"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

lunedì 3 marzo 2014

Il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa di Gaeta risponde all’appello dell’UPPI sul Canone di affitto Concordato.

Il Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa di Gaeta prende atto dell’appello avanzato dall’UPPI (Unione Piccoli Proprietari Immobiliari) a mezzo stampa, per chiedere all’Amministrazione comunale l’istituzione di un tavolo che conduca alla definizione di un Canone di Affitto Concordato. Come è noto il nostro Comitato si batte fin dalla sua nascita per un provvedimento di questo genere e per promuoverlo ha condotto diverse campagne e iniziative di lotta. Anche a seguito di queste mobilitazioni perfino il Sindaco Mitrano ha più volte parlato del tema pubblicamente, senza però far seguire finora alcun atto concreto in merito. Ora che anche la rappresentanza dei proprietari pone la questione non dovrebbero esserci ostacoli all’avvio rapido di un confronto serrato e produttivo al riguardo. E’ evidente come l’aumento impressionante delle tasse comunali già constatato e l’entrata in vigore della famigerata IUC rendano più invitante che in passato la prospettiva di sgravi per i proprietari, soprattutto a seguito delle ultime dichiarazioni di Mitrano che già afferma di voler applicare il massimo delle aliquote anche sulle prime case. A questo si aggiungano le già cospicue esenzioni fiscali previste dalla Cedolare Secca per chi aderisce al canone concordato, che probabilmente saranno aumentate, e la non trascurabile campagna intrapresa dal nostro Comitato per invitare i cittadini a denunciare i numerosi affitti in nero, finora considerati la forma di rendita comunque più sicura e remunerativa. C’è da considerare inoltre la diminuzione della presenza numerica degli americani, disposti in passato a pagare cifre importanti mantenendo i prezzi alti e la crisi del turismo che ha colpito il mercato degli affitti stagionali, oltre alla disponibilità sempre maggiore di strutture recettive alternative quali i B&B. Tutti questi elementi hanno sicuramente influito nel determinare una presa di posizione inaspettata che reputiamo comunque positiva, alla luce del disinteresse o dell’ostilità mostrate in passato da molti proprietari sul tema. E’ tuttavia necessario fin da adesso puntualizzare alcune cose. Il canone concordato non deve rappresentare solo un mezzo strumentale per condurre i proprietari a consistenti sgravi, ma deve comportare una contropartita di eguale valore per gli inquilini che hanno pagato per decenni canoni esorbitanti e completamente slegati dal valore catastale degli immobili, tenendo conto della crisi che imperversa e dei gravi danni già recati alla nostra comunità dall’indisponibilità di immobili a prezzi accessibili, che ha contribuito a produrre un costante spopolamento di Gaeta. Alla luce di questi elementi il canone dovrà regolare prezzi sicuramente molto più bassi rispetto al misero 20% o 30% in meno alle cifre attuali di cui parla l’UPPI e dovrà garantire gli inquilini per un periodo abbastanza lungo. Basta fare un paragone con alcuni centri limitrofi per renderci conto del fatto che i canoni attuali sono circa il doppio, se non oltre, di un valore di mercato sostenibile a livello sociale. Alla luce di queste considerazioni comunque intendiamo confrontarci serenamente e nel merito prendendo anche ad esempio le soluzioni trovate da altri comuni più avanzati e sensibili sulla questione degli affitti. Convinti del fatto che un tavolo senza controparti non avrebbe alcun valore né significato rispondiamo quindi all’appello dell’UPPI chiedendo all’Amministrazione comunale di convocarci per rappresentare i bisogni e le proposte degli inquilini di Gaeta e a tal fine indichiamo il recapito il seguente indirizzo di posta elettronica comitatocasagaeta@gmail.com, ricordando in ogni modo che il Comitato riceve gli inquilini ogni giovedì presso la sua sede in via indipendenza 262.


Comitato degli inquilini per il diritto alla casa - Gaeta

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