"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

mercoledì 15 aprile 2020

“DI LIEGRO”: MA QUALE BENEFICENZA? VOGLIAMO IL RILANCIO COMPLESSIVO DELL’OSPEDALE E DI TUTTA LA SANITÀ PUBBLICA.

IL PARTITO COMUNISTA METTE A NUDO L’IPOCRISIA DI MITRANO
Il nostro impegno a difesa del presidio ospedaliero “Di Liegro” e del servizio sanitario pubblico dura ormai da molti anni sotto gli occhi di tutti e ci impedisce di tacere stendendo un velo pietoso sulle ultime esternazioni del Sindaco. Con la solita sobrietà che lo contraddistingue Mitrano non si è limitato a pavoneggiarsi per i 12 posti letto anti-Covid ricavati temporaneamente presso i locali del nostro ospedale senza averne in realtà alcun merito. Forse incoraggiato dall’apparente successo mediatico dell’ultima sparata ha chiesto ai cittadini di fare delle offerte al fine di acquistare le attrezzature necessarie alla nascita di un centro di diagnostica specialistica presso i locali del nosocomio cittadino. Cosa c’è che non va? Sostanzialmente tutto. Come prima cosa la sanità pubblica non può e non deve essere il risultato di beneficenza volontaria e delle assai variabili possibilità economiche di un territorio rispetto ad un altro. La sanità pubblica dovrebbe garantire prestazioni degne ed omogenee in tutto il territorio nazionale e farlo attraverso la fiscalità generale che già grava pesantemente sulle classi popolari a fronte di servizi sempre più carenti e scelte sconsiderate dettate anche dai trattati europei. Risulta grave la responsabilità di chi in un momento tanto difficile fa leva su tematiche importanti e sentimenti forti per convincere i già vessati cittadini ad ulteriori spese. Lo è a maggior ragione alla luce del fatto che la via indicata, oltre ad essere scorretta per le ragioni suddette, è anche e soprattutto totalmente inefficace. L’esempio più chiaro, recente e a noi prossimo riguarda quanto avvenuto in una città che Mitrano dovrebbe conoscere molto bene: Fondi. Qui la nota associazione “San Giovanni di Dio”, la quale prende il nome dall’omonimo Ospedale, ha raccolto negli anni centinaia di migliaia di Euro per rifornire delle apparecchiature più costose e moderne l’amato presidio. E’ tuttavia altrettanto noto come malgrado ciò l’Ospedale di Fondi subisca ormai da anni un processo inesorabile di smantellamento progressivo con la conseguente indignazione della succitata associazione. La semplice spiegazione di questo è nel fatto che le vicende riguardanti la sanità non dipendono dalla generosità dei malcapitati cittadini ma da scellerate decisioni politiche e da chi le compie. Scelte politiche le quali impedirebbero ad esempio di attivare un servizio senza poi avere in seguito le necessarie risorse per sostenerlo. Scelte come quelle del Sindaco Mitrano, che a questo punto risulta doveroso ricordare. Basterebbe forse solo la tenace appartenenza del Sindaco a Forza Italia, partito politico che ha operato attivamente come pochi negli ultimi 25 anni per il taglio della spesa pubblica e la privatizzazione di servizi quali quello sanitario al fianco del Partito Democratico con cui governa la città (37 miliardi di Euro e 70 mila posti letto in meno solo negli ultimi 10 anni!) Ben più rilevante è tuttavia il suo operato da Sindaco. Quando nel 2014 fu interrotto anche il servizio di chirurgia ambulatoriale presso il “Di Liegro” chiedemmo al Sindaco di intervenire. Nemmeno mezza parola. Poco dopo avviammo una campagna pubblica per chiedere al Sindaco di non votare a favore del Piano Strategico Aziendale della ASL 2014-2016, riassumendone in un dettagliato documento il contenuto. Il piano non attribuiva alcun ruolo al “Di Liegro” assecondando lo smantellamento in atto di questo come di altri centri del territorio. Mitrano votò a favore. A Giugno del 2015 seguì la chiusura del reparto di Oncologia del Di Liegro, uno dei pochi pezzi residui di questa struttura. Il Sindaco non si oppose in alcun modo, anzi si mostrò concorde. Nel 2016 un nuovo piano aziendale confermò la volontà di annientare il nostro presidio ospedaliero. Ancora una volta chiedemmo con ogni mezzo che l’Amministrazione di Gaeta esprimesse parere contrario. Ancora una volta ciò non avvenne. Malgrado il Piano assai contestato venisse approvato con una maggioranza risicatissima di 17 voti favorevoli su 33 Comuni, Gaeta si astenne vilmente. Seguì la ben nota mobilitazione organizzata dal Comitato civico in difesa dell’Ospedale da noi stessi promosso contro la chiusura annunciata del Punto di Primo Intervento. La mobilitazione produsse una petizione con quasi 2000 firme che chiedeva il rilancio complessivo del nostro Presidio Ospedaliero, indirizzata anche a Regione e Governo nazionale. Il Sindaco non si degnò nemmeno di rispondere ai firmatari. Non si limitò a questo tuttavia, mostrandosi apertamente ostile alla manifestazione cittadina in difesa del PPI. Manifestazione che peraltro, malgrado il tentativo di boicottaggio da parte di Mitrano, ne scongiurò di fatto la chiusura. La linea del Sindaco di Gaeta si confermò in occasione dell’ultimo Atto aziendale, presentato a novembre del 2017 per il triennio successivo. L’Atto fu in seguito modificato tra le polemiche di molti per la scarsa o nulla trasparenza ed il ruolo sempre più marginale concesso all’Assemblea dei Sindaci. Anche in quell’occasione Mitrano si mostrò del tutto connivente con il mancato rilancio della nostra struttura ospedaliera, non risparmiandosi anzi ancora una volta attestati di stima e grande collaborazione con la Dirigenza della ASL. Riteniamo che questo lungo elenco, sicuramente incompleto, sia già sufficiente a connotare le sortite di Mitrano su questo tema in un momento del genere quale il bieco sciacallaggio di un politico cinico e privo di scrupoli che continua a sfruttare la drammatica situazione presente per inopportune iniziative propagandistiche. Alla luce del quadro emerso noi Comunisti non possiamo che tornare a chiedere con maggior forza il completo rilancio del Presidio Ospedaliero di Gaeta, la restituzione allo stesso della propria intera funzionalità e di tutti i suoi reparti soppressi, come per gli altri presidi smantellati della provincia. Per ottenere questo risultato continueremo a batterci come fatto finora, adesso più che mai convinti delle nostre ragioni. Per ottenerlo continueremo a combattere con pari determinazione uomini quali Cosmo Mitrano, autori delle politiche che ci hanno ridotti in questo stato. 


PARTITO  COMUNISTA- SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA      

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