Le nostre previsioni sul futuro del servizio sanitario
pubblico in provincia di Latina, espresse soprattutto in concomitanza con
l’approvazione del nuovo Piano triennale della ASL, si stanno già mostrando
purtroppo esatte. Ciò risulta particolarmente evidente proprio nel Sud pontino.
Il PRC denunciò come il progetto in corso avesse l’obiettivo di chiudere
definitivamente i piccoli centri ospedalieri quali Gaeta e smantellare i presidi
di Fondi e Terracina. Tutto in cambio
delle promesse “Case della Salute” come quella annunciata per Gaeta e Minturno,
niente altro che grandi ambulatori per i quali peraltro mancano le più
essenziali risorse. In secondo luogo si prometteva il potenziamento di Formia e
di Latina, annunciando la creazione di grandi poli d’eccellenza senza avere a
tale scopo fondi, strutture né personale. I due Centri infatti versano come è
noto in condizioni sempre più difficili e risultano congestionati proprio a
causa dell’incremento dell’utenza. Ciò ha l’obiettivo principale di favorire
gli interessi della sanità privata e convenzionata che riceve già copiosi
finanziamenti pubblici per le prestazioni crescenti, incrementa di giorno in
giorno i suoi profitti e foraggia politici collusi di ogni schieramento. Se i
tagli cospicui colpiscono ovunque, a risentirne maggiormente sono proprio le
ASL periferiche come la nostra. Basti pensare che la richiesta di un milione di
Euro di finanziamento per la ASL di Latina è stata respinta dalla Regione a
fronte di ben 66 milioni concessi alla ASL di Roma in vista del Giubileo. Restando
solo al territorio a noi più prossimo si registra come presso il “San Giovanni
di Dio” a Fondi il servizio di Chirurgia venga notevolmente ridimensionato a
seguito dell’eliminazione delle degenze notturne, limitandosi di fatto ad oggi
solo a piccoli interventi in day hospital. Questo quadro rischia di mettere
pesantemente in discussione anche i servizi di Endoscopia, Ostetricia e Ginecologia,
fiore all’occhiello del nosocomio per efficienza e numero di prestazioni
erogate. Intanto vengono eliminati anche
gli ultimi servizi dell’Ospedale “Di Liegro” di Gaeta come la Chirurgia
ambulatoriale e il reparto di Oncologia, lasciando ormai quasi vuota una
struttura per cui di recente erano stati spesi milioni di euro… a proposito di
sprechi. Ciò è denunciato lodevolmente da Comitati civici di lotta quali il
“Consiglio Popolare Ospedale di Gaeta”, cui va tutto il nostro sostegno, ma accade
nella più totale e scandalosa indifferenza del mondo politico locale. L’utenza
di Gaeta e di Fondi, come quella degli altri centri limitrofi, si riversa
pertanto sempre più sul “Dono Svizzero”, con rischi crescenti in caso di
urgenze alla luce soprattutto del traffico veicolare estivo. Questo mentre a Formia
non vengono neanche annunciate le azioni di potenziamento da tempo promesse
bensì, al contrario, si registra il drastico e quasi completo ridimensionamento
degli interventi chirurgici di elezione, soprattutto durante i mesi più caldi. Gli
interventi svolti infatti sono ormai per la maggior parte d’urgenza o
oncologici. Ciò alla luce del permanente blocco del “Turn Over” che determina
una crisi di personale insostenibile in particolar modo nel periodo delle ferie
e non risolvibile grazie alle 32 deroghe annunciate a livello provinciale.
Anche il reparto di Ortopedia di Formia vive una condizione di gravissima
difficoltà a causa delle sole tre unità disponibili residue e sono emersi forti
timori in vista del periodo più complesso dell’anno. E’ bene ricordare ai
cittadini non solo che il PRC non smetterà di battersi al loro fianco contro
questo stato di cose inaccettabile, ma che tutto ciò non è frutto del destino bensì
ha dei precisi responsabili. E’ responsabile la Giunta Regionale di Zingaretti
in primo luogo, sostenuta dal PD e da SEL, che ha diretto le politiche di
austerità in perfetta sintonia con le passate Amministrazioni di destra. Sono
responsabili i Sindaci quali Cosmo Mitrano e Sandro Bartolomeo, che hanno
approvato con il loro voto il nuovo Piano di tagli, mostrando di difendere gli
stessi interessi e sostenere le medesime politiche, al di là delle distinzioni
di facciata. Sono responsabili i partiti di opposizione vera o presunta che
avrebbero dovuto combattere su di un tema tanto importante al fianco dei
cittadini anche a livello locale, ma se ne sono dimenticate o hanno fatto solo
finta. Sono responsabili infine Dirigenti quali Cordoni e Caporossi, di cui
abbiamo già chiesto le dimissioni a suo tempo, che invece di adempiere al
proprio ruolo garantendo l’efficienza del servizio e il diritto alla salute, si
sono prestati a fungere da bassa manovalanza per il progetto di demolizione controllata
sotto gli occhi di tutti.
Circolo PRC “Enzo
Simeone” Formia
Circolo PRC “Mariano
Mandolesi” Itri-Gaeta
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