"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

mercoledì 13 gennaio 2016

Il PRC GAETA partecipa alla Manifestazione contro la Guerra del 16 Gennaio

BASTA! 25 anni di guerra sono troppi! Fuori L’Italia dalla NATO, fuori la BASE americana da Gaeta!!

Il Partito della Rifondazione Comunista aderirà alle manifestazioni nazionali contro la guerra indette per il 16 gennaio dall’Assemblea Eurostop. Tale Piattaforma sociale con questa mobilitazione chiede:
 
- Il ritiro immediato delle truppe e l'annullamento di tutte le missioni militari italiane in scenari di guerra. La cancellazione dell'acquisto degli F35, del MUOS del programma Trident. L’eliminazione delle servitù militari nel territorio italiano. Il taglio radicale di tutte le spese militari e l’impedimento del commercio delle armi.

- La fine degli interventi militari e dell'ingerenza esterna, a favore invece di un confronto politico che porti ad un accordo tra tutti gli stati coinvolti nella guerra in Medio Oriente. L’Italia ripudi davvero la guerra e il neocolonialismo
- La fine della NATO, che non ha più alcuna giustificazione se non in una logica di guerra imperialista mondiale, e in ogni caso l'uscita dell'Italia da essa.

- La fine della politica coloniale d'Israele, la restituzione dei territori occupati a un stato libero di Palestina. L'autodeterminazione per il popolo curdo.

- Accoglienza e dignità per i rifugiati e i migranti, vittime delle guerre trasformati in “clandestini” e precari.

I 25 anni che ci separano dalla prima Guerra del Golfo, ossia dall’attacco all’Iraq del 1991,  sono stati anni di guerra permanente con un escalation continua. In seguito alla dissoluzione dell’URSS, il tentativo da parte degli USA e della NATO di creare un nuovo ordine mondiale unipolare, basato sul liberismo economico e l’esportazione di guerre, ha dato vita a scontri sempre più gravi in cui il nostro Paese è coinvolto e ha alimentato direttamente ed indirettamente il terrorismo.
 
La lotta per la pace è quindi un fondamentale punto di partenza per mettere in discussione lo stato di cose presenti, dove la guerra oggi non è altro che il barbarico prolungamento delle ingiustizie sociali del capitalismo e del conflitto per l’accaparramento delle risorse naturali.  E’ necessario rilanciare una larga mobilitazione di massa contro la guerra, di cui anche l’Isis è un prodotto, che si opponga alla militarizzazione dei nostri Paesi e sconfigga il clima di paura, lo sconforto e la passivizzazione sociale, il dilagare della xenofobia e più in generale delle lotte fra poveri volute dalle classi dominanti. La guerra imperialista è infatti essa stessa la principale causa dell’emigrazione e del terrorismo e comporta ulteriori tagli alle spese sociali e agli spazi di democrazia.
 
Sono questi e pure altri più specifici i motivi per cui il 16 gennaio anche il Circolo PRC “Mariano Mandolesi” di Gaeta sarà in piazza a Roma e invita così ad aderire gli altri partiti, sindacati, comitati e cittadini del sud pontino.
 
Ricordiamo infatti come pure il nostro territorio cittadino è soggetto a servitù militare nella fattispecie della Base militare USA, sede del comando della VI flotta americana. Questo rende l’intero golfo di Gaeta obiettivo sensibile in caso di attacchi ed attentati, oltre che sottoporci a gravissimi  pericoli anche in condizioni normali a causa della stessa presenza e movimentazione di armamenti letali e sommergibili atomici. Tutti rischi che aumentano con il crescente clima bellico.
 
Noi non vogliamo essere complici di chi stermina popoli e mette a continuo rischio la vita di innocenti.
E’ per questo che chiediamo con forza:
Fuori L’Italia dalla NATO, fuori la BASE americana da Gaeta!!!

MANIFESTIAMO CONTRO LA GUERRA E LA PARTECIPAZIONE ITALIANA ALLA GUERRA, PER I DIRITTI DEI POPOLI E PER LA DEMOCRAZIA.
 
