"Il Comunismo per noi non è uno stato di cose che debba essere instaurato, un ideale al quale la realtà dovrà conformarsi. Chiamiamo Comunismo il movimento reale che abolisce lo stato di cose presente". Karl Marx

martedì 1 maggio 2018

ELEZIONE PROVINCIALE: CHI E IN NOME DI COSA I NOSTRI CONSIGLIERI HANNO VOTATO IN SEGRETO?


Domenica 29 Aprile è stato eletto il nuovo Presidente della Provincia di Latina, Carlo Medici del Partito Democratico, Sindaco di Pontinia. La maggior parte dei cittadini della nostra provincia neppure lo sa.
Ciò non è dovuto solo al crescente distacco fra ceto politico e corpo elettorale ma soprattutto al sistema elettorale stesso utilizzato, quello previsto dalla riforma Delrio che ha delegato in secondo livello a Sindaci e Consiglieri comunali le elezioni delle cariche provinciali. Con la scusa di efficienza e austerità si è sottratto così potere diretto ai cittadini, lasciando praticamente invariati i costi istituzionali e gli sprechi degli enti controllati: un ulteriore attacco agli intenti della Costituzione portato avanti da Renzi e soci per favorire la concentrazione del potere politico in mano a soggetti consociati asserviti agli interessi capitalisti. Questo provvedimento è stato contestato nella nostra provincia soprattutto da noi Comunisti con mobilitazioni e campagne. Attorno a noi oggi c’è il silenzio ed è facile spiegarlo visto il livello di collusione fra i partiti maggiori e l’ormai palese voltafaccia dei cinquestelle, piegati pure essi oramai ai progetti multinazionali ed antipopolari del FMI, dell’UE e della NATO.
Si fa presto a dimostrarlo anche a livello locale. Medici è stato eletto con i voti dei Consiglieri comunali del PD di Moscardelli e di Forza Italia di Claudio Fazzone. Secondo alle elezioni della Presidenza è arrivato Damiano Coletta, Sindaco di Latina, ex baluardo delle liste civiche “arancioni” votato ora da quel che resta del centrosinistra, comprese parti del PD che oramai sembra più un cartello fra bande che un partito. Terza ed ultima votata Giada Gervasi, Sindaco di Sabaudia sostenuta proprio da quelle liste civiche la quale indistinta trasversalità e inconsistenza ideologica ha potuto mettere assieme al momento dell’elezione provinciale voti dalla Lega a parti della screditata sinistra, passando per l’area destra di Pirozzi. Dei grillini, che pure hanno un Consigliere comunale nella vicina Itri, non conosciamo invece preferenze.
Gaeta è quella città nella quale di fatto Forza Italia e Pd già governano assieme da anni, senza una vera opposizione. Le liste civiche mai come qui hanno palesato il loro essere semplice asettico contenitore elettorale in attesa di collocamento per i suoi membri eletti. Articoli di giornale tempo fa dicevano che i Consiglieri comunali di Gaeta avrebbero votato tutti per Medici ad eccezione di Emiliano Scinicariello che sosteneva Coletta. E’ vero tutto ciò? I gaetani impossibilitati al voto da una legge antidemocratica devono poterlo sapere. Ci piacerebbe a maggior ragione conoscere il voto di Consiglieri comunali quali Luigi Passerino, già candidato sindaco e autoproclamato paladino della partecipazione civica, i cui laboratori politici di rapporto diretto con la città sono stati chiusi il giorno stesso della sua sconfitta elettorale. Come si è collocato? Vorremmo saperlo anche perché dai pochi interventi pubblici fatti finora si sarebbe portati a pensare che sostiene più il sindaco Mitrano che i cittadini che lo hanno eletto.
In quanto Partito Comunista di Gaeta ci interesserebbe conoscere invece come hanno votato il nostro Sindaco e i nostri Consiglieri. Il voto provinciale infatti non è palese, dà per legge peso elettorale diverso ai Consiglieri in base al numero di abitanti della propria città e si rinnoverà fra due anni sempre con questo metodo indiretto per l’elezione del Consiglio provinciale. Se di questi ultimi rappresentanti istituzionali non possiamo decidere alcunché, almeno vorremmo sapere cosa hanno deciso in segreto i nostri Consiglieri comunali al posto nostro.
Ad ogni modo, tutta questa storia ci conferma ancora una volta che per le classi popolari e i lavoratori la via per riconquistare forza politica non passa attraverso la delega, l’antipolitica e il falso mito di liste civiche e movimenti, ma piuttosto tramite la riappropriazione diretta degli strumenti popolari di massa quali i sindacati di classe e i partiti con chiare posizioni ideologiche ed organizzazioni salde. Fra questi il più efficace non può che essere ancora una volta, come è stato in modo vincente in passato, un grande Partito Comunista basato sulla militanza e la lotta. A Gaeta così come nel resto d’Italia noi lo stiamo costruendo.

PARTITO COMUNISTA – SEZIONE “MARIANO MANDOLESI” GAETA

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