Contro la
privatizzazione delle strutture sportive comunali si chiede la
creazione
di spazi pubblici e gratuiti per lo sport e la cultura.
di spazi pubblici e gratuiti per lo sport e la cultura.
Il
PRC
Gaeta
contesta
i
due
bandi
di
gara
pubblicati
il
31
Agosto
2012
per
affidare
a
privati
la
gestione
di
importanti
strutture
sportive
comunali
della
città.
Il
primo
bando
(sospeso
dopo
solo
2
giorni
dalla
pubblicazione
per
irregolarità
e
poi
ripubblicato)
prevede
la
privatizzazione
del
campo
sportivo
“A.
Riciniello”,
delle
Palestre
di
Via
Marina
di
Serapo
e
della
Palestra
della
Scuola
Primaria
“Sebastiano
Conca”,
mentre
il
secondo
comporta
la
gestione
privata
del
campo
di
calcetto
in
via
Pisa
(Country
Club).
Questo
scenario
appare
disastroso
per
tutte
quelle
società
che
dovranno
rivolgersi
al
“nuovo
padrone”
delle
strutture
sportive.
Nel
caso
del
campo
“A.
Riciniello”
tale
condizione
comporterebbe
un
vero
e
proprio
monopolio
essendo
l’unico
campo
di
calcio
presente
a
Gaeta,
vista
la
situazione
del
campo
della
“Piaia”.
I
circa
70.000
Euro
stanziati
per
rendere
agibile
tale
struttura
con
la
costruzione
di
reti
di
recinzione,
container
e
manutenzione
del
terreno
di
gioco,
sembrano
infatti
essere
stati
risucchiati
da
un
misterioso
buco
nero
amministrativo.
Tirando
due
somme
aumenteranno
notevolmente
i
canoni
per
le
società
dilettanti
che
vorranno
utilizzare
le
strutture
sportive.
In
particolare
saranno
colpite
quelle
realtà
giovanili
in
espansione
come
la
“Scuola
Calcio”,
che
rischiano
di
sparire
o
di
indebitarsi
per
pagare
i
nuovi
affidatari.
Per
sopravvivere
molte
società
saranno
costrette
a
rifarsi
sulle
rette
degli
utenti.
In
un
momento
di
sofferenza
economica
per
tante
famiglie
di
Gaeta,
l'amministrazione
Mitrano
si
preoccupa
di
svendere
il
patrimonio
comunale
esistente
invece
di
investire
nella
creazione
di
strutture
per
lo
sport
e
la
cultura
pubbliche
e
gratuite,
delle
quali
Gaeta
è
quasi
completamente
sprovvista.
Rifondazione
Comunista
chiede
da
tempo
l'istituzione
di
aree
sportive
nei
quartieri
della
città
al
fine
di
diffondere
lo
sport
per
tutti.
Ci
domandiamo
inoltre
che
fine
abbia
fatto
la
delibera
n°
52
del
4
Novembre
2011,
con
la
quale
il
Consiglio
Comunale
sanciva
l'apertura
di
un
Centro
Culturale
Polivalente
e
ne
approvava
il
regolamento.
Tale
delibera
fu
frutto
di
una
lunga
campagna
del
Coordinamento
“Pace,
Diritti
e
Lavoro”,
culminata
con
la
raccolta
di
numerose
firme
tra
i
cittadini
di
Gaeta
nel
2008.
La
risposta
della
vecchia
amministrazione,
decisamente
tardiva
e
non
del
tutto
aderente
alle
richieste,
rappresentò
comunque
un
passo
importante
per
colmare
la
drammatica
mancanza
di
spazi
aggregativi
e
culturali
pubblici
nella
nostra
città.
L'attuale
amministrazione
ha
il
dovere
di
dare
seguito
a
tale
delibera.
Purtroppo
però
la
vicenda
dei
bandi
di
affidamento
delle
strutture
sportive
comunali
mostra
chiaramente
la
concezione
che
la
destra
ha
dello
sport
e
della
cultura:
Privilegi
per
pochi
e
non
diritti
da
garantire
a
tutti.
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