeta in questo ente ora ne critichino ipocritamente l'operato. Noi di Rifondazione Comunista fin da subito fummo gli unici ad opporci fermamente a tale annessione e a prevedere quanto oggi è sotto gli occhi di tutti.

BENEDETTO CROCCO (PRC): CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA