"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

mercoledì 25 marzo 2020

EMERGENZA CORONAVIRUS: “LINEA ROSSA” DEL PC IN SOCCORSO DEI LAVORATORI.


Dopo la nostra richiesta pubblica di interrompere i servizi non essenziali e bloccare le attività produttive non strategiche salvaguardando al massimo la tutela dei lavoratori nelle attività più essenziali, ci sono pervenute molteplici segnalazioni da lavoratori e lavoratrici del nostro territorio. Esprimiamo pertanto serie preoccupazioni riguardo la loro garanzia sanitaria, lamentando la grave carenza di controlli da parte delle autorità preposte soprattutto in un momento del genere. Sta emergendo invece come diverse aziende disattendano o applichino in maniera quantomeno confusa le recenti norme ministeriali sulla prevenzione del Covid-19. Altro fatto di enorme gravità è che nei decreti d’emergenza, varati dal Governo nelle ultime settimane, non è prevista nessuna misura a favore di quei lavoratori e di quelle lavoratrici che non avranno il rinnovo contrattuale alla fine dell’emergenza. La crisi che questa epidemia sta generando sarà sicuramente letale anche per tantissime piccole imprese, che con il calo della produzione rischiano di non poter riaprire o dover effettuare drastici tagli al personale. La sezione del Partito Comunista di Gaeta, da sempre attiva e presente al fianco della classe lavoratrice, ha pertanto deciso di rilanciare lo sportello denominato “Linea Rossa” anche per ricevere le segnalazioni dei dipendenti in fatto di sicurezza e tutela dei propri diritti facendo da cassa di risonanza alla loro voce. Chiunque veda compromessa la propria sicurezza sul posto di lavoro, sia dal punto di vista sanitario che occupazionale potrà contattarci tramite i seguenti canali inviando segnalazioni, foto o video-denunce anche in forma anonima:

email:                  comunistigaeta@gmail.com
pagina fb:           Partito Comunista - Gaeta - Sez. "Mariano Mandolesi"
WhatsApp:         347 71 74 907




