La dennuncia del Comitato
degli inquilini per il diritto alla casa di Gaeta.
Alla luce di tutto ciò ci
sembra ancor più paradossale apprendere che l'attuale
Amministrazione starebbe per dare in affidamento diretto, senza il
rispetto dell'apposito regolamento comunale, un immobile
confiscato alla criminalità organizzata in località “Canali”,
più volte indicato dal Comitato come possibile alloggio comunale, ad
una cooperativa che ne ha chiesto l’utilizzo per attività di
pulizia e riqualifica al fine di realizzare un campo antimafia,
iniziativa per la quale l’Amministrazione comunale metterà a
disposizione addirittura 20mila euro. Cifra che invece sarebbe stata
più utile nel completamento dei lavori dei due appartamenti siti in
via Amalfi, che a detta dell'assessore Leccese sarebbero serviti come
alloggi comunali per casi di emergenza abitativa come quello delle
famiglie di Palazzo Tosti, poi sfrattate da questa Amministrazione e
rimaste in gran parte per strada malgrado le promesse. Secondo noi le
mafie andrebbero combattute nei fatti attraverso l'istituzione,
anch'essa più volte promessa ma mai realizzata, dell’Osservatorio
sulla criminalità organizzata, con l’istituzione di un ente di
controllo esterno sui traffici portuali, con una gestione degli
appalti più trasparente e con iniziative concrete come la creazione
di un’azienda multiservizi pubblica e non certamente regalando
20mila euro ad una cooperativa nata dalle ceneri del presidio
“Libera” di Gaeta, spaccatosi proprio a causa di controversie con
questa sua componente (oggi Cooperativa Programma 101) data vicino ad
una fazione del PD locale e che non disdegnava partecipare alle
iniziative dell'Amministrazione di centrodestra gaetana targata
Fondi.
Il Comitato degli inquilini per il diritto
all'abitare di Gaeta chiede pertanto che la questione abitativa venga
messa al primo posto come priorità di questa Amministrazione.
Chiediamo che l’Amministrazione investa il danaro pubblico
nell’acquisto e nella riqualificazione a scopo abitativo
dell’immenso patrimonio demaniale, invece di sperperare milioni di
Euro in interventi di arredo urbano il più delle volte inutili o
inopportuni. Chiediamo che il canone calmierato venga immediatamente
discusso con gli inquilini e posto come punto all'ordine del giorno
già dal prossimo Consiglio comunale. Chiediamo che vengano portati a
compimento i lavori per i due alloggi a destinazione abitativa di via
Amalfi, e che i ben 22 immobili sequestrati alla criminalità
organizzata, per i quali Gaeta vanta il secondo posto nel Lazio dopo
Roma come numero di confische, vengano anch'essi destinati ad uso
abitativo per le sempre più numerose famiglie che ne hanno bisogno.
Ci indigna che invece vengano usati come scambio di favori agli amici
degli amici che compongono l'attuale Consiglio comunale, ormai sempre
più simile alle larghe intese tra PD e PDL che si sono consolidate
negli ultimi tre governi nazionali.
Ricordiamo infine che lo sportello del Comitato sarà
aperto come sempre, per ogni assistenza legale e informativa, il
Giovedì pomeriggio dalle 17:00 alle 19:00 presso la sede di Via
Indipendenza 262.
Comitato degli inquilini per il diritto alla
casa-Gaeta
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