Il
Partito della Rifondazione Comunista chiede che venga fatta la
massima chiarezza circa l’effettiva regolarità delle prove di
preselezione del concorso pubblico per l’attribuzione di 10 posti
da Vigile Urbano a Gaeta, tenutesi in data 13/11/2014. Alla luce
della grave crisi occupazionale queste hanno stimolato inizialmente
le pur esili speranze di ben 1400 concorrenti, di cui oltre 540 si
sono presentati alla prova. Numerosi di loro hanno lamentato
procedure poco trasparenti e di dubbia correttezza, nonché scelte
discutibili quali quella di non rimandare lo svolgimento delle prove
anche di fronte a palesi e frequenti errori nei quiz, immediatamente
segnalati alla Commissione. Le perplessità e la rabbia manifestate
pubblicamente da molti concorrenti e comuni cittadini sono aumentate
alla luce dell’esito a dir poco “singolare” delle prove,
affisso in tempo da record già il giorno seguente di fronte al
cinema “Ariston” e rimosso curiosamente dopo solo poche ore,
adesso visibile unicamente sul sito comunale. Come ormai noto ai
primi quattro posti si sono classificati la cognata del Sindaco
Mitrano, un collaboratore del Vice Sindaco Leccese, il figlio di un
Vigile attualmente in servizio ed un giovane esponente dell’area
PDL-Forza Italia locale, tutti con punteggio pieno di 60/60 e nessun
errore. Ciò in una prova corposa e svolta in un tempo esiguo, resa
estremamente complessa anche da contenuti che sono parsi a molti poco
attinenti ai programmi indicati, altro diffuso elemento di
contestazione. A seguito dell’accaduto sono stati emessi diversi
esposti e già si annunciano numerosi ricorsi. Ci auspichiamo che da
subito si aprano meticolosissime indagini sull’accaduto e che le
Forze dell’Ordine verifichino accuratamente quanto emerso. In una
città in cui oltre due giovani su tre non hanno un lavoro e sono
costretti ad emigrare, la ricchezza si concentra sempre più tra
esigue oligarchie clientelari e l’Amministrazione non investe un
euro per stimolare nuova occupazione locale mentre spende milioni in
arredo urbano e verde pubblico, diventa particolarmente importante
che si fughi ogni dubbio sulla completa regolarità di quanto
accaduto. Ciò anche per evitare che rabbia e indignazione
oltrepassino “livelli di guardia” tollerabili, con conseguenze
difficili da prevedere. Qualora tutto si fosse svolto nella piena
regolarità, come ci auspichiamo che sia, e i risultati fossero
frutto solo dell’indiscussa genialità di parenti e collaboratori
del Sindaco, nessuno dei sospettati avrebbe niente da perdere, anzi
il massimo interesse nel sollecitare l’apertura di un’inchiesta
scrupolosa a tutela della propria onorabilità.
Circolo
PRC “Mariano Mandolesi “
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