Partito Comunista Sezione “Mariano Mandolesi” Gaeta

domenica 22 marzo 2020

IL PARTITO COMUNISTA INTERPELLA MITRANO SU CORONAVIRUS E BASE STATUNITENSE

Siamo ormai abituati agli spettacoli quotidiani del Sindaco Mitrano che con grande buon gusto e senso di responsabilità ci propina ogni giorno una diretta da istrione vantando i suoi presunti meriti, chiamandosi gli applausi, spaziando su mille aspetti legati all’emergenza da Coronavirus, ricordandoci che è il primo responsabile della nostra salute. Sembra proprio tuttavia che egli minimizzi o tralasci stranamente alcuni elementi niente affatto marginali. Lo abbiamo visto perdere la sua consueta verve diventando di colpo docile e impacciato quando è stato costretto a balbettare qualche sillaba anche sulle attività produttive locali, Geberit e Peroni Pompe in primis, fino a due giorni fa ancora in piena produzione con gravissimi rischi per centinaia di lavoratori e le proprie famiglie. Non lo abbiamo sentito dire neanche mezza parola sull’ingombrante presenza della base militare statunitense, con annessa nave ammiraglia della VI flotta nel Mediterraneo. Eppure ce ne sarebbero eccome di cose da dire… Nella nostra amata città, come è noto, un’altra comunità numerosa di uomini e donne vive a stretto contatto con la popolazione locale, ne fanno parte i militari statunitensi ed il personale civile impiegati nella base e sulle navi che vi attraccano. Essi rispondono alle leggi di un altro Stato il quale non si sta certo distinguendo per una gestione virtuosa della pandemia in corso, sottovalutandola fin dal primo momento. Non parliamo poi di rispetto delle nostre regole e del nostro paese. Non serve certo scomodare la tragedia impunita del Cermis per supportare l’arroganza d’oltreoceano. E’ di pochi giorni fa la notizia sconcertante di una vendita di 500 mila tamponi da parte di un’azienda bresciana agli Stati Uniti d’America, mentre qui in Italia la gente muore anche perché c’è grave penuria di tali materiali. Se ce ne fosse bisogno si potrebbe menzionare anche la grande esercitazione militare prevista in Europa con l’impiego di 30 mila soldati americani proprio nel pieno dell’emergenza in atto. L’elenco completo purtroppo sarebbe molto più lungo. Questo mentre altri paesi come la Cina e Cuba inviano invece senza alcuna contropartita medici e materiali sanitari di primaria importanza per sostenerci nella dura battaglia in corso. E’ di queste ore la notizia che proprio gli Stati Uniti sono diventati il terzo paese per numero di contagi (quasi 30 mila mentre scriviamo), dopo Cina e Italia, con una progressione incontrollata e senza precedenti. Alcuni mezzi di informazione hanno parlato del diffondersi del contagio tra i militari statunitensi anche in Europa, esponendo addirittura il Generale Christofer G. Davoli e i membri del suo staff, mentre già due settimane fa si riportava di alcuni casi scoperti proprio in Italia, tra cui uno a Napoli. Come spesso accade, soprattutto in ambienti militari, le notizie trapelate si sono presto ridotte fino a scomparire. Sarà allora forse opportuno ricordare che solo la nave Ammiraglia USS Mount Whitney, regolarmente attraccata nel porto di Gaeta, possiede un equipaggio di base composto da 170 Ufficiali e arruolati, cui si sommano altri 155 Comandanti “militari Sealift” e marinai civili. A questi oltre 300 uomini si aggiunge il personale della base, sia statunitense che italiano, che lavora a stretto contatto e spesso in ambienti molto promiscui. Fino a pochi giorni fa numerosi cittadini ci hanno riportato di gruppi di statunitensi a spasso per le vie della città con gran disinvoltura. Da anni segnaliamo i gravi rischi provocati dalla presenza della base di Gaeta anche in circostanze ordinarie e ne chiediamo la definitiva chiusura, come chiediamo che l’Italia esca finalmente dalla NATO. Le circostanze attuali del tutto straordinarie ci costringono a maggior ragione a rivolgere pubblicamente al nostro distratto Sindaco numerose domande. Quali iniziative concrete ha preso finora per garantire la popolazione della sua città dai gravi rischi di contagio scaturiti dalla presenza della base? Quali informazioni ha preteso dall’Ammiragliato statunitense e dai responsabili della stessa circa la gestione dell’emergenza in corso e la massima limitazione dei rischi? Ci auguriamo non voglia continuare ad incontrare le autorità militari straniere solo per genuflettersi e scambiare con loro gagliardetti. Quando intende informare la popolazione di queste importanti cognizioni che speriamo abbia acquisito? Intende farlo in uno dei suoi prossimi show sul web o non sa cosa dire perché non ha provveduto ancora a nessuna di queste cose fondamentali? Aspettiamo una solerte risposta insieme a tutti i cittadini preoccupati per la propria salute. 

PARTITO COMUNISTA-SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA        

mercoledì 18 marzo 2020

PC GAETA: GRAVI RISCHI PER I LAVORATORI. SOSPENDERE SUBITO LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE LOCALI

