"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

venerdì 17 maggio 2013

Casa Tosti e questione abitativa. L'emergenza resta, la lotta pure



Esito inconcludente dall'incontro con l’Assessore Leccese. Il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa informa il Prefetto sulla situazione degli sfrattati 


La Manifestazione per il Diritto alla Casa del 9 Maggio ha sorpreso e messo a disagio l'Amministrazione comunale. La partecipazione e il clamore seguito sono sopraggiunte inattese per chi pensava invece di lasciare consumare un misfatto nel totale silenzio dopo averlo innescato. Tuttora risposte e azioni da parte di Sindaco e assessori sono assenti o aleatorie, sicuramente non adeguate ad affrontare l'emergenza abitativa cittadina, soprattutto quella degli abitanti di Casa Tosti ai quali è stato notificato uno sfratto forzoso per il 20 Maggio. Ma procediamo per ordine.
Durante la manifestazione indetta dal Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa i promotori sono riusciti ad ottenere dall'assessore Leccese sopraggiunto quasi per caso un appuntamento per lunedì 13 per discutere della proposte del Comitato. Questa iniziativa è stata fissata solo dopo pressioni e non era stata evidentemente programmata dall'Amministrazione che solo qualche giorno prima definiva la manifestazione "una strumentalizzazione politica per difendere una situazione di illegalità". Purtroppo durante l'incontro da parte di Leccese la conversazione è continuata sostanzialmente sulla stessa falsariga.
E' emersa la superficialità con quale l'Amministrazione ha segnalato al Demanio la situazione dello stabile abbandonato denominato "Palazzo Tosti" noncurante delle conseguenze per le famiglie che l'abitavano da decenni, queste ultime definite ancora una volta "abusive" e come tali liquidate nonostante regolare residenza e utenze pagate al Comune stesso. Per questi cittadini, fra cui minori ed un anziano gravemente malato, allo stato attuale rimane in piedi soltanto la proposta di accettare 2500 euro e tentare la fortuna di trovare da disoccupati un affitto alle porte dell'estate.
Sono emerse l'incompetenza di chi non sa rispondere con certezza a riguardo delle segnalazioni fatte di case di edilizia residenziale pubblica libere o occupate abusivamente, abitazioni che potrebbero essere utilizzate per risolvere l'emergenza in questione.
Più in generale è emersa il pressapochismo e la scarsa sensibilità di una Maggioranza che pensa di risolvere la drammatica e crescente crisi abitativa gaetana unicamente con la cessione di qualche immobile comunale a chi già ci abita dentro e la costruzione di solo un'altra ventina circa di appartamenti E.R.P.  
A fronte di tutto ciò il Comitato ha innanzitutto sollecitato l'Amministrazione a richiedere l'istituzione di un Tavolo di Concertazione con Prefetto ed altri Enti interessati in modo di affrontare la questione dei residenti di Casa Tosti come l'emergenza sociale che essa davvero rappresenta. A tal fine i suoi attivisti hanno già provveduto ad inviare una lettera al Prefetto di Latina senza attendere il pressoché totale immobilismo del Sindaco. Ricordiamo infatti che non mancano in Italia persino esempi di requisizioni avvenute per far fronte a situazioni di emergenza abitativa quando l'edilizia popolare non ha abbastanza risorse e alloggi disponibili per soddisfare la domanda di abitazioni dei ceti meno abbienti.
Gaeta è una città contraddittoria con evidente scarsità di edilizia pubblica, abbondanza di case private sfitte e crescente domanda disattesa di abitazioni da parte soprattutto di cittadini meno agiati. Moltissimi sono pure i cittadini costretti a muoversi fuori dalla città per trovare una residenza. Ma questo il sindaco Mitrano e la sua squadra non sembrano averlo ancora capito presi da altri interessi meno vitali. Oltre a un maggior impegno per la costruzione di molti più alloggi popolari e la ristrutturazione degli esistenti, il Comitato continua quindi a proporre, aldilà dei generici proclami sentiti finora, una seria politica degli affitti concordati e una lotta agli affitti in nero, oltre a una futura ridefinizione della priorità del Comune che dia più consistenza ai contribuiti alle famiglie con redditi inferiori ai 15000 euro. Purtroppo diffidiamo da chi non ha saputo darci ancora risposte neppure dinnanzi ad un imminente dramma. Abbiamo ben presente la latitanza della politica cittadina su questi temi. Ad eccezione del PRC Gaeta e i suoi Giovani Comunisti che hanno supportato il Comitato fin dal suo nascere, non abbiamo visto né sentito l'impegno pubblico di altre forze politiche cittadine in questi giorni. L'assenza pressoché totale delle istituzioni, dei consiglieri comunali e dei partiti durante e dopo la Manifestazione è qualcosa di gravissimo. A maggior ragione affermiamo che andremo avanti con altre iniziative di lotta nei prossimi giorni con priorità assoluta per gli sfrattati. Agli inquilini di Casa Tosti, del Mazzamariello e quanti altri vivono il problema abitativo ricordiamo che al fine di fornire sostegno informativo e legale in merito il Comitato ha istituito uno sportello aperto ogni giovedì dalle 17:00 alle 19:00 presso la propria sede in Via Indipendenza 262.

Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa
comitatocasagaeta@libero.it
 

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