"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

martedì 22 settembre 2015

Appalto di illuminazione a Itri: Rifondazione si unisce all'appello dei cittadini rivolgendosi al Commissario Prefettizio.



Più di un anno fa Rifondazione Comunista denunciò in solitudine la privatizzazione in corso del servizio di illuminazione pubblica di Itri sottolineando come, sul modello di quanto già accaduto ad esempio nella gestione dell'acqua e del cimitero comunale, l'ingresso dei profitti avrebbe condotto anche in questo ambito ad un servizio inadeguato a svantaggio dei cittadini. Oltre a ciò rimarcammo come tali scelte aumentassero notevolmente il rischio di infiltrazioni malavitose. Sottolineammo pubblicamente come gli obiettivi auspicabili del risparmio energetico, economico e della tutela ambientale fossero possibili e più convenienti attraverso un intervento pubblico. Purtroppo la "defunta" maggioranza a sostegno di De Santis proseguì inesorabile sulla propria strada e ad oggi le nostre previsioni si sono già mostrate esatte. L'affidamento alla ditta “D'Urso impianti SRL” per un periodo di ben 15 anni in cambio di 2 milioni e 370 mila Euro, IVA esclusa, ha mostrato da subito conseguenze disastrose. L'imposta comunale TASI continuerà a gravare pesantemente sulle tasche dei residenti colpendo in modo particolare le fasce più deboli, mentre i proventi del tanto sbandierato risparmio energetico, prodotto dall'istallazione di luci al LED, sono destinati a rimpinguare unicamente le tasche dei privati. A fronte di un canone annuo salato e costante, che rimarrà per lo meno invariato negli anni a venire, solo la ditta D'Urso guadagnerà sull'abbattimento dei consumi. I primi interventi messi in atto dal gestore sugli impianti cittadini si attestano intanto su livelli qualitativi a dir poco scadenti, di dubbia rispondenza alle clausole contrattuali e addirittura alle normative regionali in vigore riguardanti l’inquinamento luminoso (L.R. n. 23/2000, D.G.R. n. 447/2008). Numerosi cittadini denunciano infatti come i LED installati nel centro storico siano del tutto inadeguati al contesto ed abbiano snaturato completamente l'aspetto originario di suggestivi quartieri come “S. Angelo”. Qui le accecanti luci bianche entrano prepotentemente anche in molte abitazioni illuminandole a giorno. Paradossalmente altri quartieri lamentano invece un livello di illuminazione di gran lunga insufficiente. Entrambi i casi sono frutto di interventi all'insegna della più completa improvvisazione sotto gli occhi di tutti, che hanno avuto il risparmio della ditta sulle spese spettanti come minimo comun divisore ed unica ragione. L'intervento promesso di potenziamento della rete cittadina non è stato eseguito e la maggior parte dei pali della luce vecchi e fatiscenti non sono sati sostituiti. La ditta si è limitata a riverniciare qualche lampione e a sostituire le sole lampadine con prodotti di ignota e dubbia qualità, privi di potenziometro e con modalità di intervento spesso imbarazzanti (si è fatto ricorso in alcuni casi a carta stagnola e spillatrici, o si osservano fili elettrici scoperti!). Guarda caso la sostituzione delle luci eseguita è l'unico intervento che consente il risparmio sui consumi, corrispondente al guadagno della ditta che peraltro ha già incassato un lauto anticipo sulla cifra complessiva. E' bene ricordare che interventi simili, anche in alcuni comuni limitrofi, hanno previsto invece l'istallazione di impianti di ultima generazione predisposti per la connessione wireless ad internet e sistemi di videosorveglianza. Non da ultimo bisogna rimarcare che la stessa ditta, sulla base di un appalto praticamente identico, ha subito da poco un provvedimento di revoca ad opera del TAR nel vicino comune di Fondi, a seguito di ricorso presentato dalla società concorrente. Gli organi competenti hanno infatti accertato la mancata rispondenza al disciplinare di gara. Le incongruenze accertate dalla sentenza riguardano il mancato possesso del requisito di aver svolto interventi della stessa natura su almeno 4000 punti luce per altre pubbliche amministrazioni nei tre anni precedenti e le mancate qualifiche richieste per il lavoro di progettazione. A nostro avviso identiche incongruenze potrebbero essere ravvisate per l'affidamento ricevuto nel comune di Itri. Sarebbe quanto meno doveroso accertarlo immediatamente oltre a verificare possibili inadempienze relative alle condizioni del bando. Ci uniamo pertanto ai cittadini che hanno intrapreso una petizione popolare indirizzata al Commissario prefettizio documentando quanto esposto ed invitiamo tutti a sottoscrivere il testo presso il Pub "I Miserabili", il "Pozzo dell'artista" e l'edicola centrale o in occasione dei banchetti che presto saranno predisposti in Piazza. Qualora il Commissario e le autorità competenti ravvisassero gli estremi per la revoca dell'appalto facciamo appello affinché il servizio torni ad essere pubblico, ritenendo la privatizzazione selvaggia la vera origine delle problematiche riscontrate. Nella speranza che presto altre aggregazioni politiche e associazioni si uniscano a questo appello ricordiamo che le stesse forze responsabili di quanto accaduto e molto altro presto torneranno a chiedere senza vergogna il vostro voto!
CIRCOLO PRC "MARIANO MANDOLESI"

