Apprendiamo delle proposte del
Sindaco Mitrano riguardo alle modalità con cui dovrebbe aprirsi la stagione
turistica estiva presso la città di Gaeta. Nell’intervista rilasciata a Fanpage
si parla di distanziamento degli ombrelloni, non meglio specificate “sentinelle”
a tutela delle regole di sicurezza, contatori per limitare gli ingressi alle
spiagge libere, misure di sicurezza simili per i grandi alberghi. Ancora una
volta Mitrano conferma la propria spiccata coscienza di classe elaborando una
proposta attenta esclusivamente a favorire la rapida ripresa dei profitti della
casta degli imprenditori balneari e di categorie affini, ben rappresentate
all’interno della compagine di governo, dimenticandosi completamente dei
lavoratori stagionali e delle classi popolari. Nella dubbia ipotesi che le
condizioni epidemiologiche consentano l’inizio della stagione balneare le
misure adottate produrrebbero sicuramente un ulteriore notevole incremento dei
costi già esosi a carico dell’utenza, tra attrezzature da spiaggia, parcheggi,
cabine e altro. E’ una semplicissima legge di mercato a determinarlo a causa
della diminuzione dell’offerta generata dal distanziamento. Questo effetto
andrebbe a colpire numerosi cittadini, il cui numero purtroppo aumenta a
dismisura in un momento di difficoltà economica come questo, per i quali i
prezzi risulteranno assolutamente non accessibili. I meno facoltosi dovranno
riversarsi nei tratti sempre più esigui di spiaggia libera in un numero
limitato e contingentato. Non si capisce esattamente inoltre come questo
controllo dovrebbe avvenire, tantomeno come dovrebbe essere efficace la
sorveglianza su questi tratti di spiaggia libera. Si delinea uno scenario di
facoltosi che spenderanno cifre ingenti per passare una serena vacanza in
sicurezza con a pochi metri i meno abbienti in una terra di nessuno, costretti
a rischiare la propria salute per qualche ora di mare. Per riuscire quantomeno
a limitare questo effetto sarebbe bastato pensare ad iniziative che calmierassero
i prezzi e le tariffe dei servizi balneari anche facendo leva su accordi
specifici con gli operatori del settore. Il fatto che l’Amministrazione non
sembri nemmeno porsi il problema di contenere l’inevitabile aumento dei prezzi rivela
tanto della sua natura ma resta nostro dovere chiedere che si ponga
immediatamente rimedio a questa intollerabile mancanza. Nello stesso momento in
cui ci si riempie la bocca di parole come “sostegno” e “solidarietà” per chi è
in difficoltà non si ha nessuna cura di garantire a migliaia di cittadini la fruizione
di un bene di tutti come il mare. Se in passato fosse stata accolta la nostra
proposta di affidare diversi servizi turistici ad un’azienda speciale pubblica
non si porrebbe ora il problema di un intervento esterno per limitare l’aumento
dei prezzi, il quale si attesterebbe anche in circostanze normali su tariffe
più accessibili. Allo stesso modo non si porrebbero le legittime preoccupazioni
per le norme a tutela della salute dei dipendenti che il privato è solitamente
riottoso ad applicare per contenere i costi e massimizzare i guadagni, o per il
rischio concreto di un ulteriore peggioramento delle già scandalose condizioni
lavorative e salariali. Il pericolo che ad essere colpiti maggiormente siano i
lavoratori stagionali sui quali si intenda riversare ancora una volta il prezzo
della crisi è altissimo, anche attraverso ulteriori violazioni delle regole
contrattuali e demansionamenti. Un inasprimento favorito dal meccanismo
perverso di chi, alla luce del prevedibile calo occupazionale, ricatterà ora
più che mai chi lavora additandolo come fortunato e pertanto ingrato se osa
lamentarsi o protestare. Del resto è oggettivamente difficile aspettarsi che
quest’ Amministrazione si preoccupi delle condizioni degli stagionali occupati,
come non si è preoccupata minimamente di quelle dei tanti stagionali che sono
rimasti o rimarranno a casa senza reddito, non recependo nemmeno la proposta di
un contributo comunale a loro sostegno.
PARTITO COMUNISTA-SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA
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