"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

domenica 23 settembre 2012

Sport e Cultura: Il PRC Gaeta contesta Mitrano.

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Contro la privatizzazione delle strutture sportive comunali si chiede la creazione

  di spazi pubblici e gratuiti per lo sport e la cultura.


Il PRC Gaeta contesta i due bandi di gara pubblicati il 31 Agosto 2012 per affidare a privati la gestione di importanti strutture sportive comunali della città. Il primo bando (sospeso dopo solo 2 giorni dalla pubblicazione per irregolarità e poi ripubblicato) prevede la privatizzazione del campo sportivoA. Riciniello, delle Palestre di Via Marina di Serapo e della Palestra della Scuola PrimariaSebastiano Conca, mentre il secondo comporta la gestione privata del campo di calcetto in via Pisa (Country Club). Questo scenario appare disastroso per tutte quelle società che dovranno rivolgersi alnuovo padronedelle strutture sportive. Nel caso del campoA. Riciniellotale condizione comporterebbe un vero e proprio monopolio essendo lunico campo di calcio presente a Gaeta, vista la situazione del campo dellaPiaia. I circa 70.000 Euro stanziati per rendere agibile tale struttura con la costruzione di reti di recinzione, container e manutenzione del terreno di gioco, sembrano infatti essere stati risucchiati da un misterioso buco nero amministrativo. Tirando due somme aumenteranno notevolmente i canoni per le società dilettanti che vorranno utilizzare le strutture sportive. In particolare saranno colpite quelle realtà giovanili in espansione come laScuola Calcio, che rischiano di sparire o di indebitarsi per pagare i nuovi affidatari. Per sopravvivere molte società saranno costrette a rifarsi sulle rette degli utenti. In un momento di sofferenza economica per tante famiglie di Gaeta, l'amministrazione Mitrano si preoccupa di svendere il patrimonio comunale esistente invece di investire nella creazione di strutture per lo sport e la cultura pubbliche e gratuite, delle quali Gaeta è quasi completamente sprovvista. Rifondazione Comunista chiede da tempo l'istituzione di aree sportive nei quartieri della città al fine di diffondere lo sport per tutti. Ci domandiamo inoltre che fine abbia fatto la delibera 52 del 4 Novembre 2011, con la quale il Consiglio Comunale sanciva l'apertura di un Centro Culturale Polivalente e ne approvava il regolamento. Tale delibera fu frutto di una lunga campagna del CoordinamentoPace, Diritti e Lavoro, culminata con la raccolta di numerose firme tra i cittadini di Gaeta nel 2008. La risposta della vecchia amministrazione, decisamente tardiva e non del tutto aderente alle richieste, rappresentò comunque un passo importante per colmare la drammatica mancanza di spazi aggregativi e culturali pubblici nella nostra città. L'attuale amministrazione ha il dovere di dare seguito a tale delibera. Purtroppo però la vicenda dei bandi di affidamento delle strutture sportive comunali mostra chiaramente la concezione che la destra ha dello sport e della cultura: Privilegi per pochi e non diritti da garantire a tutti.

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