Siamo ormai abituati agli
spettacoli quotidiani del Sindaco Mitrano che con grande buon gusto e senso di
responsabilità ci propina ogni giorno una diretta da istrione vantando i suoi
presunti meriti, chiamandosi gli applausi, spaziando su mille aspetti legati
all’emergenza da Coronavirus, ricordandoci che è il primo responsabile della
nostra salute. Sembra proprio tuttavia che egli minimizzi o tralasci
stranamente alcuni elementi niente affatto marginali. Lo abbiamo visto perdere
la sua consueta verve diventando di colpo docile e impacciato quando è stato costretto
a balbettare qualche sillaba anche sulle attività produttive locali, Geberit e
Peroni Pompe in primis, fino a due giorni fa ancora in piena produzione con
gravissimi rischi per centinaia di lavoratori e le proprie famiglie. Non lo
abbiamo sentito dire neanche mezza parola sull’ingombrante presenza della base
militare statunitense, con annessa nave ammiraglia della VI flotta nel
Mediterraneo. Eppure ce ne sarebbero eccome di cose da dire… Nella nostra amata
città, come è noto, un’altra comunità numerosa di uomini e donne vive a stretto
contatto con la popolazione locale, ne fanno parte i militari statunitensi ed il
personale civile impiegati nella base e sulle navi che vi attraccano. Essi rispondono
alle leggi di un altro Stato il quale non si sta certo distinguendo per una
gestione virtuosa della pandemia in corso, sottovalutandola fin dal primo
momento. Non parliamo poi di rispetto delle nostre regole e del nostro paese.
Non serve certo scomodare la tragedia impunita del Cermis per supportare l’arroganza
d’oltreoceano. E’ di pochi giorni fa la notizia sconcertante di una vendita di
500 mila tamponi da parte di un’azienda bresciana agli Stati Uniti d’America,
mentre qui in Italia la gente muore anche perché c’è grave penuria di tali
materiali. Se ce ne fosse bisogno si potrebbe menzionare anche la grande
esercitazione militare prevista in Europa con l’impiego di 30 mila soldati
americani proprio nel pieno dell’emergenza in atto. L’elenco completo purtroppo
sarebbe molto più lungo. Questo mentre altri paesi come la Cina e Cuba inviano
invece senza alcuna contropartita medici e materiali sanitari di primaria
importanza per sostenerci nella dura battaglia in corso. E’ di queste ore la
notizia che proprio gli Stati Uniti sono diventati il terzo paese per numero di
contagi (quasi 30 mila mentre scriviamo), dopo Cina e Italia, con una
progressione incontrollata e senza precedenti. Alcuni mezzi di informazione
hanno parlato del diffondersi del contagio tra i militari statunitensi anche in
Europa, esponendo addirittura il Generale Christofer G. Davoli e i membri del
suo staff, mentre già due settimane fa si riportava di alcuni casi scoperti
proprio in Italia, tra cui uno a Napoli. Come spesso accade, soprattutto in
ambienti militari, le notizie trapelate si sono presto ridotte fino a
scomparire. Sarà allora forse opportuno ricordare che solo la nave Ammiraglia
USS Mount Whitney, regolarmente attraccata nel porto di Gaeta, possiede un
equipaggio di base composto da 170 Ufficiali e arruolati, cui si sommano altri
155 Comandanti “militari Sealift” e marinai civili. A questi oltre 300 uomini
si aggiunge il personale della base, sia statunitense che italiano, che lavora
a stretto contatto e spesso in ambienti molto promiscui. Fino a pochi giorni fa
numerosi cittadini ci hanno riportato di gruppi di statunitensi a spasso per le
vie della città con gran disinvoltura. Da anni segnaliamo i gravi rischi
provocati dalla presenza della base di Gaeta anche in circostanze ordinarie e
ne chiediamo la definitiva chiusura, come chiediamo che l’Italia esca
finalmente dalla NATO. Le circostanze attuali del tutto straordinarie ci
costringono a maggior ragione a rivolgere pubblicamente al nostro distratto
Sindaco numerose domande. Quali iniziative concrete ha preso finora per
garantire la popolazione della sua città dai gravi rischi di contagio scaturiti
dalla presenza della base? Quali informazioni ha preteso dall’Ammiragliato
statunitense e dai responsabili della stessa circa la gestione dell’emergenza
in corso e la massima limitazione dei rischi? Ci auguriamo non voglia
continuare ad incontrare le autorità militari straniere solo per genuflettersi
e scambiare con loro gagliardetti. Quando intende informare la popolazione di
queste importanti cognizioni che speriamo abbia acquisito? Intende farlo in uno
dei suoi prossimi show sul web o non sa cosa dire perché non ha provveduto
ancora a nessuna di queste cose fondamentali? Aspettiamo una solerte risposta
insieme a tutti i cittadini preoccupati per la propria salute.
PARTITO
COMUNISTA-SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”- GAETA
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