SABATO 16 GENNAIO
ROMA: ORE 14.00 PIAZZA ESQUILINO

Circolo PRC “Mariano Mandolesi” Gaeta

sabato 9 gennaio 2016

PRC E GC GAETA: GLI ULTIMI DATI DEMOGRAFICI CONFERMANO QUANTO DENUNCIAMO DA SEMPRE

La città si spopola a causa delle politiche classiste  a favore di pochi degli ultimi anni”
 
La lettura della parte introduttiva del Documento Unico di Programmazione 2016-2018 del Comune di Gaeta, riguardante la situazione demografica, rappresenta lo spaccato più eloquente della durissima lotta di classe unilaterale rivolta contro i ceti popolari della nostra città.
Stando ai dati pubblicati, solo nel 2015 Gaeta ha perso ben 164 residenti tra il saldo naturale (nascite e decessi) che registra un record di -101 ed il saldo migratorio (residenti emigrati e in arrivo) che registra un -63. Se si guarda indietro soltanto agli ultimi 5 anni e si sommano le due voci, quasi sempre precedute dal segno meno, si scopre che in un periodo così breve Gaeta ha perso ben 440 abitanti. Negli anni ancora precedenti è riscontrabile un andamento simile. L’invecchiamento inesorabile della popolazione è l’altro dato impressionante con ben 4995 residenti di oltre 65 anni e soltanto 2372 tra 0 e 14 anni, su un totale di 20936 cittadini registrati al 31/12/2015. Gaeta risulta essere al quinto posto della provincia di Latina per “indice di vecchiaia”.
Questi dati sono il frutto delle politiche a senso unico che denunciamo e combattiamo da tempo, del pressoché totale vuoto di rappresentanza degli interessi delle classi subalterne costituite da giovani precari, stagionali o stabilmente disoccupati, dipendenti di aziende rapaci, pensionati impoveriti, stranieri sotto schiaffo ed operatori di piccole attività. Le forze politiche di Centrodestra, Centrosinistra e liste civiche populiste susseguitesi al potere negli ultimi 30 anni hanno formato un vero e proprio “Partito Unico” legato a ristrettissime lobby speculative divise solo da logiche spartitorie, familiari e clientelari, impegnate in perenni cambiamenti di casacca ma ancorate alla difesa dei soliti privilegi. Mentre la fetta più ampia della popolazione è costretta ad emigrare come nel caso dei più giovani, a vedere i figli lasciare la propria terra o a vivere una vita sempre più difficile e meno dignitosa come accade a migliaia di anziani e meno abbienti, un’esigua minoranza rappresentata da rendite immobiliari, costruttori, stabilimenti balneari, albergatori, borghesie professionali e ceto politico irremovibile continua ad arricchirsi e a dirigere le politiche locali in suo favore e a discapito dell’occupazione lavorativa, del progresso e della equa condivisione del bene comune. Questo avviene tra l’altro nel quadro nazionale ed europeo di un capitalismo a liberismo economico sempre più spinto. La Giunta Mitrano rappresenta purtroppo l’epilogo peggiore e più accentuato di questo lungo processo degenerativo cittadino.
La completa assenza di politiche a tutela del lavoro, di edilizia popolare e difesa del diritto abitativo, l’aumento incontrollato delle tasse comunali e la loro natura indifferenziata che colpisce allo stesso modo fasce di reddito distinte, il continuo ricorso o sostegno alle privatizzazioni e al Project Financing che ha coinvolto settori quali l’acqua, i rifiuti, l’illuminazione pubblica, la cultura, le strutture sportive, i trasporti, il cimitero ed i servizi in genere, provocando aumenti esorbitanti delle tariffe, la mancanza di politiche sociali efficaci che vadano oltre la semplice elemosina o il clientelismo, stanno trasformando rapidamente Gaeta in una città per ricchi. Le inadempienze sul piano sociale vengono falsamente giustificate con la mancanza di risorse, mentre si spendono impunemente milioni di Euro in continui interventi di mero abbellimento quali rotonde, arredo urbano, vegetazione, progetti di grandi e inutili opere aggiudicati con procedure arbitrarie, ricadute occupazionali quasi nulle e rischi crescenti di infiltrazioni malavitose.
La più grande forza di questa Amministrazione tuttavia rimane evidentemente l’incapacità o la connivenza delle forze di minoranza che in Consiglio comunale operano un’opposizione debole, sterile e altrettanto disattenta ai veri bisogni della popolazione. In questo senso coloro i quali in occasione delle ultime elezioni hanno sostenuto contro Mitrano gli schieramenti oggi presenti nell’assise cittadina a sostegno dei candidati rivali sono stati presi in giro esattamente come coloro che hanno sostenuto la destra di governo.
Anche il nostro più sincero avversario ormai riconoscerà che a Gaeta, come nel resto del Paese, finché un soggetto politico simile agli storici e vincenti partiti comunisti non ritornerà ad essere egemone e rappresentativo delle classi subalterne queste continueranno ad essere tradite, schiacciate, sconfitte e umiliate. Il nostro impegno quotidiano quindi è e rimarrà quello di ridare voce ai tanti che oggi non contano niente, che sono costretti ad andarsene dalla propria città o restarvi al di sotto dei minimi livelli di sussistenza.  A questo scopo lavoriamo al rafforzamento dell’organizzazione Comunista e delle pratiche Antiliberiste e Anticapitaliste in blocco.
 
