La nota vicenda legata alla determina che avrebbe previsto
l’affidamento della “Gran Guardia” ai privati ha imposto a Mitrano, scoperto
con le mani nella marmellata, un’immediata smentita accompagnata da
giustificazioni poco credibili e imbarazzanti. Non ci sentiamo tuttavia per
niente tranquilli, anzi abbiamo il forte timore che nell’ipotesi scellerata di
una nuova vittoria di Mitrano si riprenderebbe ancora una volta la strada della
privatizzazione di questo come dei tanti altri beni comuni cittadini. Certo è
che l’apparente passo indietro del
Sindaco è legato unicamente al momento elettorale e al timore di perdere consenso.
Lo dimostra il fatto che niente e nessuno in questi anni è stato in grado di
fermare l’ondata di privatizzazioni e regalie in favore di influenti lobby
locali e ristrette cerchie di amici. Il profitto ed il vantaggio dei
privati a danno della collettività sembra essere stato invece l’unico vero
indirizzo degli amministratori.
L’elenco potrebbe essere lunghissimo ed andare ben oltre la
ben nota vicenda della Caserma Cosenz, a partire dalla gestione privata dell’acqua
che di fatto è stata possibile solo grazie al consenso di Sindaci come Mitrano.
Si potrebbe proseguire con i servizi che vengono gestiti da ditte private con costi
esorbitanti, cominciando dalla nettezza urbana, piuttosto che perseguire la
strada più economica, sicura e razionale di un’azienda pubblica che
attualmente, lo ricordo, siamo ancora gli unici a proporre. Potremmo andare
oltre e parlare dei beni immobili comunali che, come fummo gli unici a
denunciare, si voleva vendere per far cassa mandando in strada numerose
famiglie gaetane indigenti e bisognose che li abitano. Si potrebbe parlare
anche della farmacia “comunale” da poco aperta e anch’essa paradossalmente data
in mano ai privati. Si può dire inoltre che illuminazione, trasporti, spiagge,
servizi cimiteriali, mensa scolastica e tanto altro, ci ricordano in generale come
Mitrano e coloro che lo hanno preceduto abbiano cercato di privatizzare tutto
il privatizzabile senza curarsi minimamente di produrre servizi pubblici
gratuiti o comunque più accessibili.
Se infatti la condotta del
sindaco e dei suoi si rivela deprecabile e violentemente antipopolare tuttavia
l’indignazione dei suoi concorrenti rispetto alla vicenda della Gran Guardia
risulta assolutamente incoerente quando non addirittura falsa. Chi dovrebbe garantire i cittadini
contro la gestione privata e per la tutela dei beni comuni? Forse Magliozzi,
uomo di destra e autore di capolavori quali ad esempio il contratto stipulato
con la SOES, azienda privata che ha lucrato per anni sui parcheggi a discapito
di lavoratori e casse comunali? O forse Raimondi, liberista di fatto tanto da
avere aderito al movimento di Mario Monti, che in 5 anni di amministrazione non
ha compiuto un solo significativo atto concreto riguardo alla gestione pubblica
dei beni e dei servizi cittadini? O ancora dovrebbe garantirci Scinicariello, che
cerca disperatamente di accreditarsi anche senza simbolo quale candidato del
Partito Democratico, il partito nazionale dell’alta finanza che ha addirittura
superato Forza Italia inseguendo la privatizzazione definitiva di quasi tutti i
servizi locali e il favore delle banche? O dovrebbero garantirci contro le
privatizzazioni tutti gli altri candidati, che come i già citati non hanno fatto
davvero nulla a Gaeta per fermarle?
Chi ha combattuto contro Acqualatina al fianco del Comitato
spontaneo di lotta e di Rifondazione Comunista in questi anni? Chi ha lottato
per una gestione completamente pubblica e più equa dei servizi cimiteriali
assieme a noi e a molti cittadini? Chi era presente con Rifondazione ed il
Comitato di quartiere nella lunga battaglia che ha fermato la grande
speculazione privata rappresentata dal parcheggio multipiano di Villa delle
Sirene? Nessuno, a parte occasionalmente qualche scaltro politicante o altri
ancora improvvisati venuti solo a cercare visibilità e sventolare le loro
bandierine in qualche corteo finale delle tante mobilitazioni popolari da noi
costruite e promosse con i cittadini. E’ bene ricordare che perfino in
occasione della scandalosa cessione di parte della Caserma Cosenz alla
“Fondazione Caboto”, di cui tutti parlano continuamente, furono il PRC, i
Giovani Comunisti e l’Arci a mobilitarsi veramente fino a indire una manifestazione
di protesta di fronte all’edificio interessato, ostacolata con ogni mezzo dagli
amministratori, alla quale nessuna altra forza aderì.
Ciò che più conta tuttavia è che la forza che rappresento e i
Comitati di lotta che mi sostengono sono gli
unici ad avere inserito nel proprio programma elettorale un fermo e netto
rifiuto delle privatizzazioni, l’idea inequivocabile di una gestione comunale
dei beni comuni e di una ripubblicizzazione di numerosi servizi strategici tramite
Azienda speciale del Comune che crei pure nuovo lavoro stabile e garantito con
costi collettivi complessivi più bassi. Noi soli lo diciamo e noi soli lo faremo.
Non è un caso di certo, visto che le altre forze presenti in campo sono tutte
in vario modo accomunate dall’ideologia del liberismo
economico che produce le privatizzazioni in atto con conseguente aumento delle
disparità sociali e che noi oggi a Gaeta siamo gli unici a contrastare
fermamente con idee giuste, organizzazione e fatti nel tempo e non con le
chiacchiere esclusivamente elettorali.
BENEDETTO
CROCCO-CANDIDATO ALLA CARICA DI SINDACO DI GAETA