In questi giorni assistiamo ad
una serie di ipotesi riguardo alle modalità di una possibile apertura della stagione
balneare a Gaeta. Diversi incontri si susseguono tra Capitaneria, istituzioni
regionali, locali e operatori senza che, ancora una volta, venga convocata
alcuna rappresentanza dei lavoratori che sono il nerbo di ogni stagione
turistica e saranno esposti ai maggiori rischi, fatto che lascia pochi dubbi
sulle priorità di chi è chiamato a decidere. Intanto a metà Maggio Sindaco di
Gaeta e concessionari brancolano nel buio non in grado di contribuire alla risoluzione
delle numerose problematiche emerse. Il Partito Comunista ha già chiesto che
l’Amministrazione promuovesse un accordo scritto tra tutti gli operatori per
scongiurare un probabile aumento delle tariffe a carico dell’utenza, fatto cui
sono seguite solo generiche e poco credibili rassicurazioni verbali da parte
del Primo cittadino a nome di alcuni stabilimenti. Tra le altre questioni
aperte tutti riscontrano la carenza di spazi derivante dalle regole di
distanziamento e l’oggettiva difficoltà di contingentare gli ingressi
controllando il rispetto delle regole all’interno dei tratti di arenile libero.
A queste il PC aggiunge la perdita di occupazione per numerosi dipendenti
stagionali a seguito di una prevedibile contrazione della domanda, fatto per
cui chiediamo da tempo e invano l’istituzione di un contributo comunale a fondo
perduto riservato a tali categorie. Il Partito Comunista avanza una proposta
che potrebbe risolvere o lenire tutte le problematiche elencate. Da anni
chiediamo la creazione di un’azienda speciale multiservizi, quindi interamente
pubblica e comunale, che gestisca anche i settori legati al turismo. Con questa
finalità avevamo avviato una grande petizione popolare cittadina rallentata per
ovvie ragioni dal lockdown, che tuttavia stiamo per rilanciare con ancora
maggior forza. La rapida istituzione di questo strumento potrebbe riguardare
per prima cosa proprio le spiagge, garantendo assistenza alla balneazione e
noleggio di attrezzature a prezzi contenuti sui tratti di arenile libero residui
non ancora soggetti a concessioni vigenti. L’esperimento in futuro potrebbe
estendersi ad altre spiagge. Inoltre tale azienda si occuperebbe finalmente di
rendere fruibili diversi tratti il cui accesso viene limitato per varie ragioni
tra le quali spesso spicca l’indebita ingerenza privata, annoso problema
segnalatoci da numerosi cittadini e particolarmente sentito in un momento come
questo in cui lo spazio disponibile diviene quanto mai vitale. Ne sono esempi
lampanti alcuni tratti dell’Arenauta, di S. Vito e delle Scissure. L’azienda
assumerebbe personale dando la precedenza ai tanti lavoratori stagionali degli
scorsi anni rimasti ora senza occupazione. Con i propri introiti essa potrebbe
garantire anche un controllo pubblico e imparziale sugli altri tratti di
arenile libero cittadino attualmente già dati in concessione a noleggio ad
operatori privati, risolvendo il problema del contingentamento degli ingressi e
del controllo delle regole di sicurezza. Il tutto avverrebbe impiegando
personale pubblico, sottoposto ad un controllo delle istituzioni cittadine,
assunto con maggiori tutele e garanzie.
L’amministrazione comunale, almeno per una volta, dimostri nei fatti di
avere a cuore la salute dei cittadini, i diritti dei lavoratori, la libera
fruizione delle spiagge ed il rispetto dei bagnanti, invece che l’esclusiva
tutela di ristretti interessi e spregiudicati gruppi di potere.
PARTITO COMUNISTA- SEZIONE “MARIANO MANDOLESI”-GAETA
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