"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

venerdì 25 maggio 2018

IL PC GAETA DENUNCIA L’IMMINENTE CHIUSURA DEL PRIMO INTERVENTO

Fatta la legge gabbato lo santo. Dopo la riconferma alla Presidenza del Lazio Nicola Zingaretti prosegue inesorabile nel piano di smantellamento sistematico del servizio sanitario pubblico pontino. Nelle sue liste, non a caso, erano presenti figure vicine a cliniche private laziali.
Come previsto dal decreto regionale del 5 Luglio 2017 e da noi subito denunciato pubblicamente, a conferma dei nostri ripetuti e precedenti timori, ben 13 Punti di Primo Intervento del Lazio chiuderanno entro il 2018, sei dei quali solo nella nostra provincia. Tra questi il PPI di Gaeta. Alcune segnalazioni pervenuteci da parte di dipendenti della ASL e sindacalisti riportano che la data sarebbe già stabilita per il prossimo settembre.
Rinviare l'attuazione del deliberato a dopo le elezioni nazionali, regionali e alle prossime comunali é frutto di bieco cinismo, proprio come la scelta di attendere il termine dei mesi estivi, in occasione dei quali l'intenso traffico veicolare e la difficoltà di raggiungere la più vicina Formia rende più evidente che mai l'importanza di tali servizi. PPI quali quello di Gaeta rappresentano presidi che spesso possono fare la differenza tra la vita e la morte. Non a caso sono migliaia gli accessi registrati ogni anno non solo tra i residenti ma anche a beneficio di turisti e cittadini del circondario.
In occasione delle nostre mobilitazioni, sfociate nella raccolta di 2000 firme e nella manifestazione cittadina del 22 ottobre 2016 abbiamo sempre rimarcato come il PPI non fosse sufficiente a garantire il diritto alla salute dei cittadini chiedendo che venisse ripristinato il Pronto Soccorso sottratto anni fa insieme ai tanti reparti dismessi del "Di Liegro". Proprio in funzione di questa prospettiva tuttavia é indispensabile difendere la sussistenza dei servizi residui. Risulta necessario perché i PPI rimangono, nonostante le proprie limitazioni, i punti più vicini ed accessibili per essere presi in carica dal sistema sanitario, sottoposti in tempi rapidi ad una visita clinica ed indirizzati correttamente ove ricevere le necessarie cure mediche. Risulta importante inoltre poiché la chiusura del PPI renderebbe ancor più difficile la dura battaglia per il ripristino del Presidio ospedaliero gaetano, proseguendo sulla strada già intrapresa e fallimentare della desertificazione attorno ai grandi centri già al collasso.
Abbiamo assistito in questi anni ad una lunga serie di promesse finalizzate solo a rabbonire l’opinione pubblica ogni qual volta veniva sottratto un pezzo del nostro nosocomio , mai ripristinato né sostituito da valide alternative. Nessuna delle tante promesse è stata mantenuta come non lo saranno certamente le più recenti quali la famigerata “Casa della salute”, il mantenimento di un’ambulanza in sede o, a maggior ragione, la fantomatica creazione di un polo del golfo nella città di Gaeta, in netto contrasto con tutte le linee guida della ASL e le risorse messe a disposizione.
La responsabilità di gran parte della classe politica gaetana a partire dal Sindaco in carica nel dare pubblico credito a queste ipotesi assecondando quanto accade invece di ostacolarlo con ogni mezzo rappresenta un fatto imperdonabile di cui ogni Cittadino deve prendere coscienza. Lo stesso Sindaco Mitrano solo poco tempo fa garantiva che mai sarebbe accaduto quanto si sta verificando, anzi assicurava addirittura un potenziamento dei servizi sanitari cittadini proprio mentre la popolazione manifestava per scongiurare quanto oggi si compie.
Il Partito Comunista al contrario è determinato a mettere in atto ogni iniziativa possibile fino all’ultimo istante per mobilitare le classi popolari cittadine al fine di ostacolare la scellerata decisione di chiudere il PPI di Gaeta e continuerà a battersi contro le politiche di dismissione e privatizzazione del servizio sanitario volute dall’Unione europea, a partire dalla battaglia per il ripristino della rete capillare di centri ospedalieri quali quello gaetano, in tutta la propria piena funzionalità. Ben consapevole della difficoltà di vincere delle vertenze locali in condizioni di isolamento e del quadro generale di cui fanno parte iniziative quali la dismissione del Primo intervento di Gaeta il Partito Comunista è impegnato in una campagna di tutela del Sistema sanitario a livello regionale e proseguirà nei prossimi mesi il suo impegno nel dar voce e coordinare le varie realtà presenti sul territorio.

