Scarica il Piano strategico aziendale ASL 2014-2016
Eravamo
speranzosi per la convocazione del Consiglio Comunale straordinario
di Venerdì 28 per discutere del nuovo piano aziendale della ASL, su
sollecitazione di Rifondazione Comunista. Ancora una volta le
speranze si sono mostrate mal riposte perché Maggioranza e
Opposizione hanno approvato all'unanimità un documento che conferma
tutta la loro incompetenza, la condivisione del liberismo che le
accomuna, la connivenza diffusa con gli interessi della sanità
privata e la volontà di fare solo demagogia. Probabilmente i
Consiglieri non hanno sentito quanto noi il bisogno di leggere la
bozza del piano Strategico di cui discutono altrimenti, almeno per
ritegno, non avrebbero sottoscritto idiozie simili. Il piano in
questione non consente emendamenti migliorativi perché la logica che
lo ispira deve essere accettata o respinta nel suo complesso.
Contrastarla in blocco è l'unico modo per difendere e rilanciare il
Presidio "Di Liegro " di Gaeta e la sanità Pontina. L'idea
di fondo del documento è di assecondare l'erosione di risorse e
personale connessa ad un depauperamento che ha i suoi capisaldi nei
vincoli economici europei. Il piano prevede quindi una netta
distinzione tra malattie "croniche", per le quali si
intendono eliminare o ridurre al minimo per quantità e durata i
ricoveri, ed "emergenze" da gestire con le ridotte risorse
residue in pochi grandi centri sempre più affollati. Per questo
Presidi quali Gaeta, Fondi, Sezze, Minturno e Priverno sono destinati
a chiudere o a trasformarsi in "Case della Salute" e
"Ospedali Distrettuali", che sono più o meno grossi
ambulatori. Questi oltretutto assorbiranno sempre più parte del
lavoro dei Medici di Famiglia, sottraendola all'importante rapporto
diretto con i propri pazienti. Alcuni Ospedali come Fondi subiscono
quindi un progressivo e silenzioso smantellamento, mentre altri come
Gaeta sono già nella fase finale di questa trasformazione. Per
questo non ha alcun senso chiedere di aprire una "Casa della
salute" a Gaeta come si è fatto, se non quello di dare ai
cittadini più disinformati l'impressione che si voglia "una
cosa in più", mentre si asseconda quanto di negativo in
sostanza è già avvenuto! Di uguale natura è la richiesta,
rispolverata da una vecchia proposta demagogica dell'ex Sindaco
Raimondi, di far nascere l'Ospedale del Golfo nell'area degli "Ex
Cappuccini". Anche in questo caso la logica che si difende è
quella dei "pochi, grandi Ospedali" ed è proprio la stessa
che ha condotto al ridimensionamento di Presidi quali il nostro! Il
destino degli "eletti", come è noto, è stato affidato da
tempo al "Goretti" di Latina e al "Dono Svizzero"
di Formia in un ruolo subordinato, mentre entrambi ricevono un carico
crescente senza ottenere risorse aggiuntive. La richiesta
dell'"Ospedale del Golfo" a Gaeta è solo fumo negli occhi
che richiederebbe scelte e risorse del tutto incompatibili con
l'assetto generale che si difende e oltre un decennio di tempo per
essere realizzata. Intanto la sostanziale accettazione del progetto
complessivo di riordino della ASL non dà scampo a quanto rimane di
una struttura già esistente e bene attrezzata come il "Di
Liegro", comprendente diverse sale operatorie all'avanguardia, e
malgrado ciò declassata ad "Ospedale distrettuale" che
diventa giorno dopo giorno uno scatolone vuoto e viene a mala pena
menzionata nel piano aziendale. Al di la della manifesta e ormai nota
incompetenza dei nostri Consiglieri e della mancanza di una vera
opposizione consiliare, quanto accaduto non dovrebbe sorprendere più
di tanto. Il Partito Democratico, SEL e il Centrosinistra sono i
maggiori "sponsor" del piano aziendale fedelmente al fianco
del Presidente regionale Zingaretti che lo sostiene. Si limitano in
realtà a fare un po' di propaganda e chiedere piccole garanzie per
il "Dono Svizzero" con Sandro Bartolomeo, ma difendono
l'assetto complessivo del piano. La destra di Mitrano è il
principale responsabile dei disastri avvenuti negli ultimi anni e
finge di opporsi per strumentalizzare la situazione e assecondare
l'insoddisfazione di Fazzone per le sorti dell'Ospedale di Fondi.
Raimondi e i suoi proseguono nei puri spot mediatici che gli hanno
contraddistinti persino quando erano alla guida di Gaeta. Se questi
Signori sono gli unici a dover difendere il nostro Ospedale possiamo
anche darlo per spacciato. L'unica speranza è mandarli tutti a casa
alla prima occasione. Intanto Rifondazione Comunista si è attivata
per promuovere al più presto a Gaeta un'assemblea su questi temi che
raccolga proposte dai cittadini per poi intraprendere prossime
iniziative di lotta comuni.