Nel momento della massima emergenza, degli appelli all’unità nazionale, dell’“andrà tutto bene”, del “restiamo a casa”, diversi si preoccupano delle ricadute economiche del Coronavirus, nessuno come al solito dei lavoratori e delle loro sorti. Questo è vero più che mai in un territorio socialmente martoriato come il basso Lazio e a maggior ragione a Gaeta. Qui più che altrove emergono chiaramente i due aspetti di questa epidemia, le due facce di questa medaglia di cui nessuno parla. Il primo è quello dei tanti lavoratori a termine, precari, stagionali, non garantiti, spesso in nero o con partita Iva, sovente privi di ogni forma di ammortizzatore.  Quei lavoratori impiegati ad esempio in settori quali l’alberghiero, la ristorazione, la balneazione, il commercio, le pulizie e tanto altro le cui condizioni prossime allo schiavismo sono state evidenziate nella nostra recente inchiesta operaia. Questa ha messo in luce come per loro non andava certo tutto bene prima e a maggior ragione non andrà bene adesso, tra chi di loro teme di perdere il proprio impiego attuale o lo ha già perso e chi ha paura che non inizino neppure i consueti rapporti lavorativi estivi. Soggetti che già normalmente si trovano in condizioni di totale debolezza e privi di ogni forza contrattuale, anche grazie alla collaborazione del mondo politico e all’assenza del sindacalismo locale, sono i primi a cadere nel silenzio più completo. Questo anche perché le proposte concrete rivolte da anni all’Amministrazione comunale da parte del Partito Comunista per migliorare le condizioni lavorative di questi dipendenti non sono mai state neanche prese in considerazione. L’altra faccia della medaglia è rappresentata da quei lavoratori che mentre tutti sono a casa sono costretti ancora a recarsi a lavoro e si trovano in condizioni di grave rischio assieme alle proprie famiglie, con misure di sicurezza spesso insufficienti e in alcuni casi nulle. Pensiamo al personale medico e infermieristico, alle attività commerciali ancora aperte quali i supermercati e ai loro dipendenti, ai servizi quali la raccolta dei rifiuti, i trasporti pubblici, la polizia locale, i vigili del fuoco, le forze dell’ordine, ma l’elenco è molto più lungo e a tutti loro il PC esprime la propria vicinanza e gratitudine. Per quanto riguarda i servizi vitali che non possono essere interrotti sono necessarie tutte le misure e le risorse finalizzate a garantire la massima sicurezza possibile. L’Amministrazione comunale, più che fare continui proclami, dovrebbe vigilare costantemente affinché ciò avvenga. Servizi non indispensabili quali quello della sosta a pagamento devono invece essere immediatamente interrotti, intervenendo per garantire ai dipendenti lo stipendio pieno. Che anche le attività del porto commerciale cittadino vengano ridotte all’osso con le massime precauzioni al fine di garantire unicamente la circolazione di merci e prodotti medici o legati al comparto agroalimentare. I lavoratori del porto sono infatti tra i soggetti più esposti al rischio. Per quanto riguarda le realtà produttive presenti sul territorio di Gaeta quali Geberit, Peroni Pompe, cantieri navali, chiediamo che tutte le attività non strettamente legate a settori strategici e vitali vengano immediatamente sospese, garantendo ai lavoratori il proprio salario. I lavoratori non sono carne da macello! Non possiamo consentire nel momento di massima emergenza che centinaia di operai si spostino ogni giorno e lavorino a stretto contatto, con misure di sicurezza peraltro molto discutibili dalle scarsissime informazioni trapelate. A rischio non sono soltanto la salute di questi dipendenti, ma di tutti i loro cari e delle loro intere comunità. Non è un caso se le zone d’Italia più colpite sono anche quelle in cui si concentrano il maggior numero di aziende attive. Che il Sindaco Mitrano, il quale a più riprese si è vantato pubblicamente di essere disposto addirittura ad oltrepassare anche le proprie strette competenze e anticipare le direttive ministeriali pur di garantire la sicurezza dei suoi concittadini, intervenga immediatamente con lo scopo di interrompere queste attività. Che mostri di non essere capace solo a fare lo sceriffo con chi porta a spasso il cane o con i ragazzini nei parchi ma di sapersi imporre anche nei confronti dei padroni chiusi in quarantena nelle proprie lussuose ville mentre i lavoratori e chi li circonda rischiano la pelle per garantire i profitti delle aziende. Estendiamo questo appello anche ai Sindaci dei comuni limitrofi. Ricordiamo a questi operai che il PC è al loro fianco e che in tutta Italia si moltiplicano le lotte dei lavoratori per garantire la propria salute, assieme purtroppo ai casi di contagio. Gli invitiamo pertanto ad aderire assieme ai loro colleghi allo sciopero generale dei metalmeccanici già proclamato fino al 23 marzo dalla FLMUniti e che continuerà durante tutto il periodo emergenziale. Mai come adesso è chiaro infatti che solo la lotta potrà imporre ai padroni ed ai loro referenti politici di garantire la propria salute.  


