Gaeta: Lo stato in cui
versano le case popolari del Mazzamariello rappresenta una vergogna per
Gaeta. Poste all'imbocco della città si trovano da anni in una
condizione di abbandono e degrado. A poco sono servite le ripetute
lamentele dei residenti, che denunciano da tempo la mancanza di
interventi di ristrutturazione adeguati, gli odori sgradevoli
provenienti prima dai camion della nettezza urbana, ora dall'adiacente
"isola ecologica", il proliferare periodico di insetti e parassiti. Il
recente crollo di parti del pesante cornicione esterno è solo il
prevedibile epilogo di una situazione già nota, che per un caso fortuito
non si è trasformata nell'ennesima tragedia. Sorge legittimo il dubbio
che il grande valore e l'importanza acquisiti dall'area, legati allo
sviluppo portuale, possano indurre a volerne determinare in modo subdolo
lo smantellamento, per destinarla ad altri scopi. La Giunta Mitrano
aveva inaugurato il proprio corso annunciando trionfalmente la stipula
di un accordo con l'Ater, finalizzato alla cessione dello stabile
all'ente e al reperimento di copiosi finanziamenti per la tanto attesa
ristrutturazione. Chiediamo ora risposte concrete sugli interventi
immediati che si intende approntare per affrontare la situazione di
emergenza determinatasi. Il problema abitativo del resto è quanto mai
drammatico nella nostra città ma le amministrazioni sembrano non
curarsene. Invece di ricavare nuovi alloggi pubblici dal patrimonio
immobiliare del Comune si lascia deteriorare quel poco che esiste. Non
si promuovono iniziative tese a calmierare il mercato degli affitti,
quali l'istituzione del canone concordato da noi proposto, e non si
interviene concretamente per colpire la consistente evasione fiscale dei
proprietari. Si continua invece ad alimentare l'edilizia privata in
ossequio al potente partito dei costruttori e della rendita immobiliare.
Mentre le poche case popolari cadono a pezzi e migliaia di appartamenti
rimangono vuoti in attesa di vacanzieri da spennare per qualche mese, i
giovani e le famiglie colpite dalla crisi continuano a cercare casa
altrove.
Nessun commento:
Posta un commento