"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

venerdì 29 maggio 2015

PRIMO SOCCORSO, REPLICHIAMO A MITRANO E CAPOROSSI.

Una nota giornalistica riporta le rassicurazioni del Sindaco Mitrano riguardo al futuro del Primo Soccorso di Gaeta e alla sua apertura nelle ore notturne su garanzia del Direttore Generale della ASL Caporossi. Nella stessa nota il Sindaco si mostra sdegnato contro i cittadini del “Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta” che avrebbero diffuso notizie inattendibili senza verificarne l’origine, forse per “creare malcontento e sobillare pretestuose proteste”. Seguono riportate le considerazioni di Gennaro Dies che confermano i controlli effettuati dai NAS di Latina e precisano che questi non avrebbero riscontrato alcuna difformità nelle strutture ospedaliere. “Ovviamente”, anch’egli non cita fonti. Ci auspichiamo di cuore che quanto scritto risulti vero, ma ci scusiamo con i tre se purtroppo le loro rassicurazioni non ci tranquillizzano. Se facessimo solo un elenco di tutti i servizi sottratti in silenzio al nostro Ospedale negli ultimi anni, fino a ridurre il “Di Liegro” ad una struttura già quasi del tutto vuota, non ci basterebbero diversi di questi comunicati. Ricordiamo che quasi ogni passo di questa Via Crucis fu accompagnato da omissioni, smentite e rassicurazioni. Solo restando alle più recenti chiediamo di cosa si stessero occupando Caporossi, il Sindaco e Dies quando denunciammo isolati la chiusura del servizio di Chirurgia ambulatoriale presso il nostro nosocomio, puntualmente avveratasi mostrando l’attendibilità delle nostre fonti. Di cosa si occupavano mentre iniziava a perpetrarsi l’odissea tuttora in corso dei malati oncologici verso altre città della provincia? Caporossi scriveva e faceva approvare il nuovo Piano triennale della ASL, unanimemente contestato, di cui già iniziamo a patire gli effetti devastanti. Mitrano esprimeva il suo voto favorevole al Piano presso l’Assemblea dei Sindaci del primo dicembre 2014. Dies non lo sappiamo, ma onestamente poco ci interessa. A Caporossi almeno riconosciamo una certa coerenza, mentre lo stesso Mitrano è solito cambiar facilmente casacca visto che poco tempo fa era egli stesso a “sobillare pretestuose proteste” alla luce delle gravi carenze del servizio sanitario. Giunse a minacciare grandi presidi di protesta al “Dono Svizzero” contro il riassetto che aveva approvato poco prima, salvo poi scordarsene di nuovo il giorno seguente oscurato dalla manifestazione romana organizzata dal collega di Fondi, in occasione dell’apertura della propria campagna elettorale. Resti sereno il Sindaco Mitrano, che non saranno le nostre richieste e preoccupazioni legittime a “sobillare” gli animi dei gaetani. Essi sono già esasperati da tempo dallo smantellamento costante del sistema sanitario pubblico che è sotto gli occhi di tutti, con il sostegno vomitevole di politici conniventi di entrambi i maggiori schieramenti politici. Un buon Sindaco che rappresenti gli interessi dei suoi cittadini dovrebbe pretendere che venga restituito alla città ciò che le è stato sottratto, non ossequiare Dirigenti che lo rassicurano di non eliminare il poco che resta. Sul futuro del Primo soccorso saranno i fatti a smentire le nostre paure o a suffragarle. Abbiamo buona memoria e pretenderemo che ognuno si assuma le proprie responsabilità. In qualunque caso continueremo a fare ciò per cui il “Consiglio popolare” è nato proprio per porre rimedio all’assenza della politica istituzionale vigilando costantemente sul nostro Ospedale, denunciando e interrogando chi di dovere, lottando per restituire al “Di Liegro” la dignità e la piena funzionalità da tempo sottrattegli.    

Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta

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