"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

martedì 20 novembre 2012

Degrado e questione abitativa: lo scandalo del Mazzamariello

Gaeta: Lo stato in cui versano le case popolari del Mazzamariello rappresenta una vergogna per Gaeta. Poste all'imbocco della città si trovano da anni in una condizione di abbandono e degrado. A poco sono servite le ripetute lamentele dei residenti, che denunciano da tempo la mancanza di interventi di ristrutturazione adeguati, gli odori sgradevoli provenienti prima dai camion della nettezza urbana, ora dall'adiacente "isola ecologica", il proliferare periodico di insetti e parassiti. Il recente crollo di parti del pesante cornicione esterno è solo il prevedibile epilogo di una situazione già nota, che per un caso fortuito non si è trasformata nell'ennesima tragedia. Sorge legittimo il dubbio che il grande valore e l'importanza acquisiti dall'area, legati allo sviluppo portuale, possano indurre a volerne determinare in modo subdolo lo smantellamento, per destinarla ad altri scopi. La Giunta Mitrano aveva inaugurato il proprio corso annunciando trionfalmente la stipula di un accordo con l'Ater, finalizzato alla cessione dello stabile all'ente e al reperimento di copiosi finanziamenti per la tanto attesa ristrutturazione. Chiediamo ora risposte concrete sugli interventi immediati che si intende approntare per affrontare la situazione di emergenza determinatasi. Il problema abitativo del resto è quanto mai drammatico nella nostra città ma le amministrazioni sembrano non curarsene. Invece di ricavare nuovi alloggi pubblici dal patrimonio immobiliare del Comune si lascia deteriorare quel poco che esiste. Non si promuovono iniziative tese a calmierare il mercato degli affitti, quali l'istituzione del canone concordato da noi proposto, e non si interviene concretamente per colpire la consistente evasione fiscale dei proprietari. Si continua invece ad alimentare l'edilizia privata in ossequio al potente partito dei costruttori e della rendita immobiliare. Mentre le poche case popolari cadono a pezzi e migliaia di appartamenti rimangono vuoti in attesa di vacanzieri da spennare per qualche mese, i giovani e le famiglie colpite dalla crisi continuano a cercare casa altrove.

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