Cosa intendono fare Mitrano e la sua Giunta?
In occasione dello sportello che il Partito Comunista dedica ogni Martedì ai cittadini dalle 17 alle 19 presso la propria sede per recepire le loro istanze e problematiche, ci sono pervenute numerose segnalazioni riguardanti la pratica del distacco dell’acqua potabile da parte del gestore privato. Il PC si è subito attivato nel sostenere coloro i quali sono stati colpiti da questo provvedimento illegittimo e continuerà a farlo. Si tratta di utenti morosi appartenenti alle classi popolari non più in grado di pagare le bollette, aumentate ininterrottamente proprio a seguito della privatizzazione del servizio, o di cittadini consapevoli che hanno scelto la strada dell’obbedienza civile rifiutandosi di pagare fino a quando la gestione non tornerà ad essere pubblica, come deciso dal referendum del 2011.
Quanto accade nel silenzio e nell’indifferenza del mondo politico e dei media locali sarebbe già gravissimo di per sé poiché nega a queste famiglie un bene primario ed assolutamente vitale come l’acqua. Sarebbe già illegittimo in quanto il gestore privato responsabile dei ben noti e continui disservizi, oltre che dei mancati investimenti dovuti, ricorre arbitrariamente a tali azioni senza alcun pronunciamento delle autorità giudiziarie. Sarebbe già intollerabile alla luce del fatto che la società ha definito “riduzione del flusso idrico” una pratica che, come abbiamo verificato direttamente, si denota a tutti gli effetti come un distacco pressoché completo e pertanto assolutamente illegale. Sarebbe già quindi inaccettabile poiché queste azioni comportano anche gravi rischi igienico sanitari per l’intera comunità.
Abbiamo inoltre constatato come negli ultimi mesi Acqualatina sembri avere addirittura intensificato i distacchi, come essi avvengano in tempi molto più brevi rispetto al passato e come in diverse occasioni non siano stati più preceduti neanche da avvisi preventivi. Gli operatori eseguono solitamente quanto imposto in modo frettoloso ed in molti casi hanno provocato anche danni evidenti alle valvole e agli impianti. Abbiamo potuto verificare inoltre che la società non si pone più nemmeno il problema di negare la completa ed illegale privazione dell’acqua praticata, usando oramai esplicitamente la parola “sospensione” invece che “riduzione” nelle scarne comunicazioni abbandonate presso i contatori.
A rendere il tutto ancor più grave tuttavia è il fatto che la società privata stia confermando ancora una volta la propria arroganza ed il proprio spregio per le istituzioni democratiche e la legge ignorando completamente la proposta di delibera popolare approvata dal Consiglio comunale di Gaeta tre anni fa, il 17/02/2016, che diffidava il gestore dalla pratica dei distacchi e gli intimava di porvi fine. È bene ricordare che la proposta di delibera, presentata secondo quanto previsto dallo statuto comunale, fu promossa dal Comitato Spontaneo di Lotta Contro Acqualatina di Gaeta con l’apporto decisivo dei Comunisti che in esso militano. Ben 282 cittadini sottoscrissero in poco tempo la delibera. Il Consiglio Comunale al completo, compreso il Sindaco Mitrano, espresse voto favorevole al riguardo con la sola eccezione di un astenuto. L’atto rappresentò sicuramente uno dei pochi e degli ultimi momenti in cui la massima assise cittadina, oggi esautorata di gran parte delle proprie funzioni, svolse il ruolo di rappresentante della volontà popolare.
Ci chiediamo, alla luce di quanto emerso, quali azioni concrete abbia intrapreso l’attuale Amministrazione ed in prima persona il Sindaco al fine di verificare il rispetto da parte di Acqualatina di quanto deliberato e di imporne finalmente il rispetto. Ci chiediamo cosa abbiano fatto gli allora consiglieri comunali e quanti di loro sono ancora in carica, oltre alle forze politiche che li sostengono, per monitorare e stimolare l’applicazione di quanto stabilito.
L’accaduto sembra confermare ancora una volta come sul tema dell’acqua in troppi, dalla destra alla pseudo-sinistra, passando da civici e 5 stelle, abbiano fatto solo facile propaganda sfruttando il drammatico momento delle crisi idriche e dimenticandosi nuovamente di tutto già il giorno seguente. Vorremmo in ogni caso sapere dal Sindaco Mitrano e dalla sua Giunta quali azioni intendano intraprendere ora in ottemperanza a quanto stabilito e per impedire che Acqualatina prosegua con la pratica ingiusta ed illegittima dei distacchi, difendendo peraltro le più basilari norme democratiche e la dignità stessa delle istituzioni cittadine.
Auspichiamo che il primo cittadino intervenga anche con un’ordinanza sindacale contro la pratica delle riduzioni e dei distacchi, per rafforzare quanto deliberato dal Consiglio e salvaguardare il pubblico interesse, ponendo inoltre rimedio ad una incombente emergenza sanitaria. Nel caso in cui non si intervenisse subito in tal senso con iniziative concrete e tangibili si mostrerebbe la profonda ipocrisia e falsità del voto espresso nel 2016 con il solo obiettivo di prendere in giro i cittadini che promossero la delibera e tutti coloro i quali ne condividono gli intenti, oltre a confermare l’asservimento più totale ad interessi economici privati e ristretti.
Il Partito Comunista proseguirà in ogni caso nel tentativo di far valere con la lotta e con il sostegno attivo ai cittadini colpiti le ragioni della delibera sostenuta nel 2016 e la completa ripubblicizzazione del servizio idrico.
Partito Comunista
Sezione “Mariano Mandolesi – Gaeta
Sezione “Mariano Mandolesi – Gaeta
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