PARTITO COMUNISTA –SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA

lunedì 9 marzo 2020

CORONAVIRUS: IL PC DENUNCIA LE GRAVI RESPONSABILITA’


Il PC intende manifestare pubblicamente tutta la propria vicinanza e gratitudine nei riguardi di medici e   infermieri del nostro territorio che, come in tutta Italia, non sono soltanto sottoposti ai maggiori rischi di contagio da Coronavirus ma anche soggetti a ritmi e condizioni di lavoro pesantissimi.
Quello cui assistiamo tuttavia non è solo frutto di condizioni eccezionali ma conseguenza di precise scelte che hanno coinvolto il sistema sanitario negli ultimi anni, le cui drammatiche ricadute non sono mai state messe a nudo come in questa circostanza. Scelte volute dall’Unione Europea ed eseguite servilmente dai maggiori schieramenti politici susseguitisi al governo a tutto vantaggio del business della sanità privata. Ora i nodi vengono al pettine.
Il Coronavirus ha messo in evidenza come solo le strutture pubbliche ed i loro dipendenti possono fare la differenza in condizioni di crisi. Ha messo in luce però a maggior ragione quanto proprio gli attacchi subiti dal sistema pubblico siano stati devastanti e quanto le nostre reiterate denunce fossero purtroppo fondate. Attacchi che hanno reso sempre più difficile la gestione dell’ordinario ed hanno completamente polverizzato le riserve di sicurezza necessarie ad affrontare in modo efficace situazioni come la presente. 37 miliardi di Euro sottratti alla sanità pubblica italiana in meno di 10 anni e 42800 dipendenti a tempo indeterminato, persi grazie anche al blocco del Turn Over e al numero chiuso nelle università. Una media di posti letto scesa inesorabilmente fino a 3,2 ogni 1000 abitanti, nettamente inferiore agli standard di altri stati come Francia e Germania. 3600 posti letto in meno solo nel Lazio governato da Zingaretti, con un numero impressionante di ospedali chiusi o fortemente depotenziati in pochi anni. Ciò è particolarmente evidente in provincia di Latina dove, come ripetiamo da tempo, la politica dei pochi centri ospedalieri residui quali Formia e Latina a discapito della rete capillare di nosocomi e Pronto soccorso cui eravamo abituati quali il “Di Liegro“ di Gaeta, mostra già in condizioni comuni effetti fallimentari.
Nella situazione odierna a maggior ragione ogni ora che passa desta più allarme alla luce delle ben note criticità presenti ed il “Dono Svizzero” di Formia appare sempre meno idoneo a fronteggiare da solo l’evolversi degli eventi. Oltre al danno giunge adesso anche la beffa del provvedimento annunciato da Casati, Direttore della ASL, che ha deciso di prendere la palla al balzo per chiudere nelle ore notturne gli ex Punti di Primo Intervento, già recentemente declassati a Punti di Assistenza Territoriale, al fine di concentrarne il personale sull’Ospedale di Formia. L’alibi dell’emergenza sembra consentire un provvedimento da tempo ambito dalla direzione aziendale che potrebbe rilevarsi definitivo. Un’iniziativa che a lungo abbiamo contrastato con successo al fianco dei cittadini in quanto parte di quel disegno di smantellamento di cui oggi vediamo gli effetti catastrofici. Il rischio comune ed il senso di coesione invocato da più parti per affrontarlo rischiano di essere adoperati in modo del tutto strumentale per coprire le gravissime responsabilità politiche ampiamente trasversali, trasformando addirittura gli autori delle peggiori nefandezze contro la salute pubblica in eroi e benemeriti.
L’attuale Governo nazionale, che agisce in piena continuità con i precedenti, ostenta nuovi palliativi per curare le ferite da lui stesso inferte al nostro sistema sanitario. La nostra Giunta Regionale, che ha come Presidente il Segretario del PD, socio al governo della nazione e liquidatore instancabile di ospedali laziali, rassicura i cittadini e promette grandi vittorie. Gaeta però non è da meno. Personaggi di LEU e Sinistra Italiana, grandi supporter di Zingaretti e del Partito Democratico, i cui referenti sono al governo del Paese e della regione, tentano di improvvisarsi improbabili tutori della sanità pubblica e difensori di ciò che resta del nosocomio cittadino dietro le mentite spoglie dell’ennesimo pseudo Comitato civico. Forse tuttavia è ancora una volta il Sindaco Mitrano a superare tutti per sfacciataggine. Dopo avere assistito per anni imperterrito e collaborativo allo smantellamento degli ultimi servizi offerti dall’Ospedale della città che amministra si erge ora a paladino della nostra salute e fa la voce grossa contro gli incompetenti di Palazzo Chigi.
Noi comunisti al contrario, forti del fatto che coerentemente ed in tempi non sospetti abbiamo sempre combattuto le politiche che questi signori strenuamente sostengono, non smetteremo di rivendicare un sistema sanitario pubblico, diffuso sul territorio, efficace e completamente gratuito anche per evitare che circostanze drammatiche simili a quelle che la nostra comunità sta vivendo non tornino a ripetersi.