PARTITO COMUNISTA – SEZIONE “MARIANO MANDOLESI“ GAETA

mercoledì 16 maggio 2018

Pulizia degli arenili non in concessione, oltre il danno la beffa.


Il Partito Comunista pretende chiarezza e propone l’istituzione di un'Azienda Speciale Multiservizi Municipale.




Oltre 50 milioni di Euro in 9 anni, 2 interdittive antimafia, 2 arresti per il patron Deodati, sono questi i numeri della ditta Ego.Car, azienda che gestisce la raccolta e gestione dei rifiuti e della differenziata a Gaeta. Non si contano invece sulle dita di una mano le diverse indagini, alcune ancora in corso, in cui sono stati coinvolti i vertici della società.

Forse un ulteriore indagine dovrebbe essere aperta sulla pulizia delle spiagge libere non in concessione che secondo il contratto stipulato con il Comune spetterebbe all’azienda privata. Come Partito Comunista ci riserviamo di intraprendere qualsiasi via comprese quelle legali pur di avere chiarezza a tal proposito.

Emblematico è il caso de “l’ultima spiaggia” di Serapo lato Fontania, molto frequentata anche da bagnanti locali, oggetto nei prossimi giorni di un’iniziativa di volontariato e sensibilizzazione ambientale consistente nello sgombero generale di tutti i detriti, rami, erbacce, vetri, plastica e quant’altro sia disseminato sull’arenile e sugli scogli adiacenti.

L’iniziativa promossa dall’Associazione Montecristo è però patrocinata e finanziata dall’Amministrazione Comunale che insieme alla XII Comunità Montana del Lazio, fornirà guanti, buste e tutto il materiale necessario per procedere alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Ci sembra assurdo che chi di dovere invece di far rispettare il contratto per la raccolta dei rifiuti spenda ulteriori fondi pubblici per sopperire alle deficienze di Ego.Car, sfruttando così pure le buone intenzioni di cittadini volenterosi probabilmente inconsapevoli di questo loro diritto disatteso.  

E’ l’ennesima riprova che la privatizzazione dei servizi è un danno per l’intera comunità che paga tasse sempre più alte in cambio di servizi sempre più scadenti. E’ ancora più grave se si pensa che gli importi così alti per la Tari, tra i più elevati nel Lazio, non tengono in conto a sufficienza del reddito degli utenti come noi più volte abbiamo richiesto, e gravano così più pesantemente sulle classi popolari, mentre è stata approvata la riduzione del 30% per gli stabilimenti balneari esentati pure da obblighi di pulizia delle aree libere adiacenti.

La soluzione che da anni ormai proponiamo come Comunisti, è quella della creazione di un'Azienda Speciale Multiservizi Municipale, interamente pubblica e che venga affiancata da un organismo democratico di controllo dei lavoratori appositamente istituito dal Comune.

Come è noto in alcuni settori quali la nettezza urbana o il servizio idrico sarebbe peraltro possibile consorziarsi con altri comuni limitrofi. Tale azienda potrà gestire i servizi più disparati oltre al ciclo dei rifiuti, quali la cura del verde pubblico, la manutenzione stradale e l'illuminazione cittadina, spazi sportivi e culturali, una mensa comunale, un ostello comunale ed altre strutture ricettive, i parcheggi, il trasporto pubblico cittadino, il servizio di promozione del territorio e guida turistica alle bellezze della nostra città, la gestione delle strutture museali già esistenti, le spiagge, l’assistenza ad anziani e diversamente abili e tanto altro.


Partito Comunista sezione “Mariano Mandolesi” Gaeta.

martedì 1 maggio 2018

ELEZIONE PROVINCIALE: CHI E IN NOME DI COSA I NOSTRI CONSIGLIERI HANNO VOTATO IN SEGRETO?


