"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

martedì 10 settembre 2013

GAETA: LUNEDI’ NERO PER IL DIRITTO ABITATIVO.


CROLLA UN SOLAIO DEL MAZZAMARIELLO, SGOMBERATO PALAZZO TOSTI



Lunedì 9 settembre è stata una giornata nera per il diritto alla casa nella città di Gaeta. Per ironia della sorte due gravi e lunghe vicende hanno trovato un brutto epilogo proprio nelle stesse ore: La vertenza di palazzo Tosti e la lotta per la ristrutturazione delle case popolari del Mazzamariello. Non è un caso invece che in entrambe le vicende emergano in modo emblematico l’incapacità della Giunta Mitrano, il cinismo e la demagogia mostrate da quest’Amministrazione nel promettere senza mantenere, la totale insensibilità verso i bisogni sociali dei più deboli e i propri diritti. Altro che Social Card! Il 9 settembre era il temine previsto per lo sgombero di Palazzo Tosti, causato da una procedura avviata dalla stessa Amministrazione incurante o inconsapevole delle pesanti conseguenze del proprio operato. Entro questa data l’Assessore Cristian Leccese si era impegnato per iscritto a trovare altra sistemazione per le famiglie disagiate che abitavano lo stabile in un accordo siglato con il Demanio il 26 Giugno, promettendo che già dal 20/07 il problema avrebbe trovato soluzione. Di fronte alle rimostranze degli inquilini e del nostro Comitato che lamentavano il mancato rispetto delle tempistiche annunciate, l’Assessore aveva minimizzato la gravità della situazione prevedendo al massimo un’ulteriore piccola proroga dello sgombero. Le cose non sono andate così, tanto che quando le forze dell’ordine hanno intimato agli inquilini increduli di uscire dall’edificio in pochi minuti per scongiurare uno sgombero forzoso, è emerso chiaramente come non solo l’Assessore fosse stato incapace di mantenere quanto promesso, ma non avesse neanche in mente un piano B per evitare che i malcapitati finissero in strada nella peggiore delle ipotesi. Solo a seguito di una lunga mediazione e della dura protesta degli inquilini si trovava in extremis una sistemazione per una delle tre famiglie con malato grave a carico, proponendo alle altre l’alternativa del dormitorio della Caritas fino alla disponibilità dei due ormai fantomatici alloggi in via di ristrutturazione, destinati a casi di emergenza abitativa. Una delle famiglie al fine è stata obbligata ad uscire mentre l’altra ha respinto l’ultimatum, ormai resa incredula dalle troppe promesse. Al momento in cui scriviamo la famiglia si trova ancora all’interno dello stabile, con il rischio di sgombero coatto annunciato per Venerdì 13. A loro indirizziamo tutta la nostra solidarietà. Contemporaneamente al grave accaduto crollava il tetto di un appartamento del Mazzamariello. Un disastro annunciato che solo per miracolo non ha mietuto vittime. Alle promesse solenni di ristrutturazione fatte in campagna elettorale da Mitrano e dai suoi erano seguiti i primi crolli di cornicioni pericolanti avvenuti molti mesi fa. Subito erano sopraggiunte nuove promesse di interventi tempestivi, fino alle ultime roboanti dichiarazioni dell’incauto Assessore Leccese. Molti lo ricorderanno in occasione della manifestazione per la casa svoltasi il 9 Maggio davanti al Comune annunciare pubblicamente lo stanziamento di 150 mila euro per salvare il Mazzamariello entro il mese di Luglio. Chiedere le dimissioni dell’Assessore sarebbe inutile, purtroppo sappiamo che non arriverebbero. Che valore avessero le sue parole come le altre pronunziate dai nostri amministratori è ora sotto gli occhi di tutti. Il Re ormai è nudo e forse in futuro qualcuno farebbe meglio a parlare di meno.  

Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa

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