Le rassicurazioni del Sindaco De Santis riguardo ai servizi sanitari per i cittadini di Itri, pubblicate dai giornali in risposta anche alle nostre denunce, non ci convincono assolutamente. In riferimento alla struttura di via Morosini e al CUP (Centro Unico di Prenotazione) riscontriamo la completa dismissione o l’impoverimento di quasi tutti i servizi erogati in passato, dal Pap Test alla Cardiologia, dalla geriatria all’ortopedia, dai prelievi alle vaccinazioni. Anche la prenotazione delle prestazioni terapeutiche risulta da tempo soppressa. Gli interventi concordati di cui parla il Sindaco (bagno disabili, deposito rifiuti speciali e cablaggio linee internet), ammesso che avvenissero in tempi ragionevoli, non restituirebbero comunque la pregressa funzionalità alla struttura cittadina. Al massimo gli interventi in questione consentirebbero il ripristino del servizio vaccini e delle prenotazioni telematiche. L’ottimismo di De Santis forse deriva dal non aver letto o non aver compreso il nuovo Piano Strategico Aziendale della ASL, che dimezza le risorse destinate alla sanità pontina, asseconda il blocco delle assunzioni per personale medico e paramedico già carenti, non prevede alcun tipo di “potenziamento” del CUP di Itri. Quest’ultima struttura in realtà non viene neanche contemplata. Si sostiene anzi la chiusura, il drastico ridimensionamento o la trasformazione in ambulatori detti “Case della Salute” dei centri ospedalieri adoperati dai cittadini itrani. Tutti conoscono l’attacco che subisce da anni l’ospedale di Fondi, lo smantellamento quasi completo del presidio di Gaeta e lo stato di crescente criticità in cui versa il “Dono Svizzero”, oberato dalle necessità di un’utenza crescente senza che il Piano aziendale preveda alcun intervento risolutivo. Gli stessi servizi diffusi sul territorio di cui il Sindaco parla saranno delegati sempre più alle fantomatiche “Case della salute”, che il piano aziendale ripartisce nei 5 distretti sanitari. La struttura in questione per il nostro Distretto è prevista tra Gaeta e Minturno al posto degli ospedali preesistenti, non a Itri. Insomma, mentre chiudono ospedali e reparti, i cittadini pontini criticano duramente il nuovo Piano della ASL con il suo autore Capirossi, imperversa un acceso dibattito, De Santis è l’unico amministratore che non dice una parola in merito, anzi elogia fiducioso l’operato dei Dirigenti. In un contesto del genere il Sindaco è come un Capitano che mentre la nave affonda rassicura i passeggeri dell’imminente ripristino della Reception. Rifondazione Comunista ha chiesto in tempi non sospetti che venisse riunito il Consiglio di Itri per discutere del Piano aziendale, come avvenuto nei comuni limitrofi, ma ciò non è accaduto. La cosa più grave tuttavia è che De Santis risulti tra i pochi amministratori della provincia che non si sono neppure recati a Latina, presso l’Assemblea dei Sindaci, per esprimere il suo voto in merito al Piano Aziendale. Probabilmente non potremmo mai sapere se tale scelta sia stata dettata da superficialità, dalle pressioni del Partito Democratico che sostiene De Santis ed’è il principale artefice di questo Piano al fianco del Presidente Zingaretti, o da entrambe le cose. L’insensibilità, l’incompetenza e la demagogia mostrate su di un tema così importante quale il diritto alla salute, risultano in ogni caso sconcertanti.
Circolo PRC “Mariano Mandolesi” Itri-Gaeta
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