
Rifondazione Comunista di Gaeta
si felicita per la nascita del “Comitato degli Inquilini per il Diritto alla
Casa” e aderisce alla manifestazione indetta Giovedì 9 in Piazza XIX Maggio. Oltre
a condividere la piena solidarietà agli inquilini sotto sfratto di Palazzo
Tosti e chiedere che il Comune assegni loro un altro alloggio sposiamo da tempo
la richiesta di un nuovo piano di edilizia popolare, l'introduzione di un
canone d'affitto concordato, l'introduzione di un fondo per la casa destinato
alle famiglie a basso reddito, la possibilità di requisire temporaneamente
seconde case inabitate da tempo, prevista dall'articolo 7 della legge 2248 del
1865, la lotta al mercato degli affitti in nero, la ristrutturazione delle case
popolari fatiscenti. Le affermazioni rilasciate finora dal Primo Cittadino ci
sembrano deboli e paradossali. Mitrano ha dichiarato di voler offrire 2500 euro
ad ognuna delle famiglie di casa Tosti, come se questa elemosina compensasse la
mancanza di una casa. Il Sindaco non risponde sulla richiesta di affidare un
nuovo alloggio malgrado vi siano immobili comunali vuoti e attualmente
disponibili per risolvere questa drammatica emergenza. Ci sembra quanto meno
insolito e discutibile che alcuni di essi siano stati assegnati ad altri
bisognosi da lungo tempo in attesa proprio in questi giorni. Mitrano giustifica
la sua magra offerta e l'inesistenza di politiche abitative adducendo la
carenza di fondi a disposizione delle amministrazioni locali, come se non
sapesse che proprio il suo partito, il PDL, è tra i principali responsabili dei
tagli operati. Malgrado questi ha trascorso buona parte dell'ultimo Consiglio
Comunale a pavoneggiarsi per i quasi 18 milioni di Euro che la sua Giunta avrebbe
ottenuto da enti vari, per interventi che ci sembrano ben meno importanti e
urgenti che garantire un tetto ai cittadini che ne sono privi. Per creare nuovi
alloggi popolari sarebbe stato sufficiente acquisire i tanti beni demaniali
disponibili, coprendo le sole spese di ristrutturazione, attraverso un iter che
era già stato avviato in passato proprio per palazzo Tosti. Le priorità della
destra a Gaeta tuttavia restano ben altre, quali i grandi appalti e le
privatizzazioni, non certo la tutela di servizi pubblici e beni comuni come la
casa. L'unico aspetto su cui dobbiamo dare ragione a Mitrano è la buona
compagnia della sua Giunta riguardo la negligenza nei confronti delle politiche
abitative. Le precedenti amministrazioni purtroppo non hanno fatto molto di più
in proposito. Rendiamo atto della promessa fatta, su nostra sollecitazione, di
istituire finalmente un "equo canone", conservando una sana dose di
scetticismo e vigilando su tempi e modalità di attuazione del provvedimento. Ci
auspichiamo che molti altri cittadini e forze politiche aderiscano all'appello
del Comitato e scendano in piazza con noi per sostenere le sue richieste, con
la sola pregiudiziale antifascista.
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