Domenica 29 Aprile è stato eletto il nuovo Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici del Partito Democratico, Sindaco di Pontinia. La maggior parte dei cittadini della nostra provincia neppure lo sa.
Ciò non è dovuto solo al crescente distacco fra ceto politico e corpo elettorale ma soprattutto al sistema elettorale stesso utilizzato, quello previsto dalla riforma Delrio che ha delegato in secondo livello a Sindaci e Consiglieri comunali le elezioni delle cariche provinciali. Con la scusa di efficienza e austerità si è sottratto così potere diretto ai cittadini, lasciando praticamente invariati i costi istituzionali e gli sprechi degli enti controllati: un ulteriore attacco agli intenti della Costituzione portato avanti da Renzi e soci per favorire la concentrazione del potere politico in mano a soggetti consociati asserviti agli interessi capitalisti. Questo provvedimento è stato contestato nella nostra provincia soprattutto da noi Comunisti con mobilitazioni e campagne. Attorno a noi oggi c’è il silenzio ed è facile spiegarlo visto il livello di collusione fra i partiti maggiori e l’ormai palese voltafaccia dei cinquestelle, piegati pure essi oramai ai progetti multinazionali ed antipopolari del FMI, dell’UE e della NATO.
Si fa presto a dimostrarlo anche a livello locale. Medici è stato eletto con i voti dei Consiglieri comunali del PD di Moscardelli e di Forza Italia di Claudio Fazzone. Secondo alle elezioni della Presidenza è arrivato Damiano Coletta, Sindaco di Latina, ex baluardo delle liste civiche “arancioni” votato ora da quel che resta del centrosinistra, comprese parti del PD che oramai sembra più un cartello fra bande che un partito. Terza ed ultima votata Giada Gervasi, Sindaco di Sabaudia sostenuta proprio da quelle liste civiche la quale indistinta trasversalità e inconsistenza ideologica ha potuto mettere assieme al momento dell’elezione provinciale voti dalla Lega a parti della screditata sinistra, passando per l’area destra di Pirozzi. Dei grillini, che pure hanno un Consigliere comunale nella vicina Itri, non conosciamo invece preferenze.
Gaeta è quella città nella quale di fatto Forza Italia e Pd già governano assieme da anni, senza una vera opposizione. Le liste civiche mai come qui hanno palesato il loro essere semplice asettico contenitore elettorale in attesa di collocamento per i suoi membri eletti. Articoli di giornale tempo fa dicevano che i Consiglieri comunali di Gaeta avrebbero votato tutti per Medici ad eccezione di Emiliano Scinicariello che sosteneva Coletta. E’ vero tutto ciò? I gaetani impossibilitati al voto da una legge antidemocratica devono poterlo sapere. Ci piacerebbe a maggior ragione conoscere il voto di Consiglieri comunali quali Luigi Passerino, già candidato sindaco e autoproclamato paladino della partecipazione civica, i cui laboratori politici di rapporto diretto con la città sono stati chiusi il giorno stesso della sua sconfitta elettorale. Come si è collocato? Vorremmo saperlo anche perché dai pochi interventi pubblici fatti finora si sarebbe portati a pensare che sostiene più il sindaco Mitrano che i cittadini che lo hanno eletto.
In quanto Partito Comunista di Gaeta ci interesserebbe conoscere invece come hanno votato il nostro Sindaco e i nostri Consiglieri. Il voto provinciale infatti non è palese, dà per legge peso elettorale diverso ai Consiglieri in base al numero di abitanti della propria città e si rinnoverà fra due anni sempre con questo metodo indiretto per l’elezione del Consiglio provinciale. Se di questi ultimi rappresentanti istituzionali non possiamo decidere alcunché, almeno vorremmo sapere cosa hanno deciso in segreto i nostri Consiglieri comunali al posto nostro.
Ad ogni modo, tutta questa storia ci conferma ancora una volta che per le classi popolari e i lavoratori la via per riconquistare forza politica non passa attraverso la delega, l’antipolitica e il falso mito di liste civiche e movimenti, ma piuttosto tramite la riappropriazione diretta degli strumenti popolari di massa quali i sindacati di classe e i partiti con chiare posizioni ideologiche ed organizzazioni salde. Fra questi il più efficace non può che essere ancora una volta, come è stato in modo vincente in passato, un grande Partito Comunista basato sulla militanza e la lotta. A Gaeta così come nel resto d’Italia noi lo stiamo costruendo.

PARTITO COMUNISTA – SEZIONE “MARIANO MANDOLESI” GAETA