Sono passate solo poche settimane
dall’assemblea regionale del Partito Comunista tenutasi a Gaeta il 14 Dicembre in
presenza del Segretario Generale Rizzo per la triste ricorrenza dei 70 anni dalla
nascita della NATO. Un’iniziativa che ha visto non a caso grande partecipazione
di pubblico ma scarso risalto sulla stampa locale e silenzio da parte del mondo
politico cittadino. Lo scenario internazionale determinatosi negli ultimi
giorni non fa che confermare purtroppo per l’ennesima volta quanto sostenuto in
quella sede delineando tutta l’arroganza degli Stati Uniti, l’asservimento del
nostro Paese all’imperialismo, la totale mancanza di autonomia del nostro
governo, i gravi rischi rappresentati dal Patto Atlantico strumento di aggressione
e di assoggettamento dei popoli, i pericoli cui sono soggetti l’Italia ed in
particolare i territori interessati dalla presenza di basi militari USA e NATO.
Il drone statunitense che ha assassinato il Generale iraniano Quasem Soleimani
sarebbe partito dalla base siciliana di Sigonella senza che, a quanto risulta,
il governo italiano venisse neppure informato. Un episodio gravissimo di
terrorismo internazionale che getta l’intero pianeta sull’orlo di un nuovo e
tremendo conflitto dagli esiti imprevedibili, con annesse reciproche minacce di
ritorsioni militari tra i contendenti. Un episodio che avviene negli stessi
giorni in cui si discute del possibile invio di altre 50 testate atomiche provenienti
dalla Turchia presso la base italiana di Aviano, che renderebbero l’Italia il
più grande deposito nucleare del vecchio continente. Tutto questo accade nella
sconcertante assenza del Governo targato PD-5 Stelle e del Ministro degli
esteri Di Maio. Se non meraviglia ormai più nessuno l’asservimento già noto del
Partito Democratico, colpisce maggiormente l’ennesimo scivolone dei
pentastellati, che dopo aver promesso al proprio elettorato il taglio delle
spese militari e la revisione dei trattati internazionali hanno fatto anche su
questo l’esatto contrario come su TAV, TAP, Ilva di Taranto, concessioni
autostradali e tanto altro, dilatando ulteriormente le spese belliche,
finanziando l’acquisto dei famigerati F35, allineandosi sull’attenti al coro
degli euroatlantici. Non meno imbarazzante risulta la posizione dei cosiddetti “sovranisti”
in quota a Lega e Fratelli d’Italia che invece di difendere la dignità e
l’autonomia del nostro Paese plaudono addirittura alle imprese statunitensi e
denunciano un’adesione perfino troppo timida a tali scelleratezze. Non si può
non ricordare, per evidenziare ancor meglio l’ipocrisia di questi signori, che
proprio guerre e destabilizzazioni volute dalla NATO hanno generato gli ingenti
flussi migratori su cui amano tanto speculare alimentando la guerra tra poveri.
E’ bene ricordare ai più distratti anche
che la Lega con Salvini si trova a sostenere il governo cittadino di Gaeta,
insieme a Forza Italia ed al PD. La variegata compagine governativa cittadina
capeggiata da Mitrano, neanche a dirlo, ancora una volta tace del tutto sul
ruolo dell’importantissima base statunitense presente sul nostro territorio e
sui gravi rischi che derivano dallo scenario delineatosi per la popolazione di Gaeta
e di tutto il Golfo proprio come per le altre presenti sul territorio nazionale,
oltre che sull’intollerabile elemento di corresponsabilità alle aggressioni in
corso. Una base che ospita il comando strategico della VI flotta statunitense
nel mediterraneo, presso la quale attraccano regolarmente imponenti navi da
guerra quali la USS New York e la USS Mount Whitney, nave Ammiraglia della
flotta, più volte impiegate negli ultimi conflitti mediorientali. Una base che
avrebbe svolto un importante ruolo anche nella conduzione delle operazioni militari
in occasione del disastroso conflitto libico. La sua presenza è ancor più
inquietante alla luce delle voci insistenti che ne vorrebbero un ulteriore
potenziamento futuro a seguito di scelte dell’ammiragliato ed ancor più
preoccupante per l’assenza persistente di un piano di emergenza pubblico in
caso di incidenti o attacchi, come denunciamo ormai da anni in completa
solitudine. Il totale silenzio del mondo politico locale ne testimonia il
bassissimo livello e manifesta più di ogni altra prova l’intercambiabilità di
forze che fingono di competere ma sono accomunate dalla tutela degli stessi
interessi capitalistici e del loro braccio armato. Come Partito Comunista al
contrario ribadiamo la nostra ferma opposizione alle politiche della NATO, la
ferma volontà di chiudere le basi militari straniere presenti sul nostro
territorio, la parola d’ordine di portare fuori l’Italia dalla NATO, fuori la
NATO dall’Italia.
PARTITO
COMUNISTA - SEZIONE “MARIANO MANDOLESI” -GAETA
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