"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

martedì 23 ottobre 2012

NO MONTI DAY SABATO 27 ORE 14:30, PIAZZA DELLA REPUBBLICA, ROMA.


Il Governo Monti non è un governo tecnico e imparziale ma un esecutivo politico che colpisce duramente le classi popolari per salvaguardare gli interessi dei banchieri e dei padroni. E' un governo autoritario che ci impone le ricette liberiste della Banca Centrale Europea senza essere stato scelto democraticamente dagli italiani. Il PD, il PDL e L'UDC che lo sostengono sono i principali responsabili di questa situazione.
La riforma del lavoro varata dal Ministro Fornero ha manomesso l'art. 18 eliminando il reintegro del lavoratore a seguito di un licenziamento senza giusta causa.
La riforma delle pensioni ha innalzato l'età necessaria a 62 anni con oltre 41 anni di contributi per le donne e a 66 anni con oltre 42 anni di contributi per gli uomini. Nei prossimi anni l'età per la pensione aumenterà ulteriormente e saranno equiparati i requisiti tra i due sessi. Di fatto le pensioni sono state ridotte attraverso il blocco dell'adeguamento all'inflazione e l'estensione del modello contributivo. Continuano le politiche di tagli all'Istruzione Pubblica. Le ultime proposte prevedono l'aumento dell'orario di lavoro degli insegnanti (già superiore alla media europea) a parità di salario (tra i più bassi in Europa). Ciò comporterebbe un ulteriore deterioramento della didattica e l'espulsione di migliaia di precari. La politica di rigore non viene applicata alle scuole private, cui vengono donati 223 Milioni di Euro, e alle spese militari (13 miliardi di Euro solo per l'acquisto degli inutili caccia F35!). Si vuole gerarchizzare la scuola e favorire l'ingresso dei privati nella gestione degli istituti con il DDL 953 (ex Aprea). La Spending Review, il Fiscal Compact e il vincolo del pareggio di bilancio comporteranno nei prossimi 20 anni tagli per 47 miliardi di Euro annui che porteranno alla distruzione dello stato sociale, alla privatizzazione dei servizi e alla svendita progressiva del patrimonio statale. Le politiche fiscali colpiscono le classi già in difficoltà. Anziché introdurre la patrimoniale sui grandi depositi e tassare le transazioni finanziarie si è imposta L'IMU anche sulla prima casa utilizzandone gli introiti per salvare le banche private spagnole. Intanto ci si appresta ad aumentare L'IVA diminuendo le detrazioni (ad esempio sui mutui delle case). Per respingere questi attacchi e invertire la rotta bisogna chiedere uniti le dimissioni di questo governo antipopolare e costruire insieme unalternativa reale. Riuscirci è possibile. Per questo invitiamo i cittadini a partecipare al corteo che partirà Sabato alle 14:30 da Piazza Repubblica a Roma.

IL RADUNO PER PARTIRE INSIEME E' PREVISTO ALLE ORE 12:15 PRESSO LA STAZIONE DI FORMIA

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