Si è aperto Venerdì 8 Giugno con un banchetto sul Corso Cavour un weekend informativo che da inizio alla fase stagionale della nostra campagna pluriennale contro Acqualatina e per la ripubblicizzazione dell’acqua. Il momento non è stato casuale e tanta è stata la partecipazione dei cittadini che hanno pure in gran numero compilato un questionario anonimo di considerazioni sul gestore delle risorse idriche, in vista anche di probabili manifestazioni di protesta nei prossimi mesi.
Con l’estate
alle porte, la crisi idrica nel nostro Comune e in quelli limitrofi è infatti una
malaugurata certezza. Le fasce della popolazione più colpite, tanto per
cambiare, saranno quelle meno abbienti che nell’ordinario disservizio idrico
dei mesi più caldi non possono adottare soluzioni straordinarie (serbatoi,
autopompe, ecc.) o sulle quali maggiormente grava il peso economico di tali
rimedi.
La causa di
questa situazione anormale sta nella gestione privata delle nostre fonti di
acqua potabile, da anni sotto il controllo di Acqualatina, a cui la politica
locale ha costantemente concesso di continuare a fare profitti su un bene comune
che, grazie al voto popolare del Referendum del 2011, avrebbe dovuto essere a
gestione pubblica.
I dirigenti ogni
anno si complimentano di portare grandi somme nelle loro casse: solo nel 2016
l’attivo è stato di 17,8 milioni di euro e, con la nostra rete idrica ormai ridotta
a un colabrodo (circa il 70% di perdite), vien da chiedersi cosa ci sta ancora
a fare una azienda a diritto privato a gestire la nostra acqua arricchendosi
con l’aumento delle nostre bollette, fra le più costose di Italia. A rendere
possibile tutto ciò è in verità il compiacente avallo politico delle varie Amministrazioni
comunali, indistintamente di centrodestra, centrosinistra o civiche, che votano
a favore di ogni richiesta di questi speculatori privati. Fra queste pure
quella di Gaeta.
I militanti
della Sezione PC “Mariano Mandolesi” da anni denunciano questa situazione e lottano
in prima persona per il diritto all’acqua pubblica. Insieme al Comitato
Spontaneo di Lotta contro Acqualatina nel 2016 siamo
riusciti, grazie a un’assemblea pubblica e una raccolta firme, a far approvare
dal Comune di Gaeta una delibera contro il distacco illecito dell’acqua dai
contatori dei cittadini morosi.
Altri comitati-cloni
nati più recentemente sono già spariti e la loro breve protesta messa in atto
non ha avuto alcun effetto pratico, dimostrando che l’unico scopo è stato
quello di indirizzare la rabbia dei cittadini verso il nulla senza evidenziare le
cause politiche della crisi idrica e le relative collusioni del sindaco Mitrano
con Acqualatina.
Il Comitato Spontaneo
di Lotta contro Acqualatina, attivo da più di 5 anni nell’assistenza ai
cittadini vessati da tale società, promuove invece da lungo tempo la campagna
di “obbedienza civile” che consiste nel boicottare il pagamento delle bollette
finché non sarà rispettato l’esito del Referendum e la gestione dell’acqua
tornerà pubblica. Questa è l’unica azione collettiva che Acqualatina teme e che
sortisce effetti.
Come Partito
Comunista di Gaeta sosteniamo i cittadini che decidono di aderire a tale
campagna e diamo ospitalità al Comitato nella nostra sede di Via Indipendenza
206.
Partito
Comunista – Sezione “Mariano Mandolesi”
Gaeta
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