 
CIRCOLO PRC “MARIANO MANDOLESI”
GIOVANI COMUNISTI/E  GAETA

sabato 2 gennaio 2016

GAETA: IL PRC SOSTIENE LA CAMPAGNA CONTRO LA PRIVAZIONE DELL’ACQUA AI MOROSI

Il circolo PRC “Mariano Mandolesi” aderisce alla campagna lanciata dal Comitato Spontaneo di lotta Contro Acqualatina di Gaeta contro il distacco dei contatori e la riduzione del flusso idrico ai cittadini morosi presso le prime abitazioni. Anche a Gaeta i Comunisti metteranno a disposizione la propria militanza e le proprie risorse organizzative al fine di raccogliere le almeno 200 firme necessarie per la presentazione della proposta di delibera popolare in Consiglio Comunale ed esercitare una corretta informazione, un’opportuna pressione politica ed una necessaria attività di controllo e verifica sulle istituzioni cittadine e le procedure democratiche previste dallo statuto. Tutto per giungere all’auspicata approvazione della delibera, già avvenuta con voto unanime dei presenti nel  vicino comune di Formia. Ci auspichiamo di cuore che altre forze politiche ed associative aderiscano almeno a questo appello. Riteniamo disumano che un bene primario ed indispensabile come l’acqua potabile venga negato per ragioni di profitto economico a centinaia di famiglie indigenti e di persone anziane, peraltro già in maniera illegittima e senza alcun mandato delle autorità giudiziarie, da una società privata ampiamente inadempiente. La privazione dell’acqua peraltro pone gravissimi rischi sul piano igienico sanitario. La società ed i Sindaci complici dell’ATO4 si nascondono dietro un dito affermando che in realtà non viene praticata la completa sottrazione dell’acqua ma solo la riduzione del flusso. Chiunque sia stato vittima o testimone di questi interventi sa bene che in questi casi dai rubinetti esce si e no una goccia d’acqua assolutamente inservibile per qualunque scopo. Lo strumento della proposta di delibera, previsto dall’articolo 12 dello statuto Comunale, è uno dei pochi che consentono ancora di imporre alle istituzioni cittadine di esprimersi sui bisogni delle classi popolari della nostra città solitamente ignorati all’interno dell’assise comunale. Si è infatti prodotto un vuoto di rappresentanza drammatico degli interessi di migliaia di cittadini ed una distanza abissale tra le istituzioni elettive e gli elettori che speriamo presto venga colmato ma che per adesso può essere lenito solo da istituti di partecipazione diretta come quello scelto dal Comitato. Siamo convinti che esistano le condizioni per giungere anche nella nostra città ad una vittoria storica ed iniziare a riavvicinare la politica agli interessi delle classi subalterne. Ricordiamo peraltro che è possibile firmare anche presso l’ufficio elettorale al piano terra del Comune di Gaeta durante i consueti orari di apertura al pubblico.  
 
 
Rifondazione Comunista Circolo “Mariano Mandolesi”