"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

sabato 24 agosto 2013

PALAZZO TOSTI E DISAGIO ABITATIVO

 IL COMITATO RILANCIA LE SUE PROPOSTE E CONTINUA LA LOTTA.


Dopo mesi di lotta l'ormai nota vicenda di Palazzo Tosti sembra volgere verso un epilogo. Grazie alla determinazione delle famiglie che occupano lo stabile e al costante sostegno del Comitato lo sorso 26 Giugno gli inquilini avevano ottenuto un'ulteriore proroga dello sfratto. In quell'occasione fu siglato un' accordo con Demanio e Comune di Gaeta rappresentato dall'Assessore Leccese, che si impegnava ad individuare una nuova sistemazione prima del 9 di Settembre. In realtà l’Assessore prometteva di fornire altra dimora agli inquilini già entro il 20 di Agosto. Anche se quest’ultima scadenza è già stata superata e probabilmente sarà necessaria un ulteriore proroga dei termini previsti, si registra finalmente l’avvio delle procedure e dei lavori che dovrebbero risolvere la situazione di emergenza abitativa creata. Nella speranza che dopo tanti intoppi, duri scontri e promesse disattese tutto  finisca come deve, restano aperte numerose domande e riflessioni importanti. La prima è semplice ma fondamentale: Che destinazione avrà lo storico palazzo di Gaeta Medioevale protagonista di questa vicenda? La risposta getterà finalmente luce su di una storia le cui cause risultano per tanti aspetti ancora poco chiare. La seconda e più importante riflessione riguarda la cronica quanto drammatica mancanza di politiche abitative emersa in modo emblematico da questa vertenza. Il fatto che sia servito un arco di tempo così lungo e una grande mobilitazione per reperire 3 piccoli alloggi e far fronte ad una situazione di emergenza abitativa che potrebbe ripetersi in qualunque momento mostra la totale mancanza di politiche per la casa a sostegno delle fasce più deboli nella città di Gaeta. Le responsabilità del problema naturalmente sono condivise con le amministrazioni degli ultimi 20 anni almeno. Ciò non può e non deve tuttavia diventare un alibi. Per questo il Comitato rilancia le principali proposte finora ignorate dalla Giunta Mitrano e già presenti nella piattaforma della manifestazione del 9 Maggio. Chiediamo un grande piano di edilizia residenziale pubblica che oltre a coinvolgere l'Ater impegni il Comune di Gaeta nel reperimento di fondi per l'acquisizione e la ristrutturazione dell'immenso patrimonio demaniale presente nella nostra città, da adibire a fini abitativi. Mentre continua a proliferare indisturbata la speculazione edilizia e la rendita immobiliare sono oltre due decenni che a Gaeta non si costruiscono case popolari, malgrado centinaia di cittadini siano da tempo in lista d'attesa, Chi dice che non vi sono risorse finanziarie sufficienti per alleviare un dramma del genere dovrebbe vergognarsene, visto che si vanta pubblicamente di aver reperito milioni di Euro per rifare aiuole e manto stradale del lungomare! Chiediamo l'istituzione di un canone di affitto concordato onde evitare che migliaia di appartamenti vuoti restino sfitti per buona parte dell'anno e i giovani di Gaeta continuino ad emigrare altrove. La proposta consiste nel ridurre al minimo IMU e Tares ai proprietari che affittano ad un prezzo equo per almeno quattro anni, applicando invece l'aliquota massima alle seconde case sfitte o occupate per brevi periodi. Il Sindaco ha dichiarato pubblicamente di condividere la proposta, ci aspettiamo che una volta tanto alle parole seguano i fatti. Chiediamo l'istituzione di un fondo per la casa per sostenere le famiglie con reddito lordo pari o inferiore ai 15000 euro nel pagamento di affitti o bollette. Dai nostri calcoli risulta che anche un piccolo fondo di 120.000 Euro annui darebbe sollievo a 3-400 cittadini. Tutte proposte semplici e realizzabili che necessitano solo di volontà politica e sensibilità sociale. Ci auguriamo che questa Giunta in futuro non pensi soltanto al verde pubblico.

Comitato Degli inquilini per il Diritto alla Casa - Gaeta 

venerdì 9 agosto 2013

Campagna di sottoscrizione e abbonamenti per Liberazione



Cari compagni, care compagne,
vogliamo sperare che gli sforzi - credeteci, davvero grandi - che un pugno di giornalisti comunisti sta facendo per tenere in vita Liberazione online siano percepiti come utili e importanti in una fase tanto difficile. Noi ce la mettiamo tutta, persuasi che ciò che abbiamo da dire serva più che mai in un mondo dell'informazione quasi interamente asservito ai poteri dominanti. E, soprattutto, mentre molti vorrebbero costringere i comunisti ad una resa senza condizioni: un colpo finale verso l'omologazione al pensiero unico che ancora è egemone malgrado la profondissima crisi di sistema che travolge vite, popoli, assetti democratici, costituzioni. Noi, come voi, non siamo affatto rassegnati a questo epilogo e proviamo a risalire la corrente, con la passione e con uno sforzo della volontà che prova a sormontare difficoltà che spesso paiono insuperabili.
Da gennaio lavoriamo in condizioni difficilissime perché non c'è il becco di un quattrino e perché i residui, modestissimi fondi della legge sull'editoria arriveranno alla fine del 2014. E tuttavia, malgrado questo impegno che non risparmia energie, ogni giorno rischia di essere l'ultimo. Gli abbonamenti, che pure crescono con discreto ritmo, sono molto al di sotto del minimo necessario e le spese, pur ridotte ai minimi termini, pesano come macigni.
Vi chiediamo di aiutarci:chiediamo a ciascuno di voi di sottoscrivere subito, ma proprio subito, 10 euro in favore di Liberazione affinchè possa proseguire il suo cammino, il nostro cammino.
Ci contiamo
Un abbraccio a tutti
Dino Greco e Romina Velchi
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