La
recente pubblicazione delle dichiarazioni di Carmine Schiavone e le
esternazioni di altri importanti pentiti gettano una luce sinistra
sull’impiego della zona pontina come luogo di transito e stoccaggio
di rifiuti tossici di ogni genere. Gaeta e il territorio circostante
vengono menzionati ripetutamente e il porto della città é indicato
come snodo del traffico illegale di rifiuti, accertato in alcune
circostanze dagli stessi inquirenti. Le conseguenze di scenari simili
sulla salute dei cittadini del sud pontino sarebbero drammatiche e
irreparabili. Ancora una volta il profitto privato risulta leva
ineguagliabile di cinismo, devastazione ambientale, disprezzo per la
vita e per la dignità umana. Di fronte a tali elementi sconcerta la
persistente assenza di iniziative concrete da parte
dell’Amministrazione comunale di Gaeta, atte ad ostacolare il
radicamento della criminalità organizzata e le attività illecite,
che vadano oltre la retorica di circostanza e l’intervento tardivo
quanto inefficace contro la chiusura del Tribunale. L’Associazione
Caponnetto invoca da anni l’istituzione di un Osservatorio
Comunale contro la criminalità formato da magistrati, forze
dell'ordine provinciali, associazioni antimafia e altri soggetti in
grado di arginare in modo efficace l’illegalità sul territorio.
Rifondazione Comunista, costantemente impegnata sul tema della lotta
alla criminalità organizzata, ha fatto propria da tempo tale
proposta. A quanto ci risulta tuttavia la Giunta Mitrano non ha mai
sentito il bisogno di rispondere pubblicamente su questo tema e,
anche di fronte agli ultimi gravi sviluppi, non sembra determinata a
cambiare atteggiamento. Denunciando tale grave assenza rilanciamo per
l’ennesima volta la nostra proposta, la cui attuazione necessita
solo di una volontà politica che sembra mancare. Al contempo il PRC
propone l’istituzione di un ente di controllo esterno sul porto che
possa monitorare costantemente il carico e lo scarico delle merci e
le modalità con le quali vengono movimentate. Per ostacolare
l’ingresso di capitali malavitosi nell’economia cittadina, con
particolare riguardo alla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti,
ribadiamo la rivendicazione di un’azienda multi-servizi
interamente pubblica. Considerata la mancanza di una vera e incisiva
opposizione in consiglio comunale e la linea collaborativa seguita
dalla minoranza consiliare, in piena sintonia con la politica delle
larghe intese operata dal Centro- Sinistra a livello nazionale,
facciamo appello alle forze sociali democratiche presenti nella
nostra città, per la costituzione di un fronte di lotta contro le
ecomafie. Promuoveremo quindi la massima sinergia con comitati e le
varie realtà impegnate in tal senso nelle città limitrofe. Il PRC
annuncia pertanto la prossima convocazione di assemblee pubbliche per
affrontare il tema e concertare forme efficaci di mobilitazione.
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