Grazie
al governo
Monti (sostenuto
da PD,
PDL e
UDC) stiamo
assistendo ad
un vero
e proprio
smantellamento della
scuola pubblica,
a favore
delle “scuole”
private, per
le quali
il governo
dei “tecnici”
ha appena
stanziato 233
milioni di
euro (che
si aggiungono
ai 500
ad esse
regalati dal
precedente governo).
Ad
oggi, abbiamo
assistito a
chiusure, accorpamenti
e perdita
di autonomia
degli istituti,
carenza di
strutture e
fondi da
destinare all’edilizia
scolastica, aumento
degli alunni
(fino a
30 per
classe), diminuzione
e carenza
di manutenzione
dei già
malandati laboratori,
perdita di
posti per
il personale
docente e
ATA, tagli
al sostegno
per gli
studenti diversamente
abili. Nell’immediato
futuro non
si prefigura
un’inversione
di rotta.
E’ infatti
prevista l’approvazione
del DDL
953 (ex
legge Aprea)
che aprirà
le porte
della scuola
pubblica ai
privati. Dunque
ciò che
ci aspetta
sono ulteriori
aumenti delle
già altissime
tasse scolastiche,
il perdurare
dello stato
di abbandono
delle strutture,
prive di
qualsiasi comfort
e spesso
già fatiscenti,
oltre ad
insegnanti sempre
più anziani
e demotivati
dalla situazione
di caos
totale nella
quale sono
costretti a
lavorare.
In
generale, se
non ci
sarà un’opposizione
degna di
tale nome,
assisteremo alla
trasformazione della
nostra scuola,
che fino
a poco
tempo fa
era tra
le migliori
al mondo,
in una
scuola dei
poveri, fatta
non più
di insegnamento
ed istruzione
ma di
ridicoli indovinelli
(come le
prove INVALSI);
una scuola
che sfornerà
solo dei
giovani precari
inermi e
sottomessi alle
imposizioni delle
caste politiche
e manageriali.
I
Giovani Comunisti
del circolo
Prc “Mariano
Mandolesi” vogliono
affermare la
propria opposizione
a tale
degrado incostituzionale,
e rilanciare
la difesa
della scuola
pubblica, laica,
democratica e
antifascista.
Sabato
24 Novembre
alle ore
09,00 partirà
da Piazza
Mattei, a
Formia, un
corteo studentesco
che vedrà
la partecipazione
delle varie
scuole del
Golfo di
Gaeta. Si
invitano quindi
tutti i
giovani della
zona e
la cittadinanza
tutta a
partecipare, per
chiedere con
forza il
rispetto del
diritto allo
studio sancito
dall’ART.
34 dalla
Costituzione Italiana,
e dunque
l’immediato
rifinanziamento della
scuola pubblica.
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