Dal
poco che emerge le vere differenze tra i tanti candidati a Sindaco
saranno come sempre scarse o apparenti. Tutti si concentrano su
indotto turistico, destagionalizzazione, creazione di ricchezza. Temi
importanti, ma in una città con le caratteristiche attuali di Gaeta
la questione più essenziale per creare da subito occupazione è come
ridistribuire la ricchezza, attualmente concentrata maggiormente
nelle mani di pochissimi. Lo dimostra chiaramente il fatto che
l'emigrazione di massa tuttora in corso, che ha portato Gaeta a
perdere oltre tremila residenti dal 1980 ad oggi e ad essere una
delle città con la più alta percentuale di anziani della provincia,
è iniziata proprio in anni in cui le più grandi aziende locali
erano ancora attive sul mercato, il turismo andava a gonfie vele e
determinati patrimoni e rendite si accrescevano ulteriormente. Il
fatto che nessuno oltre a noi ponga in risalto questo dato conferma
l'irriducibile differenza della mia candidatura e di noi Comunisti da
tutti gli altri contendenti. In attesa che a breve il nostro
programma venga definito per intero con i Comitati di lotta cittadini
inizio a presentare le nostre proposte riguardanti il lavoro, punto
centrale che ci contraddistingue, la cui carenza e bassissimo livello
di garanzie e difesa sono tra le principali cause di atrofia di
questa città.
- Proponiamo
innanzitutto la creazione di un'Azienda Speciale multiservizi
municipale e interamente pubblica che venga affiancata da un
organismo democratico di controllo dei lavoratori appositamente
istituito dal Comune. Come è noto in alcuni settori quali la
nettezza urbana o il servizio idrico sarebbe peraltro possibile
consorziarsi con altri comuni limitrofi. Tale azienda potrà gestire
i servizi più disparati oltre al ciclo dei rifiuti, quali la cura
del verde pubblico, la manutenzione stradale e l'illuminazione
cittadina, spazi sportivi e culturali, le spiagge, i parcheggi, il
trasporto cittadino, un ostello comunale ed altre strutture
ricettive, i finora trascurati servizi di promozione del territorio,
guida turistica alle bellezze della nostra città, gestione delle
strutture museali già esistenti e tanto altro.
Esistono
ad esempio settori quali quello della balneazione in cui si impongono
attualmente condizioni scandalose con paghe giornaliere di 30 € per
12 ore lavorative, senza diritti di alcun tipo né continuità, come
testimoniato da una nostra recente inchiesta operaia tra i dipendenti
stagionali. Tali settori finalmente possono essere sottratti
all'oligopolio privato degli stabilimenti e gestiti pubblicamente.
Grazie ad un'azienda pubblica questi servizi garantirebbero centinaia
di posti di lavoro stabili, con paghe e condizioni dignitose, ma
soprattutto non più stagionali grazie alla possibilità di cambiare
periodicamente mansioni. Ovviamente tutte le assunzioni andrebbero
gestite con la massima trasparenza e riassorbendo le figure già
impiegate nei settori citati. Oltre a creare lavoro garantito il
comune controllerebbe direttamente settori strategici per lo sviluppo
cittadino, si potrebbe giungere ad un abbassamento delle esorbitanti
tariffe pagate dai cittadini, ad un miglioramento della qualità e
dell'efficienza dei servizi oltre che eliminare il grave rischio di
infiltrazioni malavitose, la corruzione e le irregolarità negli
appalti tristemente note grazie ai recenti fatti di cronaca.
Altro
aspetto centrale del nostro programma riguarderà il rilascio o il
rinnovo di licenze e concessioni, ambito nel quale le garanzie sul
lavoro ed il numero di assunzioni previste diventeranno l'aspetto
dirimente. Aspetti fondamentali del nostro programma riguarderanno
anche il rapporto con le aziende in crisi o in fase di dismissione di
Gaeta. Non si può non ricordare come dall'Italcraft alla Panapesca,
fino allo stabilimento della Pozzi Ginori e alla cantieristica in
genere si siano persi negli ultimi anni centinaia di posti di lavoro
senza che le amministrazioni muovessero un dito o non si schierassero
addirittura apertamente con la proprietà, assecondandone in vario
modo i progetti di smantellamento. È nostro obiettivo invece
difendere i lavoratori. Come?
- Innanzi
tutto negando concessioni, varianti al Piano regolatore o atti
amministrativi di qualunque tipo in favore delle aziende che
licenziano, che non investono sul territorio o non rispettano gli
accordi perché intendono portare avanti sulle aree interessate
progetti speculativi. Ciò va applicato anche facendo sentire il
proprio peso all'interno degli enti superiori di cui il Comune fa
parte, come l'Autorità Portuale che gestisce l’ambito territoriale
entro il quale molte di queste aziende in crisi sono ubicate e altre
attività in qualche modo legate al porto di Gaeta potranno nascere.
- Inoltre
il Comune istituirà un apposito fondo e fornirà assistenza legale
per quei lavoratori che intendano acquisire, recuperare, riconvertire
del tutto o in parte le attività produttive in crisi o fallite, su
modello della MANCOOP di Castelforte.
Dal nostro
confronto serrato con il "Comitato Popolare di Controllo sui
Lavori Pubblici" inoltre sono emerse altre importanti proposte
per favorire il lavoro, l'economia locale e la legalità.
- Il
Project Financing, ampiamente promosso dall'attuale amministrazione,
verrà completamente bandito in quanto metodo di favoreggiamento dei
privati a discapito degli interessi collettivi.
Esso
infatti prevede l'investimento di cospicue somme da parte delle ditte
appaltatrici per la realizzazione dei progetti, le quali recuperano
tali cifre e generano profitti durante la successiva gestione diretta
sfuggendo spesso completamente al controllo pubblico, grazie ad uno
sfruttamento estremo e inaccettabile della manodopera, all'incremento
delle tariffe durante il periodo di gestione e all'abbassamento della
qualità nella realizzazione delle opere. Inoltre è noto come di
solito le ditte locali, le quali generalmente impiegano una
percentuale maggiore di lavoratori del posto, non siano in grado di
permettersi tali investimenti iniziali e di competere con aziende i
cui capitali hanno in molti casi dubbia provenienza. Basta verificare
dove si trovi la sede legale di numerose delle ditte vincitrici negli
ultimi anni.
- Con
finalità simili, nella tutela dei lavoratori e nel rendere
competitiva un'economia pulita e del territorio, si ridurrà al
minimo il ribasso nelle gare d'appalto e si eviterà quanto possibile
il ricorso agli affidamenti diretti con procedure d'urgenza, grazie
ai quali si è troppo spesso veicolata corruzione e ridotto il
controllo sulle ditte affidatarie oltre a dilatare indebitamente le
spese.
BENEDETTO
CROCCO
CANDIDATO A
SINDACO DI GAETA