Itri: Sui cittadini itrani grava la negazione crescente del diritto alla salute. Il nuovo Piano Strategico Aziendale predisposto dal Direttore Generale della ASL di Latina Michele Caporossi senza alcun coinvolgimento di personale medico, amministratori e cittadini, segna l'ultimo stadio nel lungo processo di smantellamento della Sanità Pontina. I presidi ospedalieri più vicini all'utenza di Itri versano già in condizione di grave congestionamento e carenza di personale, ridimensionamento, chiusura o frammentazione di importanti reparti. Il prodotto è l'allungamento delle liste d'attesa, l'aumento dei Tickets, la difficoltà crescente di essere curati nel proprio territorio, l'aumento dei trasferimenti e dei rischi durante le emergenze. Un generale deterioramento del servizio sanitario a tutto vantaggio della sanità privata. L'ospedale di Fondi perde il pronto soccorso, vede drasticamente ridimensionata l'attività chirurgica con gravi ripercussioni su vari altri reparti come endoscopia che lavorano a pieno regime, perde il primariato di Cardiologia e Ostetricia, è sottoposto ad una drammatica carenza di personale a tal punto che 5 anestesisti coprono il lavoro di dieci unità. Il "Di Liegro di Gaeta" non è quasi menzionato nel piano e si trasforma velocemente in uno scatolone vuoto perdendo anche il reparto di chirurgia ambulatoriale, dopo la disattivazione di ostetricia, radiologia, pneumologia, lo smembramento di oncologia e la trasformazione del Pronto soccorso in Primo Intervento. Di conseguenza il "Dono Svizzero" si trova a rispondere alle esigenze di un'utenza sempre più ampia, malgrado l'insufficienza pregressa di strutture e personale, senza subire alcun intervento di potenziamento. Il presidio perde anzi il primariato di Anestesia e Rianimazione e il declassamento dell'UTIC (Unità di Terapia Intensiva Cardiologica) e dell'emodinamica. E' destinato ad una subordinazione crescente al "Goretti" di Latina, che sulla carta diventerà un DEA di secondo livello. A parte Latina e Formia, destinati a supportare un peso crescente e già in grave difficoltà, il nuovo piano aziendale prevede la chiusura o la riduzione a poliambulatori detti "Case della salute" di tutti i presidi della provincia come Sezze, Priverno, Minturno, Fondi e Gaeta. L'esiguo personale medico sarà chiamato a spostarsi per compensare l'insufficienza degli attivi disponibili e anche i medici mutualisti saranno coinvolti nella gestione generale delle "Case della salute", svilendo l'importante rapporto con i propri pazienti. Il Piano nasce con la benedizione pubblica di Nicola Zingaretti, sostenuto dal Partito Democratico e da SEL. Tutto mentre il governo Renzi si appresta a tagliare altri 4 miliardi di Euro alle regioni, che graveranno ancor di più sul già ridotto bilancio sanitario. Dopo anni di attacchi durissimi subiti dalla Destra e culminati con la Giunta Polverini, il Centrosinistra mostra ancora una volta di non rappresentare un'alternativa e di agire in piena continuità con chi lo ha preceduto. Chiediamo al Sindaco De Santis, come massimo responsabile della salute dei cittadini, di prendere subito posizione in merito al Piano Strategico e all'attuale situazione in cui versa la sanità del Sud pontino. Come già accade in altri comuni chiediamo che venga convocato il Consiglio Comunale per discutere e prendere posizione al riguardo, comunicandola ad enti interessati e amministratori regionali. Sollecitiamo un dibattito su quali iniziative concrete intraprendere per ostacolare il processo di depauperamento in atto e rilanciare il servizio sanitario, in sinergia con i comuni limitrofi disponibili.
Circolo PRC "Mariano Mandolesi" Itri-Gaeta
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