IL PARTITO COMUNISTA METTE A NUDO L’IPOCRISIA DI MITRANO
Il nostro impegno a difesa del
presidio ospedaliero “Di Liegro” e del servizio sanitario pubblico dura ormai
da molti anni sotto gli occhi di tutti e ci impedisce di tacere stendendo un
velo pietoso sulle ultime esternazioni del Sindaco. Con la solita sobrietà che
lo contraddistingue Mitrano non si è limitato a pavoneggiarsi per i 12 posti
letto anti-Covid ricavati temporaneamente presso i locali del nostro ospedale
senza averne in realtà alcun merito. Forse incoraggiato dall’apparente successo
mediatico dell’ultima sparata ha chiesto ai cittadini di fare delle offerte al
fine di acquistare le attrezzature necessarie alla nascita di un centro di
diagnostica specialistica presso i locali del nosocomio cittadino. Cosa c’è che
non va? Sostanzialmente tutto. Come prima cosa la sanità pubblica non può e non
deve essere il risultato di beneficenza volontaria e delle assai variabili
possibilità economiche di un territorio rispetto ad un altro. La sanità
pubblica dovrebbe garantire prestazioni degne ed omogenee in tutto il
territorio nazionale e farlo attraverso la fiscalità generale che già grava
pesantemente sulle classi popolari a fronte di servizi sempre più carenti e
scelte sconsiderate dettate anche dai trattati europei. Risulta grave la
responsabilità di chi in un momento tanto difficile fa leva su tematiche importanti
e sentimenti forti per convincere i già vessati cittadini ad ulteriori spese.
Lo è a maggior ragione alla luce del fatto che la via indicata, oltre ad essere
scorretta per le ragioni suddette, è anche e soprattutto totalmente inefficace.
L’esempio più chiaro, recente e a noi prossimo riguarda quanto avvenuto in una
città che Mitrano dovrebbe conoscere molto bene: Fondi. Qui la nota
associazione “San Giovanni di Dio”, la quale prende il nome dall’omonimo
Ospedale, ha raccolto negli anni centinaia di migliaia di Euro per rifornire
delle apparecchiature più costose e moderne l’amato presidio. E’ tuttavia
altrettanto noto come malgrado ciò l’Ospedale di Fondi subisca ormai da anni un
processo inesorabile di smantellamento progressivo con la conseguente
indignazione della succitata associazione. La semplice spiegazione di questo è
nel fatto che le vicende riguardanti la sanità non dipendono dalla generosità
dei malcapitati cittadini ma da scellerate decisioni politiche e da chi le
compie. Scelte politiche le quali impedirebbero ad esempio di attivare un
servizio senza poi avere in seguito le necessarie risorse per sostenerlo.
Scelte come quelle del Sindaco Mitrano, che a questo punto risulta doveroso
ricordare. Basterebbe forse solo la tenace appartenenza del Sindaco a Forza
Italia, partito politico che ha operato attivamente come pochi negli ultimi 25
anni per il taglio della spesa pubblica e la privatizzazione di servizi quali
quello sanitario al fianco del Partito Democratico con cui governa la città (37
miliardi di Euro e 70 mila posti letto in meno solo negli ultimi 10 anni!) Ben
più rilevante è tuttavia il suo operato da Sindaco. Quando nel 2014 fu
interrotto anche il servizio di chirurgia ambulatoriale presso il “Di Liegro”
chiedemmo al Sindaco di intervenire. Nemmeno mezza parola. Poco dopo avviammo
una campagna pubblica per chiedere al Sindaco di non votare a favore del Piano Strategico
Aziendale della ASL 2014-2016, riassumendone in un dettagliato documento il
contenuto. Il piano non attribuiva alcun ruolo al “Di Liegro” assecondando lo
smantellamento in atto di questo come di altri centri del territorio. Mitrano
votò a favore. A Giugno del 2015 seguì la chiusura del reparto di Oncologia del
Di Liegro, uno dei pochi pezzi residui di questa struttura. Il Sindaco non si
oppose in alcun modo, anzi si mostrò concorde. Nel 2016 un nuovo piano
aziendale confermò la volontà di annientare il nostro presidio ospedaliero.
Ancora una volta chiedemmo con ogni mezzo che l’Amministrazione di Gaeta
esprimesse parere contrario. Ancora una volta ciò non avvenne. Malgrado il
Piano assai contestato venisse approvato con una maggioranza risicatissima di
17 voti favorevoli su 33 Comuni, Gaeta si astenne vilmente. Seguì la ben nota
mobilitazione organizzata dal Comitato civico in difesa dell’Ospedale da noi
stessi promosso contro la chiusura annunciata del Punto di Primo Intervento. La
mobilitazione produsse una petizione con quasi 2000 firme che chiedeva il
rilancio complessivo del nostro Presidio Ospedaliero, indirizzata anche a
Regione e Governo nazionale. Il Sindaco non si degnò nemmeno di rispondere ai
firmatari. Non si limitò a questo tuttavia, mostrandosi apertamente ostile alla
manifestazione cittadina in difesa del PPI. Manifestazione che peraltro,
malgrado il tentativo di boicottaggio da parte di Mitrano, ne scongiurò di
fatto la chiusura. La linea del Sindaco di Gaeta si confermò in occasione
dell’ultimo Atto aziendale, presentato a novembre del 2017 per il triennio
successivo. L’Atto fu in seguito modificato tra le polemiche di molti per la
scarsa o nulla trasparenza ed il ruolo sempre più marginale concesso all’Assemblea
dei Sindaci. Anche in quell’occasione Mitrano si mostrò del tutto connivente con
il mancato rilancio della nostra struttura ospedaliera, non risparmiandosi anzi
ancora una volta attestati di stima e grande collaborazione con la Dirigenza
della ASL. Riteniamo che questo lungo elenco, sicuramente incompleto, sia già
sufficiente a connotare le sortite di Mitrano su questo tema in un momento del
genere quale il bieco sciacallaggio di un politico cinico e privo di scrupoli
che continua a sfruttare la drammatica situazione presente per inopportune
iniziative propagandistiche. Alla luce del quadro emerso noi Comunisti non
possiamo che tornare a chiedere con maggior forza il completo rilancio del
Presidio Ospedaliero di Gaeta, la restituzione allo stesso della propria intera
funzionalità e di tutti i suoi reparti soppressi, come per gli altri presidi
smantellati della provincia. Per ottenere questo risultato continueremo a
batterci come fatto finora, adesso più che mai convinti delle nostre ragioni.
Per ottenerlo continueremo a combattere con pari determinazione uomini quali
Cosmo Mitrano, autori delle politiche che ci hanno ridotti in questo stato.
PARTITO COMUNISTA- SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA
Nessun commento:
Posta un commento