"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

lunedì 2 luglio 2012

MONTI CHIAMA, MITRANO RISPONDE.


Grazie al sostegno del PDL, dell' UDC e del Partito Democratico il Governo Monti scarica sulle classi popolari il prezzo della crisi. Invece di pensare ad un'imposta patrimoniale viene introdotta l'IMU, che colpisce anche le prime case e si continuano a tagliare i fondi destinati ad enti locali e servizi pubblici, mentre il DDL Fornero colpisce i diritti di tutti i lavoratori.

Intanto a Gaeta la Giunta Mitrano segue da subito la scia tracciata dal governo nazionale, colpendo prevalentemente gli interessi dei cittadini a basso e medio reddito. La delibera appena approvata sancisce l'aliquota IMU sulla prima casa allo 0,4%, anziché determinarla al minimo dello 0,2%, come proposto da Rifondazione Comunista. Non viene introdotta la pratica del canone concordato, da noi richiesta quale unico strumento in grado di stimolare e regolare il mercato degli affitti per sanare la piaga abitativa, applicando il minimo dell'aliquota per le seconde case affittate per almeno quattro anni ad un canone sostenibile. Tanto meno viene promossa alcuna campagna di sensibilizzazione e supporto per combattere il dilagare degli affitti in nero, in gran parte stagionali. Il provvedimento si cura solo di incassare soldi e tutelare le rendite immobiliari. Intanto migliaia di appartamenti resteranno vuoti o saranno affittati ai vacanzieri e i giovani continueranno a cercare casa altrove.

Viene aumentata del 15 % la Tarsu, con la promessa di introdurre un ciclo di raccolta differenziata, vana e demagogica in assenza di qualunque accordo in merito con l'azienda erogatrice del servizio. Viene innalzata anche l'addizionale IRPEF. Viene aumentato il costo dei servizi scolastici e delle rette dell'asilo comunale, già onerose per le fasce a basso reddito, a fronte di strutture fatiscenti e inadeguate, anziché introdurre l'esenzione totale per le famiglie in difficoltà. Complessivamente i provvedimenti della giunta Mitrano costeranno circa 800 Euro in più all'anno per ogni famiglia di Gaeta. Una somma ragguardevole per le categorie già sofferenti a causa della crisi.

MITRANO HA SUBITO MOSTRATO IL SUO VERO VOLTO. DIFENDE RENDITE E PRIVILEGI A DISCAPUTO DEI LAVORATORI, DEI DISOCCUPATI E DEI GIOVANI PRECARI.
BISOGNA FERMARLO!