giovedì 10 settembre 2015

CHE FINE HA FATTO IL “MUSEO FANTASMA”?

Rifondazione Comunista  interroga Sindaco ed ente Parco sull’ennesimo spreco.


L’Amministrazione Mitrano passerà forse alla storia come “la Giunta degli sprechi” sperperando milioni di Euro in rotonde, marciapiedi, verde pubblico e assurdi progetti faraonici al costo salatissimo di una politica finanziaria irresponsabile e di una tassazione iniqua. Intanto continua a non investire risorse adeguate per fattori ben più necessari quali servizi, strutture pubbliche funzionali, politiche sociali o interventi che migliorino l’offerta turistica con serie ricadute economiche, settori nei quali si registrano invece tagli e scelte difficilmente comprensibili. E’ il caso del Museo sulla flora e la fauna marina e del Golfo, parte del più ampio complesso “Real Museo Ferdinando”, nel cuore di Monte Orlando e all’interno dell’area delle polveriere. Il sito, inaugurato in pompa magna da oltre tre anni, non è mai stato aperto al pubblico e risulta ancora misteriosamente precluso. Contiene numerose riproduzioni in scala naturale di animali marini, molti schermi e computer destinati alla trasmissione di illustrazioni audiovisive, alcuni dei quali addirittura connessi tramite telecamere Wireless ai nidi del falco pellegrino. Tutto da tempo ultimato e a quanto ci risulta in perfetta conformità con le norme vigenti. Un allestimento costosissimo e all’avanguardia frutto di studi approfonditi per cui vennero investiti fondi copiosi, che ora giace completamente inutilizzato e rischia di deteriorarsi o di essere preda di facili furti. L’Area peraltro include un belvedere considerato tra i più belli e suggestivi di Gaeta, prima accessibile a tutti, ora chiuso e destinato all’oblio con l’adiacente museo. Eppure proprio le bellezze storiche e paesaggistiche del nostro Parco avrebbero potuto e dovuto contribuire a rafforzare quell’offerta necessaria per sviluppare un turismo di qualità che travalicasse le settimane estive appena trascorse, oltre a donare agli stessi residenti e alle scuole del territorio altri stimoli culturali e bellezze. A questo si aggiunga che il servizio di bus navetta che prima rendeva accessibili numerosi importanti siti storici, naturalistici e religiosi di Monte Orlando anche a molti cittadini soprattutto anziani o con problemi di deambulazione è stato da tempo di fatto soppresso. Colpisce e lascia sgomenti in modo particolare che tali scelte siano frutto di una maggioranza capeggiata da un Sindaco che ha svolto a lungo proprio la funzione di Commissario Straordinario dell’Ente Parco. Il complesso museale di cui parliamo fu in verità voluto e realizzato dalle precedenti amministrazioni. Non ci risulta tuttavia che i loro rappresentanti, oggi seduti tra i banchi dell’opposizione consiliare, abbiano sollevato in merito adeguate richieste e obiezioni, come del resto ciò non avviene per gran parte dell’operato di questa Maggioranza.  Numerosi cittadini che hanno a cuore il nostro patrimonio ci hanno invece interpellato chiedendo con forza e indignazione quali siano le motivazioni per cui il sito risulti ancora chiuso e per le quali lo stesso Primo Cittadino avrebbe preteso che rimanesse tale, senza tuttavia spiegarne le ragioni. Pretendiamo pertanto che tali motivazioni, ammesso che esistano, vengano fornite pubblicamente e qualora ne emergessero di valide chiediamo che l’ente Parco e l’Amministrazione comunale agiscano in sinergia per porre fine in tempi rapidi a questa vergogna. 