PARTITO COMUNISTA - SEZIONE “MARIANO MANDOLESI” - GAETA

domenica 1 marzo 2020

RIFIUTI, ACQUA ED ALTRI SERVIZI PUBBLICI CON CONTROLLO OPERAIO:


SABATO 29 IL PC HA LANCIATO LA SUA PETIZIONE


Sabato 29 febbraio i militanti del Partito Comunista di Gaeta hanno percorso le vie del centro cittadino illustrando il contenuto della petizione appena lanciata per la gestione pubblica dei rifiuti e di altri importanti servizi tra cui quello idrico. Sono state raccolte già numerose firme toccando con mano come il tema trattato sia sentito e la proposta goda di ampio consenso. Non c’è da stupirsi vista la vasta gamma di risultati catastrofici collezionata dalla gestione privata, dall’acqua ai rifiuti. A maggio 2020 scade il contratto con la società ECOCAR per la nettezza urbana. Come ogni altra gestione affidata a privati che perseguono l’unico obiettivo del profitto economico sono emersi problemi quali il mancato rispetto dei diritti dei lavoratori fino ai forti e ripetuti ritardi nel pagamento degli stipendi, i costi insostenibili, le tasse alte, i gravi rischi di infiltrazioni malavitose, la dubbia aderenza alle clausole contrattuali, i disservizi di vario genere.
Per questo la petizione popolare indirizzata all’Amministrazione chiede la gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti e di altri quali la farmacia comunale, i servizi sociali, culturali, per l’infanzia, di manutenzione del verde pubblico, cimiteriali, di promozione e ricezione turistica, balneari, dei parcheggi, nonché del servizio idrico in forma consortile, attraverso l’unico strumento disponibile autenticamente pubblico: L’Azienda Speciale. Bisogna chiarire infatti che il modello della società di capitali non rappresenta un’alternativa alla gestione privata come spesso si vuol far credere, nemmeno nel caso in cui il Comune ne detenga tutto il capitale. Queste società sono infatti soggetti di diritto privato che godono di autonomia quasi assoluta e rispondono alla logica del profitto, inoltre esse sono perfettamente compatibili con l’ingresso futuro di investitori privati. Non è un caso se il modello della vicina “Formia rifiuti Zero”, che si cerca di presentare come virtuoso, ripropone in realtà la maggior parte delle problematiche proprie delle peggiori gestioni private.
Chiediamo inoltre che l’Azienda Speciale venga affiancata da un Comitato dei lavoratori che svolga la funzione di proposta, controllo e verifica degli obiettivi. Questo non solo per garantire migliori condizioni ai dipendenti ma perché si ritiene che gli addetti dei settori interessati siano le figure più indicate a comprendere e risolvere le problematiche dei servizi coinvolti oltre che i più idonei a svolgere una funzione di controllo diretto a nome di tutta la comunità. Tale Comitato previsto dallo statuto societario verrà eletto democraticamente tra i lavoratori dei vari servizi cittadini. Sabato 9 Maggio presso Piazza Capodanno presenteremo la nostra proposta in un’assemblea conclusiva. Tutti i cittadini di Gaeta possono sottoscrivere fin da ora la petizione presso le edicole, gli altri esercizi commerciali aderenti, presso la sede del PC in Via Indipendenza 206 ogni martedi dalle 17 alle 19 e in occasione delle altre numerose raccolte che il Partito sta predisponendo nelle piazze e per le strade di Gaeta. Chiunque intende approfondire o fornire il proprio contributo fattivo alla raccolta può contattare il PC o ricevere ulteriori informazioni consultando la pagina facebook: Partito Comunista – Gaeta – Sez. “Mariano Mandolesi”.   


PARTITO COMUNISTA- SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA