Esito inconcludente
dall'incontro con l’Assessore Leccese. Il Comitato degli Inquilini per il
Diritto alla Casa informa il Prefetto sulla situazione degli sfrattati
La Manifestazione per il Diritto alla Casa del 9 Maggio ha
sorpreso e messo a disagio l'Amministrazione comunale. La partecipazione e il
clamore seguito sono sopraggiunte inattese per chi pensava invece di lasciare
consumare un misfatto nel totale silenzio dopo averlo innescato. Tuttora
risposte e azioni da parte di Sindaco e assessori sono assenti o aleatorie,
sicuramente non adeguate ad affrontare l'emergenza abitativa cittadina,
soprattutto quella degli abitanti di Casa Tosti ai quali è stato notificato uno
sfratto forzoso per il 20 Maggio. Ma procediamo per ordine.
Durante la manifestazione indetta dal Comitato degli
Inquilini per il Diritto alla Casa i promotori sono riusciti ad ottenere
dall'assessore Leccese sopraggiunto quasi per caso un appuntamento per lunedì
13 per discutere della proposte del Comitato. Questa iniziativa è stata fissata
solo dopo pressioni e non era stata evidentemente programmata dall'Amministrazione
che solo qualche giorno prima definiva la manifestazione "una
strumentalizzazione politica per difendere una situazione di illegalità".
Purtroppo durante l'incontro da parte di Leccese la conversazione è continuata
sostanzialmente sulla stessa falsariga.
E' emersa la superficialità con quale l'Amministrazione ha
segnalato al Demanio la situazione dello stabile abbandonato denominato
"Palazzo Tosti" noncurante delle conseguenze per le famiglie che
l'abitavano da decenni, queste ultime definite ancora una volta "abusive"
e come tali liquidate nonostante regolare residenza e utenze pagate al Comune
stesso. Per questi cittadini, fra cui minori ed un anziano gravemente malato,
allo stato attuale rimane in piedi soltanto la proposta di accettare 2500 euro
e tentare la fortuna di trovare da disoccupati un affitto alle porte
dell'estate.
Sono emerse l'incompetenza di chi non sa rispondere con
certezza a riguardo delle segnalazioni fatte di case di edilizia residenziale
pubblica libere o occupate abusivamente, abitazioni che potrebbero essere
utilizzate per risolvere l'emergenza in questione.
Più in generale è emersa il pressapochismo e la scarsa
sensibilità di una Maggioranza che pensa di risolvere la drammatica e crescente
crisi abitativa gaetana unicamente con la cessione di qualche immobile comunale
a chi già ci abita dentro e la costruzione di solo un'altra ventina circa di
appartamenti E.R.P.
A fronte di tutto ciò il Comitato ha innanzitutto
sollecitato l'Amministrazione a richiedere l'istituzione di un Tavolo di
Concertazione con Prefetto ed altri Enti interessati in modo di affrontare la
questione dei residenti di Casa Tosti come l'emergenza sociale che essa davvero
rappresenta. A tal fine i suoi attivisti hanno già provveduto ad inviare una
lettera al Prefetto di Latina senza attendere il pressoché totale immobilismo
del Sindaco. Ricordiamo infatti che non mancano in Italia persino esempi di
requisizioni avvenute per far fronte a situazioni di emergenza abitativa quando
l'edilizia popolare non ha abbastanza risorse e alloggi disponibili per
soddisfare la domanda di abitazioni dei ceti meno abbienti.
Gaeta è una città contraddittoria con evidente scarsità di
edilizia pubblica, abbondanza di case private sfitte e crescente domanda
disattesa di abitazioni da parte soprattutto di cittadini meno agiati. Moltissimi
sono pure i cittadini costretti a muoversi fuori dalla città per trovare una
residenza. Ma questo il sindaco Mitrano e la sua squadra non sembrano averlo
ancora capito presi da altri interessi meno vitali. Oltre a un maggior impegno
per la costruzione di molti più alloggi popolari e la ristrutturazione degli
esistenti, il Comitato continua quindi a proporre, aldilà dei generici proclami
sentiti finora, una seria politica degli affitti concordati e una lotta agli
affitti in nero, oltre a una futura ridefinizione della priorità del Comune che
dia più consistenza ai contribuiti alle famiglie con redditi inferiori ai 15000
euro. Purtroppo diffidiamo da chi non ha saputo darci ancora risposte neppure
dinnanzi ad un imminente dramma. Abbiamo ben presente la latitanza della
politica cittadina su questi temi. Ad eccezione del PRC Gaeta e i suoi Giovani
Comunisti che hanno supportato il Comitato fin dal suo nascere, non abbiamo
visto né sentito l'impegno pubblico di altre forze politiche cittadine in
questi giorni. L'assenza pressoché totale delle istituzioni, dei consiglieri
comunali e dei partiti durante e dopo la Manifestazione è qualcosa di
gravissimo. A maggior ragione affermiamo che andremo avanti con altre
iniziative di lotta nei prossimi giorni con priorità assoluta per gli
sfrattati. Agli inquilini di Casa Tosti, del Mazzamariello e quanti altri
vivono il problema abitativo ricordiamo che al fine di fornire sostegno
informativo e legale in merito il Comitato ha istituito uno sportello aperto
ogni giovedì dalle 17:00 alle 19:00 presso la propria sede in Via Indipendenza
262.
Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa
comitatocasagaeta@libero.it
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