La crisi economica legata
all’emergenza da Coronavirus si manifesta in modo sempre più devastante anche
nella città di Gaeta. Tra i settori più colpiti ci sono certamente quelli del
piccolo commercio, dei B&B, dei piccoli artigiani, delle partite IVA e
delle imprese più minute, spesso a carattere individuale. Nei confronti di
questi soggetti ci duole constatare come anche l’Amministrazione cittadina
abbia privilegiato la propaganda rispetto ai fatti. L’agevolazione al credito,
peraltro già garantita attraverso provvedimenti regionali e nazionali, non è
sufficiente. Gran parte dei prestiti rischia infatti di coprire solo una fetta
delle spese correnti, tra le quali spiccano paradossalmente proprio le imposte
comunali. Molte attività purtroppo rischiano di non riuscire a riaprire. Anche
per quelle che ci riusciranno i problemi non saranno limitati al periodo
dell’inattività. Soprattutto in alcuni settori quali quello della ristorazione le
misure di distanziamento necessarie durante la cosiddetta “fase due” e la
flessione del turismo provocheranno a lungo entrate limitatissime producendo un
enorme problema di liquidità. Intanto le attività di cui parliamo dovranno
versare nelle casse del Comune tasse che ammontano a diverse migliaia di Euro
tra TARI, TASI, IMU, addizionale IRPEF Comunale, COSAP, etc... E’ bene
ricordare che il nostro Comune ha applicato aliquote che sono tra le più alte
del Lazio, cosa che ci ha indotti da tempo a proporre per tutti i cittadini una
rimodulazione in base al reddito, provvedimento che a maggior ragione ci
auspichiamo in un momento come questo. Per le attività che abbiamo elencato un
drastico abbattimento di queste imposte, il più possibile tendente al totale annullamento
per l’anno 2020, sarebbe assolutamente vitale. Provvedimenti del genere
peraltro sono già stati annunciati in importanti città italiane vista la
straordinarietà della situazione. Altro esborso insostenibile per le piccole
attività in crisi risulta quello dei canoni d’affitto. Le norme vigenti
prevedono la possibilità del loro abbattimento in proporzione ad un rispettivo
abbassamento delle tasse statali a carico dei proprietari. Tuttavia il comune
potrebbe fare moltissimo al fine di rendere tali accordi più appetibili per i
locatori, ad esempio abbassando in questa evenienza la quota di TASI loro spettante
e l’IMU dell’immobile. Molti si chiederanno come mai ci ostiniamo a suggerire
proposte ad un’Amministrazione che non ha mai brillato per capacità di
interloquire e apertura al confronto, sempre più barricata nella sua torre
d’avorio e protetta da una poderosa coltre mediatica. E’ doveroso in un momento
tanto grave dare comunque il nostro contributo e fare il possibile affinché i
soggetti più deboli non siano come al solito i più colpiti. Auspicandoci che
almeno in questo caso le nostre proposte vengano accettate ci mettiamo ancora
una volta a disposizione, come in precedenza, per collaborare alla stesura dei
provvedimenti suggeriti.
PARTITO COMUNISTA
-SEZIONE “MARIANO MANDOLESI” - GAETA
Nessun commento:
Posta un commento