FATTO GRAVE.
CHIEDIAMO INTERVENTI A TUTELA DELLA CITTA’
Una delle caratteristiche
peculiari di Gaeta, che da sempre ne condizionano pesantemente la vita e lo sviluppo
economico, è la presenza di numerose aree, spesso di grande pregio storico e
paesaggistico e non di rado peraltro inutilizzate, sottratte alla città perché nella
disponibilità di militari e forze dell’ordine. Proprio in questi giorni si
discute tanto dell’avvio dell’iter per l’acquisizione di due importanti beni
demaniali. Il fatto sarebbe positivo qualora si avesse la certezza che i
suddetti beni verranno realmente restituiti alla città ed ai cittadini, non
come è solita fare questa Amministrazione adoperarli per favorire ristretti
interessi privati e speculativi. Gli esempi potrebbero essere molti purtroppo,
a partire dal futuro dell’ex vetreria, i cui lavori saranno realizzati in larga
parte attraverso Project Financing, quindi le relative opere date in gestione a
privati per lunghi periodi. L’ultimo caso segnalatoci da diversi cittadini
residenti di Gaeta S. Erasmo è emblematico di queste problematiche e
dell’incapacità dell’Amministrazione di garantire, anche attraverso una
funzione istituzionale di controllo e confronto con gli altri enti interessati,
la pubblica fruizione delle aree cittadine e della viabilità. Parliamo dell’area
adiacente la Capitaneria di Porto, sita in Gaeta medievale, di fatto da sempre
adoperata come passaggio pedonale in uno dei tratti più noti e importanti della
movida cittadina ed ora interdetta. L’area era già nelle disponibilità della
Capitaneria che l’aveva delimitata con una sbarra e dispone tuttora di numerosi
parcheggi riservati nella zona. Tuttavia il passaggio pedonale era consentito.
Ora la stessa Capitaneria ha pensato bene di cingere tutto lo spazio
interessato con una ringhiera e chiuderlo con un cancello rendendolo del tutto
inaccessibile. Residenti e turisti si trovano così costretti a passare
sull’adiacente e stretta banchina, naturalmente non concepita per l’intenso
transito e priva di ogni protezione che impedisca loro di cadere a mare. Non è
qui nostra intenzione stare a discutere sulla legittimità di tale iniziativa in
termini giuridico legali ma dell’evidente inopportunità di tale scelta e
dell’insensibilità mostrata dal Comando della locale Capitaneria alle più
basilari esigenze della città che lo ospita. Non volendo pensare che
l’Amministrazione Mitrano possa dichiarare di essere all’oscuro persino di questo,
ci chiediamo se la stessa intenda intervenire in qualche modo ed intercedere
presso la suddetta Capitaneria difendendo gli interessi cittadini o preferisca
voltarsi ancora una volta dall’altra parte confermando il solito atteggiamento
di subordinazione e connivenza con i più forti ed influenti, intransigenza e
durezza o non curanza verso i comuni cittadini.
PARTITO COMUNISTA
“SEZIONE MARIANO MANDOLESI” GAETA
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