"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

giovedì 13 giugno 2013

Lavoro stagionale o schiavismo cinquantennale?

I Giovani Comunisti di Gaeta lanciano un’inchiesta sullo sfruttamento stagionale.
Anche quest’anno ci prepariamo ad assistere alla messa in stato di schiavitù di centinaia di lavoratori stagionali, sulle spiagge, nei bar, nei ristoranti e nelle attività commerciali turistiche della nostra città. È ormai troppo tempo che lo sfruttamento indiscriminato di ragazzi e ragazze di ogni età, prosegue indisturbato a Gaeta. Ciò avviene con la complicità dei numerosi contratti fasulli introdotti a livello nazionale, come i co.co.co. e i contratti a chiamata, che hanno fatto riemergere  parte del lavoro nero legalizzando lo sfruttamento e l’assenza di ogni diritto. Tutto questo va a vantaggio di coloro che dicono di creare occupazione. Le stesse persone che hanno scambiato le spiagge per dei veri e propri feudi, gli stessi imprenditori che su 10 dipendenti a volte ne assicurano soltanto 1, quei traffichini che nonostante la loro condizione di privilegio intendono accrescere la propria ricchezza dissanguando Stato, clientela e lavoratori. Queste potentissime lobby locali   godono spesso di una vera e propria posizione di rendita visto il beneficio di concessioni demaniali praticamente illimitate nel tempo e hanno poco o nessun interesse ad investire nello sviluppo turistico della città. Hanno i propri rappresentanti politici in tutti gli schieramenti e condizionano gran parte delle politiche cittadine. Nonostante le proposte avanzate da Rifondazione Comunista nulla è cambiato e vista la crisi la condizione dei lavoratori potrebbe risultare addirittura peggiore   degli anni scorsi. Non c’è da stupirsi considerata anche la natura della Giunta Mitrano, collusa più che mai con gli interessi dei potentati locali, come testimoniato dall’ennesimo tentativo di privatizzazione selvaggia dei nostri arenili rappresentato dall’ultimo PUA. Non a caso quindi non c’è la volontà degli amministratori locali di istituire un’AZIENDA SPECIALE PUBBLICA che gestisca almeno parte delle spiagge e dei servizi turistici creando condizioni salariali e occupazionali dignitose, e non si è accolta la nostra  proposta di condizionare il rilascio di licenze e concessioni a più solide garanzie di carattere occupazionale. Anche la sinergia con le forze dell’ordine e l’ispettorato del lavoro nel controllo e nella repressione di abusi  e sfruttamento appare carente se non addirittura inesistente. Il lavoro stagionale è una delle colonne portanti dell’economia della nostra città, ma crea da sempre condizioni di precariato e di sfruttamento insostenibili e questo è diventato così naturale che sentir dire che ci sono lavoratori che fanno turni di 12 ore e che guadagnano 25 euro al giorno, lascia molti indifferenti. Noi non facciamo finta di niente e per questo abbiamo deciso di intraprendere un’attività di sensibilizzazione e di denuncia. Raccoglieremo dati concreti e li renderemo pubblici, sottoponendo un QUESTIONARIO (in forma del tutto anonima) SULLE CONDIZIONI DEGLI STAGIONALI a tutti quei lavoratori che vorranno collaborare e dare il loro contributo alla buona riuscita dell’iniziativa e dell’attività di denuncia. Per compilare il questionario potrete raggiungerci presso i banchetti informativi che allestiremo per le strade della città, contattarci su Facebook (GIOVANI COMUNISTI GAETA), scaricare le domande sul nostro Blog: prcgaeta.blogspot consegnandole o imbucandole compilate presso la sede del PRC Gaeta in Via dell’indipendenza 262 oppure inviando le risposte all’indirizzo email: g.comunisti_gaeta@libero.it . L’inchiesta sarà il preludio di prossime iniziative pubbliche di informazione e supporto ai lavoratori sfruttati.
                                             GIOVANI COMUNISTI GAETA

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