Apprendiamo con sgomento dagli organi di informazione locale che pochi giorni fa è stata consegnata all’Ufficio protocollo del Comune di Gaeta una richiesta formale per l’intitolazione di una via al Generale di Corpo d’Armata delle Trasmissioni e Genio Taddeo Orlando. La richiesta sarebbe stata presentata dal signor Aldo Lisetti e corredata da circa 70 firme di cittadini di Gaeta. Occorre precisare che l’Orlando partecipò nel 1941, con mansioni già di Generale, all’invasione e all’occupazione dell’allora Regno di Jugoslavia. Durante quel periodo, in qualità di comandante di divisione, fu corresponsabile di orribili crimini contro la popolazione civile da parte delle truppe di occupazione; tanto che dopo la fine del secondo conflitto mondiale fu proprio la Jugoslavia a presentare formale richiesta di estradizione, al fine di processare il militare. Troviamo che tale richiesta rappresenti un vero e proprio insulto alla storia d’Italia e ai valori costituzionali, uno schiaffo alla città di Gaeta già medaglia d’argento al valore civile. Non ci sorprende che richieste del genere arrivino proprio in un momento in cui è in atto un’operazione di revisionismo storico di enorme portata, accettata da tutte le forze politiche dell’arco parlamentare e accolta in tutte le sedi (italiane ed europee) come verità incontrovertibile. Siamo dinnanzi all’ennesimo tentativo di riabilitazione storica dei crimini del nazi-fascismo e di conseguente criminalizzazione dell’eroica resistenza partigiana. L’intera popolazione subisce da anni ormai quella che possiamo tranquillamente definire una campagna a senso unico, pertanto specifichiamo che non è nostro intento attaccare i cittadini che, sicuramente in buona fede, hanno sottoscritto la petizione del signor Lisetti. Infatti con questa nota intendiamo attirare l’attenzione dell’Amministrazione e della cittadinanza tutta in merito al pericolo di un revanscismo e di un sistematico stravolgimento dei fatti storici. Dal canto nostro saremo sempre in prima linea per portare avanti le idee di tanti giovani, uomini e donne, che combatterono per un’Italia equa e giusta, battendosi anche a costo della vita contro il nazismo e i fascisti come il Gen. Orlando.
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