"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

mercoledì 17 luglio 2013

Gaeta contro la crisi:

Il 20 Luglio Rifondazione Comunista lancia un'assemblea pubblica sulla difesa del lavoro.



Sabato 20 Luglio alle ore 18:00 in Piazza “V.Capodanno” a Gaeta, Rifondazione Comunista ha convocato un'assemblea pubblica intitolata “Contro la crisi: Riprendiamoci il futuro”. Verrà trattato il tema di come affrontare le tante crisi che colpiscono le realtà produttive del nostro territorio e la creazione di un coordinamento permanente tra i lavoratori di aziende quali L'Italcraft, la Pozzi Ginori e la Panapesca, ma anche dell'esigenza di una rete più estesa di contatti e iniziative comuni tra le fabbriche in lotta. La crisi delle industrie locali non è un caso isolato ma un esempio lampante di quanto accade in gran parte della provincia di Latina e della regione Lazio, così come in tutta Italia e a livello internazionale. Simili sono le cause vere o presunte, le dinamiche innescate, le ricette di ristrutturazione o smantellamento attuate dai padroni, così come simili sono spesso pure gli esiti delle vertenze e dei tavoli istituzionali. Sono oramai invece diverse e poco note le lotte intraprese che hanno saputo cambiare in positivo il corso di eventi che sembravano ineluttabili. Ciò che spesso manca è proprio il coordinamento e la solidarietà tra lavoratori che vivono lo stesso dramma, la capacità di trasmettere ad altri la preziosa esperienza di errori da non ripetere ma anche di conquiste da imitare. Per questo il PRC invita soprattutto i dipendenti delle aziende di Gaeta e del Golfo, che subiscono la minaccia di perdere il lavoro o subire uno sfruttamento crescente, ad un confronto pubblico con i lavoratori di realtà quali la Mancoop di Castelforte, i Cantieri Megaride di Napoli e le Officine Zero di Roma che hanno avuto la forza e la capacità di reagire ed auto organizzarsi, riappropriandosi del proprio destino. L'invito è esteso naturalmente a tutta la cittadinanza e alle altre realtà produttive della nostra martoriata provincia. Il Dibattito sarà introdotto e moderato da Claudio Picazio, Segretario politico del Circolo PRC “Mariano Mandolesi” di Gaeta. Seguiranno interventi di Andrea Fioretti del Coordinamento Lavoratori Autoconvocati, di un rappresentante delle Officine Zero di Roma, di Alessandro Parrella a nome della ManCoop (ex Evotape, già Manuli) di Castelforte e di Luigi Izzo in qualità di Presidente della Cooperativa “Cantieri Megaride” di Napoli. Tutte realtà che hanno fatto della lotta e dell'autogestione la propria bandiera vincente. Seguirà un dibattito aperto al pubblico e concluderà Benedetto Crocco, responsabile Lavoro del Circolo PRC "Mariano Mandolesi" di Gaeta.

martedì 9 luglio 2013

RIPETITORE NELLO STADIO: Rifondazione Comunista propone il boicottaggio della struttura e di Serapo Village

 

 L'installazione dell'enorme ripetitore di telefonia ed internet mobili all'interno dello Stadio “Riciniello”, proprio nel cuore della città e a pochi metri da numerose abitazioni, conferma quanto denunciamo da tempo. La scelta scellerata che rischia di danneggiare gravemente la salute di cittadini, oltre al valore paesaggistico di Gaeta, mostra ancora una volta l'asservimento dell'Amministrazione Mitrano nei riguardi di ristretti interessi privati, a danno della collettività. La stessa tendenza già mostrata in occasione della recente privatizzazione delle strutture sportive comunali, tra cui lo stesso Stadio, che ha prodotto in breve tempo prevedibili aumenti di canoni d'affitto e rette per le società sportive ed i cittadini. La gravità di quanto sta accadendo tuttavia è incomparabilmente maggiore, come mostrano le angoscianti statistiche riguardanti l'incremento di tumori e altre patologie prodotte da campi elettromagnetici ben più blandi di quelli che saranno emessi da questa orrenda torre d'acciaio. Appare frutto della stessa logica l'utilizzo dell'antenna per potenziare l'impiego di Internet mobile a pagamento, mentre non si è voluto comprendere l'istallazione di una rete WI-FI gratuita nell'affidamento dell'illuminazione pubblica. Ciò malgrado il Comune preveda di elargire ad una società privata circa 700 mila euro annui per curarsi dell'illuminazione e i nuovi lampioni siano già predisposti per la rete. Lascia sbigottiti inoltre il modo di agire di una amministrazione che continua a prendere decisioni di questo tenore senza il minimo coinvolgimento della società civile, in barba alle tante promesse tra cui molti ricorderanno addirittura l'istituzione del “Bilancio Partecipativo”. Al contrario, anche il semplice rilancio e coinvolgimento di Comitati di Quartiere democratici o di una qualunque altra forma di consultazione popolare non viene neppure contemplata. Considerata l'estrema gravità della situazione e l'altissimo rischio rappresentato da questo ripetitore e dagli altri che lo seguiranno, Rifondazione Comunista di Gaeta invita tutte le società sportive e il gestore del campo ad astenersi dal pagamento dei canoni versati per l'utilizzo dello Stadio “Riciniello” e a non impiegarli fin quando non verranno garantite per il futuro le condizioni minime di sicurezza necessarie al suo utilizzo e l'antenna non sarà ubicata altrove. Proponiamo che il boicottaggio comprenda pure la manifestazione “Serapo Village” che dovrebbe partire all'interno dello Stadio dal 19 Luglio e quindi invitiamo anche allestori di stand e commercianti a ritirare la loro partecipazione a questo evento. Solo un danno economico più ingente del misero canone annuo versato dalle compagnie telefoniche per l'istallazione dell'antenna, potrà forse far cambiare idea alla Giunta Mitrano, inducendola a coinvolgere la cittadinanza nella stesura di un piano che preveda il dislocamento di questi pericolosi ripetitori lontano dal centro abitato e di un regolamento che impedisca il riproporsi di tali circostanze. Il PRC Gaeta intende coordinarsi con tutti i cittadini, le associazioni e le forze democratiche che osteggiano l'istallazione del ripetitore con la sola pregiudiziale antifascista, al fine di concordare iniziative di lotta repentine ed efficaci.