CROLLA UN SOLAIO DEL MAZZAMARIELLO, SGOMBERATO PALAZZO TOSTI
Lunedì 9 settembre è stata una
giornata nera per il diritto alla casa nella città di Gaeta. Per ironia della
sorte due gravi e lunghe vicende hanno trovato un brutto epilogo proprio nelle
stesse ore: La vertenza di palazzo Tosti e la lotta per la ristrutturazione
delle case popolari del Mazzamariello. Non è un caso invece che in entrambe le
vicende emergano in modo emblematico l’incapacità della Giunta Mitrano, il
cinismo e la demagogia mostrate da quest’Amministrazione nel promettere senza
mantenere, la totale insensibilità verso i bisogni sociali dei più deboli e i
propri diritti. Altro che Social Card! Il 9 settembre era il temine previsto
per lo sgombero di Palazzo Tosti, causato da una procedura avviata dalla stessa
Amministrazione incurante o inconsapevole delle pesanti conseguenze del proprio
operato. Entro questa data l’Assessore Cristian Leccese si era impegnato per
iscritto a trovare altra sistemazione per le famiglie disagiate che abitavano
lo stabile in un accordo siglato con il Demanio il 26 Giugno, promettendo che
già dal 20/07 il problema avrebbe trovato soluzione. Di fronte alle rimostranze
degli inquilini e del nostro Comitato che lamentavano il mancato rispetto delle
tempistiche annunciate, l’Assessore aveva minimizzato la gravità della
situazione prevedendo al massimo un’ulteriore piccola proroga dello sgombero.
Le cose non sono andate così, tanto che quando le forze dell’ordine hanno intimato
agli inquilini increduli di uscire dall’edificio in pochi minuti per
scongiurare uno sgombero forzoso, è emerso chiaramente come non solo
l’Assessore fosse stato incapace di mantenere quanto promesso, ma non avesse
neanche in mente un piano B per evitare che i malcapitati finissero in strada
nella peggiore delle ipotesi. Solo a seguito di una lunga mediazione e della dura
protesta degli inquilini si trovava in extremis una sistemazione per una delle
tre famiglie con malato grave a carico, proponendo alle altre l’alternativa del
dormitorio della Caritas fino alla disponibilità dei due ormai fantomatici alloggi
in via di ristrutturazione, destinati a casi di emergenza abitativa. Una delle
famiglie al fine è stata obbligata ad uscire mentre l’altra ha respinto l’ultimatum,
ormai resa incredula dalle troppe promesse. Al momento in cui scriviamo la
famiglia si trova ancora all’interno dello stabile, con il rischio di sgombero
coatto annunciato per Venerdì 13. A loro indirizziamo tutta la nostra solidarietà.
Contemporaneamente al grave accaduto crollava il tetto di un appartamento del
Mazzamariello. Un disastro annunciato che solo per miracolo non ha mietuto
vittime. Alle promesse solenni di ristrutturazione fatte in campagna elettorale
da Mitrano e dai suoi erano seguiti i primi crolli di cornicioni pericolanti
avvenuti molti mesi fa. Subito erano sopraggiunte nuove promesse di interventi
tempestivi, fino alle ultime roboanti dichiarazioni dell’incauto Assessore
Leccese. Molti lo ricorderanno in occasione della manifestazione per la casa
svoltasi il 9 Maggio davanti al Comune annunciare pubblicamente lo stanziamento
di 150 mila euro per salvare il Mazzamariello entro il mese di Luglio. Chiedere
le dimissioni dell’Assessore sarebbe inutile, purtroppo sappiamo che non
arriverebbero. Che valore avessero le sue parole come le altre pronunziate dai
nostri amministratori è ora sotto gli occhi di tutti. Il Re ormai è nudo e
forse in futuro qualcuno farebbe meglio a parlare di meno.
Comitato degli Inquilini per il Diritto alla Casa
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