Il PRC
chiede l’annullamento dell’appalto, la creazione di un’azienda
pubblica, l’istituzione di un osservatorio antimafia e la nomina di
una Commissione di accesso agli atti.
La
notizia del provvedimento di interdittiva antimafia a carico della
società “Ecocar” del gruppo Deodati, emessa dalla Prefettura
campana, rappresenta la conferma più lampante delle nostre
preoccupazioni riguardo alle infiltrazioni malavitose nel tessuto
economico di Gaeta. Preoccupazioni, appelli e proposte rivolte da
tempo e spesso in solitudine all’Amministrazione comunale senza che
su un tema tanto delicato si siano mai riscontrate risposte e
iniziative concrete da parte della Giunta Mitrano. Ci sorprende la
mancanza di attenzione e di sensibilità in materia da parte di un
Sindaco che ha svolto la funzione di Dirigente presso il comune di
Fondi, che ha rischiato lo scioglimento per mafia e si è trovato a
lungo al centro di un’inchiesta di risonanza nazionale. Di fronte
ad un segnale tanto grave e considerando che purtroppo non si tratta
del primo riteniamo che l’immediata rescissione dell’appalto per
la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti sia un’iniziativa
assolutamente necessaria e dovuta, ma non sufficiente. Dell’appalto
avevamo già criticato l’importo a nostro avviso
ingiustificatamente esoso rispetto agli oneri previsti (cinque
milioni e mezzo di Euro annui) e la durata di ben nove anni. E’ il
caso di ricordare che la precedente gara era stata annullata per
irregolarità. Il Sindaco si fregia pubblicamente dei milioni di Euro
già spesi o in dirittura d’arrivo per il rifacimento di
marciapiedi, verde pubblico e arredo urbano anche grazie alle copiose
elargizioni dell’Autorità Portuale. La nostra città avrebbe
bisogno di ben altri interventi in materia abitativa, di servizi
accessibili e creazione di posti di lavoro, visto che si sta
spopolando costringendo i suoi giovani ad emigrare e saranno sempre
meno i fortunati residenti che percorreranno il faraonico lungomare
in stile “Miami Beach”. Non arrivando forse a comprendere questo
la maggioranza potrebbe almeno domandarsi se questa cascata di denaro
pubblico attiri le attenzioni della malavita organizzata. La
creazione di un’Azienda Speciale pubblica che invochiamo da tempo
invano, finalizzata alla gestione di servizi e strutture ricettive,
porrebbe un argine invalicabile alle infiltrazioni malavitose in
questo settore, garantirebbe un controllo diretto sull’efficacia e
l’accessibilità delle prestazioni e renderebbe più semplice una
programmazione coerente dello sviluppo territoriale, oltre a
garantire la creazione di posti di lavoro maggiormente tutelati.
Sarebbe inoltre possibile e opportuno cercare di consorziarsi con i
comuni limitrofi recependo la disponibilità di altri amministratori
in tal senso. L’istituzione di un Osservatorio contro la
criminalità organizzata formato da magistrati, forze dell’ordine
provinciali e associazioni antimafia rappresenterebbe un’altra
iniziativa concreta, da noi più volte suggerita senza alcun
riscontro. L’estrema gravità della situazione e l’entità del
rischio che corriamo meritano la massima attenzione da parte del
Prefetto e la nomina di una Commissione di accesso agli atti per
verificare la correttezza di questo e di altri appalti e affidamenti.
Qualora dovessero emergere irregolarità andrebbe valutata seriamente
la possibilità di procedere per la nomina di un Commissario ad Acta.
Certo é per adesso che la lotta alla criminalità organizzata
richiede un impegno costante, un buon senso ed una volontà politica
ferma che finora l’Amministrazione Mitrano ha mostrato di non
avere.
Circolo PRC
“Mariano Mandolesi”
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