 Circolo PRC “Mariano Mandolesi”         

mercoledì 2 settembre 2015

BILANCIO FESTA DI LIBERAZIONE 2015 E NUMERI VINCENTI LOTTERIA.



Si è chiusa il 30 Agosto a Gaeta la sedicesima edizione della Festa di Liberazione. Un evento durato tre giorni e svoltosi come al solito nel centro cittadino a pochi metri dal Comune, il cui bilancio in termini politici, organizzativi e di partecipazione è risultato estremamente positivo ripagando pienamente i militanti comunisti dei propri sforzi. Da venerdì a domenica le bandiere rosse e gli emblemi del lavoro hanno sventolato ancora una volta al fianco di cittadini e antagonisti generando l'entusiasmo di molti ed il livore di pochi noti. In occasione dei dibattiti serali si è riscontrata una presenza numericamente consistente ed un grande coinvolgimento dei soggetti interessati dalle tematiche trattate, con in testa i lavoratori delle aziende del territorio in crisi e della scuola. Numerosi anche gli interventi dal pubblico in occasione del confronto sull'Euro con lo studioso Domenico Moro. Anche la parte musicale della festa ha destato grande attenzione e apprezzamento a partire dall'esibizione del noto musicista napoletano Daniele Sepe che ha attratto un vasto pubblico da tutto il circondario, seguita dalle esibizioni di gruppi rock della zona con la collaborazione fuori programma di Roberto Perciballi, cantante del noto gruppo "Bloody Riot", e la performance del maestro Antonio Palladino che ha stimolato i presenti al ballo del liscio e del latinoamericano. Vivo interesse è stato destato nei tre giorni anche dalla mostra di Giuseppe Pignatiello "Da Odino e i Vikinghi a Inri Band" come dagli stand di artigianato e dalle altre esposizioni. Anche la cucina gustosa e i prezzi contenuti e popolari hanno generato grande consenso. Al di là dei singoli elementi positivi della festa sono alcuni aspetti complessivi che non devono sfuggire. Primo: Nel dilagare dei movimenti politici ormai completamente privi di un corpo militante e di una base che partecipi ai processi decisionali, ove l'impegno di pochi (a Gaeta più che altrove) è solitamente finalizzato a personalismi e logiche affaristiche o di potere, decine di comunisti hanno dedicato ancora una volta gratuitamente il proprio tempo e lavoro con generosità al consolidamento della propria organizzazione, strumento di emancipazione degli sfruttati. Secondo: La festa non è stata solo un'occasione di confronto e divertimento ma ha suggellato definitivamente l'alleanza ormai solida tra i Comunisti ed i comitati di lotta locali in cui militano, i cui rappresentanti erano presenti in gran numero, rafforzando il fronte antiliberista e anticapitalista che rappresenta ormai a Gaeta l'unico vero argine contro il Partito Unico del centrodestra e del centrosinistra. Aspettando la prossima edizione di seguito l'elenco dei numeri vincenti della lotteria popolare: 
1) Tablet n 1040 
2 ) Bicicletta n 816 
3) Caffettiera n 1350 
4)Mini Crociera offerta da Kilroy n 34 
5) Piercing offerto da L'Altra Metà n 1020 
6) Ingresso per 2 al Woodpark n 1149 
7) buono 30 euro donna offerto da Kafbel n 1489 
8) buono 30 euro offerto da Pizza Boom Boom n 1365 
9) libro "Club Bilderberg" Domenico Moro n 1306 
10) Cornice offerta da Stefano e Veronique n 940 
11) 1 Kg di Caffè  n 1604

Circolo Prc "Mariano Mandolesi"